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Autore: staringatthemoon_    03/06/2015    2 recensioni
Molte storie potrebbero essere addolcite con una canzone di Ed Sheeran ma non sarebbe la veritá Esiste una sola verità:QUESTA.
Tutto è iniziato e finito nello stesso istante in cui i miei occhi color nocciola hanno incontrato i suoi grandi occhi verdi.
Un miscuglio di emozioni mi avevano travolo come un uragano travolge una tranquilla baia in riva al mare .
Tutto era cambiato e io non sarei stato mai più lo stesso.
Dimenticavo, il mio nome è Kevin e questa è la mia, anzi la nostra storia.
Genere: Fluff, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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CAPITOLO DUE.

Quando aprii la porta rimasi sorpreso .
Al posto della vecchia e grassa professoressa di latino, c'era un uomo sulla trentina intento a scrivere al computer.
Quella figura buffa mi colpì dal primo attimo.
I capelli ricci e neri , gli occhiali di forma rettangolare e una ridicola polo rosa.
Sembrava appena uscito da una parodia di bassa lega di Harry Potter.
Ma si sa alle scale piace cambiare , e a quanto pare anche ai professori.
《 Salve. Siamo..》 cercò di dire Giada ma fu interrotta dal professore.
《In ritardo, siete in ritardo. Ai vostri posti ora.》 disse il professore non alzando gli occhi dal computer.
《 Cos'ha ? La ragazza l'ha mollato?》disse il Pirata. Tutti scoppiarono in una risata contagiosa, o quasi.
Una figura emergeva dalla massa. Cupa e isolata in un angolo della classe. La ragazza dai grandi occhi verdi . Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Come una bambina stufa di guardare il mondo solo dalla sua piccola altalena.
Quella ragazza era un mistero.
Si girò e per un attimo incrociai i suoi grandi occhi verdi.
Distolsi lo sguardo e sorrisi.
《A quanto pare abbiamo trovato il comico della classe》rise il professore 《Bene procediamo con l'appello》
《 Alfieri Giulia 》
《Presente》 《Biancardi ..》 《Presente》 urlò Giada interrompendo il professore che la fulminò con lo sguardo.
《Brambilla Riccardo》 《Presente..》 disse annoiato Riccardo.
L'appello continuò. Presto avrei scoperto il nome di quella ragazza.
《Marini Kevin..Kevin Marini? È assente?》
《Ah..no. Presente, scusate professore.》dissi imbarazzato.
《Ecco l'imbranato della classe》 disse Riccardo imitando il professore. Lo ignorai.
《Bene..Moriello Giorgio》
《Presente》
《Rossi Lorenzo》
《Presente..il comico è sempre presente》
《Sorvoliamo...Violante Sofia ?》
《Presente》 Quelle poche parole sussurrate bastarono per farmi capire di chi fosse quella voce . Sofia. Allora era Sofia il suo nome.
《Kevin questo è per te.》 sussurrò Giada passandomi un bigliettino.

"Ci vediamo stasera al luna park, Marini.
Alle 20 vicino al lago artificiale..sii preciso .
- S.V."

Sorrisi guardando quel bigliettino strappato dall'ultima pagina di un quaderno qualsiasi.
Le ore passarono in fretta e corsi a casa , emozionato all'idea di incontrare Sofia .

Varcai la porta di casa intorno alle 19.
Mia madre e mio padre erano in soggiorno.
Cattivo segno: volevano parlarmi.
Corsi in camera mia senza emettere un fiato.
《Kevin..》 sussurrò mia madre, feci finta di non sentire.
Mi fece una doccia fredda e indossai un paio di jeans e una t-shirt con una frase di Wilde.
"A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni sospetto."
Mi sarebbe servita da promemoria.
Mentre vagheggiavo sentii bussare alla porta: mia madre.
Erano le 19:30.
Aprii la porta.
《Mamma sono di fretta. Potremmo parlarne dopo?》supplicai.
《Dov'è devi andare così di fretta?》chiese mia madre.
《Al luna park》
《Credevo non ti piacessero i luna park..va bene se devi uscire..》sospirò mia madre 《ne parliamo domani》 mi diede un bacio sulla fronte e scese in soggiorno.
La seguii pochi istanti dopo .
《Io esco》 dissi.
《Non fare tardi》sospirò mio padre.
Le 19:47. Avevo 13 minuti per arrivare dall'altro lato della città. Non ce l'avrei mai fatta.

Arrivai vicino al lago artificiale alle 20:11.
Lei era già lì. Seduta sulla riva.
Una Chesterfield Blu tra le mani.
Mi parve quasi di averla sentita ridere.
Il vento faceva volteggiare i suoi capelli come foglie dai riflessi dorati in autunno.
Io ero alle sue spalle incapace di dire qualunque cosa, come ipnotizzato da quella figura tanto enigmatica e misteriosa.
Gettò una margherita nel lago.
《 Pensavo non venissi .》 sospirò lei osservando il suo riflesso nello specchio dell'acqua.
   
 
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