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Autore: Ceci00    06/06/2015    1 recensioni
Dopo aver affrontato dei, mostri e titani come se la caveranno i nostri eroi preferiti nelle vesti di genitori? E come si comporteranno i loro figli durante la loro prima estate al campo mezzosangue?
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: I sette della Profezia, Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POV's Jane È passata una settimana e questo posto comincia a piacermi... Ma per favore! Chi voglio prendere in giro! Io detesto questo maledettissimo campo! La maggior parte del tempo la passo dentro la casa di Ade il più lontano possibile da qualsiasi essere umano che parli, respiri e dentro al quale io non possa passare attraverso a eccezione di mia cugina Bianca. Anche lei non è entusiasta di stare qui ma passa comunque più tempo di me all'aria aperta. Sembra che si diverta a massacrare quei poveri manichini da allenamento che stanno nell'arena. Se fosse per me, starei tutto il giorno a dormire ma a quanto pare qualcuno non é dello stesso avviso. Infatti quei maledetti mostri di notte non mi lasciano dormire e di giorno é impossibile per tutto il rumore che fanno i semidei. "Okay Jane, ora devi calmarti! Questo comportamento non è da te! Sei solo stanca e leggermente intrattabile! quindi ora conta fino a dieci, respira profondamente e calmati..." Dissi a me stessa. Ok...1...2...3...4... Non feci in tempo ad arrivare al cinque che qualcuno spalancò la porta senza nemmeno bussare. "Ma si può sapere dove sono le buone maniere? Nessuno ti ha insegnato che si bussa prima di entrare razza di..." Mi bloccai appena vidi chi c'era dietro la porta. Giulio se ne stava appoggiato allo stipite della porta con un ghigno disegnato su quella faccia da schiaffi. "Datti una calmata furia! Chirone mi ha mandato a chiamarti! Deve dirci qualcosa di importante!" Rispose lui senza mai smettere di sorridere. "O-ok, A-arrivo!" Dissi io balbettando come una scema. Se ne andò facendomi l'occhiolino e richiudendosi la porta alle spalle. Detesto quella sua aria strafottente! Cinque minuti dopo ero seduta su una delle sedie intorno al tavolo da Ping pong insieme agli altri discendenti. Eh già! Noi non siamo propriamente dei semidei perché nessuno dei nostri genitori è un dio. Noi siamo discendenti. Abbiamo gli stessi poteri, le stesse capacità e anche qualche dono in più rispetto ai nostri genitori ma non siamo dei semidei. Bianca era seduta accanto a me e giocherellava distrattamente con l'anello a forma di teschio, un regalo di suo padre. Dall'altra parte c'era Emily che come al solito armeggiava con viti, bulloni e aggeggi vari. A capotavola sedevano i gemelli, Luke e Charles, che continuavano a passarsi le mani nei capelli che cambiavano colore a ogni tocco. Di fronte a me c'era Helen, che evocava delle scintille sulla punta delle dita con aria annoiata, e accanto a lei suo fratello Giulio era sprofondato nella sedia con gli occhiali da sole sugli occhi e il viso rilassato. Che faccia da schiaffi! La porta si aprì lasciando entrare Michael e Susan, sua sorella, che gli trotterellava intorno felice. Si sedettero accanto a Bianca. Non fecero in tempo a sedersi che Chirone entrò nella stanza, seduto sulla sua sedia a rotelle. "Datevi una mossa! Gli dei ci aspettano!" Disse con un tono che mi ricordò un sergente dell'esercito. Tutti ci lanciammo occhiate confuse e Chirone dovette accorgersene perché disse:"Siete stati convocati sull'Olimpo!" Panico generale! Il viaggio fu breve anche perché Argo, il capo della sicurezza, si destreggiava nel traffico con un'abilità impressionante. Empire State Building, 600esimo piano. Ad attenderci all'apertura delle porte dell'ascensore c'erano due dei. Ermes digitava agitato su un cellulare con due serpenti avvinghiati sopra. Deve essere l'ultimo modello. Apollo invece ci accolse con un sorriso a trentadue denti. "Sono arrivati!" Disse il dio guardandoci uno ad uno. Il suo sguardo si fermò su Bianca. "Tu devi essere la figlia di Will! Che piacere conoscerti finalmente!" Le strinse la mano con forza, sorridendole. Bianca gliela strinse piegando leggermente all'insù gli angoli della bocca. Mia cugina non era un tipo molto socievole, ma Apollo non sembrò farci caso. Ci guidò dentro una sala enorme con dodici troni vuoti disposti a ferro di cavallo ai lati di essa. Al centro della sala c'erano dieci figure che discutevano animatamente. Gli dei. Ermes e Apollo raggiunsero il gruppo e avvisarono gli olimpi del nostro arrivo. Zeus ci accolse spalancando le braccia. "Ah finalmente! Che piacere avervi qui!" Disse con tono gentile. "Qui c'è qualcosa sotto" pensai. Intanto altri due dei si erano affiancati a Zeus. Alla sua sinistra c'era un uomo abbronzato, occhi verdi, capelli neri e camicia hawaiana. Poseidone, il dio dei mari. Alla sua destra c'era un uomo dalla pelle olivastra, occhi scuri, capelli neri e una toga nero pece. Ade, il dio dei morti. Poseidone sorrise ai gemelli che involontariamente cambiarono il colore dei loro capelli. Quelli di Luke erano biondi ma gli occhi verdi erano identici a quelli del dio, mentre Charles aveva i capelli neri come quelli del nonno ma gli occhi erano grigio tempesta. Ade, invece, si soffermò su Bianca e le fece un cenno a cui lei rispose con un movimento impercettibile della testa. Poi guardò me e ripeté lo stesso gesto a cui risposi abbassando leggermente il capo. Quando incontrai i suoi occhi scuri mi ricordarono quelli di mia madre e mi sentii a casa. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Vi chiedo scusa per il ritardo nel pubblicare il capitolo comunque ora é qui! Non ho nient'altro da dirvi quindi... Ci sentiamo al prossimo capitolo! Cecilia❤️
   
 
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