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Autore: Radcliffe_PotterFan319    08/01/2009    3 recensioni
Melody ha tutto. Un ragazzo meraviglioso (che è un po' idiota), amici eccellenti (che sono gelosi di lei)e voti nella norma (cosa che sembra shockare tutti). Ma quando le cose cominciano a sfuggirle di mano, l'unica persona che l'aiuterà sarà anche l'unica persona che Melody non si è mai presa il tempo di conoscere: Sirius Black. Sirius/OC
Genere: Romantico, Comico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, tutto il materiale che trovate qui non è mio, ma di J.K. Rowling ovviamente. Potete trovare la storia in inglese qui  http://www.harrypotterfanfiction.com/viewstory.php?psid=201333
io mi sto divertendo a lavorarci su, perchè è molto scorrevole e anche il contenuto è molto bello, mano a mano che proseguo mi prende sempre di più, quindi è ovvio che spero che sia lo stesso anche per voi :)

Ovviamente critiche, suggerimenti, commenti o tutto quello che vi viene in mente sono ben accetti, anzi desiderati :)

Beh, Buona lettura!





PROLOGO

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Mia madre era una strega piuttosto dotata, morì al Dipartimento dei Misteri dopo una qualche specie di esplosione che non fu mai investigata a fondo. Siamo sempre stati io, Melody, e mio padre.

Carina.

Mio padre fu il primo a chiamarmi così. Avevo solo tre anni e amavo il soprannome. Era meglio di quando mi chiamava "principessa" o qualsiasi altra cosa. Mi viziò stupidamente quando ero più piccola. Non dovetti mai piangere per nulla, se volevo qualcosa, lo ottenevo. Solo Merlino sa che ce lo potevamo permettere. Papà, che era un babbano, aveva la sua impresa babbana che si fece strada verso il successo velocemente. Quindi avevo tutto quello che volevo quando volevo. Questo significava montagne di pony, bambole di porcellana, e altre cose del genere con cui una ragazzina non può fare molto a parte fissarle, occhi spalancati.

Carina, ecco chi ero. Non c'era più nessun dubbio ora dei miei undici anni, che sarei diventata molto carina.
Avevo già un aspetto favoloso che costringeva gli uomini che avevano il doppio dei miei anni a fermarsi e fissare. Per quanto imbarazzante questo potesse essere, amavo il mio aspetto. Andando a Hogwarts per il mio primo anno, diventai immediatamente popolare e fantastica. Sapendo di essere carina e sapendo che c'era sempre qualcuno che mi guardava, mi gettai a capofitto tra trucchi e vestiti, volendo apparire bella al prossimo paio di occhi che si sarebbero voltati verso di me. Il mio stile mi rese ancora più bella e popolare e ora del terzo anno, le ragazze volevano essere me e i ragazzi volevano stare con me.

Carina.

Non intelligente o sportiva o altro. Carina. Venivo guardata dall'alto in basso come una persona stupida a cui importavano solo i suoi capelli o il colore che andava di moda quel mese. I miei voti rientravano nella media, eccetto in Trasfigurazione, e non avrei fatto sport nemmeno se mi avessero pagata. Dicevano tutti che era perchè avevo paura di rompermi un'unghia. Pazienza. Non tutti possono essere atletici.

Chiunque a Hogwarts sapeva il mio nome. Melody Atwood. La ragazza sbalorditivamente stupenda con i capelli lunghi, mossi, neri come la mezzanotte e penetranti occhi del colore dell'acqua. Con la pelle perfetta, idratata e unghie con la manicure. Indossando sempre gli ultimi stili e sorridendo un sorriso perfetto. Tutto ciò che sono per la scuola, per chiunque, è Carina. Vedono solo una faccia e nient altro.

Una sola persona vedeva oltre il mio viso. O per lo meno dopo aver flirtato spudoratamente con me! Kyle Parkington. Il tassorosso più bello con i capelli biondi, gli occhi castano chiaro e una pelle perfettamente abbronzata. Il suo corpo tonificato da anni di Quidditch e il sorriso più  bello in cui una persona possa mai imbattersi. Mi ero innamorata di lui, lo ammetterò, e lui mi chiese di uscire alcune settimane prima che potessi realizzarlo. Siamo stati insieme per due anni. Già, alcune persone mi prendono in giro perchè lui è un Tassorosso e io sono così diversa da lui, ma avevo una propensione folle per i Tassorosso. Kyle era l'esempio perfetto.

Dopo aver sentito un'estate mio padre chiamarmi Carina, anche Kyle iniziò a chiamarmi Carina. Lui e mio padre erano gli unici a cui era permesso chiamarmi Carina. Odiavo essere chiamata così, ma ero la loro Carina e di nessun altro.

I ragazzi invidiavano Kyle. Le ragazze invidiavano me. Ero la ragazza più popolare della scuola e benchè Kyle non fosse il ragazzo più popolare, aveva un sacco di attenzione da tutti i miei amici. E so che gli piaceva.

Carina era un nome con cui molte ragazze sognavano di essere chiamate. E io, la persona chiamata così, desideravo non essere maledetta con una faccia carina. Molti mi avrebbero detto che ero egoista e che cercavo di attirare l'attenzione se mi avessero sentita dirlo, ma la pressione che provoca l'essere guardata da tutti, mentre aspettano di vedere che cosa farai dopo, la senti davvero. So che molti dei miei amici se ne fregano di me. Vogliono solo poter dire cher erano popolari.

E ancora,  c'è anche tutta quella storia che io posso essere solo Carina e niente come Intelligente o qualsiasi altro soprannome. Non avrei potutto essere carina, intelligente e atletica insieme. Non come quella Lily Evans, che era inseguita da James fenomeno Potter perchè era sia intelligente che carina. Sono gelosa di lei, e sono piuttosto sicura che lei lo sappia. Proprio come so che lei è gelosa di me per il mio ragazzo meraviglioso e per l'aspetto. Ma chissene di quello che pensa la Evans. E' solo il fatto di essere costantemente giudicata per il mio viso e non per quello che c'è dietro.

Il mio ultimo anno ad Hogwarts e la mia vita inizieranno a cambiare. Tutto per la maledizione di un viso carino, un cuore spezzato e un Malandrino molto irritante.


Ok, è molto corto il capitolo, i prossimi saranno tra le 3000 e le 5000 parole.

Grazie per aver letto :) i commenti sono ben accetti prchè ci spingono ad andare avanti e a migliorare :)

Nel prossimo capitolo "I segreti non sono divertenti":

"Non ci crederà mai"  disse Sirius.




  
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