Desclamer: i personaggi di questa storia non mi
appartengono, tutti i diritti sono di J.K.Rowling,
tranne Janine. Questa storia non ha fini di lucro.
È leggermente triste per festeggiare l’inizio d’anno, ma tantè...
Buona lettura e auguri in ritardo
Monica
SALVATO DAL NEMICO
Inizialmente
una luce accecante.
Poi
lentamente gli occhi dello straniero si aprono e si abituano dopo tanto buio.
La stanza è
povera e piccola ma piena di piccoli oggetti, la maggior
parte inutili, le danno calore.
Un movimento alla sinistra del letto, troppo veloce per dei poveri occhi
stanchi. Il
rumore di una porta che gira sui cardini e infine un
grido gioioso di bimbo ‹‹ Mamma si è svegliato! ››. Le palpebre troppo pesanti
non reggono e si abbassano; torna il buio.
La donna
entra nella stanza, il viso stanco mostra molti più anni di quelli che
effettivamente ha. Butta un’occhiata al letto. L’ “ospite”,
come lo chiama la piccola, ha richiuso gli occhi. Meglio così, le ferite che ha riportato sono molto profonde, ha bisogno di riposare.
Si avvicina
alla finestra, guardando appena il paesaggio desolato ormai familiare, e tira
meglio le tende per chiudere fuori un tiepido sole, che con la sua uscita
sembra farsi beffe di quel mondo in sfacelo.
Si gira
nuovamente verso letto, troppo piccolo per una persona adulta. Con l’arrivo dell’ “ospite” la bambina è costretta a dormire con lei e
lei è felice di avere qualcuno da abbracciare durante la notte.
Osserva
meglio lo straniero, il lungo taglio sulla mandibola destra e altre piccole
escoriazioni su quel viso che ricordava sempre perfetto, ma i capelli, anche in
disordine, rimangono gli stessi, inconfondibili. Anche lui, con l’aria
sofferente e trasandata, dimostra più anni di quelli che ha.
La guerra fa
invecchiare.
Una lacrima
le sta colando sul viso e quando se ne accorge, riscuotendosi dai suoi
pensieri, la scaccia via, dirigendosi alla porta.
***
Di nuovo
quella luce intensa. Il senso d’intorpidimento è su tutto il corpo. Deve essere
per via delle medicine, devono starlo curando. Anche
se non capisce chi.
Quando
riesce ad alzare leggermente le palpebre, il suo sguardo viene
ricambiato da due grandi occhi azzurri su un viso di bambina. ‹‹ Ciao. ››. Ma
prima che riesca anche solo a pensare a una risposta, il sonno si impadronisce nuovamente di lui.
***
Ancora la
stessa stanza, da quanto tempo è lì?
Un movimento
alla sua destra gli dice che non è solo.
Spostare la
testa gli costa fatica. La donna è di schiena, l’unica cosa, che alla penombra
della stanza, si vede di lei, è una massa di capelli scuri
lungo tutta la schiena, palesemente trascurati.
Quella donna
l’ha salvato.
Chissà se sa
chi è...
***
Sensazione
di déjà-vu. Quegli
occhioni azzurri e gai lo osservano ancora. Al riverbero del sole pomeridiano,
fiammate rosse si muovono sinuose su dei capelli lunghi e mossi,fermati in due codini. ‹‹ Tu sei un angelo vero? ››. La
voce fanciullesca esprime la domanda con innocente curiosità. Da qualche parte
oltre la porta arriva una voce di donna severa ma allo stesso tempo dolce. ‹‹
Janine vieni di qua, deve riposare. ››. Un ultimo
sguardo di attesa e poi la testolina rossa scompare
dalla sua visuale.
***
È giorno, ma
non saprebbe dire se mattina o pomeriggio dal flebile sole che entra nella
camera dalle tende scostate.
La porta si
apre e questa volta può vedere chiaramente la donna che da
tempo lo sta accudendo e il respiro sembra fermarglisi a metà strada.
Salvato dal nemico.
‹‹ Ah, sei sveglio. ››. Il tono è atono e il viso non lascia
trasparire alcuna emozione.
Lui prova a
parlare, ma la gola riarsa e le labbra screpolate da tanti giorni di silenzio,
protestano del tentativo.
‹‹ Bevi, sei disidratato. ››.
Draco Malfoy fissa quelle mani che gli porgono il bicchiere. Mano di nemico che continuano ad elargire benessere. Un pensiero improvviso, due grandi occhi azzurri e una cascata di capelli rossi. ‹‹
Dov’è tuo marito? ››. È l’unica domanda che gli viene in mente quando l’acqua
sana la sua bocca assetata.
La risposta viene data al paesaggio brullo fuori dalla finestra. La
donna non lo sta più guardando.
‹‹ La guerra
miete molte vittime. ››.
Non c’è
altro da aggiungere e la stanchezza della malattia prende di nuovo il
sopravvento su di lui.
***
È buio nella
stanza. L’unico raggio di luce è dato dal piccolo spiraglio della porta solo
accostata. Voci concitate di là da essa.
‹‹ ...devi essere completamente impazzita! ››
‹‹ È
impossibile trasportarlo nelle sue condizioni! ››
‹‹ Abbiamo
faticato a trovare un posto sicuro per te e Janine e tu ci porti.. ››
‹‹ Harry, ti
ho sempre detto che non volevo rimanere nascosta! ››
‹‹ Hermione,
ti prego... ho già perso lui... ››. La voce conosciuta ha una nota di supplica.
Un cambio di
argomento veloce. ‹‹ Comunque sia non siamo animali, non potevo lasciarlo là in
queste condizioni e non potevo fare altrimenti che portarlo qui. Appena starà meglio potrai portarlo via... ››
Le voci si
fanno sempre più lontane, probabilmente si stanno congedando.
Salvato dal nemico.
Abituati
all’oscurità, gli occhi vagano per la stanza aiutati dalla pallida
luna che fa capolino dalle tende. Nessuno dei suoi oggetti personali è
visibile.
Salvato dal nemico.
Prigioniero.
***
Ancora un
altro giorno, pressoché uguale a quelli prima. Ma pian
piano le forze stanno tornando e con esse la lucidità.
‹‹ Se tu sei
un angelo, dove sono le tue ali? ››.
15 febbraio 2012
Altre vittime di questa guerra senza
fine. Questa mattina all’alba una donna e una bambina, madre e figlia, sono
state trovate morte in un piccolo casolare nelle lande dello Yorkshire.
Uccise entrambe dall’anatema senza ritorno.
Tramite indiscrezioni trapelate dal
ministero, sembrerebbe che la donna in questione fosse Hermione Granger, nome
conosciuto ai più perché negli anni precedenti spesso associato al Bambino
Sopravvissuto. Il padre della bambina sarebbe un altro nome conosciuto: Ronald
Weasley, dipartito l’anno scorso durante una battaglia.
Il casolare risultava
imperturbabile grazie ad un incantesimo, finito con la morte degli abitanti;
ancora non è chiaro come i Mangiamorte siano riusciti a compiere quest’ennesima
strage. Ancora si hanno dubbi sulla reale responsabilità di tali maghi oscuri,
data la mancanza del marchio nero, anche se, vista la presunta identità delle
vittime, sembra molto probabile il loro coinvolgimento.
Ancora lutto quindi per la Gran Bretagna
e in particolare per Harry James Potter che, se le indiscrezioni risultassero vere, si troverebbe ancora una volta solo.
m.a.