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Autore: auroramyth    08/06/2015    4 recensioni
“È qui!”, pensa appena sente le ruote dell’auto stridere sull’asfalto lucido del vialetto e il motore spegnersi.
“Tom è qui!”
Non sa come fa ad esserne certa, ma ha quel presentimento.
È come se dentro di sè se lo sentisse, più che una questione di riconoscimento dell’auto.
Spalanca la porta di ingresso e si appoggia allo stipite.
Lo guarda mentre, occhiali da sole a coprirgli gli occhi, avanza verso di lei.
-Seele, sono qui…-
Seele, è così che lui la chiama e come hanno iniziato a chiamarla tutti… Seele, Anima… perché lui le dice, o meglio diceva, sempre che lei era la sua anima, il “gemella” era sottointeso…
Trovava molto tenero che Tom le facesse capire di amarla tanto da chiamarla in quel modo.
Ma forse, visto come era finita tra loro, aveva preso un grande abbaglio e aveva finito per confondere del buon sesso con l’amore vero.
Ora non più.
Non ci tiene a farsi calpestare ancora.
Lei ora vuole tutto.
Amore e lieto fine.
Non ha intenzione di accontentarsi di niente di meno.
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Sequel di "The Playmate" (ma si può leggere anche senza aver letto la storia precedente che è autoconclusiva e con protagonista l'altro gemello!)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'She is the dream of my forever'
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a My Space: eccoci all'ultimo capitolo, mi scuso fin d'ora per il ritardo infinito nella pubblicazione.
Non mi dilungo in inutili chiacchiere se non nel lasciarvi i miei più sentiti ringraziamenti.
Grazie a Jasmb per aver aggiunto la storia alle seguite, a: Sommerfugl, Silents_words, Phantom Rose, memy881 e Alice Herondale per aver commentato il precedente capitolo e infine un grazie a quanti leggeranno e commenteranno quest'ultimo!
Grazie a tutti e buona estate!





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CAPITOLO 4

 
Seele sta prendendo il sole da un po’ di tempo, quando Bill le si butta accanto, sedendosi scompostamente sull’asciugamano di Amber che al momento è in acqua a sguazzare.
-Ciao, Seele!-
-Ciao, Bill…- le risponde lei non con lo stesso tono entusiastico di lui.
-Posso parlarti due minuti?-
Seele comincia a guardarsi intorno alla ricerca di una via di fuga, ma sembra che al momento siano tutti troppo occupati a spassarsela per potergliene offrire una.
Lei teme cosa possa dirle Bill in privato, dal momento che il rapporto tra loro non è mai stato molto disteso.
E che aveva sempre fatto di tutto per ostacolarli quando stavano insieme lei e Tom in precedenza.
Inoltre, tutte le volte che si erano ritrovati soli, momenti ben ponderati da Bill in cui era sicuro di poter rimanere solo con lei, erano sempre finiti a litigare pesantemente e scannarsi verbalmente.
-Ehm, certo… dimmi pure…- si rassegna ad acconsentire lei.
-Mi sono promesso che sarei venuto a parlarti e a scusarmi con te per come mi sono comportato in passato nei tuoi confronti… Sono stato un bastardo, un vero bastardo… E ora ho capito che non lo meritavi… Spero che prima o poi vorrai perdonarmi e volevo farti sapere che se hai bisogno di una spalla su cui appoggiarti e qualcuno a cui chiedere come funziona quella testa calda di mio fratello io ci sono… per davvero questa volta… Ecco, l’ho detto… Ho sputato tutto il rospo, ora sta a te… Ribattere o insultarmi, vanno bene entrambi e me lo meriterei anche a dir la verità…-
Seele riduce gli occhi a due fessure e lo scruta con diffidenza.
-Non riesco a capire se mi hai detto tutto ciò per attaccar brighe o se sei serio…-
-No, no, non voglio assolutamente litigare con te! L’abbiamo già fatto a sufficienza e per delle stronzate… Sono assolutamente super serio! Te lo giuro…-
Lei ci riflette per un attimo poi replica: -Te l’ha detto Tom di venire a dirmi questo, vero?-
-No, Seele, a di la verità non lo sa che sono venuto a parlarti, ma sicuramente se n’è accorto, visto che ci sta fissando ora.- le dice Bill, indicando nella direzione di Tom con la testa.
Effettivamente il suo ragazzo se ne sta piantonato sulla spiaggia a gambe divaricate e braccia incrociate sul petto a qualche metro da loro e li guarda con un espressione confusa e scettica.
Bill si alza in piedi, con una leggera espressione di delusione sul volto.
-Beh, io adesso vado… Ti chiedo solo di pensare a quello che ti ho detto… Ci terrei molto che le cose tra noi fossero distese d’ora in poi… So quanto tiene a te Tom, l’ho visto e lo sento… Perciò so che sarebbe contento se noi finalmente andassimo quantomeno d’accordo, perciò ti chiedo di pensarci… se non vuoi farlo per me, se non altro fallo per lui…- le dice con un sorrisetto colpevole sulle labbra.
Lei gli sorride genuinamente per la prima volta in assoluto.
-Questo si chiama ricatto morale, Bill…-
Lui ghigna.
-Chiamalo come ti pare, la sostanza è la stessa…-
Lei ridacchia gettando indietro la testa.
-Va bene, Bill. Ci penserò, promesso…-
-Grazie, Seele…- le dice dolcemente.
Poi si china e le bacia i capelli.
Seele resta basita, impalata a bocca aperta, per parecchi secondi anche dopo che Bill se n’è andato, per l’inaspettato gesto d’affetto nei suoi confronti.
Comincia a credere che Tom avesse avuto ragione quando le aveva detto che Bill nell’ultimo anno è molto cambiato.
Crede di averne appena avuta la dimostrazione.
Le parole di Bill, le sue espressioni benevole e i suoi gesti d’affetto l’hanno talmente sconvolta che neppure si accorge che il posto di Bill, e di Amber prima di lui, viene occupato da Tom.
-Allora?- le domanda con apprensione, temendo che abbiano litigato ancora, ma confuso dal bacio di Bill.
Che fosse un bacio di Giuda?
-Allora che?- ribatte lei ancora in stato confusionale.
-Di che avete parlato voi due?-
-Bill si è scusato con me, ha detto che non ha intenzione di litigare più e che anzi ci sarà per me se avrò bisogno…- gli rivela con un tono talmente stupito che Tom capisce che per lei stessa questa è una novità assoluta.
Ad ogni modo è contento che finalmente Bill abbia deciso di smettere di fare lo stronzo con Seele, e crede di sapere di nuovo di chi è il merito di questo cambiamento nel fratello.
Non può evitarsi di sorridere alle parole della sua ragazza.
-Dunque? Cosa pensi di fare con lui?-
-Credo che gli darò una chance per dimostrarmi che è cambiato… ma non subito, prima voglio farlo rosicare un po’…-
-Stai cercando di mettere in atto una subdola e meschina vendetta, amore mio?!- la canzona Tom.
-Può darsi… la cosa ti disturba?-
-No, se prometti di non farla durare molto… Si merita di rimuginare un po’ su come si è comportato, io stesso lo ammetto… Ma rischi a tirarla per le lunghe di finire come eravate un anno fa…-
-Lo so benissimo, Tom… Stasera ci parlo, promesso!-
-Brava, tesoro mio!- le dice mentre si china a darle un bacio sulla bocca.
-Beh, io vado un po’ in acqua, vieni con me?-
-Sì! Assolutamente! Mi va proprio un bel bagno!-
 
Quella sera Seele approfitta del momento sigaretta che sa che Bill si prende sempre prima di cena per andare a parlare con lui come promesso a Tom, che la aspetta nella hall insieme a Gustav e Georg in attesa che anche le ragazze siano pronte e li raggiungano.
Lo trova appoggiato alla balaustra del terrazzino sospeso sull’acqua del loro hotel, mentre contempla il tramonto, con Pumba stravaccato accanto a lui.
-Ehi, Bill!-
-Seele…- risponde buttando fuori il fumo di bocca in una nuvoletta grigia.
-Tutto bene?- continua.
-Io sì, e tu?-
-Bene… Vuoi?- le dice offrendole il pacchetto di sigarette.
-Perché no?!-
Ne prende una e Bill molto cavallerescamente gliela accende avvicinando la fiamma dell’accendino alla sigaretta che pende dalle sue labbra.
-Sono qui per parlarti di quanto ci siamo detti oggi…- dice mentre aspira il fumo acre e forte della sigaretta.
-Adesso tocca a me…- continua mentre butta fuori il fumo a sua volta.
-Dimmi.-
-Ti perdono, Bill. Semplicemente questo: ti perdono…-
Bill le fa un sorriso di riconoscenza e poi la abbraccia di slancio.
Non l’ha mai fatto prima di allora, non si è mai avvicinato a lei, e la sensazione di averla tra le braccia le comunica un forte senso di protezione.
Si sente come un fratello maggiore pronto a difenderla.
-Non lo avrei mai creduto possibile in passato, ma ti voglio bene, Seele!- le confessa con voce tenue.
-Anche io te ne voglio, Bill! Te ne ho sempre voluto, anche se mi facevi la guerra…-
-Ti chiedo di nuovo scusa, non capiterà mai più… D’ora in poi ci sarò per te, e ti tratterò come un fratello tratta la propria sorellina, promesso!-
Bill le bacia castamente i capelli e la stringe ancor di più a sé.
Tom li interrompe proprio in quel momento.
-Ehi, Bill, ci stai provando con la mia ragazza per caso?- gli chiede sarcasticamente, fingendosi geloso del loro abbraccio.
-Per nulla, Tom… Non che non sia bellissima, ma ho già la mia Amber…- gli dice, mentre scioglie l’abbraccio e gli fa l’occhiolino.
-Meno male che hai messo le cose in chiaro, Bill, o questa notte avresti dormito sul balcone!- interviene Amber che si palesa ai loro occhi, sbucando da dietro l’angolo.
In un attimo tutti i loro amici si fanno avanti dagli angoli bui della terrazza e li accerchiano.
-Ci stavate spiando?- urla Bill sconvolto, accusandoli con lo sguardo.
-No, stavamo origliando a dire la verità! Volevamo assicurarci che non finisse in un massacro e bagno di sangue…- gli dice Amber con un tono di totale innocenza.
Bill e Seele li fissano sconvolti, finché tutti, all’unisono, scoppiano a ridere, loro compresi.
“È finita!”, pensa Seele, mentre guarda tutti che chiacchierano serenamente tra di loro, ridendo e scherzando, “Finalmente sono dove voglio stare e con chi sono felice!”
  
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