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Autore: louehsmjle    06/06/2015    2 recensioni
«Ogni giorno Louis si chiede se il fantomatico 'per sempre' esiste davvero e, ogni giorno, al calar del sole, si dà la stessa identica risposta».
Louis!centric, un po' di angst in tutta la storia e un po' di amore Larry alla fine.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DI PENSERI E RICORDI.






Ogni giorno Louis si chiede se il fantomatico 'per sempre' esiste davvero, e ogni giorno, al calar del sole, si dà la stessa identica risposta.
 
Il suo sguardo si fa vuoto e il suo cuore smette di battere per un tempo che sembra infinito e sembra quasi un corpo senza vita, ma a lui non importa. Le persone lo reputano strano e cercano sempre di sapere ciò che si mette a pensare così all’improvviso, facendo uscire il loro animo fin troppo curioso e pettegolo, ma a lui continua a non importare.
 
La sua mente lascia il resto del mondo alle sue spalle, inizia a focalizzarsi su ricordi sbiaditi come fotografie ritrovate in un cassetto polveroso dopo anni e ingiallite dal tempo, quelle fotografie che ti fanno piangere e ridere perché ti ricordano giorni di una vita che non potrà mai più far parte della persona che ti trovi ad essere ora, istanti di una vita bloccata tra passato e presente.
 
Vede il sé stesso di un tempo, quando i suoi erano pieni zeppi di sogni che si riuscivano ad intravedere tra quei colori della pupilla, sogni che gli altri credevano irrealizzabili ma che lui sapeva di poterli vivere nel suo futuro ancora così lontano; fa fatica a comprendere dove si sia andato a cacciare quello stupido ragazzino troppo giocherellone, pigro e molte volte insopportabile, che odiava andare a scuola e desiderava cantare e recitare tutto il tempo, passando il testimone di quel terribile e romantico gioco che è la vecchiaia a quest’uomo con più anni e più rughe e più complicazioni e più tutto.
 
Riconosce il suo corpo avvinghiato come un mostro dai mille tentacoli a quello di molte, troppe ragazze senza nome e senza volto perché non riesce a ricordarle – o forse non le hai mai conosciute davvero – ed è quasi schifato da quella scena così volgare.
 
Ogni volta nota un particolare di cui non si accorge prima: la strana postura che assumono le sue spalle mentre gli anni passano, infossate come a tenere il peso di un pianeta intero senza chiedere aiuto o lamentarsi del dolore, o quelle occhiaie sotto agli occhi stanchi sempre più scure e sempre più pronunciate – quasi quei buchi neri volessero inghiottirlo una volta per tutte, e nessuno verrà mai a conoscenza del fatto che lui le lascerebbe tranquillamente fare.
 
Assiste ancora una volta all’esibizione che avrebbe cambiato la sua vita e plasmato la sua sciocca carriera a cui tanto ardiva e non poteva sapere che sarebbe finito tutto troppo presto e troppo male, ma perfino ora non ha nemmeno un piccolo rimpianto.
 
Si guarda mentre rimane incantato su un paio di occhi stupefacenti, e ringrazia qualcuno che non sa nemmeno se c’è di aver incontrato quei due sprazzi di pietra preziosa e prato prima che gli fossero sfuggiti e – quello è il momento.
Il momento in cui tutto passa in secondo e terzo e quarto piano nella sua classifica di cose a cui deve prestare attenzione, tutte le preoccupazioni che lo hanno sempre assillato sembrano sparire con uno schiocco di dita, e il suo cervello si scollega definitivamente per lasciare posto alle altre emozioni oltre la razionalità che non avrebbe mai voluto far sopraffare.
Il momento in cui il respiro si blocca e i suoni si fanno lontani anni luce.
 
Non è mai riuscito a capire se quello che batteva così tanto forte e rumorosamente rimbombando in tutto il suo corpo fosse il cuore o le zampe di una mandria di rinoceronti che entravano in contatto con un terreno immaginario nel suo stomaco, ma è sempre stata una di quelle sensazioni magnifiche di cui non si riuscirebbe mai a stare lontani.
 
Poi iniziano a susseguirsi immagini su immagini che lo colpiscono con l’intensità di migliaia di fulmini e che fanno esplodere l’atmosfera intorno a lui e gli fanno chiudere gli occhi per lo spavento. Sono istantanee di vita quotidiana e non, con la famiglia e gli amici e tutte quelle persone che ci saranno sempre anche senza un ‘per sempre’ da vivere fino in fondo.
 
Ci sono alcune immagini che gli lasciano l’amaro in bocca e altre che lo fanno incazzare come non mai e altre ancora che gli dipingono un sorriso indelebile sul volto, uno dei pochi sorrisi luminosi che raggiungono perfino gli occhi quasi congelati che si ritrova.
 
E quando crede che impazzirà per tutti i pensieri e i ricordi che si sovrappongono creando il caos nella sua mente, ecco che questa d’improvviso si spegne e quegli stessi occhi, vili e traditori di emozioni desiderate e non cercate, scorgono una figura alta e snella e perfetta.
Seguono i suoi movimenti aggraziati e i lineamenti dolci e morbidi del suo viso, le curve e gli spigoli del suo corpo quasi regale con un’attenzione maniacale.
Accarezza quelle stesse porzioni di pelle nivea con delicatezza, come se con solo un po’ di pressione in più potesse scheggiarle, e non lascia per un momento i suoi occhi che l’hanno trovato e tenuto con sé, nemmeno quando la passione dilaga e l’amore gli lascia una spazio più grande, quando il cuore gli sussurra 'ama' ma la mente gli grida 'possiedi'.
 
Vivono insieme e dormono insieme e sognano insieme, sdraiati sul loro letto, nudi, con il solo e unico intento di abbracciarsi talmente forte da fondersi e non lasciarsi scappare.
 
Ecco, il momento più bianco e puro e caldo che un uomo possa vivere e non c’è al mondo nessun essere umano che riesca e spezzarlo senza rimanere spezzato lui stesso.
 
Perché alla fine Louis lo sa che il tanto agognato ‘per sempre’ non esiste, che i suoi ragionamenti andranno irrimediabilmente a puttane ogni dannata volta, ma quando guarda il suo Harry capisce che con lui si va oltre tutto questo.







Okay, allora.

Ho scritto questa piccola cosetta in un momento di pazzia mentre stavo per addormentarmi con la faccia affondata nel cuscino e le cuffiette ancora nelle orecchie, quindi sono dispiaciuta ma non sono responsabile di nulla.

Ovviamente devo ringraziare le mie amiche capre che ci sono sempre e mi sopportano come io sopporto loro, che mi incoraggiano e mi danno la forza per continuare a scrivere quando penso di star partorendo delle cazzate immense e mi fanno sorridere il cuore.
Mi mancherete per tutta l'estate ragazze, vi amo! *inserire sole qui*.

Spero che la storia sia piaciuta anche voi che avete letto (se ci sarà qualcuno che la leggerà, se no starei parlando da sola ora e non mi sembra il caso di fare l'idiota in questo modo nonostante lo sono) e se vi fa piacere potreste lasciare il vostro parere così capirò se le mie storie fanno veramente cagare, rido per non piangere.

Grazie a tutti, louehsmjle.

 
  
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