Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: BELIEBER_G    08/06/2015    1 recensioni
Egli chiuse immediatamente la porta, fin che non si udì un urlo femminile che gridava il suo nome. Rimasta intrappolata in casa, c’era Emily. Non era la sorella di nessuno, era un’orfana che avevano adottato qualche tempo prima, avendo pietà di lei. Peter sgranò gli occhi e corse di nuovo dentro, notando che la ragazza era intrappolata nella sua camera. Il ragazzo tentò di sfondare la porta prima con la spalla ed infine con il piede, con successo. Raccolse la sua amica e la portò velocemente dentro il rifugio, sana e salva, anche se un pò tremolante dalla paura. Emily doveva a Peter la sua vita.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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Davanti a noi stanno cose migliori di quelle che ci siamo lasciati alle spalle.
-C.S.Lewis.
 
Piangendo la piccola Lucy, si andò ad incontrare con il professore proprietario del castello: un uomo anziano, con una folta barba lunga bianca. La signora Mecready arrivò dal piano di sotto tutta furiosa, ma quando vide la bambina piangere, decise di portarla via con se, mentre il professore fece venire dentro il proprio ufficio i due fratelli maggiori: Susan e Peter.
“Ma va tutto bene signore, è tutto sotto controllo.” Disse velocemente Peter, avendo paura che il signore li sgridasse. “E quindi la bambina piange.” Commentò egli, accendendosi la pipa. “E’ una bambina, crede in molte cose. E’ convinta che ci sia un mondo magico dentro l’armadio. Anche la nostra sorellastra.” Disse  Susan, che si sedette sul divano davanti al professore. “Che cosa?!” esclamò il più anziano,stupito. “E una foresta con animali magici.” Continuò la ragazza. “E com’era?” domandò il professore,sempre più stupito. “Era come ascoltare una persona davvero fuori di se.” Rispose Susan. “No no non lei, la foresta!” ripeté l’uomo. “…Lei le crede mi pare.” Intervenne Peter, confuso. “E voi no?! E’ vostra sorella.” Commentò il professore. “Lo avete detto voi, è una bambina.”
***
Il giorno dopo, per dimenticarsi tutto, i fratelli si misero di fuori a giocare a baseball, sfruttando il sole che era salito in cielo. Mentre Lucy se ne stava in disparte a leggere, Peter stava tirando una palla contro Edmund che la spedì dentro la stanza vuota,rompendo un vetro. Se li avesse visti la Mecready, sarebbero stati nei guai. “Bel tiro Ed.” sbuffò Peter, notando i vetri rotti. “Proprio un bel tiro!” esclamò Emily, ridendo, quando Peter la guardò come per indicarle di non incoraggiarlo. Proprio in quel momento, si udirono dei passi che andavano verso di loro. “La Mecready!” esclamò Susan, allarmata. Edmund corse subito verso l’armadio e l’aprì,convincendo tutti ad entrare. In quello spazio stretto e chiuso, tutti si pestarono i piedi a vicenda ed indietreggiando sempre di più, Susan e Peter finirono col sedere su una folta neve bianca,che attutì la loro caduta. I due si guardarono intorno meravigliati, fin che non arrivò il senso di colpa. Peter tentò di dire qualcosa, ma non ci riuscì. “Non preoccuparti, i bambini giocano troppo con la loro mente, di questi periodi.” Intervenne Emily, notandolo. Peter sospirò e poi l’abbracciò di colpo. “Credo che chiedere scusa non basti.” Disse poi, guardando le due ragazze. “No..Io non credo.” Disse Emily. “..Ma questo è meglio!” esclamò Lucy, che tirò subito dopo una palla di neve verso Peter. La famiglia felice iniziò a divertirsi con quella tanta neve che aveva intorno, fin che Edmund non digrignò i denti, infastidito. “Chiedi scusa Ed.” disse Peter, come fosse un ordine. “Neanche tu ci credevi!” esclamò l’altro. “Chiedile scusa!” “Okay! Mi scuso.” Disse infine e poi si guardò intorno, ricordandosi di quello che aveva promesso alla regina di Narnia. “Che ne dite di andare ad esplorare in giro?” domandò poi. “Secondo me Emily e Lucy dovrebbero decidere.” Commentò Peter. “Oh! Io vorrei portarvi dal signor Tumnus.” Esclamò Lucy, con il sorriso. Peter annuì e poi prese alcuni cappotti pesanti dall’armadio che li avrebbero aiutati a sconfiggere il freddo.
  
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