Non mi mossi di lì, stetti tutta la notte a sorvegliarla. Erano circa le nove e mezza del mattino. Il sole era alto già da un po'. La porta dello studio si aprì all'improvviso. Era Carly con un vassoio per la colazione, probabilmente per Sam. Era sorpresa di vedermi di qui. "Come mai qui così presto? Non ti ho sentito entrare" Sorrisi rubando un biscotto dal vassoio, che in tanto lei aveva posato sulla macchina che Spencer creò anni fa. "Veramente non sono mai andato via. Sono rimasto qua per...per sorvegliarla." Sorrise compiaciuta. "È carino da parte tua!!!" "Inoltre, volevo stare un po' con lei..." ero diventato quasi paonazza dalla vergogna che provavo. Lei si mise a ridere, mentre io cercavo di riprendere il mio colorito. "Comunque, non hai saputo nulla? Non ti ha detto cosa le sta succedendo?" "Si me lo ha detto" Abbassai la testa. Decisi di dirgli tutto, sia a lei che a Spencer, così portai di sotto Carly e, una volta seduti tutti e tre sul divano raccontai tutto. Dire che ci rimasero esterefatti era dire poco. Carly quasi piangeva, mentre Spencer ribolliva di rabbia, proprio come me. Così ne discutemmo insieme. Dovevamo tirare Sam fuori dai guai e tenerla lontana da John. "Ragazzi ho avuto un'idea!!!" Carly quasi urlò e gli occhi le si illuminarono. "Se non sbaglio conservo ancora la collana che nostra zia mi aveva regalato" Disse guardando Spencer. "Quella di diamanti?" "Si quella, ci tengo molto, è l'unico ricordo che ho di nostra zia, ma Sam è più importante di qualsiasi oggetto, e ha bisogno di noi, magari potrei rivenderlo e ricavarci qualcosa, magari i 50.000 che servono a Sam." Sembrava entusiasta della cosa. Tutto ciò era molto nobile da parte sua e dimostrava quanto la loro amicizia non si fermasse difronte a nulla. Così io e Spencer andammo a vendere la collana, mentre Carly restò a casa con Sam. Una volta arrivati ad uno di quei negozi specializzati in queste cose, facemmo vedere la collana ad un anziano signore, probabilmente il proprietario. "È una collana molto preziosa questa, ne esistono pochi esemplari. Dove l'avete presa?" Il vecchio sembrava incredulo. Ci guardò con aria meravigliata. "È della mia sorellina gliela aveva regalata nostra zia prima di morire" "È in ottime condizioni e può valere un sacco di soldi, dai 75.000 ai 90.000$" Io e Spencer rimanemmo a bocca aperta. Non potevano crederci. "E...e lei quanto intende offrirci?" Chiesi scioccato. "Vi posso dare 65.000" Io e Spencer per poco non avevamo un colpo. "Andata!!!" Spencer era euforico. Non faceva altro che esultare, urlare dalla gioia e ballare come un pazzo scatenato, per la strada. Per fortuna ce li diede in contanti e dopo circa due ore tornammo a casa shay. Trovammo le ragazze parlare e divertirsi tra di loro sul divano. Il cuore mi si scaldó. Sembrava.fossi tornato indietro nel tempo. Sembrava fosse tornato tutto normale. A farci uscire dai miei pensieri fu Spencer che urlò la cifra ottenuta, mostrandoli a Carly. Lei ovviamente, essendo la sorella non poté far altro che assecondare il fratello e perciò si mise a ballare anche lei. Resasi conto che Sam la fissava senza capire, prese i soldi e li mise tra le mani di Sam. "Questi sono per te. Ti prego accettali, sei la mia migliore amica, la sorella che non ho mai avuto non voglio perderti. Freddie ci ha raccontato tutto e farò, anzi faremo il possibile per te" Sam era visibilmente commossa. "Non posso accettarli" "Cosa?!?Perché? Sam non..." "Perché sono soldi tuoi e perché so che per averli hai dato via la collana di tua zia. Vi ho sentiti per sbaglio stamattina." Carly l'abbraccio. "Non mi importa della collana tu vali più di qualsiasi cosa al mondo. E poi comunque sia, ormai l'ho venduta, saresti una sciocca a non prenderli" Si sorrisero a vicenda. "Grazie Carly" Sam strinse Carly come a ringraziarla di tutto. Eravamo tutti commossi. Sembrava un quadro perfetto. La fine di una bella storia troppo sofferta, ma a rovinare tutto fu lui. Jonh. Bussó alla porta e Spencer guardò dallo spioncino per vedere chi era. "È John" Eravamo quasi in preda al panico. "Sam, vai di sopra nasconditi, ci pensiamo noi qui, vai sbrigati!!!" Carly non faceva altro che spingerla per le scale in modo che si nascondesse. Spencer aprì. "Dov'è Sam? So che la state nascondendo!" Era furibondo. Entrò in casa cominciando a perquisirla. "Ti sbagli Sam non è qui" Dissi. Lui si avvicinò a me. "Mi hai per uno scemo?" "Chi lo forse si, forse no" Avevo esagerato. Stava per tirarmi un pugno ma qualcuno lo fermò. "Lascialo stare!!!" Era Carly. Aveva preso John per il braccio, ma lui se ne liberò subito. Buttandola per terra. "Carly!!!" Spencer corse subito a soccorrerla. "Te lo ripeto, Sam non c'è, ma abbiamo quello che vuoi." "Che voglio?!? Ovvero?" "Ovvero, i 50.000" Si immobilizó per un istante, poi prese le mazzette che avevo posato sul tavolino e se le mise nella giacca. "Bene". Con la coda dell'occhio notai Sam nascosta sulle scale. John si girò verso la porta e in quel momento credevo che fosse finita. Mi sbagliavo. Si girò di colpo e in mano aveva una pistola. Una calibro 775. La puntò verso Sam e subito capii le sue intenzioni, così mi buttai su di lei riuscendo a proteggerla. Per fortuna nessuno dei due si era fatto male. Spencer approfittò della situazione e cercò di disarmare John, che ci riuscì solo grazie a Carly che fece uni sgambetto al delinquente facendolo cadere. Spencer lo disarmó e in quel preciso istante entrò la polizia, chiamata pochi minuti prima da Carly. Lo portarono via arrestandolo, lasciando le banconote a Carly e Spencer. Ci dissero che ci avrebbero chiamato loro per l'udienza in tribunale tra qualche settimana. Mi sentii sollevato. Stavolta era finta finalmente. Ci abbracciamo tutti e in quel momento mi sentii bene. Carly e Spencer ci lasciarono da soli dicendo che sarebbero andati a ricomprare la collana di Carly, o almeno ci avrebbero provato. "Grazie" Mi girai e la guardai sorridendo. "Per cosa?" "Per avermi salvato la vita" Mi avvicinai a lei. "Lo rifarei un milione di volte" Il cuore batteva a mille e giuro che riuscivo a sentire anche il suo. Ci avvicinammo guardandoci negli occhi. Erano meravigliosi. Erano tornai a brillare. Erano gli occhi che conoscevo. Erano felici. Insieme abbassammo gli occhi alle labbra, avvicinandoci lentamente. "Credi che riuscirai a sopportar..." "Mi sei mancata" La interruppi mettendole un braccio dietro la schiena e tirandola a ma, per poi posare le mie labbra sulle sue. Erano passati anni dall'ultima volta, eppure riuscivo ancora a riconoscere ogni piega e sfumatura delle sue labbra. Il suo sapore dolciastro c'era ancora. Lei si lasciò trasportare mettendomi le braccia intorno al collo. Un sapore salato si insinuó la le nostre labbra. Una lacrima era sfuggita ai suoi occhi. "Ti odio, lo sai?" Mi disse tra un bacio e l'altro. Lì capii che era una lacrima di gioia perciò la lasciai lì a simboleggiare quel che stava accadendo. Sorrisi. "Anch'io ti amo" Si fermò. Mi prese il volto tra le mani e mi guardò profondamente negli occhi. "Sei bellissima. E non puoi immaginare quanta paura ho avuto di perderti" Avevo le lacrime agli occhi. Ma lei sdrammatizzó la cosa. "Ci vuole molto di più per abbattere la mamma" Sorrisi, felice di riavere la mia vecchia Sam. La abbracciai forte. Mi sentii a casa. "Ti amo." Me lo disse piano piano. Sottovoce, come per paura di essere sentita. Non risposi. Non dissi nulla. La baciai e basta. "Ho voglia di pollo! " Eccola. Il momento più romantico della nostra vita rovinato. Aahhw infondo è per questo che la amo. E riaverla era il mio regalo più grande. Nota autore: Innanzi tutto mi scuso se ieri non ho aggiornato, ma era il compleanno di mia nonna quindi non ho potuto. Spero che questo capitolo vi piaccia, il prossimo sarà l'ultimo, ma non lo posterò se prima non avrò letto le vostre recensioni XD Un bacio alla prossima