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Autore: VioletTurner    06/06/2015    1 recensioni
E' una storia che ho inventato in base ad un personaggio di mia creazione fatta apposta per una storia d'amore con il nano Kili: Lolaehl è una dwelf...che genere di creature sono?
Sono creature rare, proprio perchè nate dall'amore tra due razze che per anni e anni si sono odiate...ma non tutti gli elfi odiano i nani o viceversa...Elrond, signore di Gran Burrone e Gil Pugniferro dei Colli Ferrosi, ad esempio, si innamorarono, e la donna di razza nanica dette alla luce questa creatura "mezzosangue" simbolo dell'amore puro e raro che la legava ad Elrond...
Lolaehl...o Lola ha sì, l'aspetto e la bellezza di un'elfo, senza barba (non come tutte le femmine di razza nanica) ed orecchie a punta ma è anche, e soprattutto, alta quanto un nano...
E' forte, dolce, solare, ma comunque con un passato tragico alle spalle. Per fortuna che la presenza della sorella maggiore Arwen, non le ha fatto mancare l'amore di una mamma, anche se, nel suo cuore, Lolaehl avrebbe da sempre voluto conoscere Gil venuta a mancarle dalla nascita...
Tutto ciò che caratterizza Lolaehl farà innamorare Kili...
(mia versione alternativa al pairing Kiliel)
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Cross-over, Movieverse, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 3: Il mio destino


Era il giorno del grande incontro, ero eccitata di sapere il responso di Dama Galadriel sul mio futuro e allo stesso tempo molto spaventata . Cominciai a farmi un sacco di domande, parlavo a voce alta mentre camminavo avanti e indietro nel mio vestito verde smeraldo “Ehy…tutto bene?” sentii quella voce, quella profonda voce, l’unica che volevo sentire in quel giorno così importante. Mi voltai “Buongiorno Kili…sono solo un po’ agitata…” dissi guardandolo e mi agitai ancora di più alla vista di quelle labbra che la notte stessa mi avevano baciata per la prima volta. Nella mia vita quello era il primo bacio in assoluto e avrei tanto desiderato che quell’episodio si ripetesse, dieci, cento mille volte. Lo fissai negli occhi “Per cosa?” mi chiese.
“Oggi verrà in visita Galadriel, mio padre mi ha detto che era curiosa di conoscermi anche perché aveva delle cose da dirmi sul mio destino…io sono…”
“Agitata oltre ogni dire…” disse Kili continuando per me e cercando di infondermi coraggio con il suo bellissimo sorriso. Risposi a quel gesto della sua bocca ma subito mi incupii abbandonandomi sulla panchina di marmo del portico. Kili mi si sedette accanto, la sua vicinanza mi tranquillizzò “Qualunque cosa sia…” mi disse lentamente “Dopo ieri notte…spero di farne parte”. Mi girai a guardarlo senza sapere cosa dire. Kili si frugò nella tasca e entrasse il bocciolo bianco di rosa che gli avevo regalato, era quasi schiuso del tutto “Ho passato tutta la notte a guardarla prima di prendere sonno…ha un nonsochè di magico…come i tuoi occhi”
“Oio naa elealla alasse’” sospirai guardandolo dolcemente, potevo immergermi in quel colore così bello delle sue iridi. Kili mi guardò sorpreso e si grattò la fronte imbarazzato.“Pardon ma non ho capito una sola parola di quello che hai detto” confessò.“La tua vista è sempre una gioia… da ieri a questa parte non mi sono mai sentita legata ad una persona come mi sento legata a te…e” dissi ma venni interrotta dall’arrivo del fratello Fili “Hey fratellino, Thorin ha deciso di fermarsi ancora un giorno in più per sentire cosa diceva Dama Galadriel riguardo la nostra missione, Gandalf parlerà con lei….” “Quindi non partiremo oggi” disse Kili con una certa contentezza nel tono della voce “Ah…che sollievo…” aggiunse. “Sareste dovuti partire oggi?” chiesi io domandandomi perché mai Kili non me l’avesse detto. Trovai la risposta nel suo sguardo; in qualche modo lui sperava che il suo soggiorno a Gran Burrone si sarebbe prolungato e a giudicare dalla dolcezza dei suoi occhi mentre mi fissava ne capii anche il motivo.
Si avvicinò e mi strinse la mano amorevolmente “Lola…non volevo dirtelo anche perché cercavo di non pensarci…” “Pensare a cosa?” chiesi sospirando
“A dover stare lontano da te…” disse sussurrando
“Ok…penso di essere di troppo…” disse il nano biondo indietreggiando. Ad un certo punto trovai due mani a bendarmi gli occhi “Ed’ i’ear ar’ elenea!” esclamai sussultando (Per il cielo e per le stelle!)
“Indovina chi è?” disse una voce, una delle voci che avrei voluto sentire in quel momento di agitazione. Kithriel, mia cugina, una dwelf come me. Mi girai a guardarla, bellissima nel suo vestito rosso cremisi. Le iridi verdi le brillavano di gioia “Cugina mia…Nae saian llumè…Sut naa lle umien (è passato troppo tempo! Come stai?)” dissi abbracciandola contenta
“Nel vederti ancora meglio…ho saputo che la Dama di Lòrien sarà qui oggi!” disse Kithriel “A quanto mi ha detto mio padre sembra proprio di si…oh ehm che maleducata…Loro sono Kili e Fili della stirpe dei Durin, figli di Dis e lei è…Kithriel” finii guardando Fili che aveva una espressione allucinata alla vista di Kithriel. Il nano non riusciva muoversi. Kili si inchinò educatamente “Milady…”. Anche Kithriel era rimasta affascinata dal nano biondo ma rispose comunque con un inchino accennato verso Kili.“Salve…Fili figlio di Dis…” sospirò Kithriel. Fili arrossì lievemente e il fratellino gli si avvicinò bisbigliandogli “E vai fratellone…” poi si girò sorridendo e mostrando la dentatura “Scusate..temo che Milady Kithriel abbia procurato all’erede del trono di Erebor un certo qual shock…”
“Oh ehm….” Fece Kithriel mentre le si colorivano le guance “Mi dispiace…”
Fili si decise a risvegliarsi dal torpore “No affatto non vi preoccupate Milady anzi…Saesa omentien lle (è un piacere conoscerti)… Kithriel” disse Fili inchinandosi. Mia cugina rimase molto colpita dal suo parlare la lingua così fluentemente mentre il fratellino lo guardò esterrefatto. Fili gli rivolse lo sguardo “Da quando conosci il quenya?” chiese Kili. “Da quando ho capito che alle lezioni di Balin non potevo sonnecchiare… come qualcun altro” disse ironico bisbigliando al fratello, ma non servì bisbigliare visto che io e Kithriel avevamo sentito e sghignazzavamo. Kili strinse gli occhi per un secondo offeso “Oh Kili stai tranquillo…puoi recuperare con me…posso insegnarti qualcosa…in cambio tu imi insegnerai qualcosa in khuzdul…affare fatto?” gli dissi. Kili si girò “Quando si comincia?” chiese con un’espressione buffa sul volto, unita alla voglia di restare solo con me. Guardai mia cugina poi Fili “Se vuoi seguirmi…” dissi facendogli un cenno con il capo. Almeno avrei lasciato Fili e Kithriel a conoscersi meglio…

“Quindi Aaye vuol dire salute! Ma nel caso in cui scappa uno starnuto o in caso di saluto vero e proprio?” mi chiese Kili facendomi ridere “Nel primo caso direi” dissi fra le risate.“Invece Mae govannen vuol dire Benvenuto…e…”
“Come si dice…sei stupenda?” mi interruppe Kili avvicinando il proprio viso al mio . Sorrisi appena abbassando lo sguardo poi lo rialzai guardandolo negli occhi “Kili forse…non dovremmo…non sai se ci rivedremo mai…” sospirai ma le sue labbra premettero contro le mie bloccando ogni altra parola da parte mia. Avvolsi con le braccia il suo collo e i suoi lunghi capelli raccolti dietro a mezza coda. Le nostre bocche si carezzarono in un bacio che mi sembrava durasse un’eternità. E di nuovo una voce interruppe quel momento magico “Lolaehl…seler en!” . Arwen si bloccò alla vista mia e di Kili che ci staccavamo “Oh” disse arrossendo “Dimmi sorella cara”… “la Dama di Lòrien chiede di te” mi disse Arwen e il mio sangue si raggelò dalla paura.
“Sei sicura che non vuoi che ti accompagni?” mi chiese Kili
“Me lo chiedi per vedere Galadriel o perché sei semplicemente curioso, come me, di vedere se possiamo stare insieme?” chiesi senza riflettere. Kili mi guardò piuttosto confuso “Per nessuna delle due cose Lola è che…vorrei…”
“Non ti è permesso stare con me quando Galadriel mi farà le sue rivelazioni…per di più è inutile che tu sia presente…”. Ma che cosa diavolo mi era preso? Domandai più a me stessa…perché dopo quel bacio ero diventata all’improvviso così scostante e fredda? Kili non lo meritava ma io avevo paura. L’indomani sarebbe partito e l’insicurezza mi pervase le viscere…chissà se l’avrei incontrato nel mio futuro…chissà se era lui il mio futuro… Kili fermò il passo e mi guardò serio “Lola…” sospirò perplesso “Cosa ti succede? Ho detto o fatto qualcosa di sbagliato? Perché questo tuo atteggiamento?” chiese. Mi voltai dandogli le spalle e chiusi gli occhi, una lacrima mi rigò il volto “Paura…ecco cosa, Kili, la mia è solamente paura… paura che non ci rivedremo mai, domani tu partirai per una spedizione pericolosa…potresti fare mille incontri, potresti dimenticarmi…”
“Mai…” sospirò il nano “Mai succederà una cosa del genere”
“Non fare promesse che non puoi mantenere, figlio di Dìs…non farlo, ti prego…” dissi continuando a dargli le spalle e la mia voce era spezzata dalle lacrime, tremolante e fioca.Kili stringeva gli occhi sempre più confuso. Lo sentii respirare lentamente, non disse nulla. Sentii i suoi passi avvicinarsi e le sue mani posarsi sulle mie spalle. Le strinse e il il suo viso si avvicinò al mio, posò una guancia contro la mia e inspirò profondamente “Di una cosa non hai tenuto conto, mia principessa dwelf…io non sono così infimo da potermi dimenticare di chi mi ha fatto battere il cuore per la prima volta…non sono così audace e civettuolo Lola…e soprattutto…non importa quanto io sia lontano…verrò a cercarti…e ti giuro che ti troverò…anche se ci vorrà molto tempo”. Strinsi gli occhi ricacciando le lacrime e mi girai a guardarlo “Non giurare…”
“Non giurerei se non fossi certo di quello che provo…”ribadì lui mantenendo le sue pupille fisse su di me. Gli presi la mano “Khila amin Kili…vieni con me…”. Percorremmo i portici di Rivendell fino a che non raggiungemmo la larga piazza circolare, lì a guardare il sole senza distogliere lo sguardo c’era la Dama di Lòrien, Galadriel. Timidamente mantenendo lo sguardo basso in rispettoso saluto, mi avvicinai “Mae govannen Lòrien im Heri…Amin naa tulle (Benvenuta Signora di Lòrien, sono ai tuoi servigi) ” pronunciai inchinandomi. Ella si girò verso di me e Kili e sorrise dolcemente “Veduì Lolaehl Gil yelde…(Salve Lolaehl figlia di Gil)come mai portate un giovane nano con voi…quando proprio voi avete legato questo principe della stirpe di Durin al vostro destino?” chiese parlando nella mia mente. Quello fu il momento in cui la guardai sgranando gli occhi, non riuscivo a capire a cosa si riferisse e guardai Kili che ricambiò il mio sguardo con uno interrogativo. La Dama Bianca mi guardò con occhi pacifici e non aggiunse altro, si voltò e alzò le braccia al cielo pronunciando un incantesimo. Una leggera brezza carezzava il delicato abito della Signora di Galadhrim. Al centro della piazza di marmo si aprì un largo foro e da questo usci una fontana fatta di mithril.
“Mithril…qui a Rivendell?” domandò Kili con voce fioca “Silenzio figlio di Dis…” ordinò la Dama che intanto con movimenti leggiadri riempiva la fontana d’acqua pura e limpida. Non appena questa toccò il fondo del bacile della fontana si cristallizzò rivelando uno specchio. “Fatti avanti Lolaehl…e guarda tu stessa”. Feci come la Dama mi ordinò. Mi avvicinai lentamente al bacile e un turbinio di emozioni , anche contrastanti tra loro. Mi assalì. Prima di guardare in quello specchio d’acqua chiusi gli occhi inspirando l’aria attorno facendomi coraggio. Galadriel cominciò a parlarmi nella mente. La sua voce arrivò sino al profondo del mio cuore e la mia anima ne venne pervasa “ Apri gli occhi Lolaehl non aver paura…il tuo destino non sarà crudele come pensi, tuttavia alcune difficili prove ti verranno messe di fronte…ieri sera tu hai fatto al principe un dono, una rosa bianca che risplendeva alla luna come fosse fatta di mithril. Essa è la Rosa del Destino, e contiene in sé un potente incantesimo. Donandola al principe di Durin hai legato ad essa la sua anima e il suo cuore. E’ lui il tuo destino…”
“E le difficili prove che dovrò affrontare?”
“ Non si tratta di prove di abilità…si tratta di aver fiducia…ogni qualvolta non avrai fiducia che lui mantenga le sue promesse e si dimentichi di te la rosa diventerà gialla…da gialla a rosa…da rosa passerà a diventare rossa e infine nera… e infine per lui sarai solo n ricordo lontano e in quel momento non c’è speranza in un vostro futuro incontro….non ci sarà mai…il trucco è saper aspettare…attendere con pazienza il momento in cui lo rivedrai…lui è il tuo destino ricorda…ma il destino, ovviamente, lo si deve costruire con le proprie mani la propria mente e il proprio cuore” “Ma se non gli avessi mai regalato quella rosa lui…”
“Questo è il punto Lolaehl…era scritto nella tua storia…il dono che gli hai fatto era nel tuo disegno di vita”. Ad un tratto chiusi gli occhi e nelle mie orecchie la parola destino risuonava come una musica dolce e allo stesso tempo dolorosa “Destino”….”Sappi aspettare”… “Pazienza”. Quando riaprii gli occhi non la vidi più…non vidi più Galadriel e con lei nemmeno la fontana di mithril. Kili dietro di me mi guardava sorridendo appena. Risposi al sorriso e gli andai incontro. Colta da un impulso lo abbracciai. Il nano mi strinse a sé. E fuori era notte, una notte stellata…

   
 
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