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Autore: Little Wings    02/06/2015    5 recensioni
[Solangelo]
Se all'inizio Nico gli era sembrato estremamente imbarazzato davanti a tutta quella gente, adesso era completamente a suo agio mentre chiacchierava e raccontava loro qualcosa. No, non qualcosa in generale, stava parlando di loro, rispondendo a tutte le domande che prima Will aveva evitato.
Se Will pensava che i suoi parenti fossero terribilmente insopportabili da soli, deve ricredersi quando il suo fidanzato Nico si allea con loro.
[...]
Aveva davanti a sé il padre del suo ragazzo. Personalmente, avrebbe aspettato un altro po' - giusto un anno o due - prima di incontrare l'inquietante genitore del suo fidanzato, ma evidentemente l'universo aveva dei piani diversi per lui.
Le cose per Will non fanno che peggiorare e la visita inaspettata del suo futuro suocero non migliora la situazione.
Sequel di "Quando i parenti diventano pettegoli, le cose iniziano a mettersi male"
Genere: Comico, Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Quasi tutti, Will Solace
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pranzi di famiglia con tragici risvolti'
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#L'imbarazzante momento in cui il tuo fidanzato si mette a raccontare la vostra storia ai tuoi parenti
 
Quando ancora non si conoscevano, Will pensava che Nico, di cui sapeva solo che era più piccolo di lui di un anno - okey, forse aveva anche accidentalmente scoperto dove abitava seguendolo fino a casa -, fosse semplicemente adorabile. Che poi si fosse ritrovato con un livido sul braccio non appena aveva esternato la sua opinione era un altro discorso.
Comunque non aveva cambiato idea, Nico era adorabile anche quando lo minacciava di morte. In quel momento però dovette ricredersi, perché una persona sadica come il suo fidanzato non poteva certo essere definita adorabile, proprio no. Come gli era venuto in mente di voler raccontare come si erano messi insieme? Già aveva raccontato abbastanza, no?
Che avesse una vena malvagia che di tanto in tanto si faceva sentire particolarmente già lo sapeva, ma non pensava che fosse così malvagio da volerlo mettere continuamente in imbarazzo - davanti a quei pettegoli di Austin e Kayla poi, che l'avrebbero preso in giro a vita. Perché si, il modo in cui si erano conosciuti era davvero imbarazzante.
Si erano spostati tutti sui divani del salotto, portandosi appresso qualche sedia per permettere a tutti - Zeus si era persino portato la sua tazzina di caffè perché non voleva perdersi niente - di ascoltare la loro love story. Nico si era seduto di fianco di Will, che aveva l'aria di uno che avrebbe preferito essere ovunque tranne che lì.
"Allora," prese la parola il moro, "prima che ci conoscessimo, Will continuava a fissarmi in modo inquietante"
"Non è vero!" urlò il biondo, con una voce troppo stridula per un ragazzo.
Nico gli lanciò un'occhiataccia. "Zitto Solace, sto raccontando io"
Will sprofondò nel divano, pregando che quell'incubo finisse presto.
 
Will osservava quel piccoletto vestito tutto di nero che era quasi sempre corrucciato, non badando a quello che Cecil gli stava dicendo. Era davvero carino.
Il loro primo incontro avvenne quello stesso giorno, mentre, durante l'intervallo, Will correva per la scuola con il suo cappuccino caldo in mano. A un certo punto, non sapeva bene come, si era ritrovato con le chiappe per terra e una macchia di cappuccino che si allargava sulla sua maglietta verde. Per sua fortuna, c'era solo una persona nei paraggi. Per sua sfortuna, quella persona era Nico Di Angelo, il ragazzo per cui aveva una cotta da mesi. Non avrebbe potuto fare una figura peggiore.
Il moro si era messo a ridacchiare e Will avrebbe proprio voluto sprofondare, tanto era l'imbarazzo, ma rimase fermo, cercando di ignorare le risatine dell'altro. Quando ormai si era convinto di essersi preso una sbandata per un insensibile senza cuore, Nico gli offrì sua mano per aiutarlo ad alzarsi.
Will borbottò un ringraziamento, mentre cercava di capire in che condizioni era la sua maglietta.
"Comunque sono Will"
"Nico"
 
"Sei proprio un imbranato!"
"Secondo me l'ha fatto apposta"
 
Dopo il loro primo incontro, i due avevano preso a salutarsi quando si incontravano - okey, Will salutava Nico, che perlopiù si limitava a roteare gli occhi scocciato. Poi il biondo aveva iniziato a sedersi vicino a lui a mensa e a cercare di intavolare una conversazione. Nico non era esattamente una persona socievole, perciò non era stato facile instaurare una qualche relazione loro, ma Will non si era dato per vinto e dopo qualche mese potevano considerarsi amici.
Certo, Will non voleva rimanere solo amico di Nico, ma era un inizio. Però aveva preso a seguirlo ovunque e a spiarlo, quasi.
 
"Amico, sei inquietante, lasciatelo dire"
"Lo stalkeravi?!"
 
Un pomeriggio, in cui Will si era appostato sotto casa di Nico - non lo stalkerava, okey? Voleva solo sapere come stava -, il moro uscì e si imbatté in una zazzera bionda che faceva capolino dal  cespuglio che era sul marciapiede.
"Will?!"
"Nico?" squittì l'altro, schizzando in piedi, terrorizzato. "Cosa ci fai qui?"
"Cosa ci faccio io? Cosa ci fai tu!"
"Io... Ehm... Passavo di qua per caso e..."
Nico alzò un sopracciglio, scettico.
Il biondo sospirò. "Okey, okey. Insomma è che tu abiti qui e io volevo, uhm, vederti? Perciò ecco mi sono messo qui e..."
"Non potevi semplicemente chiamarmi?"
Will rimase in silenzio. Forse appostarsi sotto casa del tipo che gli piaceva da una vita non era stata la sua idea più brillante.
"Allora, cosa devi dirmi?"
"Uhm?"
"Hai detto che volevi vedermi, no? Avrai pur avuto un motivo per farlo"
"Ah, sisi, ma io dicevo vederti in generale, ecco"
"Quindi non vedi dirmi niente"
Will si passò una mano dietro il collo. "In effetti, ci sarebbe una cosa che devo dirti"
Nico lo invitò a continuare con un cenno del capo.
"Mi piaci" disse, chiudendo subito gli occhi per paura della reazione del moro.
Quando però non sentì niente - ne risatine, ne ginocchiate in mezzo alle gambe -, li riaprì, piano piano, ritrovandosi davanti a sé un Nico sorridente.
 
Quando Nico finì di parlare, Will sospirò sollevato: la tortura era finita.
"Will, tu si che sai come conquistare qualcuno" disse Lee, prima di scoppiare a ridere seguito dagli altri fratelli.
Inutile dire che il biondino li fulminò uno ad uno, ma, purtroppo per lui, le sue occhiatacce non avrebbe fatto paura nemmeno a un cucciolo di lama.
Silena, invece, stava singhiozzando. "É una storia così bella!"
Apollo era shockato. "Will, tu non hai preso il mio fascino. Io non mi sarei mai rovesciato un cappuccino addosso!" disse, facendo grugnire il figlio e ghignare lo pseudo genero.
"Piuttosto, l’avrei fatto cadere a Nico, così avrei dovuto aiutarlo a pulirsi e magari si sarebbe dovuto spogl-…"
"Si, grazie, papà. La prossima volta verrò da te a chiederti consigli" lo interruppe il figlio, che, davvero, non voleva conoscere le tecniche di adescamento del padre.
Ovviamente, anche Zeus doveva dire la sua. Peccato che la sua uscita avrebbe portato a conseguenze disastrose - almeno per Will.
"Bhe, è una storia particolare, non c'è che dire. Ma che ne dite di far vedere qualche foto a Nico, ora? Forza, prendete gli album di famiglia!"
 
 






 
 
Ola! Si, ci ho messo un po' ad aggiornare, e mi dispiace, ma la scuola viene prima, sorratemi. Sono sicura che potete capirmi - almeno chi di voi si sta preparando per gli esami o fa le superiori.
Comunque, sono tornata e grazie all'illuminante consiglio di AniaDiAngelo - a proposito, fate un salto alla sua storia -, ho deciso di far diventare questa storia una mini-long.
Bien, ora, qualche precisazione che mi ero dimenticata di fare prima:
  1. Nico ha 16-17 anni, mentre Will ne  ha 17-18. Capitemi, ho dovuto modificare le loro età perché non voglio farli accoppiare a 13 anni. Su, dai, è ancora presto.
  2. Ade non è fratello di Zeus e Poseidone in questa ff, per il semplice fatto che non volevo scrivere di incesti.
  3. Ade sa della relazione del figlio? Sinceramente, non lo so neppure io. E non so se entrerà mai in scena.
Ora, la scuola è quasi finita, è vero, ma io sono pigrissima e ho un paio di serie tv in arretrato che devo assolutamente finire, perciò non so quando aggiornerò di nuovo.
 
Comunque, questo capitolo. Stalker!Will con buone intenzioni, però. É un bravo stalker (?). Lo studio mi da alla testa, mi sa, non ci sono altre spiegazioni per queste cose.
 
Le due OS prima di questa sono:
Di pranzi di famiglia e parenti invadenti 
Quando i parenti diventano pettegoli, le cose iniziano a mettersi male





 
  
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