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Autore: Jordan Hemingway    05/06/2015    3 recensioni
“I risultati sembrano positivi.”
Anja abbassò gli occhiali sul naso e guardò il suo assistente: “Il soggetto sta sputando aragoste, Neil. Ti sembra positivo?”
Il soggetto in questione, seduto al centro del sotterraneo, tentò un sorriso che fu subito rovinato da un crostaceo.
“Almeno qualcosa esce.” Ribatté l’assistente.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Magia e aragoste

Storia scritta per l'evento del gruppo fb We are out for prompts. Il prompt non mi appartiene, è proprietà del promptatore: Originale - Lavorare tutto il giorno in un laboratorio di ricerca, seppur per un bene superiore, non è così semplice. Se poi il ragazzo/la ragazza che ti piace fa da cavia per tutti gli strani test che devi monitorare...
 
“I risultati sembrano positivi.”
Anja abbassò gli occhiali sul naso e guardò il suo assistente: “Il soggetto sta sputando aragoste, Neil. Ti sembra positivo?”
Il soggetto in questione, seduto al centro del sotterraneo, tentò un sorriso che fu subito rovinato da un crostaceo.
“Almeno qualcosa esce.” Ribatté l’assistente. 
La maga sospirò: dall’inizio dei test erano passati due mesi, due interi mesi sprecati a elaborare, gettare e sciogliere incantesimi sempre più complessi con l’unico aiuto di un assistente incapace.
Il solo motivo per cui Anja non aveva ancora deciso di lasciare Arda in mano al Signore Oscuro in quel momento era intento a popolare il suo sotterraneo con aragoste color carminio.
Con due parole e un gesto Anja fermò il sortilegio: Jan si rialzò da terra e le lanciò uno dei suoi sorrisi.
“Mia signora, vi ringrazio.”
I cavalieri di Arda avrebbero dovuto dichiarare illegale quell’uomo e i suoi sorrisi. Tecnicamente, l’avevano già fatto: Jan era ricercato per furto, truffa e spionaggio, e in circostanze normali sarebbe già stato spedito nelle prigioni di sabbia di Mahandras. Tuttavia, l’ascesa del Signore Oscuro aveva lievemente cambiato le cose: a Jan era stata offerta una scelta: Mahandras oppure penetrare nella Reggia Oscura per rubare la fonte del potere di Sua Altezza L’Oscuro Signore (le maiuscole erano state dichiarate obbligatorie il mese precedente con un editto). E dato che l’impresa avrebbe chiesto qualcosa in più che la semplice forma fisica, Anja era stata sbattuta in quel sotterraneo senza troppi complimenti allo scopo di fornire a Jan la maggior quantità possibile di incantesimi difensivi, offensivi e di camuffamento.
Il fatto che Anja adorasse Jan dai tempi in cui era solo un’apprendista maga era una prova che gli dèi avevano un senso dell’umorismo distorto. Quando si trovava davanti a quegli occhi verdi, a quel sorriso sghembo, la percentuale di incantesimi falliti di Anja saliva paurosamente.
Il che non sarebbe stato un problema, se non che…
Jan si inchinò davanti alla giovane, afferrando un paio delle aragoste che ancora passeggiavano nel sotterraneo: “Stasera zuppa di pesce?” 
“Con una salsa al limone e menta sarebbero perfette…” Intervenne Neil.
“E un buon vino per accompagnare il tutto.”
“Abbiamo ancora i limoni dello scorso tentativo.”
Jan rimase perplesso. “Credevo di averli rovinati con le fiamme che mi uscivano dagli occhi.”
“Siamo riusciti a salvarne alcuni: sarà una cena regale.” Assicurò Neil, sfregandosi le mani.
Anja arrossì.
Chiusa in un sotterraneo con il ladro più attraente del mondo conosciuto nelle proprie mani e il potere per fargli letteralmente qualunque cosa… E tutto quello che riusciva a fare erano incantesimi per produrre ogni genere di derrate alimentari.
Un senso dell’umorismo decisamente distorto.
  
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