In una piccola
valle sperduta vivevano un contadino con sua
moglie, un vecchio e due bambini.
Un giorno il contadino prese il suo carretto carico di verdure e si
diresse al
mercato della città vicina, trascinando lui stesso il carro,
come faceva sempre
dalla morte del fedele asino.
Lungo il sentiero che attraversava la valle, l'ingenuo contadino
incontrò un
uomo con un grosso sacco scuro sulla schiena.
«Dove vai, bravo contadino?»
«Al mercato in città, signore».
«Mi porteresti sul tuo carretto? Ho un grande peso sulle
spalle e non posso
camminare».
«La fatica di portare anche voi mi stroncherebbe».
«Portami con te e io ti proteggerò dai ladri che
potresti incontrare sul tuo
cammino».
«Così sia».
L'uomo con il sacco salì sul carretto e l'ingenuo contadino
proseguì la marcia,
ora ancora più faticosa.
Dopo alcuni minuti incontrò un altro uomo, con le mani
macchiate di rosso.
«Dove vai bravo contadino?».
«Al mercato in città, signore».
«Se mi trasporterai sul tuo carro, io ti
proteggerò da tutti gli assassini che
potresti incontrare sul tuo cammino».
«Così sia».
L'uomo con le mani macchiate di rosso salì sul carretto e
l'ingenuo contadino
proseguì la marcia, sempre più faticosa.
Dopo alcuni minuti incontrò un altro uomo, con la bocca
larga e gli occhi
furbi.
«Dove vai bravo contadino?»
«Al mercato in città, signore».
«Se mi trasporterai sul tuo carro, io scaccerò
tutti gli spergiuri che
incontrerai sul tuo cammino».
«Così sia».
L'uomo con la bocca larga e gli occhi furbi salì sul
carretto e l'ingenuo
contadino proseguì la marcia, ormai lentissima a causa del
grosso peso che
portava sulle spalle.
Arrivato in città, aveva faticato tre volte più
del solito, ma non gli era
stata rubata la borsa dei denari, nessuno aveva cercato di ucciderlo e
nessuno
di truffarlo.
Ringraziò gli ospiti per la gentile assistenza e, venduta la
sua merce, fece
ritorno a casa.
Lungo la via incontrò il vecchio, che piangeva sul ciglio
della strada.
«Che vi succede, bravo vecchio?»
«Un uomo passò di qui stamane e mi disse che
sarebbero cresciuti preziosi
tesori se avessi comprato da lui un nocciolo di ciliegio. Ebbene, io ho
piantato quel seme, ma nulla ancora vi cresce e quell’uomo
è andato via con
tutto il mio oro».
Il contadino si rammaricò per l’inganno che lo
spergiuro aveva operato sul vecchio
e proseguì il cammino.
Dopo alcuni metri incontrò un bambino, che piangeva sul
corpo insanguinato di
suo fratello.
«Che è accaduto, ragazzo?»
«Stamane un uomo passò di qui e uccise mio
fratello per vendicarsi di uno
scherzo con la fionda».
Il contadino si rammaricò per l’orribile operato
dell’assassino e proseguì il
cammino.
Una volta a casa, la sua donna gli saltò al collo e lo
coprì di baci, contenta
di ritrovarlo sano e salvo.
«Cose orribili sono accadute quest’oggi: un uomo ha
ucciso un bambino, un altro
ha ingannato un vecchio e un altro ancora ha sottratto tutte le posate
d’argento dalla nostra cucina e i denari dal nostro
materasso! Tu sei in salute
marito mio?»
«Tre uomini mi hanno protetto nel mio cammino: un uomo ha
tenuto lontani i
ladri, uno gli assassini e uno gli spergiuri. Ma lascia che metta le
mani sul
furfante che ci ha derubato, su quello che ha ucciso il bambino e su
quello che
ha ingannato il vecchio e vedrai che non lo faranno mai
più!»
Poi baciò la moglie e andò a dormire, stanco per
la lunga giornata e furioso
per l’accaduto.
La povera donna sedette al tavolo della cucina, tutta tremante,
ragionando su
chi se non gli aguzzini potevano avere protetto e risparmiato il marito
dalle
loro malefatte.