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Autore: Sly_monica    08/01/2009    3 recensioni
Shot triste e particolare... Draco è ferito, Hermione lo cura, ma sono nemici... il tutto visto a sprazzi attraverso gli occhi del moribondo...
Genere: Triste, Drammatico, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Desclamer: i personaggi di questa storia non mi appartengono, tutti i diritti sono di J.K.Rowling, tranne Janine. Questa storia non ha fini di lucro.

È leggermente triste per festeggiare l’inizio d’anno,  ma tantè...

Buona lettura e auguri in ritardo

Monica

 

 

 

SALVATO DAL NEMICO

 

Inizialmente una luce accecante.

Poi lentamente gli occhi dello straniero si aprono e si abituano dopo tanto buio.

La stanza è povera e piccola ma piena di piccoli oggetti, la maggior parte inutili, le danno calore.

Un movimento alla sinistra del letto, troppo veloce per dei poveri occhi stanchi. Il rumore di una porta che gira sui cardini e infine un grido gioioso di bimbo ‹‹ Mamma si è svegliato! ››. Le palpebre troppo pesanti non reggono e si abbassano; torna il buio.

 

La donna entra nella stanza, il viso stanco mostra molti più anni di quelli che effettivamente ha. Butta un’occhiata al letto. L’ “ospite”, come lo chiama la piccola, ha richiuso gli occhi. Meglio così, le ferite che ha riportato sono molto profonde, ha bisogno di riposare.

Si avvicina alla finestra, guardando appena il paesaggio desolato ormai familiare, e tira meglio le tende per chiudere fuori un tiepido sole, che con la sua uscita sembra farsi beffe di quel mondo in sfacelo.

Si gira nuovamente verso letto, troppo piccolo per una persona adulta. Con l’arrivo dell’ “ospite” la bambina è costretta a dormire con lei e lei è felice di avere qualcuno da abbracciare durante la notte.

Osserva meglio lo straniero, il lungo taglio sulla mandibola destra e altre piccole escoriazioni su quel viso che ricordava sempre perfetto, ma i capelli, anche in disordine, rimangono gli stessi, inconfondibili. Anche lui, con l’aria sofferente e trasandata, dimostra più anni di quelli che ha.

La guerra fa invecchiare.

Una lacrima le sta colando sul viso e quando se ne accorge, riscuotendosi dai suoi pensieri, la scaccia via, dirigendosi alla porta.

***

Di nuovo quella luce intensa. Il senso d’intorpidimento è su tutto il corpo. Deve essere per via delle medicine, devono starlo curando. Anche se non capisce chi.

Quando riesce ad alzare leggermente le palpebre, il suo sguardo viene ricambiato da due grandi occhi azzurri su un viso di bambina. ‹‹ Ciao. ››. Ma prima che riesca anche solo a pensare a una risposta, il sonno si impadronisce nuovamente di lui.

***

Ancora la stessa stanza, da quanto tempo è lì?

Un movimento alla sua destra gli dice che non è solo.

Spostare la testa gli costa fatica. La donna è di schiena, l’unica cosa, che alla penombra della stanza, si vede di lei, è una massa di capelli scuri lungo tutta la schiena, palesemente trascurati.

Quella donna l’ha salvato.

Chissà se sa chi è...

***

Sensazione di déjà-vu. Quegli occhioni azzurri e gai lo osservano ancora. Al riverbero del sole pomeridiano, fiammate rosse si muovono sinuose su dei capelli lunghi e mossi,fermati in due codini. ‹‹ Tu sei un angelo vero? ››. La voce fanciullesca esprime la domanda con innocente curiosità. Da qualche parte oltre la porta arriva una voce di donna severa ma allo stesso tempo dolce. ‹‹ Janine vieni di qua, deve riposare. ››. Un ultimo sguardo di attesa e poi la testolina rossa scompare dalla sua visuale.

***

È giorno, ma non saprebbe dire se mattina o pomeriggio dal flebile sole che entra nella camera dalle tende scostate.

La porta si apre e questa volta può vedere chiaramente la donna che da tempo lo sta accudendo e il respiro sembra fermarglisi a metà strada.

Salvato dal nemico.

‹‹ Ah, sei sveglio. ››. Il tono è atono e il viso non lascia trasparire alcuna emozione.

Lui prova a parlare, ma la gola riarsa e le labbra screpolate da tanti giorni di silenzio, protestano del tentativo.

‹‹ Bevi, sei disidratato. ››.

Draco Malfoy fissa quelle mani che gli porgono il bicchiere. Mano di nemico che continuano ad elargire benessere. Un pensiero improvviso, due grandi occhi azzurri e una cascata di capelli rossi. ‹‹ Dov’è tuo marito? ››. È l’unica domanda che gli viene in mente quando l’acqua sana la sua bocca assetata.

La risposta viene data al paesaggio brullo fuori dalla finestra. La donna non lo sta più guardando.

‹‹ La guerra miete molte vittime. ››.

Non c’è altro da aggiungere e la stanchezza della malattia prende di nuovo il sopravvento su di lui.

***

È buio nella stanza. L’unico raggio di luce è dato dal piccolo spiraglio della porta solo accostata. Voci concitate di là da essa.

‹‹ ...devi essere completamente impazzita! ››

‹‹ È impossibile trasportarlo nelle sue condizioni! ››

‹‹ Abbiamo faticato a trovare un posto sicuro per te e Janine e tu ci porti.. ››

‹‹ Harry, ti ho sempre detto che non volevo rimanere nascosta! ››

‹‹ Hermione, ti prego... ho già perso lui... ››. La voce conosciuta ha una nota di supplica.

Un cambio di argomento veloce. ‹‹ Comunque sia non siamo animali, non potevo lasciarlo là in queste condizioni e non potevo fare altrimenti che portarlo qui. Appena starà meglio potrai portarlo via... ››

Le voci si fanno sempre più lontane, probabilmente si stanno congedando.

Salvato dal nemico.

Abituati all’oscurità, gli occhi vagano per la stanza aiutati dalla pallida luna che fa capolino dalle tende. Nessuno dei suoi oggetti personali è visibile.

Salvato dal nemico.

Prigioniero.

***

Ancora un altro giorno, pressoché uguale a quelli prima. Ma pian piano le forze stanno tornando e con esse la lucidità.

‹‹ Se tu sei un angelo, dove sono le tue ali? ››.

 

 


 

 

15 febbraio 2012

Altre vittime di questa guerra senza fine. Questa mattina all’alba una donna e una bambina, madre e figlia, sono state trovate morte in un piccolo casolare nelle lande dello Yorkshire. Uccise entrambe dall’anatema senza ritorno.

Tramite indiscrezioni trapelate dal ministero, sembrerebbe che la donna in questione fosse Hermione Granger, nome conosciuto ai più perché negli anni precedenti spesso associato al Bambino Sopravvissuto. Il padre della bambina sarebbe un altro nome conosciuto: Ronald Weasley, dipartito l’anno scorso durante una battaglia.

Il casolare risultava imperturbabile grazie ad un incantesimo, finito con la morte degli abitanti; ancora non è chiaro come i Mangiamorte siano riusciti a compiere quest’ennesima strage. Ancora si hanno dubbi sulla reale responsabilità di tali maghi oscuri, data la mancanza del marchio nero, anche se, vista la presunta identità delle vittime, sembra molto probabile il loro coinvolgimento.

Ancora lutto quindi per la Gran Bretagna e in particolare per Harry James Potter che, se le indiscrezioni risultassero vere, si troverebbe ancora una volta solo.
m.a.

 

  
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