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Autore: War Of Bias    02/06/2015    6 recensioni
Bang Yongguk è un organo genitale maschile dalla parolaccia facile travestito da ragazzo, un bullo per precisare. La sua vittima preferitá è l'adorabile -mica tanto- Park Chani, simpatica quanto scurrile giovinotta dal Kinder cereali facile.
Ora, mettiamo due bombe atomiche nella stessa stanza, facciamole scontrare: esplodono. Allora cosa cazzo è saltato in mente alla madre di Chani e Rinhee -sua indivisibile gemella, che l'adora e la supporta psicologicamente (e fisicamente)- ad invitare la famiglia Bang per un mesetto, tempo in cui la casa di Yongguk venga disinfestata dall'improvviso e violento attacco d'api?
E soprattutto, Chani si domanda, chi è quel fottuto genio che ha fatto implodere un alveare nella camera del suo "oppa", rompendo anche la finestra?

[Story by: Yeollie_]
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yongguk
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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(2)
Him to house?!





 

Sunday morning.


Devo ammettere che non riesco a capire il perché anche quando non c’è
scuola mi alzo sempre alle sette, potrei alzarmi a mezzogiorno come fa  Chani invece no, alle sette sono già fuori dal letto, cioè non sono fuori dal letto, sono nel letto a fissare il soffitto pensando a come reagirebbero Chani e Ha Gi se le dicessi che ho una relazione con Youngjae, perché si, ho una relazione con lui ma nessuno lo sa. Per il semplice fatto che se io lo dico a Chani e Ha Gi sarebbero capaci di tenermi il broncio per un mese e se invece Youngjae lo direbbe al suo gruppetto loro lo riempirebbero di parole quindi siamo momentaneamente bloccati ad una sottospecie di “relazione segreta.” Anche se il problema di vederci non c’è dato che molto spesso con la scusa di una “corsa rigenerativa” riusciamo ad incontraci e fare ciò che farebbero delle normali coppie. Una corsa rigenerativa molto interessante a dire la verità. La scusa all’inizio non reggeva perché, andiamo, io, Park Rin Hee pigra per passione vado a correre? Con il tempo ci hanno creduto, beh, scemi loro.
Il telefono vibra sul comodino affianco al letto, è Youngjae. Oh, una corsa di prima mattina fa sempre bene. Mi alzo dal letto correndo al bagno, mi lavo velocemente e mi trucco, poi vado in camera e mi sto un anno davanti allo specchio. Che metto? E’ sempre un dilemma, alla fine opto per un semplice top blu, i pantaloni della tuta neri ed, ovviamente, aderenti e la felpa che Chani ha comprato in un reparto maschile che è XXXXXL, se esiste questa taglia. Scendo giù silenziosamente cercando di non svegliare quella bestia che dorme sul divano, aka il nostro adorabile cane, che a sua volta sveglierà tutta la casa, mi infilo le mie amate adidas ed esco chiudendomi la porta alle spalle che sbatte forte. Mi stringo nelle spalle stringendo gli occhi quando sento Kinder, il cane appunto, iniziare ad abbaiare.
Okay, lo ammetto il nome l’abbiamo scelto io e Chani semplicemente perché adoriamo ogni tipo di Kinder. Mentre cammino verso il parco dove io e Youngjae dobbiamo incontrarci ripenso alla prima volta che dicemmo il nome scelto per il cane ai nostri genitori e scoppio a ridere senza riuscire a fermarmi, la voce divertita di Youngjae raggiunge le mie orecchie.
«Cosa c’è da ridere?» domanda circondandomi le spalle con il braccio. Gli stampo un bacio sulla guancia e lui sorride.
«Stavo pensando a quando io e Chani scegliemmo il nome per il nostro cane.» Dico ridendo.
«Kinder? Beh, un nome interessante.» Ride anche lui, mentre mi porge un Kinder Pinguì, sgrano gli occhi e gli salto addosso a stile di koala. Lui mi afferra i fianchi e mi stringe per non farmi cadere, quasi mi sciolgo, mi allontano e lo bacio mentre circondo il suo collo con le braccia, lui fa scorrere la sua lingua nella mia bocca cercando la mia che gli va volontariamente incontro.
«Mamma mamma, cosa stanno facendo?» domanda un bambino indicandoci, sgraniamo gli occhi. Salto a terra rischiando di cadere di culo mentre mi irrigidisco
«Stupidi bambini» penso mentre mi aggiusto i capelli. Youngjae mi guarda ridendo e io gli strappo il Kinder Pinguì dalla mano, scartandolo ed iniziando a mangiarlo felicemente.
«Cosa?» dice la mamma girandosi a guardarci, mi giro e le sorrido intrecciando la mia mano a quella di Youngjae. La mamma sorride intenerita ed accarezza la testolina del bambino rompicoglioni.
«Oh, ma sono solo due fidanzatini, caro.» Gli dice per poi procedere per la loro strada. Sospiro iniziando a camminare e continuando a mangiare il Kinder gentilmente offerto dal mio ragazzo. Non voglio mica essere denunciata per atti osceni in luogo pubblico per colpa di un bambino eh.
«Dammene un po’.» Mi dice Youngjae cercando di afferrarlo, lo sposto più lontano.
«Ho detto di no, Yoo Youngjae.» Sbuffo, lui mi guarda male e io gli sorrido amorevolmente dandogli una pacca sulla spalla, lui si butta in avanti ed afferra la mia adorata merenda, strappandomela dalle mani.
«Jae!» urlo, pestando i piedi per terra.
«Voglio solo un morso.» Dice ridendo.
«Adesso te lo do io un morso, idiota.» Sbuffo. Mi avvicino al suo collo e lo mordo, Youngjae inclina il collo lasciandomi più accesso. Guarda tu ‘sto stronzo. Mi stacco inacidita e lui ride.
«Dai.» Dice abbracciandomi, sbuffo mentre il cellulare vibra nella tasca della felpona. Il nome della mia gemella torreggia sullo schermo, incarno un sopracciglio e sblocco lo schermo aprendo il messaggio.

Da: KinderTwin:3
«Torna subito a casa, rischio un infarto e sono seria.»
Mi giro verso il mio ragazzo e sospiro: «Devo andare a casa, Chani ha un sos.» Gli dico scostandogli i capelli dalla fronte.
«Già?» domanda mettendo il broncio Youngjae. Annuisco e gli stampo un bacio sulle labbra per poi iniziare ad allontanarmi, sbuffando. Appena metto piede in cucina noto una sola cosa: Bang Yongguk e Park Chan Hee seduti vicini.
Rido lievemente.
Aspettate, cos-
Park Chan Hee e Bang Yongguk seduti vicini? Cazzo ci fa Yongguk a casa nostra?
Vedo la mia gemella stringere i pugni sul tavolo con le labbra serrate mentre Bang affianco sorride divertito, questo si che è un S.O.S, gente. Manca poco che a Chani esca del fumo dalle orecchie e trovo il tutto tremendamente divertente anche se non mi azzardo a ridere oppure posso ritenermi morta. D’altro canto nessuno mi ha notata entrare nella stanza quindi mi prendo il privilegio di ascoltare un attimo cosa stanno dicendo.
«Ma voi andate alla stessa scuola, giusto?» domanda nostro padre mentre incrocia le mani sul tavolo.
«Si.» Dice Chan Hee tirando su un sorriso falso, posso giurare che avrebbe voluto aggiungerci un “purtroppo.”
«Quindi tu e Yongguk vi conoscete?» domanda una donna con una voce dolce. Vedo Chan Hee storcere le labbra ed il sorriso di Yongguk allargarsi. La docile signora sembra non accorgersi del movimento delle labbra di Chan Hee, visto che le sorride in modo dolce.
«No, non ci conosciamo.» Risponde prontamente Bang stringendosi nelle spalle. Vedo Chan Hee aprire la bocca per insultarlo e quindi decido di fare il mio ingresso, interrompendola.
«Buongiorno.» Urlo entrando a passo spedito in cucina, vado verso il frigo, lo apro ed afferro la mia bottiglietta d’acqua.
«Ti squarto.» Sento sussurrare dalla mia gemella al ragazzo seduto affianco a lei, lui ride scuotendo la testa e lei alza l’angolo del labbro superiore in una smorfia disgustata.
«Oh Rin Hee finalmente sei arrivata.» Esulta la mamma battendo le mani. Bevo un sorso d’acqua dalla mia bottiglietta ed annuisco stringendomi nelle spalle «Almenochè questa che vedete in cucina non sia solo un’illusione ottica, si, sono io.»
«Adesso possiamo dirlo.» Dice papà, ignorando completamente la mia battuta stupenda, solo la signora ride lievemente.
Già mi sta simpatica, ‘sta tizia, oh.
«Cosa dovete dire?» chiede Chan Hee stringendo gli occhi, la donna ride e Yongguk incarna un sopracciglio.
«Yongguk e Ming Ming rimarranno qui per un mesetto.» Dice mamma mentre gli occhi le brillano.
Oh che nome simpatico Ming Ming, il contrario del nome Yongguk, moooolto antipatico. No, aspettate, cosa? Un mesetto? Qui? Bang Yongguk e Park Chan Hee? Sono pazzi.
«CHE COSA?!»
«CHE COSA?!»
«CHE COSA?!» urliamo in sincronia io, Yongguk e Chan Hee.
E’ arrivata la mia fine.

   
 
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