Mi hanno braccato: oramai non c’è più speranza.
Sento la presa di Azog il Profanatore farsi più forte sul mio collo, mentre mi trascina lontano, verso un dirupo: so cosa sta per succedere, ma non ho paura.Vorrei solo aver avuto il tempo di salutare mio fratello e lo zio…
L’Orco Pallido mi sporge verso il vuoto, lo sento gridare in lingua nera ed è in quel momento che li vedo: lo zio, Kìli, Dwalin e Bilbo, gli occhi colmi di preoccupazione e di angoscia, le spade sguainate pronte per attaccare.
Sento la morte avanzare verso di me, strisciare lenta tra i geloni di Collecorvo, ma non posso andarmene senza cercare di salvare i miei amici.
-Andate! – grido.
In un secondo vedo scorrere dinnanzi agli occhi la mia vita: gli Ered Luin, la vita tranquilla di quando ero bambino, mia madre Dìs, i primi amori, le giornate assolate passate con lo zio e Kili ad allenarci con le spade e infine questa lunga avventura.
-Scappate! – ripeto.
D’un tratto sento una fredda lama trapassarmi il ventre e una violenta spinta mi fa piombare nel vuoto: nei miei ultimi istanti realizzo che anche se muoio, Azog non l’avrà mai vinta perché Erebor è nostra e tale resterà fino alla fine dei tempi.
Dunque me ne vado felice, tanto che il colpo finale è quasi un sollievo, mentre la mia anima si solleva libera verso le Aule di Mandos.
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Ciao a tutti!
Lo ammetto, è una cosina un po' breve, ma da tempo volevo scrivere qualcosa su Fìli, così ho pensato di parlare dei suoi ultimi istanti e dei suoi ultimi pensieri. Dovrei ringraziare i miei feels da fangirl distrutta per quella drammatica scena.
Un grazie a tutti coloro che leggono e recensiscono, un bacio!!!
Jenny Burton