Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: BELIEBER_G    06/06/2015    1 recensioni
Egli chiuse immediatamente la porta, fin che non si udì un urlo femminile che gridava il suo nome. Rimasta intrappolata in casa, c’era Emily. Non era la sorella di nessuno, era un’orfana che avevano adottato qualche tempo prima, avendo pietà di lei. Peter sgranò gli occhi e corse di nuovo dentro, notando che la ragazza era intrappolata nella sua camera. Il ragazzo tentò di sfondare la porta prima con la spalla ed infine con il piede, con successo. Raccolse la sua amica e la portò velocemente dentro il rifugio, sana e salva, anche se un pò tremolante dalla paura. Emily doveva a Peter la sua vita.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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Le battaglie diventano troppo ignobili, quando combattono anche le donne.”
-C.S. Lewis (Babbo Natale di Narnia.)
 
La signora Mcready non smetteva di dare regole: “Il professore non riceve mai ragazzi nel suo castello, quindi non si urla, non si corre..” Prima che potesse azzittirsi del tutto, Susan iniziò ad ammirare una statua e ci mise un dito sopra. “..NON si toccano gli oggetti antichi!” esclamò la signora, mettendo sull’attenti la ragazza.
 
Si fece pomeriggio ed iniziò a piovere. A Lucy mancava la sua città e come ogni bambina, si annoiava. Intanto, Susan insegnava a Peter il latino. “Gastrovascolare. Forza Peter, gastrovascolare.” “Mmmh..Viene dal latino..” rispose Peter, annoiato. “E il latino significa il più noioso gioco del mondo.” Commentò Edmund. “Perché non giochiamo a nascondino?” intervenne Lucy. “Perché? Ci stiamo divertendo un mondo.” Commentò Emily, con una risata sarcastica e mentre guardava Peter. La bimba iniziò ad implorale e il fratello più grande sorrise, iniziando a contare. Susan chiuse il librone di Latino e tutti si andarono a nascondere. Emily inseguì Lucy ridendo, per aiutarla a cercare un buon nascondiglio in cui nessuno l’avrebbe trovata. Tra tutte le porte che c’erano in quel castello, le due ragazze ne scelsero una e la chiusero, sentendo Peter che continuava a contare. Nella stanza, c’era un armadio coperto da un telo. “Nascondiamoci lì dentro!” esclamò Lucy, che tolse il lenzuolo dall’oggetto. Emily era un pò titubante, ma alla fine decise di seguire la più piccola. L’armadio era pieno di cappotti invernali, così le due indietreggiarono, notando che il percorso in legno era fin troppo lungo. Infine, qualcosa pizzicò le mani di Lucy, che sobbalzò. Le due si voltarono e videro solo neve a terra,non più un pavimento marrone. Continuarono il cammino e incontrarono un fitto letto di neve, alberi bianchi e un gelo quasi insopportabile. Sgranarono gli occhi, ma ne furono meravigliate. La più grande tentò di convincere la più piccola a tornare indietro,ma Lucy amava la neve e continuò a camminare. Dove si trovavano?
 
Infine, giunsero ad una lanterna che mandava un pizzico di calore e le due ci si aggrapparono. All’improvviso, si udirono dei passi nella neve, lenti, come se qualcuno stesse cercando di nascondersi. Le due ragazze urlarono quando si trovarono davanti una strana creatura: aveva due piccole corna in testa, gli zoccoli, camminava su due zampe, teneva in mano dei pacchi e si riparava con un ombrello dalla neve che cadeva ogni secondo. “S-Scusami.” Balbettò Lucy, che raccolse i pacchi caduti a terra. “Ma…Voi..Cosa siete?” domandò la creatura. “Noi…Siamo bambine.” Rispose Emily. “No..In senso..Siete umane?” continuò egli. “Beh,credo proprio di si. E tu cosa sei?” Disse Lucy. “Io sono un fauno.” “E questo che posto è?” chiese Emily.
“Mia cara, tu sei a Narnia. Ogni ghiacciolo, fiocco di neve è Narnia.” Spiegò. “Io sono Tumnus.” “Oh molto piacere, io sono Lucy Pevensie e lei è Emily.” Disse Lucy, porgendogli la mano. Il signor. Tumnus non aveva idea di che gesto fosse, così l’afferrò ed iniziò a dondolarla, mentre i tre ridevano. E’ così grande l’armadio guardaroba. Pensò Lucy. “Bene, Lucy ed Emily, mi farebbe piacere se veniste a prendere un tè da me.” Propose egli.  “Oh, ci piacerebbe, ma non dovremmo tornare indietro.” Disse Emily, stringendo le braccia su se stessa per il freddo. Tumnus insistette con una smorfia dolce, così le due ragazze lo seguirono verso la sua casa, attraverso la neve.
  
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