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Autore: Jiuliet    08/01/2009    5 recensioni
Ho scritto questa storia d'impulso, senza pensarci su. Si tratta solo di quattro chiacchiere tra i ragazzi Duke... Come sempre la mia presentazione fa schifo, ma spero che qualcuno leggerà, comunque, la storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bo Duke, Daisy Duke, Luke Duke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È DIFFICILE DIRE “TI AMO”?


Bo sospirò leggermente.
Era andato a letto da almeno due ore e non aveva ancora chiuso occhio.
Luke dormiva beatamente nel letto parallelo al suo, mentre lui aveva già trovato parecchi motivi per alzarsi e fare avanti e indietro dalla propria stanza al resto della casa, quindi decise, per evitare di svegliare Luke , o Daisy o lo zio Jesse, di uscire, in veranda.

La porta emise un fastidiosissimo cigolio.
Aveva promesso allo zio di sistemarla, ma l’aveva completamente dimenticato!
Lo farò domani mattina” pensò, facendo spallucce.
Si sedette sui gradini ed guardò il cielo.
Le stelle lo illuminavano come tante candele su uno sfondo di velluto blu, uno spicchio di luna birichino faceva capolino da lontano e  l’aria era calda e umida e profumata.

“Sembra che tutti sappiano cosa fare…tutti tranne me…Sono sicura che ci sono decine, migliaia di animaletti là fuori, nel bosco che fanno l’amore, e ci sono uomini e donne che dormono insieme e ragazzi e ragazze che si piacciono, s’innamorano e non hanno alcun problema a riguardo!
D’altronde l’amore è la cosa più naturale del mondo!
Da che mondo è mondo nulla è mai stato così semplice e, allo stesso modo, così difficile……”

Bo, immerso nelle proprie fantasticherie, trasalì, quando, pochi minuti dopo, la porta cigolò alle sue spalle.

“Questa porta fa troppo rumore! Voi ragazzi dovreste sistemarla! -  sussurrò Daisy, poi, sorridendo alla vista del cugino aggiunse - Ehi, che ci fai fuori a quest’ora e tutto solo?”.

Bo indossava una vecchia t-shirt, dei pantaloni scuri, aveva i capelli spettinati e l’aria sconsolata.

“L'aggiusterò domani mattina” rispose Bo, riferendosi, ovviamente alla porta, e cercando di eludere la domanda della cugina.

Daisy si sedette accanto al cugino, stupita di vederlo così restio a parlare.

Bo era un ragazzo estroverso e, solitamente, non aveva alcun problema a chiacchierare su qualsiasi argomento.

“Sono stato io a svegliarti?” le chiese

“No, non sei stata tu, tranquillo. Avevo sete, sono andata in cucina e ti ho visto dalla finestra – rispose lei - Cosa ti spinge a stare qui tutto solo con quell’aria pensierosa? Ti va di parlarne?”

Bo continuò a guardarsi le mani, come se non le avesse mai viste, prima d’allora, quindi borbottò:
“Haley mi ha detto ti amo” oggi.

“Oh - esclamò Daisy (Haley era la ragazza con cui suo cugino usciva da qualche tempo e che, evidentemente, si era innamorata di lui) – Come mai non ne hai parlato con Luke?”

“Veramente avevo intenzione di non parlarne con nessuno….” Ammise Bo, sottovoce.

Daisy non aveva mai visto il cugino in quello stato; nessuna delle ragazze con cui era uscito gli aveva fatto quell’effetto!

“Cosa c’è che non va in me? Non credo sia tanto difficile dire ti amo….no?”  chiese lui.

Prima che Daisy potesse ribattere la porta cigolò ancora e Luke comparve alle loro spalle.

“Che ci fate qui voi due? Dovreste essere a letto e non chiacchierare  qui fuori come due comari davanti ad una tazza di the ! Finitela di fare tutto questo baccano o sveglierete anche lo zio Jesse! E, Bo, non dovevi sistemare la porta oggi? ” borbottò Luke.

“Ehi! Hai la luna di traverso per caso? ” rispose Bo, indirizzando un’occhiataccia al cugino.

“No, ma solitamente di notte preferisco dormire…” dichiarò Luke, sedendosi accanto a loro.

Notò immediatamente il visetto pensieroso di Daisy e le chiese “Qualcosa non va principessa?”

“No, stavamo solo chiacchierando…” rispose lei.

“ In fondo Luke è il maggiore, ha più esperienza di noi in queste cose… - pensò Daisy – saprà consigliarlo senz’altro meglio di me….Io…cosa posso dire? Che ho sentito una malinconia infinita quando Enos è partito per l’accademia  e non so nemmeno perché…visto che io e lui siamo solo due ottimi amici……… Non so nemmeno io perché ci penso ora….Non è certo per amore che non riesco a dormire….solo…che  Enos mi è mancato , gli sono affezionata e vedermelo sempre intorno è la cosa più naturale del mondo….E abituarmi a vivere senza di lui……è stato più difficile di quanto pensassi……”
Daisy non sapeva che lo zio Jesse , vedendola insolitamente triste e capendone il motivo, meglio di lei aveva   esplicitamente proibito ai ragazzi  di stuzzicarla  per il suo rapporto con Enos

“Haley mi ha detto ti amo” oggi” ripeté Bo, senza guardare in faccia il cugino.

Luke sorrise, sotto i baffi.

“Era normale che succedesse, prima o poi” gli disse, tranquillamente.

Bo non sembrava sentirsi meglio.

“Non mi siete di grande aiuto, voi due!” si lamentò.

Luke ripensò alla prima, all’unica volta in cui era capitato a lui di dire  ti amo.

“Luke ti amo”
La voce di Danielle era  un sussurro leggero e carezzevole. I  lunghissimi capelli biondi della ragazzi sparsi sul suo petto dopo aver fatto l’amore per l’ultima volta nella stanza di un albergo di quart’ordine che a loro sembrava un angolo di paradiso…
Luke la strinse a sé.
“Anch’io ti amo Dani” aveva risposto, chiudendole la bocca con un lungo bacio, prima che lei potesse dire qualcosa.
Impudica  e bellissima come una dea Danielle si alzò dal letto
“Sei un bugiardo Luke Duke! Dici di amarmi ma vuoi che me ne vada!” aveva gridato lei.
“Per favore Danielle, ne abbiamo già parlato, ti giuro su tutto quanto ho di più caro al mondo che ti amo più della mia stessa vita e che se le cose fossero diverse……” Luke cercò di calmare la  rabbia della ragazza, senza però riuscire a distogliere lo sguardo dai suoi seni.
Quella donna lo faceva impazzire!
Era l’unica in grado di tenergli testa dentro e fuori dal letto!
Ma era la fidanzata di Fred Tennyson e – che Dio avesse pietà di tutti loro -  Fred era il suo migliore amico laggiù, in Vietnam e lui non avrebbe mai rubato la donna di un amico!
Lui e Danielle erano diventati amici e si erano innamorati durante il periodo in cui Fred era stato dato per disperso; credevano fosse morto, ma ora lui stava per tornare a casa e Luke non si sarebbe mai fatti trovare nel letto con la sua fidanzata!
“Dirò tutto a Fred!” gridò Danielle,  tra le lacrime.
“Fallo, se vuoi, ci odierà entrambi. Non potremmo mai costruire la nostra felicità sulla disperazione di una persona a cui entrambi teniamo così tanto”
“Ma io ti amo!” aveva ripetuto lei.
“Anch’io ti amo, ma….Se io fossi in me non ti chiederei di andarmene e di dimenticarmi….anzi non ci penserei due volte, ti trascinerei qui su questo letto e faremmo l’amore ancora e ancora, fino a non poterne più….poi ti costringerei a seguirmi davanti ad un prete, prima che tu possa capire che non sono degno di te, e saresti mia per la vita……ma non posso, non posso farlo……non riuscirei mai più a guardarmi allo specchio! Non saremo noi a distruggere Fred, Danielle, so che anche tu lo ami!”
“Ma amo anche te! Accidenti Luke! Quante volte dovrò ripetertelo ancora perché tu mi creda???!!!!”


Era finita:
Danielle era tornata da Fred e lui ad Hazzard, conservando quella storia nel proprio cuore.
Solo il pensarci gli faceva sentire un dolore sordo nel petto.

E ora Bo stava vivendo la stessa cosa.

Luke non riusciva a trattenere un sorriso al pensiero che il suo fratellino (perché era così che lo considerava, da sempre) stesse sbattendo, per la prima volta, il muso contro l’Amore.

“Cosa vorresti sentirti dire?” gli chiese.

“Non lo so…Magari cosa devo fare?” tentò Bo.

Fu Daisy stavolta a ridere, apertamente.
“Fosse tanto semplice! Il fatto è che nessuno lo sa! Sei tu che devi sentire che fare, ascolta il tuo cuore…-  gli disse poi, dolcemente – alcune volte si dice ti amo a chi non lo merita e non lo si dice, invece, alla persona giusta….”

Bo si strinse la testa fra le mani; si sentiva più confuso che mai.

“Ma sbagliando s’impara?” chiese improvvisamente.

Si fidava ciecamente  dei suoi cugini; Luke si era preso cura di lui per tutta la vita, non poteva certo lasciarlo solo in un momento tanto importante!

“Francamente non lo so” ammise Daisy , ed entrambi guardarono il cugino più grande.

Luke capì che si aspettavano una risposta.

“Con l’età si diventa più furbi e si capisce più in fretta che l’Amore, quello vero, non capita tanto spesso come si pensa….”  Disse.

Bo guardò il cugino e fece una buffa smorfia.

“Ti stai arrampicando sugli specchi!” ribatté

“Io torno a letto, ragazzi…Ho sonno e domani devo alzarmi presto” dichiarò Daisy, alzandosi.

Baciò Luke sulla guancia e Bo sulla testa “Sono sicura che te la caverai, cuginetto. Sogni d’oro”


I ragazzi la guardarono rientrare in casa, poi Bo chiese a Luke.

“Tu sei mai stato innamorato?”

Luke sospirò, poi rispose
“Una volta ed è finita.
 Ok: non ne ho mai parlato con nessuno e se ti lasci scappare anche una sola parola davanti a chiunque giuro che ti uccido, chiaro?
Danielle era la fidanzata di un mio amico, laggiù in Vietnam. Quando lui è stato dato per disperso noi abbiamo passato dei mesi terribili. Ci siamo consolati a vicenda, siamo diventati amici e poi amanti.”

“Per questo non sei tornato direttamente qui, a casa, dopo la guerra? E perché è finita?” domandò Bo.

Luke annuì, prima di dichiarare
“Fred è tornato a casa, grazie al Cielo”

Bo capì che dietro quella semplice affermazione c’era di più.

Conosceva suo cugino. Luke aveva una rettitudine ed un senso dell’onore troppo alto per costruire la propria felicità sulla sofferenza di qualcun altro.
Aveva preferito farsi da parte.

“Credo di avere le idee più chiare, ora. Io ed Haley siamo stati amanti, magari anche amici, ma io non sono innamorato di lei” disse Bo

Luke fu lievemente colpito dalle parole del cugino.
Non immaginava che avrebbe ammesso una cosa del genere con tanta semplicità. Aveva diciotto anni, da lui non si aspettava certo l’astinenza, ma aveva sempre pensato che se avessero affrontato l’argomento sarebbe stato in maniera diversa.

“Devi dirglielo” dichiarò.

“La perderò” ribatté Bo.

“Probabilmente sì, ma devi comunque essere onesto. Non credo ti piacerebbe essere preso in giro, no? Credimi: nemmeno ad Haley piacerebbe. Magari soffrirà un po’ all’inizio, ma poi capirà”  rispose Luke.

I due ragazzi tacquero per un attimo e, nel silenzio, la porta cigolò alle loro spalle.

“Che ci fate voi due qui fuori? – chiese lo zio Jesse, guardando i nipoti che sedevano sui gradini della veranda – Bo non dovevi aggiustare la porta?”

“Lo farò domani, zio, sistemerò tutto” rispose Bo, alzandosi e strizzando l’occhio al cugino, in segno d’intesa.

Il giorno dopo avrebbe sistemato ogni cosa, o per lo meno ci avrebbe provato.



Ho scritto questa storia "di getto", solo per divertirmi.
Spero che piaccia anche a chi la leggerà e a chi, magari, lascerà un commento.













  
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