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Autore: Jaredsveins    03/06/2015    7 recensioni
Destiel ambientata tra i banchi di scuola.
Dean e Castiel sono amici, ma il loro rapporto è un po' particolare. Il loro passato li porterà ad unirsi, oppure ad allontanarsi sempre di più?
Se volete sapere come va, non vi resta che leggere!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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8. Everything is made to be broken.


And all I can taste is this moment
and all I can breathe is your life,
'cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight.


Iris – Goo Goo Dolls

 

La cucina era un completo disastro.

Piatti di vetro rotti sul pavimento, cibo sui muri, sedie ribaltate e acqua su tutto il tavolo. Adesso come avrebbe ripulito quel casino? Mettersi a bisticciare con Dean non era stata una buona idea. Dopo quella domanda imbarazzante lo aveva praticamente insultato per cambiare discorso, perché non riusciva a rispondergli in quel momento. Era ancora sorpreso. E il biondo aveva reagito buttandogli addosso dell'acqua e così avevano dato inizio ad una guerra e adesso la cucina era una vera e propria discarica.

“Vorrei ucciderti, guarda che macello.” Castiel si mise le mani in testa e sospirò esasperato.

Dean si mise a ridere e lo abbracciò da dietro, baciandogli la guancia e strofinandoci poi il naso su. “Dai, ti aiuto a pulire e poi andiamo in camera.”

“Dovrai farti perdonare, lo sai?”

“Mh, ho già qualche idea.”

Cas arrossì e si mise a ridere, staccandosi a malincuore dal ragazzo per prendere uno strofinaccio e iniziare poi ad asciugare il tavolo e il pavimento dopo. Si sbracciò e raccolse il vetro da terra, buttandolo nella pattumiera e rimettendo le sedie con i piedi sul pavimento. Poi, buttò il cartone della pizza e infine pulì i piatti sporchi.

Dean invece aveva ringraziato il cielo che i muri della cucina di Cas fossero con le mattonelle, quindi rimuovere lo sporco non fu un problema. Anche perché pulire non faceva per lui.

“Bene, adesso che abbiamo sistemato mi sento più tranquillo!” Castiel sorrise e chiuse gli sportelli da cui aveva preso i prodotti per poi urlare quando si sentì alzare dai fianchi, ritrovandosi sulla spalla di Dean a imprecare e ridere allo stesso tempo.

Questi rise con lui e gli diede una pacca sul sedere, seguendo le sue indicazioni e raggiungendo così la camera di Cas. Lo mise giù e si meravigliò della semplicità di quella stanza. C'erano un paio di foto appese qua e là ma non si soffermò a guardarle bene, un quadro che raffigurava un tramonto sopra il letto, i muri erano azzurrini e la mobilia bianca. Era davvero molto carina. Andò a sedersi sul letto e si mise a ridere notando che sul soffitto erano appese delle stelline, come quelle che al buio diventano fluorescenti. “Oh il piccolino ha bisogno delle stelle per dormire!”

“Ma la vuoi piantare?” Castiel prese un cuscino e glielo tirò in pieno viso, ridendo e andando poi a sedersi accanto a lui, stringendosi nelle spalle. “Avevo solo nove anni e mi piacevano!”

Dean sorrise e gli scompigliò i capelli, com'era solito fare. Si soffermò a guardarlo e piano piano si fece serio, pensando di esser davvero fortunato perché aveva un ragazzo bellissimo e dolcissimo. Era soprattutto per quello che era riuscito ad aprirsi in quel modo con Cas.

Fece scendere la mano sulle guance di lui, accarezzandogliene una con il pollice che poi poggiò sulle labbra, facendogliele dischiudere. Si avvicinò e socchiuse gli occhi, mentre poggiò la bocca alla sua, dandogli un bacio casto e lento. Voleva fare le cose per bene con Castiel e poi si sentiva un po' nervoso, perché sarebbe stata la prima volta con un ragazzo e non con uno qualsiasi, ma con Castiel.

Cas chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi, sentendosi improvvisamente agitato. Aveva immaginato quel momento per così tanto tempo che adesso non gli sembrava vero stesse accadendo. Gli circondò il collo con le braccia appena Dean lo portò a sedersi sui suoi fianchi, accarezzandogli le braccia con fare lento.

Entrambi tremavano leggermente, un po' per i brividi dell'essere così vicini e un po' per le emozioni nuove che entrambi stavano provando. Castiel aveva già avuto esperienze, ma mai con qualcuno di cui era perdutamente innamorato. In quel momento si sentiva davvero bene, perché non c'era nessun altro posto in cui avrebbe voluto essere se non lì, tra le braccia di Dean.

Questi infilò le mani sotto la maglietta di Cas con fare esitante, come per chiedergli il permesso e lo poté sentir fremere quando gli sfiorò i capezzoli con la punta delle dita. Poi scese sulla pancia e sui fianchi e li accarezzò piano, alzandogli poi la maglietta e sfilandogliela lentamente e del tutto, scompigliando i capelli dell'altro che stava già ansimando.

“Tutto bene?” Chiese Dean.

“Dovrei chiederlo io a te.”

“Sto bene Cas, sto dannatamente bene.” E detto questo lo fece stendere sotto se, mettendosi sopra lui e abbracciandolo forte, stringendolo come se avesse paura che potesse scappare da qualche parte.

Castiel lasciò le labbra di Dean scendendo sul suo mento e baciandolo, sentendo la barba appena cresciuta solleticargli la lingua quando percorse con quest'ultima il collo, solleticandolo quasi. Percepì una vibrazione provenire dalla gola dell'altro per via del verso basso che si lasciò sfuggire. Gli tolse la maglietta con calma, sfiorandogli poi con le dita gli addominali e baciandogli entrambe le spalle, poggiando le mani all'altezza delle natiche. Voleva goderselo tutto e amare quel corpo come amava Dean. Afferrò piano i bottoni dei jeans glieli aprì, guardandolo degli occhi in una richiesta muta a cui ricevette risposta con un cenno da parte del biondo che mosse i fianchi per aiutarlo appena li tirò giù, sfiorandogli le gambe nel farlo.

Dean sentiva il cuore galoppare dentro se senza sosta, Castiel stava facendo tutto con tanta di quella dolcezza e calma che lo spiazzò. Temendo di risultare rude, si stese sotto lui e lo guardò dal basso, aiutandolo a togliersi i pantaloni e anche l'intimo.

Non pensava che avrebbe mai considerato il corpo di un ragazzo perfetto. Perché così era Castiel ai suoi occhi. Era bellissimo, dai suoi occhi profondi alle sue spalle piegate leggermente in avanti per la postura, dai suoi fianchi alle sue gambe. Non aveva mai visto niente di più bello.

“Posso?” Cas prese l'elastico dei boxer di Dean e lo guardò, sorridendogli lievemente.

Dean annuì e appena fu nudo davanti al ragazzo, non si sentì per niente a disagio. Il fatto che avesse i suoi occhi puntati addosso non lo scalfiva per niente e dentro se ne fu sorpreso, non si aspettava tutta quella tranquillità. Forse era grazie a Castiel, gli stava venendo tutto così naturale che temeva di esser intrappolato di nuovo in uno dei suoi stupidi sogni.

Il moro fotografò nella sua mente quell'immagine perfetta davanti a lui, talmente tanto che dischiuse le labbra estasiato. La perfezione esisteva e aveva il nome di Dean Winchester. “Sei bellissimo..”

Il ragazzo non rispose e si limitò a sorridergli, non sapendo esattamente cosa dire. Se fosse stata una ragazza di cui non gli importava avrebbe risposto con qualcosa di sconcio, ma con Castiel non poteva. Cosa avrebbe potuto rispondergli? Si piegò in avanti e poggiò nuovamente le labbra alle sue, portandolo a stendersi del tutto su di se e trattenne il respiro per un attimo quando sentì le loro intimità sfiorarsi ed entrare in contatto. Con una mossa esitante spinse i fianchi contro quelli dell'altro, strisciando contro lui e provocando un sospiro ad entrambi.

Castiel gli prese una mano e ne baciò il palmo, continuando quel lento movimento che piano piano si fece sempre più veloce e più intenso, facendo aumentare il respiro di Dean che notò con gioia si stava lasciando andare. Sentire quel contatto così intimo era bellissimo. Inclinò il capo e gemette il suo nome quando il biondo prese la sua intimità in mano, iniziando a massaggiarla piano.

Dean osservò il suo ragazzo attentamente, muovendo la mano un po' impacciato ma questo non sembrò dare fastidio a Castiel che al contrario iniziò ad assecondarlo con un movimento dei fianchi. Si sporse e gli baciò il collo, succhiandone poi una parte e mordendola quando Cas iniziò a fare la stessa cosa a lui, solo con più maestria.

Dopo poco tempo i gemiti di entrambi iniziarono ad aleggiare nella camera, riempiendo il silenzio.

“Dean, aspetta..” Castiel si fermò dopo un po' e gli diede un bacio sulle labbra ansimando ancora. “Non voglio venire così.”

Dean annuì e in quel momento ciò che gli aveva chiesto a tavola ci stava, ma non riuscì a rompere quel momento perfetto con una domanda così stupida. A lui sarebbe andata bene in ogni caso, anche se essere passivo avrebbe comportato sicuramente del dolore.

“Voglio che sia tu a prendermi.” Castiel rispose a quel quesito muto e scese dal letto, mettendosi a cercare dentro un cassetto sotto gli occhi curiosi di Dean che sgranò accompagnati dalle sue labbra che formarono una O perfetta quando capì.

Il ragazzo aveva preso un tubetto che lui immaginò essere del lubrificante. Tese le mani verso quelle di Cas e lo prese, aprendo il tubetto e mettendosi un bel po' di olio sulla mano.

“Posso anche farlo io, se vuoi.” Castiel lo guardò comprensivo, pensando che lubrificarlo per Dean sarebbe stato troppo ma la negazione che ricevette in risposta lo sorprese e lo fece arrossire al tempo stesso.

Dean poggiò una mano sul petto di Cas appena fu vicino a lui e con l'altra sporca di lubrificante andò ad accarezzare l'apertura del ragazzo dopo avergli fatto alzare una gamba. Lo osservò attentamente mentre infilò lentamente l'indice, sentendo l'anello di muscoli stringersi attorno al suo dito e accorgendosi della smorfia che fece Castiel.

“Ti fa male?”

L'altro negò con il capo e gli diede un bacio sulle labbra, incorniciandogli il viso con le mani. Man mano che le dita dentro se diventavano due e poi tre, il bacio si faceva più intenso e il respiro più pesante, affannoso.

Quando Dean lo sentì rilassato prese un respiro e sostituì le dita con la sua erezione, stringendo forte a se il ragazzo e lasciando andare un respiro profondo quando fu dentro lui.

Castiel separò le labbra dalle sue e aprì la bocca in una smorfia di piacere e mise le mani sui capelli di Dean che stava respirando velocemente come lui. Non iniziò a muoversi fino a quando non fu lui a farlo, perché voleva davvero lasciargli tutto il tempo possibile per farlo abituare a quell'emozione nuova.

D non si sentiva per niente a disagio, solo un po' estraneo a quel nuovo contatto ma si abituò presto, iniziando a ondeggiare i fianchi contro il bacino di Castiel che lo assecondò quasi subito. Dean lo osservò. Gli occhi chiusi, il labbro inferiore fermo tra i denti, il pomo di Adamo che andò su e poi giù quando l'altro deglutì e lasciò andare un gemito di piacere.

Era meraviglioso.

Cas aprì gli occhi e prese il viso di Dean quando si accorse che lo stava guardando, ricambiando lo sguardo e perdendosi in quegli occhi che amava tanto. Continuò a muoversi con lui e poi aumentò la velocità delle spinte, prendendogli le mani e poggiando il petto a quello di lui, intrecciando le dita alle sue mentre i movimenti si facevano via via più intensi e i gemiti diventavano più forti, quasi come suppliche.

“Dean..”

“Cas..”

Entrambi si chiamavo, si stringevano forte tra loro, si muovevano fino a diventare una cosa sola. Era così che si sentivano, come una persona sola, talmente tanto stavano bene in quel momento. Entrambi avrebbero voluto che quella sensazione di unicità non finisse mai.

Quando il piacere travolse entrambi, si strinsero fortissimo e si lasciarono andare uno contro l'altro, felici e appagati. Nessuno dei due disse nulla, perché semplicemente non c'era bisogno di commentare. Era stato tutto perfetto e Dean si sentiva così bene che aveva voglia di urlarlo al mondo.

Poco dopo Cas si alzò, posando il lubrificante nel cassetto e andando poi sotto le coperte con Dean. Lo abbracciò forte e chiuse gli occhi, sorridendo rilassato. “Mi sento bene.”

“Anche io, davvero.”

“Come è stato?”

“Non me lo aspettavo così..”

“Che vuoi dire?”

“E' stato bello. Molto. Tanto bello.”

Castiel si mise a ridere e si rilassò grazie alle carezza che Dean gli fece sui capelli, fino ad addormentarsi.

Il ragazzo se ne accorse dal respiro del moro che si fece più profondo e pesante, gli lasciò un bacio dolce sui capelli e rimase a fissare il soffitto, pensando a quanto fosse stato meraviglioso. Poi si alzò poco dopo, cercando di far meno rumore possibile per evitare di svegliare Castiel che nel sonno abbracciò il cuscino, rannicchiandosi e farfugliando qualcosa. Dean sorrise e cercò poi i suoi boxer nel buio, aiutandosi con la luce del cellulare e appena li trovò li indossò. Non era poi così stanco, quindi decise di osservare meglio le foto appese al muro.

Una ritraeva Castiel con Hannah e Kevin al mare, sotto c'era una data: 22 Agosto 2012. Dean sorrise, era così carino con quelle guancione piene e quel sorrisino innocente. A sinistra c'era una foto di Cas da piccolo, poteva avere al massimo qualche anno e Dean lo trovò adorabile. Poi, si girò e andò all'altra parete, paralizzandosi non appena vide l'altra foto appesa al muro.

C'era una donna che teneva in braccio Castiel, sorridente. Ma non fu lei che sconvolse il ragazzo, ma l'uomo accanto a lei, l'uomo che Dean in vita sua si era augurato di non vedere mai più, l'uomo che, se solo Dean ne avesse avuto l'opportunità, avrebbe ucciso con le sue stesse mani.

Che cosa ci entrava Castiel con colui che aveva assassinato la sua famiglia?



*sbuca fuori spaventata* Okay, adesso mi odiate tutti e non vi posso nemmeno dar torto, ma io sono cattiva. SCUSATE.
Per scrivere questo capitolo ci ho messo un bel po', perché volevo che fosse tutto perfetto e spero che lo sia anche per voi. Io mi ritengo soddisfatta. (stranamente)
Beh, come reagirà Dean dopo questa scoperta? Scapperà? Chiederà spiegazioni? Andrà fuori di testa? Lo scoprirete nella prossima puntata.(?)
Al prossimo capitolo. *fugge*

-Feffe

  
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