Piscina Pericoli e Amore

-Sasuke Uchiha, vieni alla lavagna- Disse la professoressa Kurenai al moro, che mentalmente irritato si diresse verso la lavagna. Tutte le espressioni algebriche furono risolte dal moro in una velocità impressionante. –Puoi andare a posto, Hinata Hyuga, vieni tu- Disse Kurenai . –Buona fortuna, non farti intimidire- Disse Sasuke alla Hyuga -Si- Aveva voti molto alti, dopo Sasuke, aveva i voti migliori di tutta la scuola, ma quella professoressa non aveva preso Hinata in simpatia, e a lei questo dispiaceva.
Anche a lei riuscirono perfettamente tutti gli esercizi assegnati dalla professoressa. All’uscita della scuola i due mori presero l’autobus per tornare a casa visto che vivevano a qualche metro di distanza. –Ti ringrazio per prima, non dovevi- -Anche se la professoressa ti odio, non si deve permettere di offenderti- Arrivati a casa si salutarono, e ognuno tornò a casa propria.
-Papà, verso le 17:00 esco con i miei compagni di classe, ti ve bene?- -Certo Hinata, però se non ce Sasuke non voglio che torni tardi- -Tranquillo, lui ci sarà di sicuro- -Perfetto- Alle 16:00 la mora si preparò indossando un vestito lilla e acconciando i capelli con una treccia che le ricadeva sule spalle. Si fece trovare da Sasuke davanti la sua villa. -Hai indossato il costume sotto il vestito?- -Si, è stato difficile non farmi scoprire da mio padre, sa che siamo al ristorante- -Perfetto, oggi siamo tutti- Partirono e Sasuke durante il viaggio prese per primo la parola –Cerca di non svenire davanti a Naruto- -Ma c-cosa dici, lo sai che non mi piace più- Disse arrossendo, era vero, non le piaceva più, ma vederlo le faceva ancora un certo effetto.
Arrivati in piscina si diressero negli spogliatoi e trovarono Naruto Kiba Shino Shikamaru Ino Sakura e Ten Ten intenta a dare pugni a Choji. –Siete in ritardo- Disse Naruto con un sorriso a 32 denti –Hai problemi, testa quadra?- -Mi perdoni signor incazzato- Disse mettendo un broncio. Hinata e Sasuke sii tolsero i vestiti e rimasero in costume. La mora mostro un costume unico pezzo viola, con i lati scoperti, e il moro un semplice costume nero. Si tuffarono in acqua, tutti tranne Sasuke e Hinata, Hinata perché non sapeva nuotare, e Sasuke perché non voleva lasciare sola la mora. –Sasuke, vai con gli altri, il tempo che prendo un po’ di coraggio e vengo anche io- -Sinceramente per il momento non voglio tuffarmi, se l’acqua è fredda e Testa Quadra mi tira l’acqua oggi potrei commettere un “idioticidio”- La mora scoppiò a ridere, sapeva sempre come farla sentire a suo agio. –Hinata, facciamo una cosa, io mi tuffo, e tu lo fai dopo di me, ti tengo io tranquilla- Le disse, infondendole una forza che solo lui sapeva darle. –Va bene, ma promettimi che se non riemergo subito mi prendi- Disse rossa e preoccupata -Promesso-
Il moro si tuffò in acqua, e adesso era il turno della mora –Tuffati Hinata- Intanto tutti gli altri stavano a guardare, era la prima volta che Hinata si tuffava in acqua, in genere immergeva solo i piedi..
La mora prese coraggio e si tuffò, sott’acqua era bellissimo al contrario di quello che pensava, e si era anche accorta di saper nuotare, e come una stupida non ci aveva mai provato, credendo di non farcela. Non riemerse subito e questo fece preoccupare il moro che si immerse in cerca di Hinata. La trovò a nuotare libera e sorridente, quanto fiato aveva?! Hinata girandosi si accorse di Sasuke che la guardava come se avesse visto un unicorno, non avendo più aria salì in superficie. -Ma tu non avevi detto di non saper nuotare?- Chiese Ino stupita –Si, ma non avevo mai provato, e ora che lo ho fatto, mi sono resa conto di quanto fosse bello, sono stata una stupida- Disse. Riemerse anche il moro che le si avvicinò –Cavolo, hai più fiato di tutti noi messi insieme- Risero tutti, e dopo qualche ora passata a ridere ragazzi e ragazze si divisero per fare le docce. –Hina, dimmi un po’, per caso ti piace Sasuke?- Disse Ino con malizia –M-ma cosa d-dici, non è vero- Disse rossa come un peperone -Si vede da un miglio che gli sbavi dietro mentalmente!- Disse Sakura –Beh, forse non mi è indifferente, ma non so se mi piace- Disse rossa –Allora fai tu il primo passo prima che qualche altra donna possa accaparrarselo- Disse Ten Ten –Non lo so, devo fare chiarezza sui miei sentimenti. Dei rumori sospetti fecero sussultare tutte, all’inizio credevano fossero i ragazzi, peccato che loro stavano ridendo dall’altra parte del muro.. –Hinata, Ino, Ten Ten, chi potrà essere?- Disse Sakura tremando, li non ci veniva mai nessuno di Sabato, e quel posto il Sabato era aperto solo per loro dato che era di proprietà di Sasuke.. Si sentirono dei passi sempre più vicini, e le ragazze erano in panico. –Bene, situazione perfetta finalmente, nessun ragazzo a difenderle, saranno tutte mie- Disse uno sconosciuto, probabilmente ubriaco da come parlava e rideva. Le ragazze cercarono di nascondersi, ma lui le aveva già viste –Ooooh, siete anche in asciugamano, perfetto, sarà ancora più facile. Comincerò da te- Disse indicando Hinata, la quale gridò con tutto il fiato che aveva, sperando che qualcuno di là la sentisse e venisse in loro aiuto. Fortunatamente qualcuno la sentì, e corse direttamente verso lo spogliatoio femminile, trovando Hinata contro gli armadietti e l’uomo ubriaco a tentare di toglierle l’asciugamano di dosso. Si gettò subito sull’uomo e con un pugno in pieno viso lo scaraventò contrò le panche cadendo a terra svenuto. –Hinata, ragazze, state bene?- Disse abbracciando Hinata che era in completo panico -Si Sasuke, pensa ad Hinata, noi non abbiamo potuto fare niente per fermarlo- Dissero piangendo –Tranquille, non è arrivato a fare niente, fortunatamente- Disse stringendo Hinata e tenendole l’asciugamano che rischiava di cadere scoprendola del tutto. –Stai bene Hinata? Tranquilla, è tutto finito, quell’uomo non ti farà più del male, ci sono io qui- Disse nervoso, se non fosse stato per Hinata, avrebbe di sicuro mandato all’altro mondo quell’essere spregevole. Hinata si riprese e rispose con voce tremante, intanto gli altri ragazzi tranquillizzarono le altre e presero quell’uomo portandolo fuori dall’edificio. –Sto bene Sasuke, ti ringrazio per averci salvate- E ricambiò l’abbraccio del moro. Si salutarono tutti e tornarono a casa, Sasuke portò Hinata a Villa Uchiha, avrebbe fatto di tutto per non far sapere dell’accaduto a Hiashi, era debole di cuore, e non voleva fargli prendere preoccupazioni fatali, non aveva neanche chiamato la polizia, anche se lo avrebbe fatto volentieri. Arrivati a casa, portò Hinata in braccio e la sdraiò nel divano del soggiorno, poi informò i genitori dell’accaduto –Mi dovete promettere di non dire niente a Hiashi, lo sapete che potrebbe essere fatale- Disse serio, mentre accarezzava i capelli di Hinata, che intanto dormiva cullata dalle carezze del moro.
Si svegliò un’ora dopo, trovando Sasuke intento a far scendere il gatto di casa dalle sue gambe–Ti sei svegliata? Maledizione al gatto, ti avrà svegliata lui- Disse fulminando con lo sguardo il gatto che scappò terrorizzato. –No tranquillo, non mi ero nemmeno accorta di Pegaso- Disse assonnata, poi si ricordò di una cosa –Vi prego di non dire niente a mio padre- -Tranquilla, ho già avvertito i miei genitori, nessuno dirà niente- Disse sedendosi accanto a lei –Sono così comode le tue gambe? Pegaso mi ha anche graffiato pur di non staccarsi da te- Disse sorridendo –Non saprei, forse si- Disse Hinata ridendo –Allora fammi provare, magari saranno comode anche per me- E si sdraiò sulle gambe della mora che rossa come un pomodoro non riusciva a capire se stava sognando o cosa –Si, sono decisamente comode- Disse il moro, guardandola di sottecchi -Davvero? M –mi fa piacere, allora se sono comode, ti ci potrai sdraiare quando vuoi- No, ma davvero lo aveva detto? Ok, poteva andare a nascondersi nel posto più piccolo della Terra. –Se lo dici tu, allora lo farò- Disse il moro. Hinata accarezzò i capelli di Sasuke, erano così morbidi e setosi. Nel frattempo arrivò Mikoto –Sasuke, che modi sono? Alzati subito o ti sculaccio!- Disse scherzosa –Mamma smettila, non sono un bambino, e poi Hinata ha detto che posso sdraiarmi sulle sue gambe quando voglio- Disse il moro -Certo certo , mi raccomando Sasuke trattala bene o ti sculaccio per davvero- Dopodiché tornò in cucina, non voleva parlare dell’accaduto, la mora si era appena tranquillizzata, così aveva deciso di non prendere l’argomento.
-Vuoi venire in giardino?- Disse il moro guardando la mora -Si va bene, magari fuori trovo Pegaso- Disse stuzzicando il moro -Ma ripensandoci possiamo anche stare qui- Disse rispondendo alla mora -Sto scherzando, usciamo pure- Disse divertita dalla reazione del moro.
La prese in braccio e la portò sulla dondola, e poi si sedette anche lui. –Ti ringrazio ancora per prima, non so cosa sarebbe accaduto se non fossi arrivato..- Disse pensierosa –Shh, non pensarci più, dimentica, nessuno proverà mai più a farti una cosa del genere, perché d’ora in poi ci sarò io- Sasuke si avvicinò sempre più a lei, e Hinata era confusa dalla vicinanza del moro. Quando il moro poggiò le labbra sulle sue le fu tutto chiaro, avevano ragione le altre, lei lo amava, ma se ne era accorta solo ora, aveva rischiato di perderlo, e una lacrima solitaria le scese dall'occhio mentre rispondeva al bacio. Intanto il tramonto delle otto e trenta incombeva incorniciando il loro bacio, e un gatto miele stava immobile davanti alla dondola e ai due mori, li osservava ma non si mosse, come a non voler disturbare quel magico momento da entrambi tanto atteso.


Fine <3 Spero vi sia piaciuta, è la prima volta che riesco a scrivere una SasuHina senza espanderla a tanti capitoli, ci ho provato tante volte ma ho fallito, e ora finalmente ci sono riuscita :)

Spero di sentire un vostro parere su questa storia, ringrazio tutti quelli che leggeranno questa storia, e magari mi daranno un piccolo parere.

A presto :)

-SereUchiha