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Autore: An13Uta    07/06/2015    0 recensioni
-Ma non ti vergogni di avere un amico ritardato?-.
A ogni domanda come questa Kuro si sentiva prudere le mani,pronta a fare nero l'interlocutore,e con incredibile autocontrollo replicava:-Non è ritardato,è solo inadeguato.-.
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lieve accenno a KuroTenchou
Ispiarata a "Ragazzo Inadeguato" di Max Pezzali :3 VAI MAX!
Genere: Commedia, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Utaite Vari
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A Scuola con gli Utaite '
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RAGAZZO INADEGUATO





 

-Ma non ti vergogni di avere un amico ritardato?-.
A ogni domanda come questa Kuro si sentiva prudere le mani,pronta a fare nero l'interlocutore,e con incredibile autocontrollo replicava:-Non è ritardato,è solo inadeguato.-.
E in effetti era vero.
Tenchou non aveva handicap o problemi mentali. Tutte le sue stranezze erano cominciate quando aveva mangiato, ancora bambino,una medusa.
Da allora gli si era totalmente SMINCHIATO il cervello: funzionava come le insegne col neon fulminato,a intermittenza,un giorno sì e il resto del mese no,e anche quando azzeccava qualcosa sembrava troppo stupido da essere preso sul serio,tanto più che poi cominciava a fare i gargarismi o cose inadatte,o meglio,INADEGUATE alla situazione,e Kuro lo doveva trascinare via e giocare con lui a Morra cinese per farlo smettere.
Non sembrava handicappato a prima vista,sempre vicino o dietro a Kuro “per evitare che la picchino” diceva lui,ed era vero perché chiunque toccasse i suoi amici veniva poi da lui malamente pestato.
Non aveva veri e propri tic nervosi. Purtroppo l'unico momento in cui si incantava sembrava essere posseduto.
-Oh,ma è lo spirito della medusa che ho mangiato.-era solito dire dopo il suo delirio a chi gli chiedeva se fosse stato assatanato in quel momento.
-Perché le meduse gli fanno questo effetto.-aggiungeva Kuro un po' scocciata da quella domanda.
Ma doveva ammettere che in quei casi Tenchou era davvero raccapricciante.
Le pupille si dilatavano fino all'inverosimile,facendo quasi sparire le iridi azzurre,e poi gli occhi roteavano verso l'alto, facendo solo vedere il bianco. Cominciava a cantare una disturbante litania dapprima piano,poi sempre più forte, sempre più acuto,finché non apriva le braccia e spaccava tutto ciò che si trovava davanti,folle,continuando a cantare quella filastrocca infernale.
Kuro lo fermava tirandogli l'acqua in faccia:il ragazzo si fermava un attimo,sbatteva le palpebre facendo tornare gli occhi normali e sorrideva all'amica,innocente.
Kuro se lo sarebbe mangiato,quel ragazzo inadeguato.
I tentativi di farlo sembrare meno ritardato erano sempre dei fiaschi,specialmente quando lei e Koge,il suo secondo migliore amico,tentavano inutilmente di farlo andare nel modo giusto sui tapis roulant.
Tenchou sembrava trovare esilarante metterli alla massima velocità,appoggiare un piede e dare una facciata a terra perché rispedito indietro dal nastro,tanto da farlo ogni volta che si trovava in prossimità di un tapis roulant. C'era sopra qualcuno? Lo spingeva giù e si metteva a fare la sua routine INADEGUATA alla situazione.
Ogni tanto poi si infilava la punta del pollice in bocca, morsicchiandoselo tutto tranquillo,e somigliava,per via di quella posa innaturale,gli occhi persi nel vuoto e i movimenti quasi meccanici e impostati,ad un grosso animatronic pronto a saltarti addosso per spolparti gli arti e farti ingoiare le tue stesse viscere.
Ragionava coi piedi. Letteralmente.
Aveva dieci in matematica perché tutte le volte che facevano le verifiche si capovolgeva sulla sedia facendo finire la testa sotto il banco e i piedi sopra,in modo che, mentre il sangue gli partiva al cervello e cominciava a fare versetti disarticolati dal significato ignoto a bassa voce, impugnando la penna in qualche modo,scriveva coi suoi piedi e incredibilmente le azzeccava tutte senza neppure sapere cosa stava facendo.
-C'è da dire che ha un faccino terribilmente tenero.
È sempre,irrimediabilmente INADEGUATO,sia chiaro,ma non riesco a mollarlo in una qualche clinica per curargli quel pezzo di cervello rimasto.
E se devo essere sincera è anche divertente. Voglio dire,la gente tipo lo vede ed ha paura,poi io esco,gli dico “Vieni qui Tenchou e smettila di morsicchiarti il pollice” e lui mi sorride e fa “Ok” e mi segue mentre tutti lo guardano a bocca aperta perché uno che fa paura (non so perché la gente ha paura di lui,che non spaventa neppure ad Halloween) come lui che si fa comandare da un tappo come me non se l'aspettavano.-scrisse Kuro sul suo diario.
Alzò lo sguardo ed vide Tenchou che,tranquillo come sempre,seguiva con lo sguardo una farfalla bianca.
La piccoletta si posò sul naso del ragazzo,che incrociò gli occhi per vederla meglio.
Kuro sorrise,prese il telefono e gli fece una foto:lo trovava troppo tenero per lasciar passare quel momento.
-Kuro-chan,ma secondo te alle farfalle piacciono le meduse?-chiese lui ad un certo punto.
-Perché?-.
-Bianca è qui da un bel po'.-.
-Bianca chi? La farfalla?-.
-Sì. Mi ha detto che si chiama Bianca.-.
La ragazza rise:-Tu e le tue frasi strane!-.
-Inadeguate?-.
-Super inadeguate!-.


 
















ALEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE perché gli italiani sono rompi,io sono italiana e sono una testa di rapa!
EEEEEE sto sclerando di brutto.
#CIAAAAAAAAAAAAAAAOOOOOOOOOO
                                          An13Uta

   
 
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