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Autore: Captainsweet99    06/06/2015    2 recensioni
Allora con tutta la grazia che contraddistingueva la piccola principessa, seppur contro voglia, si avvicinò e fece un inchino e disse>
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tutto bene quel finisce bene quindi… così è stato per Biancaneve e per il principe azzurro, che hanno coronato il proprio sogno d’amore, nonostante tutto e nonostante tutti, nonostante soprattutto la regina cattiva, perché il vero amore tutto può e tutto riesce a superare, ogni incantesimo, ogni maledizione, ogni ostacolo.

Questo amore venne coronato dopo poco dal risveglio di Biancaneve con uno stupendo matrimonio, a cui erano presenti proprio tutte le creature della foresta incantata: i nani, la fata turchina, cappuccetto rosso e la nonnina, gli abitanti del villaggio; c’erano tutti tranne la Regina, ora reclusa nelle segrete in attesa di giudizio.

Il matrimonio si svolse in un aura simile a quella del Paradiso, sembrava che alla fine il “vissero felici e contenti” ce lo dovessero avere proprio tutti, e per un po’ sembrò così…

Passarono gli anni e le cose cambiarono con l’arrivo della primogenita, la principessa Emma, dolce bambina dagli occhi verdi dono della madre e dai capelli biondi eredità del padre; aveva un carattere forte e deciso già in tenera età capace di coinvolgere tutti a palazzo, perfino i servi; a col tempo però era portatrice di un animo sensibile e radioso senza uguali, generosa e seppur per molti anni figlia unica, non viziata; insomma la gioia dei propri genitori e del popolo, che vedevano in lei la loro futura regina, la protettrice dei loro destini e la Salvatrice del proprio paese.

La vita a palazzo per una bambina purtroppo poteva sembrare triste e solitaria, ma in realtà era piuttosto varia e a suo modo avventurosa: a Emma piaceva esplorare il mondo intorno a se e classificava tutti quello che vedeva con minuzioso rigore scientifico, sia ciò che riguardava la natura sia ciò che riguardava l’animo delle persone; aveva un amico a palazzo, Neal, figlio dei servi addetti alla cucina, era un ragazzo dal carattere introverso e cupo, che però la piccola principessa era riuscita a smussare grazie al suo essere solare ; era la persona ideale con cui confidarsi, era sempre stato vicino a Emma nei momenti difficili, nei primi anni della sua vita, compagno di giochi e di vita.

Ormai la bambina era alla soglia degli otto anni, quando la madre e il padre la avvicinarono per parlare del suo primo “compito” ufficiale da futura regina; avrebbe dovuto, per ora, frequentare un nuovo compagno di giochi, figlio di un amico di famiglia, re di un regno poco lontano dal loro; gli dissero che sarebbero entrati subito in sintonia, perché era molto simpatico e gentile.

Alla povera Emma non convinceva la richiesta dei genitori, perché oltre che dolce la bambina aveva un’intelligenza molto precoce che le aveva portato non pochi grattacapi…

Arrivo il giorno del primo incontro con il nuovo “amico”, si sarebbero incontrati lei e la sua famiglia al porto, dove li attendeva la nave che portava i nuovi ospiti: fu svegliata prima del solito e rassettata a dovere così da sembrare ancora più bella di quello che già era, con le gote rosse in risalto e i capelli in una articolata e soprattutto fastidiosissima  acconciatura; verso l’ora di pranzo la famiglia si diresse al porto, dove  già il mezzo di trasporto dei loro ospiti era attraccato.

Avvertiti i servi di questi ultimi, si fecero scendere dalla nave gli ospiti, erano due: il padre alto con occhi azzurri tendenti al grigio e capelli brizzolati, era imponente ed energico, ma aveva dei tratti gentili e una voce profonda e dolce; il bambino che lo accompagnava invece aveva i capelli corvini, ben pettinati e due occhioni azzurri come l’oceano, dove rischiavi seriamente di perderti. Nonostante questi tratti piacevoli e un’ altezza notevole per la sua età, aveva solo dieci anni, ma superava di due spanne la principessina, aveva uno sguardo truce e arrabbiato, come se fosse stato costretto ad andare lì e come se ne sapesse la ragione, cosa che Emma ignorava del tutto, sebbene avesse qualche sospetto…

I genitori di Emma la spinsero a presentarsi e a essere gentile, poiché quel bambino era pur sempre atterrato in una terra straniera e stava tra persone a lui sconosciute.

Allora con tutta la grazia che contraddistingueva la piccola principessa, seppur contro voglia, si avvicinò e fece un inchino e disse<< Lieta di vedervi, io sono la principessa Emma!>>

Il ragazzino non rispose si limitò a mugugnare e a voltare la testa dall’altro lato, riparò il padre presentando se stesso e il figlio:<< Incantato di conoscerla principessina Emma, io sono re Eric e questo è mio figlio Killian; scusatelo per la sua scortesia, ma è timido e non sa come porsi in situazioni del genere, ripareremo sicuramente visto che saremo per diverso tempo ospiti vostri e della vostra famiglia…>>

Detto questo salirono su due carrozze diverse, gli adulti sulla prima e i bambini sulla seconda diretti verso il palazzo reale, immersi tutti in un silenzio pieno di aspettative e di dubbi con una tensione che si poteva facilmente tagliare con un coltello...

   
 
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