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Autore: gibutistan    01/06/2015    3 recensioni
Dopo due anni di separazione gli interrogativi sono numerosi... E uno più di tutti occupa la mente di una navigatrice brilla!
**Fanfiction partecipante alla Zonami Week indetta dal Midori Mikan**
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Molti anni fa nel paese di Wa no Kuni viveva un bellissimo samurai dai capelli verdi. Era forte e valoroso, il miglior spadaccino di tutto il regno. Il samurai era innamorato della meravigliosa principessa Namizo, figlia del re del paese, e lei contraccambiava. Questo amore li consumava, perchè entrambi sapevano che non potevano avere futuro data la differenza di rango...

-Ma che razza di storia è mai questa, Nami?! Ti avevo chiesto un racconto sui samurai, non una storia piena di sentimentalismi come piace a voi donne!-

-Questa è la storia di un samurai! E non interrompere sul più bello, buzzurro che non sei altro! Vogliamo tutti sapere come finisce la storia fra il samurai e la bella principessa!-

-Tutti chi?-

-I lettori, no? Si, dico proprio a voi che avete appena letto l'inizio di questo appassionante racconto. Volete sapere come continua?Allora andate sul Midori Mikan!-

 

 

Il dubbio

Il party post-battaglia a Fishman Island era stato il primo vero momento di svago che si era potuto concedere l'equipaggio della Sunny , dopo i due anni di separazione e la partenza frattolosa da Sabaody.

Nessuno aveva ancora avuto il tempo di spiegare dove e come avesse passato il periodo di allenamento, perciò i lampanti cambiamenti fisici di ognuno di loro scatenavano forti curiosità tra i compagni.

Ma quello era un momento di festa da condividere con tutti gli abitanti del regno di Nettuno, quindi la questione era passata in secondo piano per tutti ... o quasi.

Qualcuno, con una discreta quantità di alcool nelle vene, si arrovellava il cervello in cerca di risposte.

Nonostante la straordinaria resistenza di Nami, quella sera era più brilla del solito; aveva deciso di ubriacarsi come se non ci fosse un domani e di motivi ne aveva parecchi.

Per prima cosa , si era ricongiunta alla sua famiglia, quindi occorreva festeggiare; secondo, a Weatheria non aveva bevuto alcolici per due anni.

E terzo... lui non l'aveva ancora salutata a modo!

Per questo beveva, per la delusione che provava; sfortunatamente, invece di cadere nell'ebrezza senza pensieri, si ritrovò a pensare ancora più intensamente alla causa delle sue pene.

Era la, stravaccato su un corallo a sorseggiare sakè , da bravo alcolista anonimo.

La cicatrice sull'occhio l'aveva impressionata parecchio; forse l'aveva odiata per qualche minuto, in quanto le impediva di ammirare il suo sguardo per intero. 

Poi, come aveva accettato lo squarcio sul petto firmato Mihawk, aveva accettato pure quel nuovo segno , che ormai faceva parte di lui.

E se ne era resa conto già prima della separazione, lei finiva per amare tutto quello che lo riguardava.

Però , tra i tanti interrogativi sul misterioso allenamento di Zoro, uno era rimasto accantonato nella mente della navigatrice , finchè il liquore tipico dell'isola non l'aveva fatto venire a galla.

Sapeva che si ispirava ai samurai e la prima volta che l'aveva visto indossava già quell'haramaki da matusa... che amava ricucire a ogni strappo.

Ora si era presentato con quello yukata di color verde discutibile e un dubbio l'aveva assalita.

E se la sua metamorfosi si fosse completata? Si, portava ancora i pantaloni ma... se avesse adottato anche il fundoshi?!

Senza nulla togliere al fundoshi, ma tra quello e i suoi boxer neri aderenti non c'era paragone!

Indossati li aveva visti solo mentre a Triller Bark aiutava Chopper a ripulirlo dal sangue,  mentre lui era privo di coscienza.Però li aveva comprati lei stessa, visto che l'unico in grado di provvedere autonomamente al proprio guardaroba era Sanji.

Ma dopo i due anni non aveva ancora fatto il bucato e non poteva sincerarsi della cosa!

"Basta, devo levarmi questo dubbio, altrimenti impazzisco!"

Bevuto l'ultimo sorso dal bicchiere, carburante per la sua missione, si diresse decisa verso la meta.

Era ancora nella stessa posizione di quando aveva sbirciato l'ultima volta, schiena appoggiata al tronco del corallo e piedi leggermente divaricati e puntellati sui rami, con l'unica differenza che la bottiglia era ormai vuota e anche l'occhio sano era chiuso.

"Ottimo!" pensò la Gatta ladra :" Non dovrò nemmeno perdere la dignità chiedendogli delle sue mutande, basterà dare una sbirciatina.".

Mentre Nami si arrampicava agilmente sul corallo, Zoro si domandava cosa mai volesse da lui.

Si era subito accorto della sua presenza , primo perchè uno spadaccino come lui non deve far affidamento solo sulla vista, secondo perchè l'aria era già permeata dall'aroma di mandarino , che la precedeva come un biglietto da visita.

"E alcol." annotò mentalmente man mano che si avvicinava.

La sentì accovacciarsi di fronte a lui e poco dopo una sua manina slacciò svelta un bottone dello yukata.

Spalancò l'occhio piuttosto sorpreso, pronto a chiederle che diamine stesse facendo.

Ma le parole gli morirono in bocca: li davanti Nami aveva le guance arrossate dal caldo post-bevuta, gli occhi caramello languidamente posati su di lui, i capelli rossi liberi a incorniciaerle il viso e quella bella mano di ladra che per non sbilanciarsi e cadere si era posata dove non doveva posarsi.

Zoro deglutì rumorosamente alla febbrile ricerca di una scappatoia a quella situazione.

Perchè si era allenato duramente per poter difendere i suoi compagni e diventare lo spadaccino migliore, ma nessuno lo aveva preparato a resistere a lei.

Infatti la sua reazione non si fece attendere: ben presto le sottili dita di Nami si ritrovarono ad apprezzare a tatto l'imponente cambiamento strutturale che stava avvenendo nei pantaloni scuri dello spadaccino.

Gli occhi prima un po' svaniti tornarono vispi e furbetti mentre osservavano il grande cacciatore di pirati che , nell'ordine , tentava di articolare una frase di qualche genere per poi diventare rosso come un peperone.

"Mmm, Zoro... devo chiederti una cosa..." sussurrò col tono più suadente che riuscì a tirare fuori.

Un cenno della testa del ragazzo la autorizzò a continuare.

"Volevo sapere se tu... porti ancora i boxer..."

Lo sconcerto e l'imbarazzo accolserò quella domanda, ma doveva darsi un contegno e smetterla di sembrare un cerebroleso.

Raccolta tutta la spavalderia che gli era rimasta, rispose con voce abbastanza ferma:"Si, neri come al solito!"

Nami sorrise sorniona, soddisfatta della risposta, senza ritrarre la mano

."Ehm... credo che tu sia ubriaca... non sarebbe meglio che tu andassi a dormire?"

"Solo se mi accompagni tu. E sono perfettamente lucida da almeno due minuti!"

L'unico timore di Zoro si era appena dissipato, la donna che catalizzava da sempre la sua attenzione aveva smaltito un po' dell'alcol che aveva nel sangue, quel tanto che le permettesse di capire ciò che voleva.

Messo su il suo ghigno migliore e guardandola negli occhi, aprì bocca:" Cos'è, vuoi controllare di persona?"

Si ritrovò le labbra di Nami intente a baciarlo, mentre la mano birichina , insieme all'altra, si spostava ad avvolgergli il collo.Il giovane rispose al bacio, avviando una sana attività di allenamento della lingua, passando conteporaneamente i palmi sulla schiena scoperta della rossa.

Ringraziò mentalmente della sua abitudine di isolarsi a bere, visto che quel corallo era il più lontano dalla baraonda dei festeggiamenti.

I bottoni dello yukata si slacciarono dando accesso agli addominali marmorei dello spadaccino, il quale si sollevo tenendo con un braccio la donna, per stendere sul ramo del corallo il suo vestito come precario lenzuolo.

Depositò delicatamente Nami, sovrastandola senza posarsi addosso a lei, nel timore di farle male; prese a baciarle il collo, mentre lei ridacchiante armeggiava con i suoi pantaloni.

Stava per gettarsi sugli striminziti triangoli del reggiseno, quando fu colpito da un altro pensiero.

"Nami, prima di andare oltre voglio che tu sappia che non ti disonorerei mai. Tu sai a cosa stiamo andando  incontro?"

" Guarda che questa la considero come una dichiarazione!" rispose sorridendo, poi più seria :"So cosa facciamo, e se tu mi vorrai ti sarò sempre fedele.".

Non serviva altro, quel che successe dopo suggellò quelle promesse un pò ermetiche per un estraneo, ma chiarissime per i due pirati...

 

 

 

Salve!! Ci tenevo a ringraziare le organizzatrici della Week per questa idea fantastica e per avermi invitata a partecipare!

Un grazie a parte va Zomi, che ha sopportato stoicamente i miei sproloqui telematici!:P

Buona settimana ZoNami!!




   
 
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