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Autore: SagaFrirry    04/06/2015    3 recensioni
Storia in capitoli auto-conclusivi, ognuno dei quali narra come i gold hanno ottenuto la loro armatura. Saranno di vario tipo e genere, buona lettura!
Genere: Commedia, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gold Saints
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Guarda! Un tuo simile!” ridacchiò Aphrodite, indicando un paguro.

“Guarda! Tua madre!” ribatté Deathmask, indicando un’orca gonfiabile per bambini.

“Bastardo!”.

“Femminuccia!”.

Shura ruotò gli occhi al cielo. I giovani cavalieri erano in spiaggia.

“Cos’è quello sguardo, killer di Sagittari?” lo apostrofò il Cancro.

“Non infierire!” si sentì rispondere.

La notte degli inganni era ancora viva nella mente degli abitanti del santuario ed il piccolo Capricorno era uno degli ultimi che voleva parlarne.

“Suvvia, rilassati! Il Gran Sacerdote ci ha detto di divertirci e noi lo faremo” continuò Deathmask “Per oggi, siamo persone comuni”.

“Sì, non pensiamo al santuario per oggi” sorrise Milo “Chi mi offre un gelato?”.

“Sei uno scroccone” rispose Camus.

“Tu potresti farmelo gratis il gelato e non lo fai, perciò stai zitto”.

Shaka sospirò. Aldebaran scoppiò a ridere.

“Ma..” domandò Mu “..Aiolia dov’è?”.

 

Arles respirò profondamente. Che pace! Aveva concesso ai bambini e ragazzini del tempio una giornata di svago. Ufficialmente per prendere fiato e rallegrare la mente, realmente per levarseli dai piedi. Non era adatto a fare la baby sitter e quei mocciosi erano invadenti. Ma non doveva preoccuparsene, perché ora è solo al tempio. Tutto solo!

“Maestro..?” mormorò una vocina.

“E che palle!” sibilò Arles, mordendosi la lingua per non parlare.

Il piccolo Aiolia entrò alla tredicesima. Vi stupì di trovarvi il sacerdote spaparanzato in modo poco elegante sul trono. L’uomo non comprese subito il suo sguardo interrogativo ma poi realizzò e sedette composto.

“Che succede, Aiolia?” parlò, tentando di trovare la calma “Non sei in giro come tutti gli altri?”.

“Gli altri mi trattano male. Dicono che sono il fratello del traditore”.

“Fanno tutti così?”.

“No, ma tanti lo fanno ed a me non piace”.

“E..che fai qui?”.

“Ho bisogno di compagnia”.

Il lato buono del sacerdote si commosse, davanti agli occhi dolci e tristi dell’apprendista Leone. Di tutt’altro avviso era il lato malvagio, che lanciava frasi nella mente del buono che ordinavano “Mangialo!” e “Another dimensionalo!” a ripetizione e a raffica.

“Aiolia..” si sforzò di dire Arles “..io ho molte cose da fare. Non posso aiutarti”.

“Ma se eravate stravaccato sul trono a fare nulla?!”.

“Stavo meditando”.

“Non è vero”.

Arles digrignò i denti. Per fortuna, da sotto la maschera, il bambino non lo notò. Si alzò, fingendo di avere tantissimi compiti importantissimi da svolgere. Aiolia lo seguì.

“Santa pazienza..” si disse Arles “..è irritante quasi quanto suo fratello”.

Il bambino lo prese per mano e il sacerdote dovette arrendersi: quel bambino non si sarebbe tolto di mezzo tanto facilmente.

“Cosa fai?” domandò Aiolia, mentre Arles prendeva fra le mani alcuni documenti.

“Cose che non capisci” fu la risposta. E, per intenderci, nemmeno Arles capiva. Semplicemente voleva fingere di fare qualcosa di spaventosamente noioso, nel tentativo di allontanare il bambino.

“Cosa c’è scritto? Scrivi proprio male..”.

“Scrivo meglio di te..”.

“Io sono piccolo”.

Arles sospirò. Aiolia continuava a seguirlo ovunque e non sapeva come liberarsene.

“Maestro..a te manca Aiolos?”.

“Ma certo” rispose Arles, sapendo di doversi fingere Shion.

“Anche se è stato cattivo ed ha tentato di ucciderti?”.

“In tanti cercano di uccidermi..”.

“Anche se è stato cattivo ed ha tentato di uccidere Atena?”.

“In tanti cercano di uccidere Atena!”.

“E ti manca il cavaliere dei Gemelli? A me sì e non capisco perché sia andato via”.

“Ti manca?” si stupì Arles.

“Sì. Era buono e forte, come il mio fratellone. E mi mancano entrambi..”.

“Non devi sentirti legato al passato, giovane aspirante cavaliere. La tua armatura deve risplendere di luce, non di tenebra. Credi in un futuro sereno e la paura non ti fermerà”.

Ma che ho detto? Saga..sei un sentimentale del cazzo! Sembri un impasticcato!

“Ma io ho tanta paura. Senza il mio fratellone, io mi sento tanto solo. E non so cosa fare!”.

E vuoi l’aiuto mio? Ma lo hai visto come sto messo, dannato moccioso?!

“Cosa posso fare, maestro?” continuò Aiolia “Che devo fare per ritrovare la motivazione?”.

“La motivazione non è qualcosa che posso darti io. Devi trovarla in te perché dovrai affrontare molte battaglie e non potrai mai farlo se hai paura”.

“Ma io non sarò mai valoroso come lui!”.

“Valoroso? Ha attentato alla vita di Atena! Non dovresti tentare di somigliarli”.

“Ma io non capisco..non capisco il perché del suo gesto”.

Ed io non capisco perché tu sia qui a sdrucivergarmi le palle ma guarda come sono bravo a reprimere gli istinti omicidi! E, pensa te, perfino ti ascolto.

“Sei solo un bambino ed il gesto di Aiolos ha turbato tutti quanti. Ora puoi tornare ai tuoi allenamenti”.

“E se..”.

Arles sospirò, di nuovo, all’ennesimo tentativo fallito di liberarsi di quel fastidio.

“E se non fosse veramente un traditore? Se avesse agito perché posseduto da una qualche entità malvagia?”.

“Interessante teoria ma non saprei come provarla”.

Il sacerdote continuava a camminare di buon passo. Si stupì della testardaggine dell’aspirante Leone, che si ostinava a pedinarlo.

“Non devi perdere la speranza, Aiolia. Tuo fratello ha agito come ha agito, ma tu non sei lui”.

“Però tutti non fanno che rinfacciarmi quel che ha fatto lui..”.

“Ed allora tu dimostragli che sei diverso da come ti descrivono. Che non sei solo il fratello di un traditore ma qualcosa di più”.

“E come?”.

“Prendendoti l’armatura d’oro, per esempio”.

“Altri la vogliono..”.

“E allora? Altri vogliono il mio posto ma qui ci sto io! Devi farti valere, piccolo! E prenderti quel che desideri. Sei un Leone oppure no? Il leone non chiede permesso prima di mangiarsi la sua preda!”.

“Il leone è un animale feroce..”.

“E tu sii lo stesso. Smettila di fare il micino cieco alla ricerca di latte”.

“Ma..io..”.

“Ma, ma sempre ma! Non sai dire altro? Tira fuori le palle!”.

“Le palle?”.

Il bambino era lievemente a disagio. Che strano era il maestro Shion!

“Ti aiuto!” si offrì poi, vedendo il sacerdote alle prese con vari documenti.

Arles represse una bestemmia.

 

“Guarda! Una stella cadente! Esprimi un desiderio!” sorrise Aphrodite, indicando il cielo.

“Voglio un gelato” piagnucolò Milo.

“Ancora?!”.

“Sì..”.

“Ah, ragazzi..si sta troppo bene qui! Non mi va di tornare al Grande Tempio” ammise Cancer.

“Ma dobbiamo!” si affrettò a dire Shaka.

“Sì, lo so, biondino guastafeste!”.

“Si è fatto pure tardi..” si aggiunse Mu “Forse è meglio rientrare”.

“Il Tempio è la nostra casa. Dobbiamo onorare le armature che indossiamo e..”.

“AH! Un ragno!!” gridò Aphrodite, interrompendo i pensieri filosofici di Shaka e fuggendo via dalla bestia che il Cancro stringeva fra le mani.

 

“Ma se io sarò il cavaliere del Leone..” continuava il logorroico Aiolia “..poi gli altri mi tratteranno meglio?”.

“Non lo so..” e non mi importa.

“Mi abbracci?”.

NO!

Aiolia abbracciò il sacerdote, con gli occhi lucidi.

“Senti..Aiolia..io non posso aiutarti. Però posso dirti una cosa: se sei nato sotto l’influsso della costellazione del Leone, allora indosserai quell’armatura. Non avere timore..”.

“Fuori è buio..”.

“Fuori è notte!”.

“Non mi piace la notte”.

Certo che sei proprio piagnucoloso! Peggio di Saga senza antidepressivi..

Arles non voleva dire altro a quel bambino petulante. Però  quegli occhi da micino impaurito in un certo modo lo intenerivano.

“Posso vedere Atena?” domandò il piccolo.

“La statua tutte le volte che vuoi. La vera Atena no. Sei troppo piccolo”.

“Quando la potrò vedere? Il mio fratellone mi ha detto che è tanto bella”.

“Lo è ma tu ora sei piccolo. Quando sarai più grande”.

“Ma piange la notte? E beve il latte dal biberon?”.

“No..la allatto! Certo che beve dal biberon..ma che domande fai?!”.

“Boh. Forse una Dea fa cose diverse. Fa come tutti i bambini piccoli?”.

“Piange, dorme, rompe le palle..”.

La velata allusione a quanto stressante fosse non fu colta da Aiolia, che si strusciò contro la veste del Sacerdote. Arles fissò la cosa, perplesso.

“Sei io prenderò l’armatura, poi mi manderai a combattere contro i mostri?”.

“I mostri? Quali mostri, Aiolia?”.

“I cattivi. Se io avrò l’armatura, mi manderai contro tutti i cattivi più cattivi? Così dimostrerò il mio valore e le mie zanne puniranno i malvagi”.

“Ti manderò contro tutti i cattivi che vuoi”.

“Grazie!”.

E dopo sono io lo psicopatico..

 

“E così..te la sei goduta qui, tutto da solo” ghignò Deathmask, al cospetto del Gran Sacerdote.

“Fidati..NO!” rispose lui, sorseggiando vino.

“Vacci piano con quella roba. Vuoi guastarti il fegato prima dei vent’anni? Già hai i capelli grigi..”.

“Pensa per te, Deathmask!”.

“Mmm..ok..mi sa che oggi sei nervoso”.

“Ma non mi dire..”.

“Cosa ti ha fatto innervosire tanto? Avevi il Tempio tutto per te! Vino, donne e rock and roll!”.

“E marmocchi appiccicosi in crisi depressiva”.

“Andiamo..Saga non è un marmocchio. È in crisi depressiva ma..”.

“Non parlavo di Saga!”.

“Ah! Scusa! Pensavo avessi passato la giornata ad insultarti da solo. Dev’essere interessante avere la doppia personalità. Specie se le personalità fra loro si odiano..”.

“Vuoi che ti uccida?”.

“Ma no. Tanto so che non lo fai..”.

“E cosa te lo fa credere?”.

“Perché mi vuoi tanto bene”.

Deathmask scoppiò e ridere. Arles sospirò, per l’ennesima volta quel giorno.

“Beviamoci su..” si disse “..è la vita che ho scelto”.

Nel frattempo, un giovane aspirante cavaliere di nome Aiolia guardava le stelle. Convinto più che mai, riprese ad allenarsi alla luce della luna. Avrebbe dimostrato a tutti quel che valeva!

“Le zanne del Leone proteggeranno per sempre Atena!” disse “E un giorno io sarò cavaliere d’oro!”.

 

Leoncino time! Sì, non c’è descritto come questi si piglia l’armatura. Il motivo? In episode G viene descritto perciò ho sorvolato :P ho preferito fare un piccolo siparietto un pochino idiota, per smorzare la depressione XD alla prossima!

   
 
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