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Autore: JamesPotter182    01/06/2015    4 recensioni
Un appuntamento particolare tra Naruto e Ino. Come andrà a finire?
NarutoIno/NarutoSakura
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Shikamaru Nara | Coppie: Naruto/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Ramen per due
 
 



Stava sistemando il negozio, passando la scopa e spostando diversi vasi. La giornata era stata lunga ed intensa. La festa dell’anniversario del villaggio aveva catturato tutti ed i preparativi erano quasi ultimati arrivati ormai ad un giorno dall’inizio dei festeggiamenti.
Sbuffò e si passò un braccio sulla fronte asciugandosi qualche goccia di sudore. Il negozio di fiori in quei giorni la stava completamente assorbendo.
Lo scampanellio della porta le fece alzare lo sguardo e la distrasse dai suoi pensieri, appoggiato sullo stipite della porta c’era un sorridente Naruto, con i suoi pantaloni arancioni ed una maglietta nera con il simbolo del clan Uzumaki
- Buonasera Ino -
- Naruto, che ci fai qui? -
domandò curiosa e sorpresa la ragazza appoggiandosi distrattamente alla scopa
- Ti sei già scordata? Saldo sempre i miei debiti* -
- Cos… ah! M-ma io non… non pensavo ti ricordassi…-
balbettò arrossendo la bionda. Si era scordata dell’appuntamento dato per scherzo a Naruto qualche giorno prima
- Come potrei scordarmi. Allora va bene stasera? Sakura ha il turno di notte in ospedale e Shikamaru è rimasto incastrato con l’Hokage -
spiegò l’ex forza portante
- E poi non puoi dire di no al ramen di Teuchi! -
aggiunse sorridendo ancora una volta Naruto
- V-va bene, dammi il tempo di sistemarmi e cambiarmi -
 
Si era cambiata nel retro del negozio ed ora indossava un top viola scuro che lasciava scoperta la sua pancia piatta ed una gonna abbinata che fasciava le sinuose gambe.
Naruto era fuori dal negozio che l’aspettava con le mani dietro la testa. Quando uscì sorrise e si incamminò seguito dall’amica.
Camminarono per qualche minuto in silenzio prima che Naruto prese la parola
- Non siamo mai usciti spesso insieme -
constatò guardandola
- Beh, i nostri team alla fine erano abbastanza rivali -
disse Ino incrociando il suo sguardo. Due tonalità di azzurro che si scontravano
- Rivali? Tu e Sakura eravate rivali, io con Shikamaru e Choji ci sono sempre andato d’accordo -
rise Naruto, la sua risata contagiò la ragazza che si unì a lui
- Hai ragione, la mia rivalità con Sakura ha minato un po’ i nostri rapporti… ma ora è tutto a posto no? Guardaci, insieme che ridiamo e scherziamo -
aggiunse la bionda.
 
Dopo cinque minuti arrivarono al chiosco di Teuchi, dove Naruto si premurò di far entrare per prima la ragazza.
Ino si stupì del gesto, abituata come era alla pigra indole di Shikamaru, e pensò che ci si doveva sentire così ad avere un ragazzo premuroso. Subito dopo pensò all’espressione del Nara che esclamava scocciato “Che scocciatura! Ti sto anche portando fuori a cena Ino…” e sorrise entrando nel locale.
Parlarono davanti a due ciotole fumanti di ramen, perlopiù parlò Naruto. Raccontando dei suoi allenamenti, del suo braccio nuovo che non ne voleva sapere di rispondere bene ai suoi comandi, dell’Hokage e Shikamaru che cercavano di incastrarlo in qualche colloquio palloso, di Sakura e dei suoi turni all’ospedale…
Ino lo guardava e annuiva sorridendo. Era incredibile come l’entusiasmo di Naruto lo avesse sempre contagiata, non lo avrebbe ammesso facilmente ma era sempre riuscita a farla ridere, anche se non lo aveva mai dato a vedere.
Si soffermò poi sui suoi occhi. Così simili ai suoi eppure così brillanti e vivi, animati da un fuoco interiore che difficilmente qualcuno o qualcosa sarebbe riuscito a spegnere, e che qualsiasi cosa o qualcuno avrebbe sempre alimentato.
Tornò con la mente a molti anni prima, durante gli anni dell’accademia, quando più di una volta si era ritrovata a tu per tu con Naruto e a dover consolare Sakura per via delle prese in giro degli altri bambini
 
Stava raccogliendo dei fiori nei boschi fuori il villaggio per conto di sua madre, stava compenendo un mazzo quando notò una figura appoggiata con la schiena ad un tronco di un albero, le gambe distese sull’erba, intenta a leggere una pergamena. Avvicinandosi notò una zazzera bionda e scorse delle cicatrici sul suo volto… i suoi genitori l’avevano avvisata di non dare troppa confidenza a quel bambino. Pestò un rametto e al suono il bambino si voltò nella sua direzione, Ino notò che aveva un occhio livido e gonfio
- Che hai fatto all’occhio? -
chiese posando i fiori a terra
- Niente. Sono andato a sbattere su un ramo -
borbottò Naruto continuando a leggere la sua pergamena
- Non sembra il colpo di un ramo. Piuttosto direi un pugno -
affermò Ino sicura
- Senti, sono impegnato se non ti spiace -
- Cosa leggi? -
- Se te lo dico poi mi lascerai in pace? -
- Forse…-
ghignò la bionda
- È una pergamena sulla moltiplicazione del corpo… se voglio diventare Hokage devo prima allenarmi in ciò che non mi riesce -
sbuffò Naruto scorrendo il testo
- E così vuoi diventare Hokage eh? -
domandò curiosa la ragazzina
- Esatto…-
- Beh, un obiettivo ambizioso… ma ti auguro di riuscirci. Io comunque sono Ino Yamanaka -
tese la mano al biondo che la guardò confuso prima di stringerla a sua volta
- Naruto… Uzumaki -
- Bene Naruto, prima di salutarci vorrei darti qualcosa… vediamo se ne ho raccolti… ah, si. Eccoli -
disse Ino prendendo dei piccoli fiori bianchi e posandoli in mano a Naruto
- Cosa dovrei farci? -
- Prendi dell’acqua calda, quando sta per bollire la spegni e ci butti dentro questi fiori. Lasciali in infusione per circa dieci minuti, poi immergi una pezza nell’infuso e poggiala sull’occhio. Ripeti per qualche giorno e vedrai che il gonfiore e il livido sull’occhio se ne andranno via prima -
aggiunse alzandosi e incamminandosi verso il villaggio
- Grazie Ino! -
esclamò il ragazzino. La bionda fece un cenno con la mano e sorrise tra se.  
 
 
Si trovavano in una piccola radura poco lontana dal loro campo di addestramento
- Andiamo Sakura! Lo sai che sono degli stupidi, non dicono sul serio quelle cose -
cercò di confortarla dandogli una pacca sulla spalla. La rosa continuò a piangere
- Non è vero -
disse una voce sbucando dalla radura. Un bambino di dieci anni con i capelli biondi spettinati uscì dalla penombra e si appoggiò con la schiena su un albero di fronte a loro
- Non è vero cosa Naruto? -
domandò stizzita la bionda guardandolo male. Lo aveva riconosciuto subito
- Non è vero che non dicono quelle cose sul serio. Sanno bene cosa dicono… lo so bene -
sussurrò Naruto abbassando lo sguardo
- E in che modo questo può esserle d’aiuto? -
domandò sarcastica Ino indicando l’amica al fianco, che però aveva smesso di piangere e ora guardava curiosa il ragazzino appoggiato sull’albero
- L’aiuterà a rafforzarsi, a credere in se stessa e a contare sui veri amici che ha e che avrà intorno -
aggiunse duramente il biondo alzando lo sguardo e staccandosi piano dalla corteccia dell’albero, come se staccarcisi gli costasse fatica. Lentamente si avvicino a Sakura e portò gli occhi all’altezza della ragazza poggiandosi sui talloni
- Non farti mai influenzare da ciò che ti dicono gli altri. Pensa sempre con la tua testa e circondati di buoni amici, almeno tu che puoi… e poi a me piace molto la tua fronte -
mormorò sorridendole e poggiandole una mano sulla spalla, si alzò e guardò Ino
- E tu, Ino, cerca di starle vicino…-
aggiunse voltandosi e incamminandosi di nuovo verso la boscaglia.
Pensò ancora una volta alla storia di Naruto Uzumaki, i suoi genitori le avevano solo detto che dentro di lui si racchiudeva un demone e di non dargli troppa confidenza. Ma in quel momento lei aveva visto un ragazzino, solo, che cercava di aiutare qualcun altro… proprio come qualche anno prima

 
- N-naruto? -
domandò balbettando Sakura

- Si? -
-… Grazie! -

- Di nulla Sakura-chan -
disse il biondino sorridendole.
 
 
Ino si riscosse
-… E quindi Sakura-chan mi ha detto di non sforzare troppo il braccio altrimenti non tornerà mai come prima. Ma io credo lo dica anche per cercare di spaventarmi -
Naruto gesticolava sorridendo al suo indirizzo. La bionda si soffermò ad osservare gli occhi del ragazzo di fianco a lui, ogni volta che nomiva Sakura si illuminavano… lo aveva sempre notato
- Ti è sempre piaciuta, non è vero? -
domandò Ino interrompendolo
- C-c-chi? -
- Sakura, ovviamente -
- Beh, n-no… non è che… insomma io -
balbettò Naruto spiazzato dal cambio di argomento
- Il fatto è che ti è sempre piaciuta… fin da quando eravamo piccoli. Non hai mai smesso, neanche per un attimo… per tutti questi anni -
sentenziò Ino guardandolo fisso
- Perché? -
- Sai, da bambini siamo attratti da ciò che ci piace. Poco importa cosa sia, se è bello ci piace e basta... ne siamo attratti.
 Non importava cosa dicevano gli altri bambini, per me Sakura è sempre stata bella, senza nulla togliere a te… anche tu eri carina. Ma Sakura, non so mi ha colpito fin da subito.
Quando poi cresciamo i nostri canoni cambiano. Cambiamo cibo preferito, colore, maglietta… insomma in poche parole, cresciamo, eppure…-
disse tutto d’un fiato il biondo fermandosi e fissando il brodo fumante che era rimasto nella sua ciotola
- Eppure? -
domandò curiosa Ino. Era arrossita quando prima l’amico le aveva detto che era carina
- Eppure ogni singolo giorno che passava, ogni singolo mese, ogni singolo anno si rafforzava la mia convinzione che lei era la ragazza perfetta. Sciocco vero? Insomma, so che ha i suoi difetti, come ne abbiamo tutti, ma è ogni sua singola imperfezione che mi permette di apprezzare a pieno le sue qualità.
Ti sembrerò un patetico e inguaribile idiota…-
sbuffò Naruto finendo il suo brodo
- No… insomma, idiota lo sei sempre stato -
ridacchiò Ino, l’ex forza portante sorrise
- Però no, penso solo che tu sia stato tanto sfortunato quanto fortunato… ma ora è la tua occasione. Non ne avrai altre, quindi non lasciartela sfuggire, capito? -
disse risoluta la ragazza. Naruto annuì deciso posando i soldi sul bancone
- Grazie Ino -
- Figurati testa quadra -
disse rifilando un pugno sulla spalla all’amico
- E dai, non mettertici anche tu! -
 
I due uscirono dal locale e il ragazzo insistette per accompagnare Ino
- Non c’era bisogno -
- Figurati mi fa piacere -
Naruto si grattò la testa sorridendole. Erano di fronte a villa Yamanaka
- Beh, buonanotte Ino…-
- Probabilmente in un altro periodo sarebbe potuta andare diversamente -
mormorò Ino avvicinandosi al biondo
- Di che parli? -
domandò confuso Naruto. La ragazza gli prese il volto tra le mani e gli posò un leggero bacio sulle labbra
- Forse ci saremmo potuti innamorare Naruto -
soffiò la ragazza poggiando la fronte su quella dell’amico. Vide il suo enorme imbarazzo
- Cosa hai provato? -
- B-beh, ecco… i-io…io, insomma sei una bellissima ragazza Ino, ma vedi io…-
balbettò Naruto. Erano ancora vicinissimi, Ino sorrise interrompendolo. Sapeva già cosa voleva dire
- Sakura è davvero fortunata. Non deluderla o riceverai la mia ira… e quella di Tsunade -
aggiunse la Yamanaka staccandosi e sistemandogli la maglietta
- Ci vediamo Naruto. Grazie per la bella serata -
disse infine posandogli un bacio sulla guancia ed entrando dentro casa.
 
Naruto rimase imbambolato qualche minuto prima di riscuotersi
- Sakura non dovrà mai venire a saperlo. Potrebbe farmi arrivare a Suna da Gaara con un pugno -
sussurrò alzando gli occhi al cielo stellato.
 
 
 
 
 
*Per capire meglio dovreste leggere la mia long, che potrete trovare qui e invece qui trovate il capitolo preciso a cui faccio riferimento.

Nda:


Hola spettinati!
In attesa del nuovo capitolo, che è in scrittura (ve lo assicuro) vi propongo questa shot a sfondo NaruIno/NaruSaku… insomma un piccolo esperimento. Una storiella leggera, ma spero anche abbastanza gradevole, per mantenere l’allenamento e per allietare questi afosi pomeriggi.

Il mio l’ho detto. Ci si sente!

Un saluto spettinato,

 
James!
   
 
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