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Autore: QueenFrozen    07/06/2015    4 recensioni
< Piacere, Steve Rogers! > si presenta. Il moro gli stringe debolmente la mano.
< Loki Laufeyson. > si limita a dire, tornando poi a disfare la valigia e a sistemare le sue cose nell'armadio.
< Questa camera è per tre persone, probabilmente arriverà qualcun'altr-->
< ROGERS! > Steve venne interrotto dall'irruenta irruzione di uno strano ragazzo. Alto, capelli marroni e corti, strani occhiali con lenti colorate addosso.
< ... COSA CI FAI TU QUI?! > gridò quasi sconvolto il biondo, fissando l'altro con sguardo incredulo.
< Ho corrotto il preside per farmi mettere in stanza con te! > esclama il ragazzo, avvicinandosi verso Steve con le braccia spalancate. Loki resta a fissarli, non volendo credere all'idea di dover condividere la stanza con due scalmanati.
[ School!AU ; ThorxLoki ; StevexBucky ; TonyxPepper
E' la mia prima fanfiction, spero non sia venuta un disastro. Buona lettura! ]
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Loki, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Loki non credeva che quel menomato del suo compagno di stanza stesse parlando sul serio, quella mattina a scuola.
Credeva che scherzasse quando disse di voler andare alla partita di football. Prima cosa perchè gli sembrava strano che a scuola appena iniziata organizzassero già una partita, e secondo perchè sì e basta.
Ma quando dal giorno dopo cominciò a fargli una testa così per convincerlo ad andare con lui, avrebbe solo voluto sbattere lui e sè stesso con la testa contro il muro. La partita si sarebbe tenuta la settimana prossima nell'enorme palestra della scuola. Era una specie di cerimonia di inizio anno, lo facevano sempre anche con i nuovi arrivati. Ma a Loki proprio non piaceva lo sport e in più Tony gli faceva davvero passare la voglia quando cominciava a tirare in ballo Thor. Il moro pensava che meno lo vedeva e meglio era, ma per tutta la maledetta settimana dovette sorbirsi le suppliche di Stark e sì, anche di Steve, che voleva andasse perchè giocava anche lui. 
Il povero ragazzo si arrese il lunedì seguente, dopo non aver passato nemmeno un fine settimana in pace a casa di zia Anne dato che Tony lo aveva tartassato persino di messaggi. Accettò quando gli rivelò che sugli spalti servivano i budini, e nonostante gli sembrasse strana come cosa, non potette resistere. I budini poteva dire essere il suo cibo preferito. Il compagno di stanza per un attimo restò perplesso, non capendo esattamente cosa avesse detto per farsi dire di sì, ma poi se ne fregò ed esultò come un bambino. 
La partita si sarebbe tenuta mercoledì pomeriggio, e Loki verso le due decise di andarsi a trovare un posticino riservato dove rilassarsi un po' e pensare a cosa avrebbe dovuto affrontare ( in bene e in male ), considerato che era impossibile stare in camera perchè Tony continuava a ricordare a Steve che alla partita sarebbe andato anche Bucky e il povero ragazzo per poco non si lanciava dalla finestra. 
La scuola era quasi deserta a quell'ora. Adocchiò subito una panchina sotto un albero, ben protetta dai raggi di sole piuttosto fastidiosi dalle foglie di quest'ultimo. Si andò a sedere con il suo solito libro in mano, sperando di potersene stare un po' in tranquillità. Ma non fece nemmeno in tempo a leggere tre pagine che sentì una voce abbastanza familiare venirgli incontro.

<< Ehi, Loki! >> lo chiamò il nostro caro Thor, avanzando verso di lui con un sorriso gentile stampato sul volto. Il moro alzò lo sguardo e ricambiò a stento il sorriso.
<< Ciao Thor. >> 
<< Ti disturbo? >> gli chiese, notando che era già tornato con la testa sul libro, ma sedendosi comunque accanto a lui.
<< Nono, figurati. Stavo solo leggendo. >> si affrettò a dire, tenendo sempre gli occhi incollati al libro. Il suo povero muscolo cardiaco cominciò a battere come d'abitutine ormai quando si ritrovava il biondone vicino. La panchina non era poi così grande, e di fatti erano seduti abbastanza vicini, le loro cosce quasi si sfioravano. 
<< Cosa leggi? >> gli chiese, mettendo una braccio sullo schienale di legno, dietro al ragazzo, avvicinandosi un po' per sbirciare le pagine.
A quel punto Loki mandò al diavolo ogni vana speranza di riuscire a poter leggere e tirò un leggero sospiro. << Percy Jackson. >> disse, chiudendo il libro e mostrandogli la copertina. << L'ultimo libro. >>
<< Ne ho sentito parlare. E' quello dove ci sono déi e cose mitologiche, no? >> gli chiese, essendo piuttosto ignorante in materia. Non amava molto leggere, ma quel nerd di Bruce ogni tanto lo teneva aggiornato sulle nuove uscite. Loki annuì.
<< Mi piace molto la mitologia, credo di aver letto la metà di tutti i libri che ne parlano. >> sorrise debolmente, continuando a fissare il libro che si rigirava tra le mani. 
<< Oh, bello. Io ne so molto poco invece. - accenna una risata, assumendo poi un'espressione pensierosa. - Però mi sembra che mia nonna mi abbia detto una volta che ho il nome di un dio. E' vero? >> 
<< Sì, tua nonna ha ragione. >> a quel punto Loki alzò finalmente lo sguardo verso di lui. Per un attimo si perse nei suoi occhi. Non aveva mai fatto caso a quanto fossero azzurri, e belli. Ma poi si affrettò a tornare alla realtà, scuotendo debolmente la testa. << Thor è il dio del tuono nella mitologia nordica. >> cominciò a spiegargli, senza smettere di guardarlo. << E.. adesso che ci penso.. è il fratello del dio di cui porto il nome io! >> si lasciò scappare una mezza risata. Non ci aveva fatto caso fino ad ora. Thor e Loki, i due fratelli della mitologia norrena, il cui però destino non era abbastanza roseo.
<< Davvero? Che strana coincidenza! >> Thor rise di rimando. Non sapeva nemmeno perchè, ma quella cosa gli fece piacere. Loki annuì di nuovo.
<< Anche se.. beh diciamo che non vanno molto d'accordo, si odiano. >> sorrise ancora, scrollando le spalle a quell'affermazione.
<< Beh, spero non faremo la stessa fine anche noi. >> disse il biondo, con le labbra incurvate in un sorriso più dolce, prendendo a guardarlo negli occhi. Il moro per qualche secondo rimase quasi spiazzato, e sperava che il leggero rossore che si era creato sulle sue guance non si notasse.
<< Già, lo spero anch'io. >> rispose, con un timido sorriso in viso.
Restarono a fissarsi. Per secondi? Minuti? Non lo sapevano nemmeno loro. Fu probabilmente solo un istante, ma così intenso da sembrare eterno. 
<< Credo si sia fatto tardi. >> riprese Thor, controllando l'orologio sul polso. << Il coach ci vuole tutti qualche ora prima per prepararci bene alla partita. Tu verrai, no? >> lo guardò, con un'espressione speranzosa.
<< Sì, certo. >> e a quel punto Loki si pentì di aver fatto dannare Tony in quella settimana per convincerlo ad andare. Gli era bastata una semplice richiesta da Thor ( e la consapevolezza che ci fossero i budini ) a non far nascere in lui altra risposta che non fosse "sì".
<< Bene, allora a dopo! >> il biondo gli lasciò una pacca leggera sulla spalla e si alzò.
<< A dopo. >> il moro lo salutò con un semplice sorriso, per poi prendere a guardarlo mentre andava via.
Tirò un lungo sospiro. Era passata più di una settimana, ma non sembrava essere cambiato niente. Thor gli faceva ancora battere il cuore con la sua sola presenza, e non voleva sapere come si sarebbe evoluta la cosa con il passare del tempo.
Restò lì per un'altra oretta a tentare di leggere il libro, ma aveva letto tre capitoli senza capire praticamete nemmeno una parola, così decise di rinunciarci e di ricominciare quando il suo cervello avrebbe ripreso a funzionare. 
Tornò in camera. Aprì la porta e trovò Tony a petto nudo davanti al divano, con due magliette poggiate sopra, intento a fissarle con aria pensierosa.
<< Oh, Loki! Capiti a pennello! >> lo prese da un braccio e se lo trascinò vicino, indicandogli i due indumenti. << Quale delle due dovrei mettermi secondo te? >>
Il ragazzo guardò le maglie confuso. Erano due T-shirt identiche della Nike, tranne che per il colore. Una rossa e l'altra nera.
<< .. per la partita? >> gli chiese, non capendo per quale motivo si stesse facendo problemi sul come vestirsi per una semplice partita.
<< Esatto, ci sarà anche Pepper e voglio farmi notare. >> affermò il ragazzo, annuendo convinto. Loki ancora non capiva in che modo si sarebbe fatto notare con una comune maglietta sportiva, ad una partita di football, ma se c'era una cosa che aveva imparato in una settimana lì, era che Tony Stark era un tipo parecchio strano e che provare a capirlo era partita persa fin dall'inizio. Per cui finse di capire e scelse una maglia.
<< Uhm.. quella rossa, credo. >> la indica, scrollando le spalle.
<< Perfetto! >> il ragazzo afferrò la maglietta e la indossò velocemente, dirigendosi poi verso la cassettiera ad un lato della camera, aprendo un cassetto e vagando con lo sguardo sulla sua veramente inquietante collezione di occhiali da sole. Li aveva ordinati per colore ( il colore delle lenti, precisiamo ), ogni tonalità e sfumatura, ed erano circa cinquanta, e lui sosteneva di averne ancora un centinaio a casa. Loki lo ignorò andando a riporre il libro nello zaino e sdraiandosi sul letto. Lui non si sarebbe cambiato, non gliene fregava più di tanto.
<< Steve è già andato? >> chiese, mentre prese a strofinarsi gli occhi.
<< Sì. >> gli rispose distrattamente l'altro, intento a provarsi gli occhiali davanti allo specchio.

Passarono così l'ultima mezz'oretta rimasta prima della partita, Loki sul letto e Tony a misurare occhiali, optando infine per quelli blu.
Arrivarono nella grande palestra allestita per l'occasione e subito adocchiarono da lontano Bucky, Darcy, Jane, Natasha, Bruce e Pepper seduti sugli spalti. Loki si stupì che ci fossero davvero degli spalti in una palestra scolastica, ma era talmente grande che probabilmente la usavano per tornei scolastici o roba così. 
<< Salve gente. >> salutò Tony, sedendosi accanto a Bucky e facendo l'occhiolino a Pepper, che ricambiò con una plateale occhiata al cielo. Non sembrava apprezzare molto le avance del ragazzo. Loki si sedette al gradino di sotto, accanto a Natasha che stava tranquillamente fumando una sigaretta. 
Jane era visibilmente impaziente, e piuttosto agitata. Continuava a muovere le gambe e a sbuffare.
<< Jane, per Cristoforo Colombo, la vuoi finire? >> le chiese Darcy, stufa. Come risposta ricevette una smorfia contrariata ed un ulteriore sospiro.
<< Io credo che questa cotta per Thor ti stia un po' sfuggendo di mano. >> commentò Natasha, dando un altro tiro alla sigaretta.
Tony battè un dito sulla spalla di Darcy per farla girare verso di lui, parlandole poi a bassa voce. << Non credi che sarebbe ora di dirglielo? >>
<< Per carità, Stark. Andrebbe dritta a suicidarsi. >> rispose lei, imitando il suo tono. Bucky non potè non trattenere una risata. Jane era praticamente l'unica nella scuola a non sapere che il biondo in questione fosse omosessuale, e detto francamente nessuno riusciva a capire come avesse fatto. Ma l'amica davvero non se la sentiva di andare al suo funerale, per cui decise di tenerglielo nascosto, o comunque fingere che lei lo sapesse, sparando qualche battutina di tanto in tanto, ma Jane era davvero una testa dura.
<< Dirgli cosa? >> si intromise Loki, parlando anche lui a bassa voce.
<< Che il biondone è gay. >> gli rispose Tony, ridendo sotto i baffi, e ricevendo uno sguardo poco amichevole da parte di Bruce. A loro divertiva parecchio questa storia di Jane, immaginavano sempre come sarebbe stata la sua reazione quando lo avrebbe saputo. Erano davvero degli ottimi amici, sì.
Loki a quell'affermazione, si lasciò scappare un sorriso. Allora probabilmente aveva una possibilit- .. no, santo cielo, Loki. A cosa pensi?! 
Si riprese subito, notando un certo movimento sul campo.
<< Comincia! >> Darcy sfregò le mani e si schiarì la voce. In tre anni che stava in quella scuola, alle partite non faceva altro che gridare e lanciare imprecazioni, dolce ed elegante come una classica ragazza di sedici anni. 
Subito adocchiarono Clint, Thor e Steve. I biondi erano in squadra insieme, mentre l'altro ragazzo era nella squadra avversaria.
<< Cristo, gioca anche Fury? >> chiese Tony, sgranando gli occhi verso il campo.
<< Tony, sul serio, è il suo ultimo anno, evita di farti uccidere prima che lasci la scuola. >> commentò Bruce, senza distogliere lo sguardo dalla partita.
<< Oh andiamo! Io non faccio nulla, è lui che mi odia a prescindere! >> esclamò Stark, sbuffando.
<< Ma davvero? Vuoi che ti elenchi tutti i dispetti che gli hai fatto in questi quattro anni? Finiremmo stasera. >> rispose Bucky, con una mezza risata.
Tony non fece in tempo a replicare che Darcy li rimproverò di stare zitti e di non azzardarsi a fiatare fino alla fine della partita. I ragazzi dovettero arrendersi, sapevano quanto poteva essere manesca l'amica. 

Passò qualche minuto e verso di loro si diresse un ragazzo biondino, con un cappellino in testa e una specie di scatola in mano.
<< Ehi ragazzi! >> esclamò questo, con un sorriso sul volto.
<< Pietro! Ti sei messo a fare il venditore ambulante? >> lo salutò Tony, mentre tutti gli altri accennarono un gesto con la mano o un sorriso, Loki compreso. Il ragazzo rise.
<< Non proprio, mi sono offerto volontario per servire gli snack. Volete qualcosa? >> chiese lui, con tono allegro.
<< Perchè no! >> esclamò Pepper, avvicinandosi per controllare cosa ci fosse di buono nella scatola.
<< Beh, se è gratis. >> Tony scrollò le spalle e afferrò due pacchetti di patatine alla paprika, ed uno lo aprì e lo porse a Bucky. Erano le preferite di entrambi. 
Loki mantenne fede alla sua parola e prese un budino al cioccolato, mentre gli altri si divisero pop-corn e barrette al cioccolato. Tranne Darcy, troppo occupata a fissare il gioco con un'espressione davvero inquietante. 
Pietro li salutò ed andò via, mentre loro cominciarono a mangiare tranquilli.
<< Steve oggi è in gran forma. >> commentò Bruce, all'ennesima giocata buona del biondo.
<< Lo è sempre. >> precisò Bucky, mettendo in bocca un'altra patatina e scostandosi i capelli dal viso con il dorso della mano. 
<< Io non lo so che cosa aspettate a dichiararvi voi due. >> Natasha in quegli argomenti era sempre la prima a dire la sua, ad incitare ed incoraggiare. La maggior parte delle coppiette in quella scuola, stavano insieme grazie a lei.
<< Io Rogers non lo sopporto più, quindi se vi date una mossa fate un favore a tutti. >> disse Tony, con la bocca piena.
<< Ha ragione. >> Loki aveva vissuto quell'esperienza in prima persona e volle testimoniarla anche lui, con una leggera risata. 
<< Vedremo. >> si limitò a dire Barnes, con un sorrisetto sghembo sul volto.
<< SI! OH SI! GRANDE! >> Darcy scattò in piedi al punto segnato dalla squadra con i biondi, esultando con la sua solita grazia.

La partita finì e la vittoria andò al team di Thor e Steve. 
I ragazzi scesero dagli spalti ed uscirono dalla palestra. Pepper dovette andarsene subito, si era candidata come rappresentate d'istituto e aveva un incontro con il preside,  ma stavolta almeno si degnò di ricambiare il saluto di Stark. Lo stesso fece Bruce, che se ne andò a casa. Gli altri invece, aspettarono gli amici.
<< Ehilà, campioni! >> esclamò Tony, vedendo arrivare i biondi.
<< Abbiamo cominciato bene l'anno, eh? >> chiese Thor, battendo il cinque al ragazzo.
<< Da paura direi! >> si intromise Darcy, salutando gli amici, mentre Jane si limitò a fare un gesto con la mano e ad accennare un sorriso.
<< Concordo. >> disse Bucky, sorridendo verso Steve, che ricambiò contento. 
<< Allora, che ne pensi? >> chiese Thor a Loki, sorridendo speranzoso.
<< Penso che sei stato.. fulminante! >> i due scoppiarono a ridere, sotto gli sguardi confusi degli amici, che comunque li ignorarono e ripresero a parlare tra di loro.

Avevano passato una bella giornata, e piano piano Loki prendeva sempre più confidenza con ognuno di loro, e probabilmente nella sua testa cominciava a crescere la consapevolezza che sì, forse provava davvero qualcosa per Thor.
   
 
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