Si partiva dal basso, con pazienza: si attirava l'attenzione del randagio - oh, e il suo cucciolo era parecchio dispettoso, su quel punto di vista - con quanta più premura possibile, cercando di non farlo spaventare; poi gli si parlava piano, dolcemente - «Quando hai finito di sbraitare sulla soglia come un idiota, potresti cortesemente chiudere la porta e portare qui chiappe e rapporto ovviamente in ritardo, mame-chan?» -, schioccando la lingua - uno schiocco diretto contro il palato, un sorrisetto che la diceva lunga e un sopracciglio finemente inarcato - e attendendo uno sguardo ricambiato.
[ Scritta per l'Italian P0rn Fest #8 su Fanfic Italia ]