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Autore: PersephoneAm    06/06/2015    1 recensioni
La luce dell'astro notturno illuminava il cortile del palazzo, mentre Nitocris vi passeggiava. Un rumore sinistro catturò la sua attenzione, ma non riuscì a chiamare le guardie ché una mano le si posò sulla bocca, impedendole di urlare. Il ladro la fece voltare e ciò che Nitocris vide le riempì il cuore di gioia: quegli occhi neri, così scuri e misteriosi appartenevano a una sola persona nel regno.
La mano abbandonò le sue labbra e con l'oscurità che la nascondeva sorrise. Era finalmente tornato. Ora poteva finalmente deliziarsi nel vederlo cavalcare con sicurezza il suo stallone nero dalla terrazza del palazzo, poteva vederlo allenarsi nel cortile insieme ai soldati, mentre le goccioline di sudore scivolavano sulla sua schiena scoperta e abbronzata dall'astro di Ra.
-Ramses?-chiese lei, per cercare conferma dei suoi sospetti.
-Si, sono io Nitocris!-rispose lui.
Il cuore prese a batterle furiosamente nel petto: il principe era finalmente tornato!
Genere: Fantasy, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
Capitoli:
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Nella notte Ramses e Nitocris sgattaiolarono tra i corridoi del palazzo, arrivando alla vasca dei Giardini Reali, ridendo e baciandosi. Nitocris si era arrampicata alla schiena del marito e lui l'aveva presa in spalla, correndo all'esterno e cercando di non farsi scoprire dalle guardie che sorvegliavano il palazzo. Nitocris fissò suo marito negli occhi poi entrò nella piscina, con addosso solo una vestaglia leggera. L'acqua le solleticò la pelle all'altezza delle gambe, appiccicandole la veste sulla pelle, poi Ramses depose il suo kopesh al bordo della vasca e tolse i sandali di cuoio dai piedi, seguendo la moglie.

-Tutto l'Egitto mi invidia!-mormorò Ramses, guardandola sedersi nella vasca.

-Ah si, mio principe?-fece lei, agitando le braccia,-E come mai?-.

Ramses le si avvicinò come un leopardo e le arpionò una caviglia con la mano grande e calda e la avvicinò a sé con uno scatto. Nitocris in un primo momento sussultò, ma poi si sollevò a sedere sulle gambe del marito, circondandogli le ampie e calde spalle con le sue piccole braccia. La fanciulla si avvicinò cautamente al viso del principe e gli depose un piccolo bacio sugli occhi, che per gli Egizi erano assai sacri al dio Osiride; poi passò alle labbra, dove il dio Shu immetteva il suo alito di vita e faceva respirare gli uomini e Nitocris volle quasi attaccarsi alle sue labbra proprio per respirare l'aria che entrava nei suoi polmoni, passando così vicina al suo cuore...

-Quando sarò Faraone farò edificare per te una città, che porterà il tuo nome ed eguaglierà la tua bellezza!-mormorò Ramses, carezzandole la guancia con il pollice.

-Non è necessario, Ramses!-disse lei,-Lo sai benissimo che non mi piacciono queste cose!-.

-Allora ti prometto che non prenderò altra moglie, all'infuori di te!-.

Nitocris sussultò e spalancò gli occhi, fissandolo come se fosse ammattito.-Cosa stai dicendo? E se tuo padre o tu stesso doveste fare degli accordi con qualche altro regnante o uomo importante del Regno?-.

-Ci sono i miei fratelli, per quello!-la interruppe il Principe,-Anche se non sono gli eredi al trono diretto fanno comunque parte della mia famiglia ed è giusto che anche loro possano trovare vantaggi con i matrimoni che potrebbero contrarre!-.

-A proposito di matrimonio!-sbuffò annoiata Nitocris,-Domani tua madre ha indetto un banchetto in nostro onore, te ne sei ricordato, vero?-.

Dalla faccia che fece il marito, Nitocris capì che gli era proprio sfuggito di mente, anzi! Che non gli era entrato proprio in mente!

-Sei sempre il solito!-rise lei, carezzandogli il mento con il pollice,-Spero non ti dimenticherai del mio anniversario di nascita tra qualche giorno o del nostro anniversario di matrimonio tra un anno!-.

-Altrimenti?-la sfidò lui, invertendo le loro posizioni e facendo bagnare Nitocris fino al petto.

La veste della Principessa si attaccò al suo corpo, lasciando intravedere al marito le sue generose forme e ogni aspetto della sua pelle, anche il più piccolo neo. Ramses sfiorò le labbra di sua moglie con le dita bagnate dall'acqua della vasca e la ragazza rabbrividì al contatto, baciandogli il polpastrello e nel frattempo fissandolo negli occhi.

-Altrimenti potrei seriamente arrabbiarmi!-fece lei, sorridendo per poi scappare dalla sua presa verso l'altro bordo della vasca.

-Non riuscirai mai ad arrabbiati con me, mia principessa!-ridacchiò lui, avvicinandosi a lei.

-E perché mai?-.

-Perché mi ami troppo!-rispose, baciandola intensamente.

In quel momento Ramses sentì il rumore di un ramo spezzarsi e capì che c'era qualcuno che li stava spiando, ma fece finta di non averlo sentito, per non spaventare la giovane moglie, né per far capire all'intruso che si era accorto della sua presenza, visto che solo la famiglia reale e chi era autorizzato da essa poteva accedervi. Così continuò a baciare Nitocris, camminando per la vasca, fino ad arrivare al bordo sul quale aveva posato il suo kopesh. Quando la sua mano si strinse sull'elsa della sua spada, Ramses scostò appena in tempo Nitocris, prima che la punta di una lancia potesse infilzarla. Nitocris sussultò, fissando l'uomo che stava minacciando con l'arma suo marito ed ebbe paura che Ramses potesse morire, poiché non ebbe visto la mano veloce del principe afferrare il kopesh.

-Chi sei per venire a minacciare il futuro Re d'Egitto?-sibilò Ramses, uscendo lentamente e con cautela dalla vasca, sempre puntando l'arma contro lo sconosciuto, il quale era visibilmente spaventato dalla situazione,-Sei sorpreso? Ti ho sentito arrivare solo dal rumore che hanno fatto i tuoi passi!-.

Nitocris si spostò dalla sponda opposta, ma una mano le afferrò il braccio, stringendoglielo fino a farle male. La ragazza, che non era estranea alla lotta fisica, grazie ai suoi velocissimi riflessi, afferrò il polso del suo aggressore e lo spinse in avanti, fino a farlo cadere nella vasca, poi la principessa ne uscì e prese il pugnale che teneva sotto la veste, preparandosi a lanciarlo. Nel frattempo Ramses si stava occupando dell'altro bandito, finché il Principe lo ferì al costato e quello fuggì via, lasciando nella vasca l'altro compare, sotto lo sguardo vigile di Nitocris, pronta ad attaccarlo. Appena quello alzò le mani, in segno di resa, arrivarono le Guardie Reali, che erano state richiamate dal rumore che si era sentito.

-Principe Ramses!-esclamò il generale Ahmenat, arrivando di corsa alla piscina,-Principe Ramses, state bene? Principessa?-.

Nitocris annuì, guardando il bandito che si era introdotto all'interno dei Giardini e irrigidendosi.-Sbaglio o quest'uomo l'ho visto oggi al banchetto?-.

Il generale e il Principe fissarono l'uomo, ma nessuno dei due si ricordava di averlo visto.-Hai sentito cosa ha detto la principessa? Eri o non eri al banchetto questa mattina?-gli chiese Ahmenat, afferrandolo per il collo.

Quello rimase zitto, senza rispondere, ma tremando visibilmente.

-Deve essere uno dei tanti servi a cui era stata promessa una ricompensa per i servizi che avrebbe reso oggi!-ipotizzò Nitocris.

-Bene, vorrà dire che domani mattina gli verrà amputata la mano, per aver osato toccare mia moglie!-disse Ramses, con tono severo e autoritario,-Successivamente, magari tra qualche mese, verrà giustiziato!-.

-Nessun processo, mio Signore?-chiese il generale.

-No, chiunque faccia del male ai miei cari e soprattutto a mia moglie, non meritano il diritto di difendersi!-.

Prima che l'uomo fosse portato via, disse qualcosa che solo l'orecchio di Nitocris capì.-Lei sta cercando di ucciderLa, principessa. E ha assoldato me per farlo. Stia attenta alla donna rossa!-.

Nitocris si irrigidì appena sentì quella confessione, ma non riuscì a capire chi fosse la "donna rossa", perché il generale Ahmenat lo fece portare via.

-Chissà cosa ha detto!-pensò a voce alta l'uomo.

-Deve essere qualche lingua straniera, perché sicuramente non era uno dei tanti dialetti d'Egitto!-spiegò Ramses, raccogliendo i suoi sandali e spingendo Nitocris all'interno del palazzo.

-Era aramaico!-disse Nitocris, guardando i due uomini,-Sapeva che conosco l'aramaico e mi ha detto di stare attenta a una donna, che lo ha assoldato per uccidermi!-.

-Cosa?!-sbotta Ramses, fermandosi nel corridoio,-Una donna ha assoldato un sicario per ucciderti?-.

Annuisco.-Ha detto una donna rossa!-.

-Per tutti gli dèi!-esclama il generale, ricevendo un'occhiata sorpresa dalla coppia.

-Cosa ti succede, Ahmenat?-gli chiese Ramses.

-So chi è la donna, ma non credo possa essere accusata così, senza alcuna prova!-.

-In che senso, generale?-mormora Nitocris.

-L'unica donna rossa del palazzo, se intendeva capelli rossi, è la quarta moglie del faraone, la Quarta Regina, Attanasia!-.

-Attanasia? No, è impossibile!-lo fermò Nitocris,-Che cosa ne trarrebbe?-.

-La Quarta Regina ha sempre avuto un debole per me!-mormora Ramses, con il tono di chi ha appena realizzato cosa sia accaduto sotto il suo naso.

-L'unica persona con cui può parlarne è Suo padre, Principe Ramses!-gli suggerì Ahmenat.

-Oh, fidati che sarà la prima cosa che farò, domattina! Quella pazza deve finirla di perseguitarmi!-.




Buonaseraaaa! Finalmente sono tornata dal mondo dei morti! Anubis non voleva lasciarmi andare, perdonatelo... Finalmente è finita la scuola, non ne potevo più! Adesso posso dedicarmi alle mie storie, continuare a scrivere e magari a pensarne di nuove(succede anche a voi che, mentre state scrivendo una cosa, ve ne vengano in mente altre trecento? Ahahhaah).

Adesso mi sto anche cimentando in una ff su Harry Potter, ovviamente con Draco Malfoy, insomma... A CHI NON PIACE IL PERSONAGGIO DI DRACO? eheheheh casomai, quando deciderò di ripubblicarla(l'avevo già fatto due anni fa, ma non mi piaceva tanto lo stile narrativo) se a qualcuno interessa do il link(: se me ne dimentico(alzheimer giovanile, perdonatemi) andate sul mio account di Efp e cercate il titolo, che credo proprio sarà "Il destino è mutevole". Non aspettatevi Draco/Hermione o altre coppie che non stanno né in cielo né in terra, perché lei sarà un personaggio inventato da meeee ehhehe ok, ora vi lascio andare, scusatemi. Buonanotte e mi raccomando, fatemi sapere se la storia ve gusta o no! Notte! :*
   
 
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