Questo capitolo è abbastanza corto, e penso che lo saranno anche gli altri, se li pubblicherò….
Per il rating della storia, per ora ho messo verde, poi si vedrà… E …. Non c’è nient’altro da dire se non… leggete e recensite… se volete.






Cap.1-Black Devil


Adoro questo posto, questo angolo di giardino nascosto dove non c’è mai nessuno. Adoro stare qui da sola a pensare fumando sigarette di nascosto da mio fratello.
Vengo qui sempre, incurante del caldo o del freddo in questo caso, visto che è quasi la fine di ottobre.
Do un’ altro tiro alla sigaretta quando…
- Ehy, Weasley! Che ci fai qui ?!-
Mi giro di scatto e vedo una ragazza minuta, con la pelle bianchissima, i capelli neri a caschetto più lungo davanti, con un piercing al centro del labbro e almeno un centinaio alle orecchie. Indossa una divisa si Sepeverde modificata con un migliaio di spille da balia e borchie e invece delle scarpe della divisa porta ai piedi un paio di anfibi neri alti –di quelli con la punta di ferro- alti quasi fino al ginocchio.
-Parkinson- rispondo
Non mi sarei mai aspettata che lei conoscesse questo posto… com’è bella però…
ASPETTA GINNY!!! Non hai veramente pensato che la Parkinson è bella, vero?!?
Ecco ora parlo anche da sola, perfetto.
La Parkinson si avvicina e si siede sull’ erba accanto a me e rimaniamo un po’ in silenzio mentre io continuo a fumare.
-Una brava Grifondoro come te non dovrebbe fumare- mi dice le dopo un po’ in tono ironico guardandomi di tralice.
-E una Serpeverde stronza e acida come te non dovrebbe parlare con una “traditrice del suo sangue” come me- le dico ricambiando il suo sguardo.
Lei fa una smorfia tra l’ironico e il disgustato.
- Forse non sono così stronza e acida come la gente crede, Weasley-
- Forse, o forse no- le dico spegnendo la sigaretta ormai finita – sta a te dimostrarlo-
Lei non mi risponde e s mette a cercare qualcosa nella sua borsa piena di toppe e spille di quelli che penso siano gruppi musicali babbani e quando finalmente trova quello che stava cercando tira fuori un pacchetto di sigarette nero con la scritta argentata Black Devil.
- Vorrei dimostrarlo, ma non posso- risponde tirando fuori dal pacchetto una sigaretta nera e accendendosela.
E quando l’accende sento un profumo dolciastro, strano ma buono… tabacco e… vaniglia!
- Sono alla vaniglia?!- le chiedo stupita.
Lei sorride, di un sorriso vero, non di quelli che mi rivolge di solito e sento inspiegabilmente un battito del mio cuore mancare.
- Già- mi risponde e poi, dopo aver dato un altro tiro mi porge la sigaretta.
Dopo un attimo d’esitazione –durante il quale sono certa di essere arrossita- la prendo e do un tiro. Ci penso un po’ su e decido che mi piace, e tanto anche, e quando la Parkinson me lo chiede io annuisco e lei mi sorride, ancora.
Gliela ripasso e continuiamo a steccarci quella sigaretta alla vaniglia, facendoci un tiro per uno, dimenticandoci del fatto che siamo una Grifondoro e una Serpeverde, Ginny Weasley e Pansy Parkinson e che, in teoria, dovremmo odiarci.





P.S. Le Black Devil sono le sigarette che fumo io, caso mai interessasse a qualcuno