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Autore: Valerie Leyl Alekxandre    01/06/2015    4 recensioni
Ciao ragazzi!
So che non è una buona idea, ma non potevo non pubblicare questa! Mi prenderete sicuramente per una pazza con tutte le long che ho in corso, questa trama mi piace tantissimo! Spero che piacerà anche a voi!
Spero di avervi incuriosito ^^
Avviso: spoiler! Futuro ipotetico dopo la saga di Tartaros
*^*
La storia tratterà di come i ragazzi di Fairy Tail verranno trasportati in un futuro lontano, lontano dal loro tempo e dal loro modo di vivere, in un futuro vicinissimo al nostro, anzi.. nel nostro futuro dove la minaccia 'Zeref' non è ancora stata estirpata. Ma purtroppo tutto ha un caro prezzo. I nostri gildani riusciranno ad abituarsi a questo drastico cambiamento? Ma soprattutto.. riusciranno a riportare indietro la memoria perduta di tutti i loro compagni e alleati?
Un anima dispersa e una promessa da mantenere, vite da proteggere e minacce da cancellare, tutto sotto l'ala protettrice di un destino che si diverte a nascondere segreti e a far patire le persone la mancanza di ciò che a loro manca più di ogni altra cosa.
Nessuno può sfuggire al destino.
*^*
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natsu
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Richiesta d'aiuto


-Cos’è questo periodo? Ogni giorno un nuovo studente!- disse il professore guardando l‘elenco della classe emettendo un grosso sbuffo –entra e presentati- disse poi rassegnato, mentre la classe si fece silenziosa per guardare il nuovo compagno di classe.

-Tsk!- il moro pieno di piercing entrò con sguardo contrariato, mettendosi le mani in tasca e guardando i suoi compagni di classe, spalancando in seguito gli occhi assolutamente più contrariato di prima, quando vide diverse facce molto conosciute –No, è uno scherzo- sussurrò ricomponendosi.

Il professore cominciò a perdere la pazienza, notando che il ragazzo ancora non si stava presentando, allora, stufo di aspettare parlò lui –Lui è Gajeel Redfox- lo presentò l’insegnante –ora vai a sederti- finì indicando un posto dietro la migliore della classe.

Il Dragon Slayer del Ferro ghignò “Almeno ho la consolazione” pensò cominciando a camminare verso il suo banco, quando si sedette guardò un ragazzo corvino seduto alla sua sinistra nella fila accanto alla sua con una ragazza dai capelli turchini che stringeva il braccio di lui.

I due ragazzi si lanciarono un’occhiataccia d’intesa, si era capito benissimo che entrambi non sopportavano la presenta dell’altro reciprocamente.

In seguito guardò un ragazzo dai capelli rosa, seduto all’ultimo banco, come lui, però nella fila vicino alle finestre, in un primo momento, il rosato non ricambiò l’occhiataccia del moro, sembrava perso a guardare il banco vuoto di fianco a sé, ma subito dopo si voltò verso il mago del Ferro lanciandogli un’occhiata di sfida, proprio come aveva fatto il giorno prima con il mago del Ghiaccio.

La lezione cominciò noiosamente, a parer della classe, tranne che per una certa ragazza che se ne stava alla penultima fila di banchi vicino al muro, che seguiva attentamente le spiegazioni del professore.

Una palla di carta colpì la testa della ragazza, provocandole un certo nervoso, capendo all’istante da chi provenisse, infatti si girò di scatto guardando Gajeel con aria truce.

-La vuoi smettere di darmi fastidio?- disse lei a bassa voce per non farsi sentire dal prof, mentre lo guardava accigliata, ma senza riuscir a spaventare quel buzzurro.

-Eh dai gamberetto, non dirmi che sei davvero interessata a quello che dice quel damerino?- chiese lui indicando il professore girato di spalle mentre scriveva alla lavagna.

La ragazza era sul punto di ribattere, ma decise di girarsi ed ignorarlo, come si permetteva lui di chiamarla “gamberetto”?!

Le ore di lezione, per la prima volta in tutta la sua vita, Levy le trovò un incubo, con un ragazzone alle spalle che la tartassava ogni secondo facendola deconcentrare, la rendeva nervosa, e tutti sanno che nessuno si doveva mai mettere contro il braccio destro della bionda più temuta della scuola, perché tutti sapevano che anche Levy Mc Garden, sorella della temibile Erza Scarlett, non bisognava mai farla arrabbiare, perché con i livelli di rabbia che poteva raggiungere, era in grado di diventare un belva quasi come le tre studentesse più temute dell’istituto.

 

-Levy- la chiamò preoccupata l’albina, notando il viso sciupato della turchina –cosa succede?- chiese poi avvicinandosi a lei poggiando la propria mano su quella della poveretta.

-Quel.. buzzurro- sussurrò la ragazza mentre un tic nervoso all’occhio diventava sempre più veloce, rendendo visibile lo stress che aveva accumulato solo nelle ore di lezione della mattina, sfortunatamente la turchina avrebbe dovuto sopportare nuovamente il troglodita lo stesso pomeriggio.

-Parli di Gajeel?- chiese Lisanna sorridendo, la ragazza conosceva il forte legame che c’era tra i due nella vita precedente, e nonostante questa fosse la loro seconda vita, il loro rapporto non era affatto cambiato, anche se Levy non si ricordava di tutto ciò.

La turchina alzò di scatto la testa mentre il tic cominciò a diffondersi anche al sopracciglio, oltre che all’occhio –Non. Dire. Quel. Nome- disse minacciosa la migliore della classe, mentre la calma stava andando a farsi fottere sempre più velocemente.

-Ok, ok- rispose l’albina portandosi le mani davanti e scuotendole cercando di far arrivare il messaggio a Levy che avesse capito di non nominare quel ragazzo pieni di piercing.

La turchina sospirò accasciandosi sulla panchina del cortile della scuola, mentre Lisanna guardava la sua amica riprendersi almeno un po’.

-Lu-chan oggi non è venuta- disse poi la turchina con tono molto triste, sapendo che la causa di questa assenza era lei stessa.

-Ci credo Levy, è già stato un miracolo che fosse venuta a scuola per tre giorni consecutivi- rispose ovvia l’albina cercando di tranquillizzare la sua nakama.

-No- interruppe Levy –è colpa mia- disse poi sdraiandosi sulla panchina per poi guardare il cielo tra il fogliame dell’albero sotto cui stava in quel momento.

-Cosa intendi Levy?- chiese Lisanna, sentendo chiaramente il tono preoccupato e dispiaciuto della sua compagna di classe.

-Ho fatto arrabbiare molto Lu-chan ieri- sospirò affranta la turchina ricordandosi della chiacchierata su quell’argomento –dovevo stare più attenta- disse ancora più triste sul punto di piangere.

-Cosa è successo Levy?- chiese la maga dei Take Over preoccupandosi ancora di più, poggiando una mano sul braccio della turchina dopo essersi avvicinata a quest’ultima.

-Ho toccato con lei un argomento che non dovevo neanche citare- rispose la nakama dell’albina cercando di contenere le lacrime, era davvero dispiaciuta, dopo che la sua amica se n’era andata, ci era rimasta malissimo.

-Quale?- chiese la più piccola degli Strauss incuriosita oltre che preoccupata.

-L’Amore- disse Levy cominciando a far cadere i lacrimoni dagli occhi, mentre si portava le mani al viso cercando di arrestare la loro corsa, invano.

-Eh? Ma non c’è bisogno di piangere!- disse Lisanna presa dal panico mentre cercava di calmare la turchina per farla smettere di piangere.

-Lisa-chan.. io.. io..- diceva l’interlocutrice dell’albina mentre veniva interrotta da continui singhiozzi.

-Calmati Levy- sussurrò la maga facendo sedere la sua amica per poi stringerla in un abbraccio caldo e consolatorio, facendola smettere almeno un po’ di singhiozzare –raccontami cosa è successo con più tranquillità dopo che ti sei calmata ok?- disse poi facendo annuire la ragazza.

-Va bene- disse Levy asciugandosi prima gli occhi e poi le guance con i palmi delle mani, per poi rivolgere lo sguardo sulle sue gambe.

Lisanna sorrise –Ora va meglio?- chiese accarezzandole il capo, a volte l’albina sembrava una mamma per Levy, una seconda mamma, perché la prima era naturalmente Erza, anche se era la sua sorellona.

-Si- sussurrò la ragazza prendendo un profondo respiro per poi cominciare a parlare –ieri ho pensato che a Lu-chan piacesse Natsu- disse poi, mentre sul cuore dell’albina si formò una piccola crepa –ma quando le ho chiesto se lui le piaceva, mi ha rivelato una cosa- disse tristemente.

-Cosa?- chiese incitandola a continuare.

-Lu-chan non sa amare- disse lasciando di stucco l’albina.

-Non è possibile- disse la maga dei Take Over alla turchina –tutti sanno amare- continuò cercando di tranquillizzare ancora un po’ la sua amica.

-Io penso che Lu-chan sia stata sincera- rispose lei –non sembrava stesse mentendo- continuò sempre tenendo il capo chino.

-Oppure non riesce a decifrare i suoi sentimenti- disse la maga facendo alzare di scatto la testa alla sua interlocutrice.

-Cosa intendi?- chiese Levy.

-Intendo che magari lei sappia amare, ma che scambi questo sentimento con un altro oppure non riesce a sentirlo, prendendolo come un sentimento normale- rispose Lisanna guardandola negli occhi –forse è una cosa stupida quello che ho detto..- l’albina venne subito interrotta dalla turchina.

-Ma forse hai ragione!- quasi urlò la ragazza dai capelli color cielo –lei aveva detto anche che non sa cosa si prova quando si è innamorati!- balzò in piedi come se si fosse rifornita di energia in un baleno.

Lisanna rimase a fissare la sua amica che continuava a pensare, sicuramente a un modo per poter aiutare la bionda.

Ad un certo punto si udì il suono della campana che segnava l’inizio delle lezioni pomeridiane, Levy scattò prendendo per il polso la sua compagna per poi scappare verso l’entrata dell’edificio scolastico per raggiungere la loro classe.

 

-Mi stavo giusto chiedendo dove fosse finito ferraglia- sghignazzò Gray provocando il moro, che se ne stava appoggiato al tronco di un albero del cortile della scuola.

-Sicuramente non sono andato in giro a spogliarmi- contrattaccò Gajeel con un sorrisino furbo in volto.

-Ne Natsu!- lo chiamò il mago del ghiaccio cercando di ignorare quello che aveva detto il Dragon Slayer del Ferro, notando in seguito l’assenza del rosato, che se ne stava seduto dall’altra parte dell’albero a cui era appoggiato il moro, senza ascoltare loro due.

Il mago del Fuoco, pur avendo un udito finissimo, non sentì il corvino che lo stava chiamando, continuando a guardare oltre le mura della scuola.

Un calcio in testa lo fece risvegliare dal suo stato rotolando lontano, sotto la risata divertita dei due –Bello addormentato! Sveglia!- urlò il ghiacciolo facendo sghignazzare Gajeel.

-O volevi un bacio invece di un calcio?- chiese il mago del Ferro trattenendosi dal ridere mentre sparava la sua battuta facendo sghignazzare stavolta il corvino.

Il rosato si alzò incazzato nero da terra guardando truce i due amici-nemici –Brutti bastardi!- urlò lanciandosi contro i due, quasi sul punto di infuocare i pugni, ma una voce lo fermò in tempo.

-Natsu?- il ragazzo ancor prima di riconoscere il proprietario di quella voce, vide i due tremare abbracciandosi, un brivido scosse il poveretto rendendosi conto di con chi in quel momento aveva a che fare.

-Si? Erza?- chiese lui tremante senza girarsi, avendo troppa paura per poterlo fare.

-Cosa fai?- la scarlatta dietro il poveretto cominciò a camminare verso di lui, mentre quest’ultimo quasi si cagava sotto sentendo il rumore dei passi.

-N-niente, p-perché?- balbettò tremando ormai visibilmente anche alla maga dei Requip che era dietro di lui.

In quel preciso momento Gray e Gajeel si stavano allontanando lentamente, per sfuggire al lor peggior incubo, ma vennero beccati prontamente da Lei.

-Gray! Gajeel! Subito qui!- urlò raggiungendo il rosato posandogli un’ ”amorevole” pacca sulla spalla, facendolo quasi cadere a terra.

I due richiamati scattarono verso il loro incubo avendo terrore di non uscirne più vivi da quella situazione.

-Il Master vuole parlare con voi- disse poi la scarlatta girando i tacchi ed andarsene lasciando sospirare di sollievo tutti e tre.

-Il Master?- chiese Natsu una volta che Titania scomparì dalla loro visuale.

Il moro e il corvino si guardarono a vicenda “Possibile che questo cretino non sappia che il Master è il preside della scuola?” si chiesero mentalmente entrambi esasperati.

-Lo sai che il vecchio è il preside della scuola?- chiese Gray al Dragon Slayer del Fuoco.

Quest’ultimo inclinò la testa sulla spalla non capendo inizialmente, per poi fare una faccia totalmente stupita quando arrivò al punto –Cosa?!- urlò sorpreso –il nonnetto è il preside?!- urlò non capendo più nulla.

I due annuirono –Non dirmi che non avevi neanche notato il nome della scuola- chiese Gajeel sul punto di spiaccicarsi la mano in faccia.

-Mi prendi per un ignorante?!- sbraitò Natsu dando una testata al moro mentre quest’ultimo lo fronteggiava spingendo la propria testa contro quella del rosato.

-E per chi sennò?- chiese Gajeel ghignando.

-Basta voi due- si intromise Gray –ferraglia, dobbiamo andare dal vecchio- disse interrompendo la rissa appena iniziata tra i due.

Il moro pieno di piercing grugnì mentre il rosato ringhiò, si scambiarono diverse occhiatacce finché Gajeel se ne andò assieme a Gray verso l’ufficio del preside Makarow.

-Ghiacciolo- lo chiamò il mangiatore di ferro facendolo girare verso di sé –Juvia?- chiese notando l’assenza della turchina solo in quel momento.

-È lì- il corvino sospirò e indicò un punto in mezzo alla folla di ragazzi nel cortile della scuola, dove chiaramente la ragazza era ascosta per spiare il suo Gray-sama.

-Non cambierà mai!- rise il moro per poi guardare il mago del Ghiaccio –te la sei ritrovata appiccicata come una cozza anche qui eh?- chiese in seguito senza smettere di ridere.

-Eh già- si lasciò sfuggire Gray mettendosi a ridere assieme al suo nakama.

 

-Loki, dobbiamo avvisare il Master- disse lo spirito della Vergine muovendo come al solito le catene che aveva attaccato ai suoi polsi.

-Lo so, oggi stesso andrò da lui- rispose lui –non ci sei ancora riuscita, vero?- chiese poi affranto, era così tanto tempo che stavano provando a raggiungerla.

La cameriera dai capelli viola fece un segno di diniego –Ma sono sicura che con Yukino e i suoi compagni ce la faremo- disse la cameriera cercando di tirare su il morale allo Spirito Stellare del Leone.

Lui le sorrise debolmente, Virgo non poteva neanche immaginare quanto lei era stata d’aiuto a lui e agli altri Spiriti in tutto quel tempo, lei era stata l’unica che aveva continuato a lottare per raggiungere la sua Hime-sama senza mai perdersi d’animo.

Sì, loro ce l’avrebbero fatta, non si sarebbero mai arresi per niente al mondo, loro sapevano che il giorno del ritorno della loro amica-compagna era vicino.

-Vado ad avvisare il Master, magari ci potrà dare una mano- disse sorridendo alla sua amica per poi forzare il suo portale e comparire nell’ufficio del preside.

-Salve Loki- disse Makarow seduto alla sua scrivania sorridendogli –hai novità?- chiese poi divenendo serio.

-Abbiamo trovato un modo per raggiungerla, ma Master- disse richiamando ancora meglio l’attenzione del vecchio –ci serve il suo aiuto- aggiunse attendendo la risposta del mago.

-Dimmi cosa dovrei fare- incitò l’uomo a far continuare lo Spirito Stellare, mentre gli sorrise.

-Deve attuare dei trasferimenti dalla Sabertooth- disse per poi continuare –voglio chiederti se puoi far entrare in questa scuola tre elementi di Sabertooth- chiarì.

Makarow si portò la mano al mento massaggiandoselo pensieroso –A quale scopo?- chiese incuriosito il Master.

-Yukino Aguria ci aiuterà, ma con lei si sono aggiunti anche Sting Eucliffe e Rogue Chaney- disse sospirando –non vogliono farla venire da sola- aggiunse un po’ seccato.

-Va bene- rispose il vecchietto sorridendogli –contatterò oggi stesso il Master di Sabertooth per attuare il trasferimento, da domani faranno parte dell’istituto- disse acconsentendo.

-La ringrazio- Leo sparì ritornando nel mondo degli Spiriti Stellari, lasciando il preside sa solo.

-Povero me- sospirò –domani accadrà il putiferio- disse portandosi le mani alla testa –non oso immaginare cosa succederà con il ritorno a scuola di Gildarts!- urlò sapendo che se Natsu avesse sfidato quell’uomo, avrebbe letteralmente fatto saltare in aria anni di copertura.

Il bussare alla sua porta interruppe i suoi pensieri –Master?- la voce di Mira lo fece ricomporre –c’è qualche problema?- chiese poi aprendo la porta dell’ufficio.

-No Mira- disse Makarow tranquillizzando l’albina.

-Bene, fuori ci sono Gajeel e Gray- disse la maga dei Take Over sorridendogli.

L’uomo sbuffò –Falli entrare- sospirò dopo, prima o poi doveva parlare con loro; il vecchietto saltò giù dalla sua sedia per poi andare alla finestra “Almeno spero che riescano a tenerlo a bada loro due” pensò sentendo i rumori dei passi dei due ragazzi che si stavano avvicinando all’entrata dell’ufficio.

 

“Cos’era quella cosa importante che dovevo dirle! Uffa!” urlava mentalmente il rosato, mentre se ne stava a spasso per la città invece di stare in classe a dormire.

Da quando quel ricordo gli tornò in mente la sera prima, Natsu aveva sempre la testa fra le nuvole ovunque andasse, perché quel pensiero gli continuava a rimbombare nella mente.

In quel momento decise di lasciar perdere quel pensiero, il ricordo della sua morte lo stava tormentando, poi, il fatto di aver lasciato sola Lucy lo stava frustrando, in più c’era un’altra sensazione, un qualcosa che gli pesava sul petto, sentiva in qualche modo che c’era qualcosa che non andava, nonostante avesse ritrovato Lucy.

In quei momenti aveva bisogno un incarico, una missione dove poteva sfogarsi almeno un po’, ma non poteva, e per una valida ragione.

Diede un calcio ad un sassolino, era frustrante non fare più le missioni come una volta, anzi gli incarichi ormai non esistevano più.

Si ripromise in quel momento che un giorno, magari con l’aiuto di qualcuno, avrebbe trovato un posto dove sfogarsi un po’, un posto isolato da tutti, in modo da non farsi scoprire, anche se per lui sarebbe stato impossibile, poiché le sue gesta erano udibili anche dall’altro capo del mondo.

Si ricordò della bacheca che teneva in casa dove a questo ci appendeva e appiccicava tutti i ricordi di tutte le varie missioni che aveva fatto, tra cui anche quelle insieme a Lucy.

Un triste sorriso gli si formò in volto, chissà dov’era finita quella bacheca e tutto il resto, ad essere sincero gli mancava tanto la sua casa, la sua gilda, tutti i momenti che aveva trascorso con i suoi nakama, gli mancavano addirittura le sgridate del Master quando combinava guai nello svolgimento delle missioni quando distruggeva qualunque cosa aveva attorno.

Gli mancavano tantissime cose della sua vita precedente, pure quelle stravaganti mattine dove Lucy lo svegliava a suon di urlate e di calci quando lei lo trovava dormire nel suo letto.

Il ragazzo batté il viso contro un palo, cadendo rovinosamente a terra, distraendosi dai suoi pensieri, accecato dal dolore provocato dalla botta in faccia.

-Dannazione!- imprecò toccandosi il naso per poi guardare il palo notando solo in quel momento di averlo piegato solo di un “pochino”.

Decise di darsela subito a gambe, per non farsi cogliere sul fatto e finire nei guai, sicuramente Erza lo avrebbe ammazzato, ormai quelli non erano più i vecchi tempi “Chissà quanto tempo è passato” si chiese il rosato riferendosi alla propria morte.

Dopo una lunga passeggiata si ritrovò al parco della città, sdraiandosi poi sotto l’ombra di un albero, quel giorno, neanche lui sapeva il perché, ma aveva voglia di pensare, anche se sapeva che se avrebbe pensato troppo, gli sarebbe venuto un gran mal di testa, ma non ci diede peso.

“Chissà cosa starà facendo Lucy” si chiese ritornando a pensare alla sua vecchia compagna di team, anche se erano pochi giorni che frequentava quella scuola, aveva sentito dire in giro che vedere Lucy a scuola era molto raro “Eppure io mi ricordavo che Lucy fosse una che amava cose del genere” pensò il rosato grattandosi la testa un po’ confuso.

Già stanco di pensare chiuse gli occhi, addormentandosi sul prato, nonostante ci fosse freddo, lui non lo sentiva minimamente grazie alla sua natura di Dragon Slayer del Fuoco, che gli permetteva di avere sogni tranquilli pure a temperature che sia sotto lo zero che qualche centinaio superiori.

 

-Natsu- una voce chiamò il rosato, facendolo balzare in piedi e guardarsi attorno, notando solo in quel momento l’oscurità che lo circondava invece degli alberi del parco di Nuova Magnolia.

-Chi sei?- chiese il rosato guardandosi attorno, quella voce sapeva di conoscerla, ma era diversa dal solito, aveva un qualcosa che la rendeva diversa, per questo non riusciva a capire chi fosse la persona che gli stava parlando.

-Natsu- di nuovo lo chiamò, chiaramente era la voce di una donna, ma non riusciva a capire chi fosse e dove lui fosse.

-Fatti vedere!- urlò lui senza finire di guardarsi in giro, vedendo solo l’oscurità che pian piano lo stava inghiottendo.

-Sono qui- disse la voce, da dietro il ragazzo facendolo girare di scatto.

Da quella figura incappucciata di bianco non riusciva a sentire il suo odore e non ne capiva neanche il motivo, ma quella voce.. era sicuro di conoscerla.

-Chi sei?- chiese Natsu facendo un passo verso l’incappucciata, con tono serio.

La figura abbassò il capo, neanche lui l’aveva riconosciuta, le speranze si stavano frantumando più veloce di quanto pensasse.

-Aiutami- disse soltanto suscitando confusione nella testa del mago –forse questa sarà l’ultima volta che ti vedrò- disse incrociando le braccia per poi stringerle con le mani.

-Cosa intendi?- chiese il ragazzo preoccupato, in qualche modo lui si sentiva in dovere di aiutare quella misteriosa ragazza dal mantello bianco come la luce.

“La luce..” pensò tra sé mentre qualcosa nella sua testa cominciò a ingranare ma il suo pensiero venne interrotto da sé stesso poiché cominciò a parlare –Come posso aiutarti, se non so come?- chiese avvicinandosi alla ragazza.

-Questo.. io non lo so- disse chiaramente affranta –ma se non mi aiuterai, non potrò mantenere la nostra promessa, Natsu..- disse prima di scomparire tra l’oscurità, mentre il ragazzo sgranò gli occhi.

“Cosa voleva dire con ‘la nostra promessa’?!” si chiese mentalmente mentre una parole in testa continuava a rimbombare, si portò le mani alla testa “Luce” la parola continuava a rimbombare insieme alla parola “Promessa” si inginocchiò appoggiandosi poi con il palmo della mano a terra.

-Lucy..- disse sgranando gli occhi, mentre l’oscurità lo circondò completamente.

 

-Lucy!- urlò una piccola figura correndo verso la bionda, con un braccio davanti a sé e l’altro piegato contro il piccolo petto per colpa del gesso.

-Lara!- la chiamò la ragazza in questione, prendendo la verdolina in braccio, dandole in seguito un bacio sulla piccola fronte, dopo averne scostato la frangetta verde –come stai?- chiese poi toccandole il gesso e guardandola un po’ arrabbiata “Non potevi stare più attenta?” si chiese guardandola ancora un po’ arrabbiata.

-Ora va meglio!- disse la piccolina dando un pugnetto sul gesso per poi gemere dal dolore.

-Stupida- disse scherzosamente la bionda facendo gonfiare le guance alla sua interlocutrice, mentre la ragazza la poggiava a terra dandole in seguito un buffetto sul naso –allora, volevo proporti una cosa- disse con un sorriso luminoso.

-Cosa?- chiese ingenuamente la bambina, guardando la sua interlocutrice con curiosità.

-Questo fine settimana vuoi venire con me a fare una piccola gita al lago?- chiese la bionda, sicura che la piccoletta le avrebbe risposto positivamente.

-Dici sul serio?- chiese la piccolina tutta contenta, sul punto di saltare addosso alla ragazza, mentre quest’ultima annuì –certo che voglio!- urlò contenta la bambina lanciandosi contro la ex-maga degli spiriti stellari.

-Stai attenta Lara, hai ancora il braccio ingessato- la rimproverò amorevolmente la ragazza, sedendosi sul letto della verdolina con quest’ultima in braccio.

Lara non fece caso a quello che disse Lucy, poiché strinse quest’ultima con un altro caldo abbraccio, facendo sorridere la bionda, che le posò una mano sul capo verde, accarezzandolo.

-Ho già parlato con Nachika al riguardo, ti passo a prendere domani ok?- disse la ragazza mentre la piccola alzò il viso per guardare la sua interlocutrice, con le guance un po’ rosse.

-Lucy- la chiamò attirando il suo sguardo su di sé –ti voglio bene- disse poi nascondendo il visino tra la bianca maglia della bionda, intenerendo quest’ultima.

-Anch’io- rispose lei, posando un casto bacio sul capo verde, per poi far sdraiare la piccola e coprirla con la coperta –voglio che tu faccia la brava, o non andiamo- disse la ragazza allontanandosi dalla bimba dirigendosi verso la porta, mentre la bambina la guardava con le guance gonfie.

-Certo che farò la brava- rispose un po’ offesa “Dubita di me?” si chiese pensando, sgonfiando in seguito le guance e sorriderle –buona notte- disse coprendosi il visino con la coperta.

-Buona notte anche a te- rispose la bionda sorridendole e chiudendo la porta uscendo, dopo aver spento le luci della piccola stanza da letto.

Lucy camminava per i corridoio dell’orfanotrofio, ripensando a quello che era successo il giorno prima a scuola con la sua amica Levy “Perché mi ha fato una domanda così stupida? E a cosa serviva?” si chiese svoltando l’angolo del corridoio per arrivare all’ufficio dell’edificio.

Prese il suo cappotto e lo indossò, si mise un cappello e una piccola sciarpa prestatale dalla sua compagna Lisanna per colpa del freddo.

“Chissà cosa è successo oggi a scuola” si chiese uscendo cominciando a camminare per le vie della città, dopo aver salutato Nachika, che stava alla finestra a fare qualcosa per rimanere sveglia.

Lucy quel giorno non era andata a scuola, anzi, aveva passato tutto il giorno in orfanotrofio con i bambini, mentre attendeva che Lara tornasse dalla sua visita in ospedale per andare a trovare quel simpatico vecchietto.

Da quando aveva parlato di quell’argomento con la turchina, non se la sentiva di tornare a scuola, quella consapevolezza che aveva sempre avuto su quel sentimento l’aveva turbata un po’, quindi, per provare a distrarsi un po’ aveva deciso di andare a dare una mano alla mora con i bambini.

La giornata, pur essendo stata pesante, con più di trenta bambini a cui badare, era stata bella per la bionda, era un po’ che non si sentiva felice di stare con i bambini a cui era molto affezionata, soprattutto con Lara.

Si mise le mani in tasca, cominciava a far freddo, l’autunno aveva preso il posto dell’estate in quegli ultimi giorni, soprattutto di sera.

Ormai era quasi una settimana che era iniziata la scuola, già non ne poteva più, quei giorni stavano diventando stressanti, nonostante fosse andata a scuola solamente per tre giorni.

Si fermò un attimo abbassando lo sguardo ai piedi “Cos’era quel volto?” si chiese riferendosi al volto che aveva visto nel suo sogno, quando aveva cominciato a sentire dolore alla testa.

Immerse il naso nella sua sciarpa, era sicura di averlo rosso per il freddo, cominciando a strofinarselo nella stoffa per scaldarlo “Chi sei tu?” si chiese riferendosi alla figura incappucciata, quella strana figura la stava tormentando da un po’, nei sogni e anche quando era sveglia, prima che quello strano tizio comparisse tra i corridoi della scuola stendendola, la voce di quella persona le aveva urlato di fare attenzione.

“Sicuramente è lo stress” pensò tra sé riprendendo a camminare verso la sua abitazione una volta alzata la testa per guardare davanti a sé.

-Attenzione!- qualcuno urlò facendola scattare, girandosi dove proveniva quell’urlo, ma non ebbe neanche il tempo di guardarsi attorno che un colpo alla nuca la fece cadere a terra, mezza cosciente.

Aveva la vista offuscata, il buio e la lieve luce dei pali della luce non miglioravano le cose, cercò di rialzarsi, ma si riaccasciò al suolo, per colpa di un giramento di testa.

L’udito si attutiva sempre di più, facendo sentire solo rumori ovattati attorno a sé, stava chiaramente per svenire, cercò di dire qualcosa, ma la voce non uscì.

Chiuse lentamente gli occhi, cercando di rimanere cosciente, ma il dolore alla testa era forte, troppo forte da sopportare cosicché da farle perdere i sensi.

 

-Natsu!- urlò la bionda; l’attacco di Angel, invece di colpire Lucy colpì il masso che teneva ferma la zattera del rosato, quest’ultima cominciò ad avanzare trascinata dalla corrente verso le rapide –Natsuuu!- urlò di nuovo dirigendosi verso la zattera, camminando faticosamente nell’acqua.

-Gwaah! Gwaah!- il mago continuava a fare versi strani per colpa del suo malore, naturalmente a causa dei mezzi di trasporto mentre veniva trascinato via dalla corrente.

-Tieni duro!- urlò Lucy cercando si avvicinarsi –Dammi la mano, Natsu!- la bionda portò in suo braccio in avanti per cercare di raggiungere il ragazzo.

-Ouuuh!- con un ultimo verso anche il Dragon Slayer tese la mano contro la ragazza cercando di raggiungere la sua mano.

-E dai!- disse la maga poco prima di prendere il polso di lui, ma un masso fece sbalzare la zattera, facendo volare Lucy su quest’ultima, assieme al Dragon Slayer del Fuoco.

-Oh, no! Una corrente?!- urlò la maga degli Spiriti Stellari aggrappandosi a Natsu, mentre la piccola imbarcazione veniva trascinata tra le rapide -Ehi! Ma che…? Non è possibile!- esclamò in seguito notando che la corsa del fiume terminava con una cascata.

A quel punto strinse a sé il mago chiudendo gli occhi, sperando di farcela, si strinse ancora di più quando raggiunsero il limitare del fiume venendo sbalzati in aria subito, mentre la zattera cadeva giù seguita a sua volta dai due.

La bionda si svegliò alla riva del fiume –Ahia…- si lasciò sfuggire colta dal dolore provocata dalla ferita al braccio che le aveva inferto Angel, notando quando si portò la mano sulla ferita, che quest’ultima era bendata –Come? Una benda? Mi hanno curato?- si chiese sedendosi notando subito dopo un altro particolare –e soprattutto..- disse guardandosi -…che ci faccio vestita così?!- esclamò notando lo strano abito che aveva addosso.

-Quello è un abito del mondo degli Spiriti Stellari, hime- disse la ragazza vestita da cameriera sollevando leggermente il braccio “Avevi addosso solo degli stracci…” pensò la ragazza dai capelli viola.

-Virgo?!- urlò sorpresa la bionda svegliando il rosato.

-Ma… dove siamo?- si chiese il mago guardandosi attorno furtivo dopo essersi seduto.

-Hime guarda… si abbina perfettamente all’abito di Natsu- disse poi lo Spirito Stellare della Vergine, indicando il ragazzo.

-Ma chi te l’ha chiesto di vestirci uguali?!- urlò la maga al suo Spirito.

-Gerard!- urlò il rosato alzandosi di scatto guardandosi in giro accigliato –Ah! Dov’è finita quella luce?!- aggiunse sempre sbraitando ai quattro venti.

-Siamo vicini- disse la bionda notando la colonna luce del Nirvana –ma… ha cambiato colore?- chiese in seguito vedendo che la colonna di luce non era più nera.

-Si… mentre dormivate ha perso il colore nero e si è illuminata di bianco- rispose Virgo alla domanda della sua principessa.

Natsu guardò la colonna ringhiando, poi sbuffò per poi girarsi di scatto verso la sua nakama con uno strano sguardo, sembrava arrabbiato, spaventando lei –Me la sono vista brutta- disse cambiando espressione, sorridendo –ti ringrazio- aggiunse regalandole uno splendido sorriso.

La maga arrossì per poi balbettare –M-ma che c’entra adesso?!- disse a bassa voce.

-Shtaate inshieeeme…- disse Virgo arricciando la lingua come faceva Happy, in modo malizioso.

-Dov’è che hai imparato ad imitare Happy?- disse Lucy sospirando rassegnata.

-A proposito, dov’è Happy?- chiese Natsu guardandosi attorno per poi tornare a guardare la sua nakama –ma poi tu non eri insieme ad Erza?- chiese in seguito lui.

-Ci siamo tutti persi…- sospirò lei chiudendo gli occhi.

-Pazienza, vorrà dire che dovremo andare da soli verso quella luce- disse tornando serio il Dragon Slayer del Fuoco.

-E con questo signorina… io mi ritiro- disse la ragazza vestita da cameriera per poi scomparire nel mondo degli Spiriti Stellari.

-Ah! Virgo…! ma…!- la bionda non ebbe neanche il tempo di fermarla, che lo spirito scomparì lasciando soli i due in mezzo alla foresta.

 

La bionda si svegliò, ma volle tenere gli occhi chiusi, non aveva voglia di alzarsi cominciò allora a pensare “L’ho visto ancora una volta.. quel moccioso e anche quella strana ragazza” pensò “ma perché mi ritrovo a sognare cose del genere?” si chiese non capendo il perché facesse quei strani sogni legati a quella zucca rosata, oppure a quella cameriera, o ancora a quella figura incappucciata che la tormentava anche quando era sveglia.

Decise di aprire gli occhi rendendosi conto di trovarsi sdraiata su un divano “Dove sono?” si chiese mentre cominciò a guardarsi attorno non riconoscendo il luogo in cui si trovava in quel momento.

-Ti sei svegliata- disse amorevolmente una ragazza albina dai capelli corti avvicinandosi con una tazza di tè in mano –come ti senti?- chiese appoggiando la tazza sul tavolino vicino al divano, inginocchiandosi avanti alla bionda.

-Bene- rispose Lucy, ricordandosi in seguito quello che era accaduto –ma cosa è successo?- chiese sedendosi lentamente e portandosi una mano dietro la nuca massaggiandosela.

-Sono spiacente- disse la ragazza dispiaciuta –per sbaglio ti ho colpita in testa- disse abbassando il capo –non era mia intenzione- aggiunse tristemente.

La bionda sbuffò –Non ti preoccupare- disse senza fare giri di parole –ma chi sei?- chiese poi dopo aver fatto un osservazione –e come hai fatto a portarmi in casa tua?- chiese notando la corporatura dell’albina.

-Scusami, non mi sono ancora presentata- disse alzandosi prendendo la tazza di tè e porgendola alla ex-maga degli Spiriti Stellari –io sono Yukino Aguria- si presentò –e riguardo a come ho fatto a portarti qui.. lo devo all’aiuto di due miei amici- disse imbarazzata.

-E chi sarebbero?- chiese Lucy sollevando un sopracciglio.

Ma una serie di voci provenienti da quella che sembrava una cucina catturò la sua attenzione, ma Yukino si apprestò a rispondere.

-Sono quelli che senti parlare vivacemente- disse ridendo un po’ nervosa quando entrarono nel salotto due ragazzi, uno biondo e uno moro, accompagnati da due strani gatti –lui è Sting- disse la ragazza indicando il biondo, che quest’ultimo fece un occhiolino alla bionda, suscitando a quest’ultima nervoso –e lui è Rogue- disse infine indicando il moro.

-Salve- rispose la bionda –Io sono Lucy- disse poi bevendo il tè ancora caldo per poi alzarsi dal divano –vi ringrazio per l’ospitalità, ma ora devo tornare a casa- disse notando la porta dell’uscita.

-Di già?- si lasciò sfuggire un gatto dal pelo marroncino, facendo girare di scatto la bionda verso quest’ultimo.

Il biondo prese in braccio il gatto tappandogli la bocca ridendo nervosamente –Eh eh eh, vai già via?- ripeté il ragazzo, ancora più agitato.

Il moro guardò il gatto verde vestito da rana, lanciandogli un occhiata, non intimidatoria, che fece intendere a quest’ultimo di non aprire bocca.

-Si- rispose la bionda –ho molte cose da fare- disse in seguito, ma venne fermata dalle parole del moro.

-A quasi mezzanotte avresti da fare?- chiese lui confuso incrociando le braccia al petto.

La ragazza si rigirò di scatto –Cosa?!- esclamò poi –è già così tardi?- urlò –devo scappare!- disse urlando aprendo la porta e uscendo sbattendo quest’ultima, sapeva che non era educato scappare via dalla casa di qualcuno in quel modo, ma anche se non era educato comportarsi così, avrebbe reagito in quel modo anche se non si fosse trovata in quella situazione, dopo tutto lei era Lucy, la ragazza più dura e temuta dalla scuola, un soggetto poco educato.

I tre rimasero interdetti a guardare la porta di casa dell’albina –Certo che è strana anche qui- disse Sting grattandosi la testa.

-Anche Frosh la pensa così!- disse il gatto verde camminando verso il divano per poi sedersi su di esso issandosi con fatica.

-Ma c’era davvero bisogno di stordirla in quel modo?- chiese Rogue guardando l’albina.

Quest’ultima abbassò il capo imbarazzato –Sì, altrimenti non potevo guardare nel suo inconscio- rispose lei arrossita.

-Come mei sei arrossita?- chiese Sting avvicinandosi a lei, incuriosita dalla reazione della sua nakama.

-N-niente!- rispose di scatto lei ancora più rossa di prima, sorprendendo un po’ i due, notando la strana reazione della ragazza.

-Scommetto che riguarda quello che hai visto, vero?- chiese sornione il biondo avvicinandosi sempre di più alla maga degli Spiriti Stellari.

-Ma no!- lo fermò subito, non poteva spifferare ai quattro venti quello che aveva visto nella testa di Lucy.

-A proposito- disse il biondo tornando a guardare il gatto marroncino, sapendo che continuando a fare domande su domande lei non avrebbe più risposto –Lector! Ma cosa diavolo ti è preso! Lei non sa ancora niente! O te lo sei già dimenticato!- disse lui lasciando per terra il gatto.

-Mi è sfuggito!- disse Lector giustificandosi.

-Va bene, non è successo niente- disse l’albina calmando i due –ora però si va a dormire, da domani andremo a scuola- disse lei guardando i suoi interlocutori.

-Ok- ripose Rogue incamminandosi in una delle stanze della casa, per poi chiudere la porta dopo che anche Frosh entrò in camera, mentre il biondo sbuffò facendo la stessa cosa seguito però da Lector.

L’albina entrò nella sua camera, chiudendo in seguito la porta per poi appoggiarvici su con la schiena -Lucy-san, prometto che farò il possibile per esserti d’aiuto- disse l’albina stringendo le sue due chiavi dorate guardandole decisa.

 

-Ci conto- disse la figura incappucciata sorridendo –fai presto però- disse per poi aggiungere –amica mia- finì rincominciando la sua attraversata nel vuoto, cercando ancora di scappare dalle tenebre e raggiungere i suoi amici.









Angolo dell'autrice
Ciao a tutti miei cari lettori! *si nasconde subito dopo cercando di evitare i pomodori*
Mi scuso tantissmo per non esser riuscita a pubblicare neanche un capitolo delle mie fiction per un mese intero >_< e forse la cosa si prolungherà ancora per un po'.
In questo momento sono andata a casa di una mia amica per collegarmi al suo wi-fi appositamente per farmi viva qui su efp.
Con il poco tempo che mi è rimasto, cercherò di aggiornare oggi altre due fiction
Ritornando invece al capitolo...
Come vi è sembrato? Era troppo complicato? Ditemelo così almeno correggo anche il prossimo capitolo (che ho già scritto e che vi rivelo che è il più lungo che io abbia mai scritto)
Ho introdotto nuovi personaggi e una piccolissima scena comica GaLe **
Per non parlare delle rivelazioni che ho fatto! Certo se le ho rese chiare xD
Beh, devo ringraziare le mie compagne di classe che mi hanno continuata ad assillare durante la fase di scrittura dei capitoli (avvenuta durante le lezioni xD) e soprattutto voi! I miei lettori preferiti! <3
Voglio ringraziare infinitamente coloro che hanno recensito lo scorso capitolo, mi state rendendo felice, quasi al punto di toccare il cielo con un dito <3 . <3
Quindi: un enorme bacione a coloro che hanno letto e aggiunto ai preferiti, seguiti e ricordate la mia fiction! Ogni giorno aumentate causandomi le palpitazioni <3
E non mancano, come sempre, i miei ringraziamenti a coloro che recensiscono!!!
Un saluto speciale va a Sayaka chan 94 che è sempre dietro l'angolo nei meandri di efp a darmi consigli e a sostenermi xD e anche alla mia amica _LucyHeartphila_ che non smette mai di recensire i miei capitoli sostenendomi <3
Un bacione a tutti e alla prossima! (per qualcuno a più tardi xD.. forse)
Mary

   
 
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