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Autore: daimler    01/06/2015    6 recensioni
ciao a tutti è la mia prima long spero che vi piaccia, per prima cosa ci tengo a dire che non è tutta farina del mio sacco ma la storia è ispirata al telefim life unspected anche se ci sono moltissime variazioni e nel proseguire la storia prenderà una strada diversa dal telefim. Nashi ha passato tutta la sua vita trasferendosi da una famiglia affidataria all'altra. Ora, arrivata a sedicianni anni, decide di farla finita e di chiedere di diventare una minore emancipata. Per farlo, però, dovrà rintracciare i genitori naturali....
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buon giorno a tutti!! cari miei lettori siamo quasi alla fine di questa avventura (sob sob) mancano solo altri due capitoli al finale della storia! Volevo ringraziare per l'ennesima volta tutti, ora vi lascio al ventottesimo capitolo!
un bacione a presto! daimler <3


Lucy mugugnò nel sonno, stava per svegliarsi. Ancora ad occhi chiusi incominciò ad avvertire la mancata sensazione di calore che per tutta la notte l'aveva accompagnata, aprì gl'occhi piano mettendo a fuoco, dalla finestra aperta entrava la fresca ebrezza di aprile e i raggi solari di quella che si presentava come una tiepida giornata primaverile. Stese una mano verso il lato del letto tastando il materasso, Natsu non c'era. Si tirò su seduta, restando avvolta nel lenzuolo bianco, era ancora nuda, si passò una mano tra i capelli arruffati osservando la stanza sottosopra,  c'erano profumi e cosmetici sul pavimento e i suoi vestiti sparsi in giro, quelli di Natsu non c'erano. Sbuffò, stringendosi nelle spalle, se n'era andato, lasciandola sola dopo quella notte di fuoco, e non era la prima volta. Si portò una mano a coprirsi il viso, ieri notte si era lasciata guidare dall'istinto e da Natsu, si era fatta travolgere da quel fuoco facendola bruciare di desiderio ed era stato... fantastico. Solo al pensiero Lucy avvertì un brivido lungo tutta la schiena, le mani di Natsu sul suo corpo le sua labbra che l'assaporavano centimetro per centimetro erano qualcosa d'indescrivibile, non si era pentita nell'essersi lasciata andare ma ora doveva fare i conti con le conseguenze. Pensò a Loki, tecnicamente stavano ancora insieme, ma Lucy sapeva che dopo stanotte la loro relazione non sarebbe stata più la stessa, non ci sarebbe stato nessun trasferimento e sopra tutto nessun matrimonio, per svariate motivazioni. Non solo per la notte d'amore con Natsu ma anche perché Lucy aveva deciso di mettere Nashi al primo posto nella sua vita e dopo l'episodio successo in ospedale aveva capito che Loki non aveva nessuna intenzione di approfondire il rapporto con Nashi,  aveva sperato che con il tempo Loki avesse accettato la presenza costante della ragazza, ma così non era stato. E poi c'era Natsu, quello che era successo tra loro aveva confermato in Lucy molti dei suoi dubbi, la confusione si era affievolita, lei provava qualcosa per lui. Ma questo non aveva importanza dato che lui se ne ara andato un'altra volta. Era ancora seduta su letto, instupidita dal sonno,  quando sentì dei passi provenienti dalle scale, voltò il viso verso la porta vedendosi comparire Natsu "buon giorno" le sussurrò dolce e Lucy ricambiò il sorriso che Natsu le stava facendo, non era andato via, era rimasto tutta la notte con lei e Lucy fu pazza di gioia. Natsu si avvicinò al letto  "ero andato a chiamare Grey, per sapere come stava Nashi, tutto ok" disse giustificando quella mancanza dal letto al risveglio della donna e Lucy annuì. Un certo imbarazzo era calato tra loro Lucy chinò il viso distogliendo lo sguardo da lui, pizzicando tra le dita un porzione di lenzuolo, come stavano le cose tra di loro ora? "pensavo fossi andato via" intervenne, la voce tremante e lo sguardo  fisso sul lenzuolo,  il viso era chino tanto che i capelli le cadevano morbidi verso il basso nascondendogli il volto, Natsu portò una mano verso i suoi capelli, scostandoglieli dietro l'orecchio "te l'ho promesso, non ti lascerò mai più" soffiò accarezzandole la guancia , Lucy accompagnò il gesto ad occhi chiusi  premendo il viso verso la mano dell'uomo, beandosi di quel tocco, aprì gl'occhi guardandolo con ardente desiderio "comunque vada tra di noi" aggiunse Natsu con voce malinconica. Lucy sgranò appena gl'occhi, Natsu stava già pensando al dopo di quella notte d'amore,  e dal tono le sue aspettative non erano rosee. Si tirò su in ginocchio tenendosi con una mano il lenzuolo stretto al petto in modo che non scivolasse e con il braccio gli circondò il collo, come poteva pensare che dopo l'amore che li aveva travolti avrebbe fatto finta di niente?, doveva assolutamente dirglielo o almeno farglielo capire. Si strinse a lui, premendo il seno contro  il suo  petto, e Natsu le poggiò una mano dietro la schiena, il palmo aperto  sulla pelle scoperta,  chiuse gl'occhi strofinando il naso contro quello di Natsu "quello che c'è stato tra noi.."  soffiò con voce roca mentre il lenzuolo scivolava pian piano "non posso fare finta di niente" continuò Lucy poggiando poi le labbra sulla mandibola di Natsu salendo lentamente ma prima che giungesse alla bocca, Natsu, restando comunque stretto a lei la interruppe "Lucy"  mugolò, facendola fermare. Lucy lo guardò accigliata "è stata solo una notte d'amore" sospirò Natsu, staccandosi da lei, dandole le spalle. Lucy rimase stravolta da quella risposta , si sistemò meglio il lenzuolo stringendolo con rabbia, una miriade di pensieri le affollava la testa, "no !" ringhiò,  scendendo dal letto, legandosi il lenzuolo con un nodo ben stretto in modo da non doverselo tenere con le mani, questa volta non ci sarebbe cascata, Natsu provava qualcosa per lei, lo sapeva "perché fai così?"  sbraitò premendogli la mano sulla spalla, spintonandolo, facendolo voltare "non è stata solo una notte d'amore" disse furente ripetendo quelle parole che le sembravano impossibili da udire, "allora cosa è stato?"  rispose Natsu con voce arrabbiata sventolando una mano verso di lei lasciando Lucy a corto di parole " meraviglioso" rispose poi inclinando il viso verso il basso capendo il perché Natsu le avesse  risposto in quel modo, " non è questo quello che pensi, l'hai detto perché pensi che sia io a pensarlo" farfugliò Lucy mettendo in mostra un lieve sorriso lasciandolo basito "riesco a leggerti il cuore anche io, vedi?"  disse dolcemente sfiorandogli con le dita il petto, sull'altezza di quell'organo di cui Lucy aveva la certezza che battesse per lei "Nashi non è l'unica cosa che ci lega" continuò con voce ovattata, desiderando ardentemente di ributtarsi tra le sua braccia.  Natsu chiuse gl'occhi, beandosi di quel tocco ma all'improvviso gli tirò via la mano gettandola nello sconforto, "non sai quello che dici" soffiò triste, "eri arrabbiata con Loki e il dolore di poter perdere Nashi ci ha unito.." continuò Natsu ignorando i "no" da sottofondo che Lucy soffiava ripetutamente, ignorando le mani della donna sul suo viso, sulle spalle  "eri confusa e.." "basta smettila" ringhiò lei interrompendolo, "smettila di decidere per me, di non farmi scegliere quello voglio" latrò Lucy con stizza, ma Natsu le afferrò i polsi "tu non sai quello che vuoi" sentenziò con voce carica di rabbia, " Dimmelo Lucy, cosa provi per me? amore, rabbia rancore, cosa??"  Lucy si bloccò, lei non sapeva dare un nome a quel sentimento che provava, sapeva solo che aveva bisogno di lui, del suo sorriso, della sua pelle, dei suoi baci,  di tutto ciò che era. Ancora con le mani salde su i suoi polsi Natsu continuò in preda a un moto di rabbia "e per Loki? stai ancora insieme a lui, no?"  Lucy scosse la testa, si stavano insieme e non sapeva se sarebbe finita tra loro, la confusione era ritornata come un tornado spazzando quelle poche certezze che aveva trovato al suo risveglio "io, io non lo so" farfugliò accennando le prime lacrime del pianto che ne sarebbe seguito a breve. Natsu sapeva benissimo cosa lui provasse, le lasciò i polsi scostandosi di qualche passo. Vederla li avvolta solo da un semplice lenzuolo, in lacrime e disperata, sapere che era stato lui la causa di quel pianto lo fecero sentire male, questa volta però  le avrebbe detto ciò che sentiva "io ti amo" disse piano portandosi una mano tra i capelli, e Lucy smise un' attimo di singhiozzare focalizzando l'attenzione su di lui, lo guardò sofferente, Natsu aveva le idee chiare, lei invece non riusciva a gestire le sue emozioni, si sentì meschina " ti amo così tanto che la mia priorità non è di stare con te, ma di vederti felice" continuò Natsu con voce spezzata, Lucy ingogliò ogni parola restando in silenzio "tu non sai quello che vuoi, non sai quello che provi per me, non mi hai mai perdonato"  "Natsu" soffiò lei con la voce rotta dal pianto, era questo il problema allora, non tanto Loki o la confusione che l'assaliva ma quella confessione fatta in un momento di rabbia, "è così vero?" e Lucy chinò il viso, era vero, nonostante lo desiderasse, quel rancore dovuto all'abbandono subito sedici anni prima, non era del tutto scomparso e non riusciva a mentirgli. Natsu scrollò le spalle stancamente, il silenzio calò nella stanza spezzato solo dal suono di un cellulare, Natsu lo tirò fuori dalla tasca "è Nashi" soffiò passandoglielo a Lucy "ti aspetto di sotto" concluse poi scomparendo dietro la porta.  Lucy inspirò per bene l'aria, si asciugò le lacrime facendosi forza nel non piangere più , rispose al telefono nascondendo la voce roca "tesoro, stiamo arrivando.."

Era ormai pomeriggio, Nashi era in auto dal finestrino guardava lo scorrere delle case, al suo fianco vi era Michelle. La donna si era appisolata, era rimasta tutta la notte in ospedale insieme a Grey e ora non era riuscita a resistere al dolce cullare dell'auto. Grey aveva già lasciato l'ospedale al mattino, voltò poi lo sguardo in avanti osservando i suoi genitori, era serena. Quel mattino erano andati a trovarla ricevendo qualche ora dopo la bella notizia, finalmente i medici avevano deciso di dimetterla dato che la sua salute era in ottime condizioni, Grandine le aveva anche detto che poteva continuare nel praticare la corsa, doveva solo non esagerare con gli allenamenti e non stressarsi troppo. Arrivarono davanti al Fairy Tail, Nashi arricciò il naso chiedendosi il perché, pensava che fossero andati direttamente a casa di Lucy, chiamò Michelle piano per non farla spaventare scendendo poi tutti insieme.  Natsu e Michelle avanzarono entrando nel locale e prima che potesse farlo anche Nashi, la ragazza fu fermata da Lucy "ei c'è una cosa che devi sapere" esordì strappandole sguardi curiosi, Lucy sorrise materna "ho deciso, non partirò più" Nashi sgranò gl'occhi, "il mio posto è qui accanto a te" continuò abbracciandola forte. Nashi sorrise di gioia, evitò urli e manifestazioni esagerate, ma era felice "e con Loki?" chiese intimorita, aveva notato l'assenza dell'uomo "con lui la situazione è complicata al momento" ammise Lucy storcendo la bocca, Nashi la guardò con pena si sentiva in colpa, aveva creato un bel casotto con quello svenimento "tu non c'entri" disse Lucy confortandola, si era accorta di quello sguardo dispiaciuto "ora che ne dici di raggiungere gl'altri?"  disse poi schioccandogli un' occhiolino e Nashi annuì.  Nashi spinse la porta trovandosi amici e parenti davanti a se, un grosso striscione con la scritta "ben tornata" campeggiava dal soffitto , tutto contornato da applausi festosi e risate allegre, le avevano organizzato una festa di ben tornato. Sorrise guardando Natsu "organizzi una festa per qualsiasi cosa" borbottò  seria ma non nascondendo quell'aria divertita, Lucy l'avvolse da dietro poggiando il mento tra l'incavo del collo e la spalla " sei mancata a tutti" soffiò malinconica, Natsu le posò una mano sulla testa guardandola felice, aveva avuto tanto paura, paura di perderla un'altra volta, ma non era successo.

La Festa continuò, Nashi rideva e scherzava insieme a Wendy e Chelia sedute allo stesso tavolo, Wendy si asciugò una lacrima dal viso soffermandosi poi a guardare le due parlare e scherzare insieme. Wendy sorrise "che c'è?" chiese Chelia sentendosi osservata "niente" scosse la testa Wendy, quelle due erano diventate amiche e non se ne erano neanche accorte. Nashi continuava a ridere, guardò casualmente verso la porta vedendo Romeo appena giunto, smise di ridere deglutendo. Chelia le mise una mano sulla spalla "vai tranquilla" la incoraggiò e Nashi annuì sicura , era ora di affrontare quello che avevano rimandato. Si congedò dalle sue amiche avanzando verso Romeo. Chelia diede una sorsata al suo frullato, sentendosi di nuovo gl'occhi di Wendy addosso tirò su lo sguardo "fi fpuo fapere che fche?"  chiese a bocca piena "sono fiera di te" rispose lei abbracciandola forte.
Lucy seduta al bancone seguì con lo sguardo Nashi avanzare verso Romeo, sorrise per poi distogliere lo sguardo e puntarlo verso Grey e Juvia dietro al bancone, l'uomo tentava di insegnarle a preparare un cocktail, con scarsi risultati. Lucy distolse lo sguardo da quella scenetta dai risvolti comici, si guardò intorno focalizzando  Levy seduta ad un  tavolo accanto a Gajeel i due si stavano punzecchiando culminando con un bacio e pace era fatta. Una mano sulla sua spalla l'attirò la sua attenzione, era Cana "tutto bene?" chiese gentile e Lucy annuì, in realtà si sentiva sola senza Natsu.
Accanto alla porta, Nashi si avvicinò cauta a Romeo, in altri tempi sarebbe corsa da lui per baciarlo con impeto, ma ora la situazione tra loro era irrisolta. Romeo le sorrise, felice di vederla in salute, uscirono per fare due passi lontani dalla confusione di quella festa.
Passeggiando per strada Romeo le afferrò la mano e Nashi la strinse volentieri "mi sei mancato" soffiò lei e Romeo annuì, si fermò prendendola per fianchi stringendosela addosso, si avvicinò alla sua bocca senza dire niente ma Nashi lo bloccò "aspetta, ciò non cambia che non voglio una relazione a distanza" soffiò temendo brutte reazioni, Romeo sospirò "manca ancora del tempo, ci penseremo quando dovremo pensarci per forza, ok?"  disse schioccandogli un occhiolino e Nashi annuì piano, lo baciò assaporando quel sapore che le era tanto mancato. Erano ritornati insieme senza risolvere niente e Nashi sapeva che inevitabilmente il problema sarebbe tornato, ma questa volta avrebbe fatto come voleva Romeo, ci avrebbe pensato solo quando avrebbe dovuto pensarci per forza.

Era ormai sera, Nashi sarebbe rimasta a dormire da Natsu e Lucy decise di affrontare una volta per tutte Loki nonostante l'ora tarda sapeva di trovarlo in ufficio. Negl'ultimi due giorni aveva ignorato le sue telefonate, affrontarlo di persona sarebbe stato meglio. Lucy si avviò verso l'ufficio, entrò e senza stupirsi lo trovò stravaccato sulla poltrona che faceva d'arredamento allo studio. Si avvicinò a lui con aria severa, non era andata li per fare pace, voleva mettere le cose in chiaro una volta per tutte e capire se ne valesse la pena continuare quella storia. Loki inarcò un sopracciglio nel trovarsela di fronte incominciando ad esibire un sorriso sghembo, i capelli arruffati, la camicia sbottonata senza cravatta  e quel strano ghigno in faccia fecero percepire a Lucy che Loki avesse qualcosa di strano, ruotò gl'occhi notando che sul tavolinetto accanto alla poltrona vi si trovava una bottiglia di scotch, vuota. Loki si tirò su a fatica, in mano il bicchiere di liquore, lo buttò giù con una sola sorsata gettando poi il bicchiere vuoto con non curanza sulla poltrona, Lucy sbuffò, aveva bevuto fino ad ubriacarsi. Loki si avvicinò a lei ridacchiando "come mai qui?" chiese lascivo "ero venuta a parlare ma vedo che non sei nelle condizioni giuste" borbottò lei, fece per voltargli le spalle e andare via ma Loki l'afferrò per il braccio "tu non vai da nessuna parte" sbiascicò, Lucy cercò di divincolarsi ma Loki la teneva stretta "lasciami andare, tra noi è finita" gettò lei irritata  "che c'è devi correre da Natsu, non è così ?" sbraitò un Loki fuori di se spintonandola, lasciandola basita. Uno di fronte all'altra, Loki la guardò con disprezzo "vedo che non hai perso tempo" disse indicando col dito una macchia scura che si presentava sul collo della donna, Lucy vi si portò una mano sopra, come a nasconderla, se ne vergognò, non voleva certo che lo scoprisse così, "Natsu non c'entra niente" soffiò lei "è solo colpa tua, per tutto questo tempo non hai fatto altro che allontanarmi da Nashi, come hai potuto essere così insensibile?"  Loki la guardò "perché ti stava portando via da me" latrò con disperazione , si avvicinò afferrandola di nuovo "non essere sciocco io vi amavo entrambi" ringhiò Lucy, "ti volevo solo per me, non puoi farmene una colpa" lagnò incominciando a baciarla sul collo e a stringerla, Lucy si ribellò "smettila, basta" latrò, "ho detto basta" urlò schiaffeggiandolo, allontanandolo. Loki si portò una mano sul viso sconvolto "dimmi la verità ma tu mi ami ancora?" chiese perplesso e Lucy chinò il capo, forse era presto per dire che non lo amava più, ma di una cosa era certa "non voglio più stare insieme a te" sentenziò con voce tremante, "Lucy, no io ti amo" provò Loki disperatamente, l'effetto dell'alcool sembrava svanito, Lucy si sfilò l'anello "non mi basta" disse con voce rotta, "mi fidavo di te ti credevo diverso, ma sei la copia di mio padre e non voglio rivivere quel passato da cui sono scappata"  poggiò l'anello sulla scrivania, lo guardò un'ultima volta prima di andare via "è finita" soffiò uscendo dallo studio, senza lacrime, senza pentimenti.

Ormai era giunto Maggio, la vita per Nashi sembrava essere tornata alla normalità, era passata circa una settimana dal suo malore e da allora non aveva più avuto dolori. Le cose con Romeo andavano bene, aveva deciso di rimandare fino all'ultimo giorno la decisione di continuare la storia o no, fino ad allora aveva promesso al ragazzo di non arrovellarsi più il cervello. Anche la vita di Natsu e Lucy sembrava essere tornata alla normalità, Natsu aveva saputo dell'annullamento del matrimonio, ma nonostante questo, non aveva cercato Lucy.

Era pomeriggio e Levy seduta al tavolo della cucina di Lucy si districava tra numeri di telefoni e fogli svolazzanti,  "si signora se ci tiene così tanto le faremo riavere il regalo"  rispose stizzita roteando gl'occhi verso Michelle seduta accanto a lei, strappandole un sorrisino mal soffocato. Chiuse la telefonata lanciando poi in malo modo il cordless sul tavolo, "e con questa siamo a centosettanta"  precisò cancellando dalla lista il nome di quella insopportabile invitata,  Michelle le sorrise speranzosa " ne mancano solo centotrenta" disse ottimista e Levy la guardò perplessa, dove trovava tutto questo ottimismo? sbuffò togliendosi gl'occhiali che aveva indossato per leggere,  portando le dita sul ponte del naso "Lucy come sta?" chiese preoccupata, Michelle fece spallucce, "faccio una pausa ok?" disse Levy alzandosi dalla sedie raggiungendo le scale.  Lucy era stesa a letto, un cuscino tra le braccia e lo sguardo segnato dalle lacrime, un sorriso però comparì sul suo viso quando sentì una mano posarsi sulla sua testa, inclinò il viso trovandosi Levy dietro di se "fatti più in la" disse l'amica stendendosi al suo fianco, l'abbracciò da dietro  poggiando il mento tra l'incavo del collo, "grazie ti stai occupando dell'annullamento del matrimonio" soffiò Lucy e  Levy mugugnò un "di niente". Lucy incominciò a pensare, si sarebbe dovuta sposare fra una settimana, per quanto riguarda gli invitati se ne stavano occupando Levy e Michelle e per quanto riguarda suo padre, be Lucy non aveva nemmeno fatto in tempo a chiamarlo che  già informato, si era presentato a casa sua minacciandola di esilio se non avesse fatto pace con Loki, ma a Lucy poco importava, aveva preso la sua decisione e non sarebbe tornata indietro. Una lacrima solcò il suo viso scacciata via dalle dita di Levy "Lucy dovresti dirglielo" soffiò, Lucy inspirò col naso "dirgli cosa? che mi manca da impazzire ma che non so cosa provo per lui?"  Levy si tirò su guardandola sapeva tutto sulla notte d'amore che aveva avuto con Natsu, "dirgli che lo ami" provò Levy, lei l'ho aveva capito benissimo cosa provasse per lui. Lucy si strinse in un abbraccio, pensò a Natsu e a quando le sorrideva, a come guardava Nashi, a quel suo modo a volte irritante nei modi di fare ma che a lei in fondo piaceva, a come la faceva ridere e alla forza che le trasmetteva solo guardandola. Si lo amava e si diede della sciocca, perché non avrebbe dovuto dirglielo Levy, si tirò su guardandola in pena "io lo amo" soffiò e basta e Levy l'abbracciò forte, trasmettendole coraggio "devi dirglielo" le bisbigliò in un orecchio e Lucy annuì piano inspirando bene l'aria, quel braccio fu interrotto dall'arrivo di Michelle in camera "ho interrotto qualcosa?" disse dispiaciuta ma Lucy scosse la testa invitandola a salire sul letto, strinse anche lei felice di averla accanto, le era stata così vicina in quei giorni.  Si staccarono e un brontolio dello stomaco di Lucy si sentì fortemente facendo imbarazzare la donna, si portò una mano sulla pancia "saranno due giorni che non mangio" brontolò giustificandosi, un grosso sorriso comparì sul volto di Levy "che ne dite di una bella pizza?"

La giornata continuò il suo corso, quel venerdì sera il Fairy Tail era affollato, Lucy in auto era già arrivata da un po', aveva deciso di parlare con Natsu quella sera stessa, doveva dirgli ciò che provava senza paura. Respirò a fondo per poi scendere dall'auto e raggiungere l'entrata del Fairy Tail. Appena varcò la soglia cercò Natsu con gl'occhi finche non  lo vide, Natsu stava chiacchierando con alcuni clienti, era solare come al solito e a Lucy le si strinse il cuore, ne era certa ancora di più ora che lo vedeva, lo amava. Si diresse verso di lui "ti devo parlare" soffiò afferrandolo per un braccio. Natsu strabuzzò gl'occhi nel trovarsela davanti all'improvviso e sopratutto di quel contatto erano giorni che si parlavano appena. Lucy lo trascinò fuori nel cortile e uno davanti all'altro, incominciò a guardarlo, il suo cuore batteva impazzito ma doveva calmarsi e dirgli ciò che provava. Natsu la guardò preoccupato "Nashi e su di sopra se-" ma Lucy lo interruppe scuotendo la testa, "non sono qui per Nashi, sono qui per te" affermò decisa Natsu la guardò perplesso. Intanto Grey nel locale si ricordò di aver dimenticato una scatola di bottiglie vuote fuori nel cortile, andò a prenderle ma sulla soglia vide Lucy e Natsu, si fermò scostandosi di lato, non stava bene origliare ma nell'ultima settimana aveva notato un certo sconforto in Natsu e dato che lui non parlava forse quello sarebbe stato l'unico modo per aiutarlo.  Lucy inspirò bene l'aria nei polmoni " mi manchi terribilmente"  soffiò e Natsu si passò una mano tra i capelli, avrebbe voluto urlargli "anche a me" e afferrarla per baciarla con impeto ma si trattenne, rimanendo in silenzio, Lucy si avvicinò a lui "mi manca il tuo sorriso, la tua pelle, i tuoi baci" continuò con voce tremante, Natsu la guardò "Lucy non.." ma Lucy lo interruppe "ti prego ascoltami, io so cosa c'è nel mio cuore" disse lei portandosi le mani sul petto "Natsu io ti amo" soffiò dolce, sorrise aspettandosi un bacio passionale ma non arrivò niente.  Natsu la guardò con un'espressione dispiaciuta e Lucy dopo aver deglutito lo fissò impietrita "perché non corri da me a baciarmi?" chiese straziante, "Lucy non siamo fatti per stare insieme" sibilò lui freddamente, creandole una stilettata di dolore dritto al cuore, "perché dici così?" chiese lei avvicinandosi sempre più, mettendogli le mani sul petto per stringergli la maglia "perché? quella notte d'amore non conta niente per te?"  continuò e Natsu chiuse gl'occhi respirando l'aria per mantenere il controllo, "sei solo confusa"  le bisbigliò portandogli una mano sui capelli biondi, incominciò ad accarezzarla ma ciò non bastò a placare il dolore di Lucy, Natsu si scostò appena  " Non è quello che vuoi" continuò ma Lucy scosse la testa, "ti senti sola e quel ti amo che ti ho detto ti ha confusa, io non sono il tuo sfogo"  Lucy si scostò immediatamente, come poteva pensare ciò? Natsu si passò una mano dietro la nuca "mi dispiace ma io non voglio più soffrire"  concluse ritornando dentro. Grey rimasto tutto il tempo in ascolto riuscì a scansarsi in tempo per evitare di essere beccato, corse dietro al bancone, la sua espressione era totalmente fredda ma Grey aveva la testa affollata di pensieri, che diavolo faceva Natsu?

Lucy andò via in lacrime, l'uomo che amava l'aveva respinta con un contorta spiegazione, Lucy non aveva afferrato bene il concetto di quelle parole, ma una cosa l'aveva capita, Natsu non credeva in lei, non credeva nel suo amore. Decise di ritornare a casa senza salutare Nashi, era meglio non farsi vedere in quel stato.
La serata continuò, il locale sembrava piuttosto affollato ma dietro al bancone, a parte le cameriere non vi erano i due proprietari Natsu era stato trascinato per la seconda volta in cortile quella sera, incrociò le braccia al petto, "cosa c'è?" chiese infastidito, il locale era affollato e Grey voleva perdersi in chiacchiere proprio ora, "c'è che sei un'idiota ok?" sbottò lui, Natsu inarcò un sopracciglio "se volevi insultarmi potevi farlo anche di la"  borbottò, gli voltò le spalle avviandosi verso l'interno, "è per Lucy" disse Grey bloccandolo all'istante. Natsu si voltò verso di lui guardandolo perplesso "io ho sentito quello che è successo prima tra di voi"  gli rilevò passandosi una mano tra i capelli con nervosismo, Natsu rimase in silenzio "non l'ho fatto apposta ok?" si giustificò notando lo sguardo di fuoco che Natsu aveva assunto "perché non me l'hai detto quello che è successo tra di voi?" chiese Grey sconsolato, Natsu strinse un pugno dalla rabbia "non sono affari tuoi" ringhiò iroso "è se mi hai chiamato fin qui per farmi la morale, per dirmi che è stato un errore andarci a letto,  a me non interessa ok?"  "l'errore è lasciarla andare via" soffiò Grey lasciandolo senza parole, Natsu sgranò gl'occhi, era la prima volta che Grey lo appoggiasse riguardo a Lucy, "tu la ami e anche lei ama te, perché fai cosi?"  chiese sofferente, Natsu sospirò  "e per renderla felic-" "la vuoi smettere con questa cosa della felicità?"  ringhiò il corvino con stizza interrompendolo, "di non stare con lei per renderla felice, lo vuoi capire che solo tu puoi renderla tale?" sbraitò stufo dei ragionamenti contorti di Natsu. Ma l'uomo sembrava fermo sulle sue decisioni "non mi ha mai perdonato, e si ora pensa che tra noi le cose potrebbero funzionare ma appena litigheremo lei mi rinfaccerà questo e io... io non so se posso farcela" Grey lo guardò amareggiato, " dice di amarmi ma non hai mai cancellato quel vecchio rancore che finirà per distruggerci e questa volta non potrei accettare di separarmi di nuovo da lei" Natsu lo disse con voce sconfitta e stanca, Grey rimase in silenzio, non sarebbe stato giusto insistere ma non voleva quell'epilogo  "c'è un sacco di lavoro, se non ti dispiace" concluse Natsu in modo vago lasciando Grey da solo.

Lucy tornò a casa, sconfitta e delusa scese dall'auto e  si trascinò verso la porta, aveva dichiarato a Natsu i suoi sentimenti ma questo non era bastato. A pochi passi dalla porta però una voce la fermò, si girò trovandosi davanti Loki, sospirò pesantemente temendo ad un'altra discussione,  lo scrutò accertandosi che Loki fosse lucido e per suo sollievo lo era. Lucy si sistemò meglio i manici della borsa sulla spalla "cosa c'è?" chiese stancamente, erano giorni, per la precisione da quando avevano discusso l'ultima volta, che non lo vedeva e sentiva . Ormai la loro relazione era finita, Loki si avvicinò a lei cautamente "ti volevo chiedere scusa per quello che è successo l'altra volta" dichiarò "avevo bevuto" Lucy annuì, un chiarimento? era questo che voleva? ritornare insieme? ma lei non ne aveva nessuna intenzione, anche se Natsu l'aveva rifiutata di certo non si sarebbe rifugiata tra le braccia di Loki per consolazione. Si strinse tra le spalle preparandosi le parole più adatte da dire a Loki, ma l'uomo le sorrise "è c'è un'altra cosa, mi sono licenziato, ho accettato un lavoro per una grossa multinazionale fuori città, partirò domani e volevo solo salutarti" Lucy rimase scossa, la bocca divaricata e gl'occhi sgranati appena, si amareggiò,  l'aveva ferito così tanto da farlo scappare dall'altra parte del paese, ma Loki la rassicurò " non solo per la nostra rottura, quel posto mi ha cambiato, mi ha reso una persona peggiore, ritornerò a fare quello che mi piaceva, realizzerò i sogni che avevo dimenticato di volere" affermò Loki sicuro,  non perdendo il sorriso  "e se tra noi è finita è solo per colpa mia, sono stata egoista" Lucy scosse la testa, "se è finita è colpa di entrambi" disse sincera. Loki si avvicinò abbracciandola "mi dispiace, i miei sentimenti non sono cambiati per te e avrei voluto davvero renderti felice " le sussurrò e Lucy trattenne le lacrime, ma non per pentimento o senso di colpa, era uscita dal tunnel della confusione, era Natsu quello che voleva al suo fianco, ne era sicura, ma Loki era stato importante per lei e sapeva che quelle parole erano sincere. Loki si staccò "c'è una cosa che devi sapere, ne hai il diritto e so che facendo così ti perderò per sempre ma è il mio ultimo regalo" disse poi con voce affranta, stava facendo la cosa giusta sapendo benissimo che giocava a suo svantaggio ma ormai non gli importava più ragionare da vincente, era stato per colpa di quei modi di pensare se ora non aveva più Lucy tra le braccia. Lucy si fece seria, "tuo padre sapeva tutto fin dall'inizio, della tua gravidanza e che il bambino fosse di Natsu" Lucy sgranò gl'occhi non emettendo un suono, il silenzio calò "addio Loki" disse soltanto lasciandolo perplesso e amareggiato ma non provò a fermarla, aprì la porta di casa scomparendo dietro di essa. Loki sospirò, si aspettava tale reazione,  avrebbe dovuto dirglielo il giorno stesso che Jude gliel'aveva confidato, si mise le mani in tasca avviandosi verso la sua auto, non gli aveva detto la parte più importante ma sapeva che ormai Lucy avrebbe scoperto anche quello. 

Lucy era rimasta accanto alla porta, deglutì e un dolore improvviso allo stomaco l'attanagliò, suo padre lo sapeva? sapeva che sua figlia diciasettenne era incinta e non aveva fatto niente per aiutarla? per starle vicina?  strinse i pungi dalla rabbia tanto da farsi sbiancare le nocche, era furente e voleva scaricare la rabbia per non impazzire, sentì una risata proveniente dal salotto, era di Michelle. Lucy ragionò molto in fretta,  "Michelle" sibilò a denti stretti, lei era l'unica persona che allora sapeva e l'unica che poteva avere contatti con il padre, si diresse come una furia verso il salotto cercandola con gl'occhi, trovandola sul divano intenta a guardare le televisione "ciao Lucy" la salutò lei sorridente ignara di quello che la stava per aspettare, Lucy infatti non ricambiò il saluto, l'afferrò bruscamente per un braccio sollevandola dal divano "mi fidavo di te!" ringhiò lasciandola basita, Michelle strabuzzò gl'occhi  "Lucy cosa c-" provò ma fu interrotta  "come hai potuto?" continuò Lucy strattonandola in preda all'ira "come hai potuto avvisarlo? ti avevo chiesto di mantenere il segreto"  Michelle capì immediatamente a cosa si riferisse, provò a divincolarsi "smettila Lucy mi fai paura"  tentò timorosa ma Lucy era acciecata dalla rabbia non rendendosi conto della morsa dolorosa che stava esercitando sulla donna , "io volevo solo aiutarti" disperò Michelle, Lucy mollò la presa "aiutarmi? come hai potuto pensare che dirglielo a lui mi avrebbe aiutato?" sbraitò,  Michelle si massaggiò il polso "il giorno prima che tu partoristi eri già all'ospedale e così l'ho chiamato avvisandolo che stavi per mettere al mondo il bambino,  pensavo di fare la cosa giusta quando lo contattato, pensavo che si sarebbe preso cura di voi"  Lucy si portò una mano sul viso "non posso crederci" sibilò delusa " ti sentivo piangere tutte le notti, e  lo vedevo che ti mancava anche se non mi parlavi di lui" si giustificò Michelle con le lacrime che scorrevano sul volto, e Lucy non poté fare a meno che guardarla perplessa "che diavolo dici?" sbottò  "non facevi altro che ripetere il suo nome nel sonno, tra le lacrime e io.."  Lucy sgranò gl'occhi, l'afferrò di nuovo ma questa volta con meno forza "di cosa stai parlando?" chiese con urgenza ad una disperata Michelle "mi dispiace Lucy " mugolò lei "Michelle  di chi stai parlando?"  disse meccanicamente Lucy sconvolta, Michelle la guardò sofferente, singhiozzando soffiò  "di Natsu"........

   
 
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