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Autore: __IRIDE__    01/06/2015    0 recensioni
"Ci sono tante cose di cui sono capace, ma odiare non rientra fra queste."
Questa è la storia di Iride, una ragazza speciale. Tutti sospettavano da sempre la sua singolarità, ma allo scoccare della mezzanotte del suo quindicesimo compleanno, la ragazza ne ha la conferma. Entra a far parte di un complesso sistema di alternanza tra luce e buio, giorno e notte, bene e male. Qui troverà risposta alle domande che da sempre le affollano la mente e con il tempo riuscirà a capire a chi appartiene quella voce che la terrorizza, quella per cui era stata visitata più e più volte, quella che tutti giudicavano inesistente ed assolutamente strana. "Voglio essere felice. Qui. Ora. Con te." Tra tutte le difficoltà di cui è circondata, la più grande e pericolosa è sicuramente il giovane Trevor. Per nessuno dei due sarà facile affrontare la realtà in cui è stato improvvisamente fiondato, ma dopo il loro primo incontro entrambi avranno una motivazione in più per continuare a respirare e sopportare tutte le ingiustizie di cui è circondato. Dopo giorni, mesi, anni di lotte, riusciranno i due a trovare un modo per essere felici? Capiranno perché la sorte è stata così ingiusta con loro ed avranno la loro rivalsa?
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno soggiunge fin troppo presto. Un' allegra donnina entra nella stanza di Iride canticchiando tra le labbra e sorreggendo con le mani un vassoio. Scosta le tende per fare entrare la luce e canticchia, sta volta ad alta voce: << Buongiorno Buongiorno piccolina! Guarda che sole che c' è 'sta mattina! Gli uccellini cinguettano tutti attorno a te! E se tu non lo sai io ti spiegherò il perchèèèèèè... èèèèè il tuo compleanno, adesso hai un anno in più! E' il tuo compleanno, cresci sempre più! E' il tuo compleanno, ma che grande che sei! Ancora tanti auguri, luce degli occhi mieiiiiiiiiiiii!>> Iride, che ascolta quella canzoncina ormai da sette anni, sorride ed applaude alla giovane zia, che da quando i suoi genitori sono morti la cresce come una figlia. Il ricordo dell' incidente è ancora vivido, sebbene sia successo sette anni fa. Tornavano dalle vacanze con tutta la famiglia sul furgoncino. Iride, l' allora ventenne zia, ed i due cugini stavano seduti infondo a discutere di trucchi, acconciature e pop star del momento. Il sole era alto nel cielo e faceva molto caldo. Il Nonno Timperio, che guidava il pullman, era molto stanco. Nonno Zaccaria si rifiutava di dargli il cambio. C' era un sacco di gente su quel furgoncino: -Iride, Papà Geremias e Mamma Sheira -Nonno Timperio, Nonna Rachelies ed ovviamente Zia Edera -Nonna Letra e Nonno Zaccaria -Zio Andreius, Zia Hashore ed i loro figli Sommy e Trespa. Fra tutti loro, solo Sommy, Trespa, Zia Edera ed Iride ne erano usciti vivi. Era stato un incubo. Il furgone aveva iniziato a perdere benzina. In pochi secondi il sole l' aveva infiammata raggiungendo così anche il furgoncino. Con riflessi sveltissimi, Iride aveva spaccato il vetro con una pietra che aveva preso come souvenir e lei, la zia ed i cugini avevano fatto appena in tempo ad uscire, poi era esploso tutto. Una famiglia scomparsa per sempre. Tutti i sopravvissuti avevano età pari o inferiore ai vent' anni: Zia Edera ne aveva venti, Sommy diciotto, Trespa dodici ed Iride otto. Tutti e quattro avevano riportato ferite più o meno gravi: - A Zia Edera erano toccati due giorni di coma, per poi risvegliarsi in un' amnesia temporanea di una settimana. - Sommy aveva il viso segnato da vari graffi ed una botta alla testa lo aveva privato della vista - Trespa era caduta malamente dal furgoncino ed aveva perso l' uso delle gambe. - Quanto a Iride, era quella che aveva avuto le lesioni meno gravi: aveva rotto entrambe le braccia ed aveva avuto bisogno di mesi di cure ed interventi, ed una strana voglia azzurra le si era formata su un fianco, ma dopo ciò nessuna conseguenza. A parte lei... la voce. Ormai era un tormento. L' angoscia che le provocava sentire quel tono così freddo e tagliente era pari a quella che aveva avuto durante l' incidente. O nei mesi degli interventi. O ancora dopo, nel breve periodo all' orfanotrofio con Trespa, durante il quale Sommy e Zia Edera, entrambi già maggiorenni, avevano quasi costretto le autorità a permettere loro l' adozione delle due ragazze. Da quel giorno, i quattro avevano formato una nuova famiglia. Si consideravano fratelli, fatta eccezione per Edera che tutti chiamavano Zia. La donnina tira su il vassoio e lo sistema sulle gambe incrociate di Iride. In quel momento arrivano Trespa, Sommy ed Adel, il cane guida di Sommy, i quali fanno gli auguri ad Iride e si siedono attorno al suo letto. La ragazza sorride ed ammira la sua colazione speciale: Croissant, caffèlatte fumante, macedonia, biscotti freschi al cioccolato ed una bella fetta di torta. Soffia la candelina che sta su quest' ultima ed esprime un desiderio: "Vorrei tanto vedere dove sono i miei genitori..." Senza farlo apposta, questo pensiero le fa venire in mente ciò che era accaduto la sera prima, quando si era alzata a mezzanotte. Se poi fosse effettivamente successo o lo avesse soltanto sognato, non lo sapeva, ma aveva promesso di andare alla farmacia del paese. Così, dopo aver divorato la sua colazione, saluta la sua famiglia ed esce di casa. Impiega tre quarti d' ora per raggiungere "Sani&Salvi" e quando finalmente arriva, trova una lunghissima fila di persone. "Grandioso" pensa fra sè e sè "Passerò qui tutta la mattina!" Dopo un' ora arriva finalmente il suo turno. Arriva davanti al bancone e dice: << Buongiorno! >> << Buongiorno a lei signorina, in cosa posso esserle utile? >> chiede con gentilezza il signorotto dietro il bancone. << Cercherei Sarah... >> << Eccomi qui! >> soggiunge una terza voce. Appartiene ad una bellissima ragazza dagli occhi verdi ed i capelli rossi. << Dunque... mi chiamo Iride, ho quindici anni... so che forse portà sembrarle strano che io mi presenti, però vede il fatto è che 'sta notte ho sognato un tizio strano... che mi ha detto di venire qui... di cercare lei... e che lei mi avrebbe dato tutto ciò che mi serve..>> << Magari questo tizio strano era un angelo... di nome Clipin? >> Iride rimane esterrefatta. Dunque non era un sogno. Tutto vero, tutto reale. Sarah capisce dalla sua espressione che la risposta è sì. << Seguimi, coraggio! >> dice. Iride obbedisce. Dopo aver attraversato un labirinto di corridoi, Sarah si arresta davanti a quello che sembra un vicolo cieco. << Abbiamo sbagliato strada? >> domanda la ragazzina confusa. << Oh, niente affatto, guarda! >> Come se fosse una cosa naturale, la famacista stacca un capello dalla testa di Iride ed uno dalla propria e li appoggia su un mattone con su incisa una S con le ali. Improvvisamente il muro ed il pavimento si dissolvono e le due cadono e le due cadono nel vuoto. ANGOLO AUTRICE: Ecco che l' avventura della nostra Iride comincia. Dove le porterà la caduta? E' tutto normale o si tratta di un imprevisto? Spero che vi piaccia la storia. Bacioni. __IRIDE__
   
 
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