Ok,
lo so…
Dovrei
continuare la mia serie a capitoli e accantonare le ideuzze che mi vengono, per
concentrarmi al meglio su di essa… ma al momento mi riesce veramente difficile.
Mi
andava di scrivere questa breve lettera, e l’ho scritta…. Non massacratemi per
questo! ^_^
Prometto
che d’ora in avanti scriverò solo per la serie capitoli, nessun’altra one-shot…
lo giuro!
Non
vorrei dilungarmi come al solito, in barbosi soliloqui, ma alcune cose devo
proprio dirvele… cercate di resistere, ok? ^_^
Questa
one-shot è partita dall’idea di fare un prequel… per coloro che non avessero
ancora letto L’attimo prima del volo (vi
consiglio di farlo, per comprendere al meglio il tutto) questa storia risulterà
un po’, come dire, confusa… vi farete delle domande che solo leggendo l’altra
one-shot riuscirete a risolvere. Chi invece ha letto la storia originale,
riuscirà a comprendere dal prequel, molte più cose…
Ron
in questa lettera parla in prima persona. I suoi sono i sentimenti di un uomo
distrutto dal dolore e dal rimpianto… ha deciso di farla finita ma… deve ancora
fare una cosa prima di andarsene. Deve spiegare, a modo suo, come sono andate
veramente le cose…
Non
vi anticipo altro… posso solo augurarvi una buona lettura!
I
ringraziamenti, che di solito metto all’inizio, in questa ff sono invece alla
fine… non mi sono dimenticato di voi, ragazzi! Non dubitate!
Buona lettura!
Lettera dall’inferno [Prequel de
L’attimo prima del volo…]
Vieni
a me…
Perché
possa penetrarti la mente con i miei desideri.
Perché
possa infliggerti colpi e ferite con le mie domande.
Perché
possa sconvolgerti l’anima e osservarla smarrita in libertà.
Sorridere
nel cogliere l’imbarazzo.
Impazzire
nel sentire la fierezza.
Vita…
Sono
io che ti torturo nella mia verità…
14 Dicembre. Sera. Ore 23.03
Luogo indefinito della Scozia.
Credi che sia facile per me?
Credi che compiere questo passo sia
cosa semplice?
Allora
vuol dire che non hai mai capito nulla di me. Per tutti questi anni che siamo
stati insieme, per tutte le volte che l’abbiamo scampata per un pelo… non è
significato niente per te?
Non credi
di dovermi quantomeno un po’ di gratitudine, visto che ti sono stato accanto
sempre e comunque, anche nei momenti di difficoltà?
No, questo
tu non lo consideri… ti crogioli nell’assurda convinzione che tutto ti sia
dovuto in ogni caso e forse… credi che questa lettera ti spetti di diritto.
Non so neanche io perché la sto
scrivendo…
Forse non
voglio lasciare le cose fatte a metà. Forse credo, o per meglio dire spero, di
saldare il mio debito raccontandoti la mia storia. Ma in questa fasulla
condizione d’esistenza, c’è soltanto un piccolo particolare che non mi permette
di riposare in pace.
Io non
salderò mai il mio debito con il destino. Non potrò mai ripagare la terra di
quello che le ho sottratto. Sarò costretto a vagare per l’eternità in uno
spazio d’ombra e polvere, senza riuscire a trovare il riposo… quel riposo che
anelo da giorni.
Voglio saper guardare il mondo a
testa alta.
Voglio
andarmene senza rimorso. Voglio abbandonare questa vita per abbracciarne
un’altra… migliore, spero. Voglio… o ancora il diritto d’avere qualcosa? Posso
io, il più atroce degli assassini, sperare nella pace eterna? Non lo so…
A volte mi chiedo come sia potuto
accadere…
È stato un
attimo, un maledettissimo attimo.
Prima era
viva, sana… battagliera. Pronta a tutto per difendere le proprie convinzioni e
le proprie scelte. Pronta a mettersi con tutta se stessa contro chi le
impediva, con così tanta ostinazione, di proseguire il suo cammino. Pronta a
mettersi contro di me…
E un
attimo dopo… la sua anima si era dissolta, per non fare più ritorno. I suoi
bellissimi occhi si erano a poco a poco chiusi, in un agonia straziante che non
ha nulla a che vedere con il dolore… qualcosa di significativamente intenso che
ti corrode dentro, e che non ti abbandona più..
Sai che la vedo ancora nei miei
sogni?
La vedo e
la sua immagine mi resta nitida nella mente, in ogni attimo, in ogni secondo,
in ogni momento… vedo il suo corpicino in una pozza di sangue, pallido e
straziato. Vedo la vita che la sta abbandonando. Vedo la sua anima allontanarsi
sempre di più. Vedo… quando l’unica cosa che vorrei fare è chiudere gli occhi.
Ma non
posso. Non posso dimenticare… non ci riesco e anche se gli sforzi in questi
anni, si sono fatti sempre più pressanti, non sono riuscito a dimenticare. Non
sono riuscito ad oscurare l’unica luce che mi teneva ancora attaccato alla
realtà.
Come posso riuscirci?
Come posso
anche solo minimamente pensare di dimenticare quando, dentro di me, sento la
forza decisa del rimpianto?
Quando è
caduta a terra, il mondo mi è crollato addosso. Non sentivo più le gambe, i
pensieri erano solo collegamenti sconnessi che mi ronzavano nel cervello, la
gola mi si è fatta arsa, secca… non ero più io. Mi sono inginocchiato senza
forze davanti al suo corpo, non sapendo cosa fare… non sapendo cosa dire. Avrei
dovuto dire qualcosa?
Tu sei
rimasto immobile, incredulo. La consapevolezza nei tuoi occhi si faceva ogni
attimo sempre più viva, stavi cominciando a capire… Ci sei riuscito davvero?
Capire…
no, forse non ci sei riuscito nemmeno tu. Forse eri solo troppo scioccato per
dire qualcosa, forse credevi fosse soltanto tutto un sogno.
Ma
purtroppo non lo era. E non lo è tuttora.
Non so neanche io perché ti sto
scrivendo questa lettera…
Ma so che
per oggi il mio racconto è finito.
Vedo la
luna nel cielo, oscurarsi ancora un poco. Sento un frusciare ritmico, il rumore
della notte. Capisco che l’ora è giunta, e non mi resta che iniziare il
cammino… non posso rischiare di essere preso. Non posso rischiare d’essere
catturato…
Non lo sopporterei.
16
Dicembre. Pomeriggio. Ore 16.14
Zona
collinare.
Ricomincio il mio scritto da qui…
Mi rendo
conto che ogni giorno potrebbe essere l’ultimo, e devo dire che la cosa non mi
turba più di tanto, ma prima di andarmene devo adempiere all’ultimo compito che
mi sono prefissato… devo scrivere, perché tu possa capire… anche se, forse ti
sarà difficile lo stesso. Devo riuscire a concludere qualcosa in questa vita,
che mi ha dato tanti dolori e piccole gioie… gioie incastonate in un volto che
mi scruta dall’alto, che mi segue da lontano… e che forse mi aspetta. Credi che
riuscirà a perdonarmi?
Non lo so.
Ma nelle ore di veglia, mentre cerco
di prendere sonno, mi ritrovo più volte a pensare.
Penso a cose
insignificanti, senza peso in questo vastissimo mondo che è l’universo. Mille
domande che forse non troveranno mai risposta… mille domande che vorticano
nella mia testa, fino quasi a farmi male… mille domande, che nonostante tutto
mi fanno tornare al ricordo…
Ieri non avevo voglia di scrivere.
Ero
stanco. Le mie giornate non sono proprio quelle che si possono definire
riposanti. Non mi reggevo in piedi. Ma nonostante tutto adoro queste giornate.
Mi aiutano… sono stanco per qualsiasi cosa, e mi abbandono alla memoria. E in
quei momenti posso chiedermi di tutto.
Perché l’uomo esiste? Me lo sono
chiesto spesso in questo periodo…
Perché in
quest’immensa distesa di terre, si è dovuto sviluppare un essere tanto ignobile
quanto l’uomo? Pensaci bene, amico mio. Perché esistiamo, se non facciamo altro
che ucciderci, umiliarci, disprezzarci a vicenda? Ogni uomo vuole prevalere
sull’altro. Non importa se la persona da scavalcare è il nostro migliore amico,
non importa se per compiere un passo verso l’alto molte persone cadono
nell’abisso…
Siamo solo
capaci di fare del male.
E a volte
non ce ne rendiamo neanche conto.
Credi che stia dicendo falsità?
Guardati
intorno e ascolta. Vedi con quanta leggerezza persone vengono uccise? Senti le
loro urla perdersi nel cammino del vento? Il male ci ha completamente oscurato
e inconsapevolmente crediamo di essere nel giusto… che importanza ha, se
centinaia di persone vengono massacrate, se noi siamo nel calduccio delle
nostre case? Che importanza ha, preoccuparsi più di tanto?
Non ha alcun’importanza…
E ti
sembra giusto? Credi veramente in questo, amico mio?
Io ho
ucciso una persona… ho ucciso l’unica persona per la quale valeva ancora la
pena di vivere. Credi che possa dimenticare cosi facilmente, quando con così
tanta ostinazione mi sono aggrappato a lei più che a chiunque altro?
Pensaci… non mi è rimasto nessuno.
I miei
genitori sono morti, spazzati dalla furia dei Mangiamorte.
Fred e
George, cercando di difendere il loro negozio, sono stati torturati fino alla
pazzia e poi sono stati fatti a pezzi.
Ginny è
stata violentata e torturata da più uomini, anche se più che di uomini io
parlerei di bestie, e la luce dei suoi occhi si è spenta prima che potessimo
salvarla.
Neville,
Seamus, Dean, Luna… sono i nomi di coloro che, con estremo coraggio, hanno
retto le ultime difese prima del tracollo.
Avevano
solo 16 anni… e non hanno conosciuto altro che la morte in questo mondo.
Vedi quanto l’uomo può essere
cattivo?
Non lo
credevo così… è un po’ come un virus che si aggira subdolo e poi colpisce chi è
impreparato. È un essere maligno, perfido… assetato di potere. Crede di essere
superiore… e sfrutta questa convinzione a proprio vantaggio.
Anche
quelli più buoni, i più puri, si fanno trascinare dopo un po’…
Perché credi che io l’abbia uccisa?
Cosa credi tu, amico mio? Credi
ancora in qualcosa?
Pensi che
lo abbia fatto per odio? No, non credo… non credo che arriveresti a tanto. Sai
che io la amavo più di ogni altra cosa. Sai che ogni sua lacrima versata
equivaleva ad una nuova ferita nel mio cuore… sai che non le avrei mai fatto
del male.
E allora
perché credi io l’abbia uccisa?
Forse
pensi, nei tuoi assurdi ragionamenti confezionati, che io abbia solo perso il
lume della ragione… pensi solo che il mio, sia stato il gesto di un folle.
Ma non è così.
Quando lo
uccisa ero pienamente consapevole di quello che stavo facendo. Sapevo che ad
ogni colpo di lama la sua vita se ne andava un po’ di più. Sapevo che,
colpendola al cuore, tutto ad un tratto il battito sarebbe cessato. Sapevo quello
che stavo facendo e credevo di fare la cosa giusta. E quando tutto è finito mi
sono accorto di quanto sbagliato fosse il mio gesto.
Come ho potuto? mi sono chiesto…
Ma la
verità è una sola e forse un giorno la scoprirai per intero. Posso solo dirti che,
nonostante tutto, io volevo farlo… e c’è stato un periodo, anche ultimamente a
dire il vero, nel quale ho apprezzato quella scelta in maniera particolare.
Hai visto in che mondo viviamo?
Viviamo in
una realtà dove si deve solo combattere. In un mondo dove la sofferenza e il
male regnano incontrastati… viviamo e siamo già morti. Morti dentro, nelle
profondità dell’anima. Dove i valori ed il rispetto non contano più. Dove un
gesto d’affetto può essere punito con la pena di morte. Dove un bacio non si può
dare se non in segreto, per la paura di essere scoperti… credi che sia bello
vivere così?
Lei, la creatura più pura di questa
terra, l’unica che con la sua forza di volontà aveva cercato di fronteggiare
tutto questo, era anche quella che ne stava soffrendo di più. I suoi genitori
furono trovati completamente straziati. I Mangiamorte si dovevano essere
divertiti parecchio a torturarli a quel modo. Furono trovati e ti giuro che non
mi scorderò mai lo spettacolo angosciante che mi si presento davanti quando li
vidi.
Non te lo avevamo mai raccontato… era
una cosa che Hermione voleva tenere per sé.
E io non
feci altro che assecondarla. Quando arrivai a casa sua, e il tragitto resta
ancora tuttora impresso nella mia mente, era in lacrime… lacrime amare, disperate.
Non sapevo cosa fare… ero sconvolto.
A terra… in una pozza di sangue,
giacevano i due corpi.
Il rituale
più assurdamente atroce che l’uomo, nella sua psiche contorta, sia riuscito ad
inventare, era stato compiuto.
Non vedo…
Non sento…
Non parlo…
Ecco cosa
gli avevano fatto… gli occhi erano stati strappati loro brutalmente. Le orbite
erano vuote, cave. Come un pozzo profondo e senza ritorno.
La bocca
gli era stata cucita con rabbia intensa in spessi fili di rame. Un male atroce
solo a vederlo. Mi venne la nausea soffermandomi sul loro volto.
Le
orecchie, l’ultimo cosa rimasta ancora per esistere, erano state tagliate con
violenza.
Non vedo…
Non sento…
Non parlo…
Come si
può continuare ad esistere, amico mio?
Ed è per questo che l’ho uccisa.
Non volevo
che soffrisse ancora… non voleva continuare a vedere l’agonia del suo cuore.
Non volevo
lasciarla in un mondo che non la meritava, volevo salvarla…
Anche se
forse non spettava a me farlo.
Volevo
soltanto che la sua purezza restasse intatta, volevo solo mantenere un ricordo
positivo del suo passato… ma ho sbagliato, e la sofferenza che mi attanaglia e
l’esistenza a cui sono costretto sono il debito che sto cercando di ripagare.
Forse non ci riuscirò mai.
Il tempo a
mia disposizione diventa sempre più scarso.
Un giorno me ne andrò.
Ma non è ancora il momento. Non
ancora…
Sento dei bisbigli sospetti provenire
dal bosco. Che sia già giunta l’ora?
E come se
fosse stato scritto da tempo…
Inizio a correre.
20
Dicembre. Mattino. Ore 8.37
Grotta
Oggi una piacevole sorpresa mi ha
accolto quando sono tornato al rifugio.
Non
credevo esistesse ancora un qualcosa di così bello in questo mondo. Mi ero
completamente dimenticato della sua regalità altezzosa e del suo comportamento,
in un certo qual modo, estremamente nobile: erano anni che non vedevo un
cucciolo di unicorno da vicino.
La sua visita, resa ancor più
inaspettata dalla sua natura normalmente schiva, mi ha restituito il sorriso.
Un sorriso che non mostravo da giorni. Forse da anni… mi ha ricordato le prime
lezioni di Hagrid, a Hogwarts. Il parco, il lago… il castello… Quanto tempo è
passato, amico mio?
Sembrava
ieri quando andavano ancora a scuola… ti ricordi?
Le nostre
gite notturne, le passeggiate a Hogsmeade, le ore di quiddicht, le minacce di
Gazza… sì, anche quelle. Non che la cosa fosse piacevole, ma a distanza di
tempo mi fanno ancora sorridere.
E pensare che la preoccupazione
principale, a quel tempo, era solo sopravvivere alle ore di Pozioni!
Che
sciocchi, che eravamo. Ci preoccupavano per delle cose insignificanti, e ne
provavamo anche una discreta angoscia… Piton era il nostro nemico, te lo sei
dimenticato?
Piton… è morto anche lui, lo sapevi?
È diciamo
che la sua fine è stata quantomeno decorosa. È morto da eroe, da combattente…
forse, per il coraggio dimostrato, resterà sempre migliore, a gli occhi della
gente, nell’attimo prima della morte che non nell’intera vita, condotta tra
ampolle maleodoranti e insulsi intrugli.
Ha salvato due piccole vite.
Due
bambini… due piccole creature già segnate. E lui, con la sua sola forza, è
riuscito a cambiare il naturale corso degli eventi. Un gesto che non mi sarei
mai aspettato da uno come lui, lo ammetto…
Ma a
volte, anche se oggi non capita più così spesso, le persone sanno ancora
sorprenderci. Chi si sarebbe mai aspettata una cosa simile? Chi ha visto e chi
conosce, può condividere tranquillamente la mia incredulità. Chi avrebbe mai
dato la propria vita per questo?
Non sono
in molti, te lo garantisco. Eppure lui lo ha fatto… e di questo, purtroppo, resterà
solo il ricordo di pochi stolti che si trovavano lì per caso. Resterà solo
l’immagine di pochi insulsi personaggi, che non hanno saputo fare nulla di
meglio che stare a guardare.
E io sono tra questi…
Il piccolo unicorno si guarda intorno
con fare vispo e allegro…
Lui non è
consapevole del mio destino. Non sa quello che sto per fare… non può capire il
dolore che sto provando. Ma la sua presenza, leggera e disinvolta come una
piuma che danza nel cielo, mi conforta. Questo piccolo compagno, nella sua giocosa
essenza, mi rallegra più di quanto io stesso riesca ad immaginare.
È puro,
immacolato… come un bebè in fasce che scalpita per la pappa, come un angelo che
tranquillo e leggero veglia sul nostro cammino, come un fiore appena toccato
dai raggi del sole… è puro. È libero.
Io non lo sono.
23
Dicembre. Sera. Ore 0.27
Vicino al
lago
L’uomo è fragile.
È un essere che cerca in ogni modo di
sopravvivere, ma nella sua naturale disposizione alla precarietà, a stento ci
riesce. È strano come una persona, che
per una vita ti è stata accanto, un attimo ci sia e un secondo dopo non ci sia
più. È un attimo… siamo fragili. E non riusciamo a capirlo…
Credi che sia facile da accettare?
Credi che
sarebbe ancora viva se fosse stata più forte? Quando ho alzato la lama verso di
lei, non pensavo alle conseguenze del mio gesto. Non credevo avesse importanza
alcuna, e quindi che senso aveva preoccuparsene… vedevo solo il suo sangue
scorrere fra le mie dite, la sua anima alzarsi verso il cielo.
E le mie mani insanguinate cercavano
rifugio nella lama, sfogandone la forza. Mostrandone la fierezza…
Vidi una luce intensa. La luce delle
cose che scompaiono improvvisamente. Vidi il ricordo sollevarsi leggero, e
perdersi nei meandri della mente e dell’oblio perpetuo, in cerca di riposo… in
cerca di pace.
E poi… diventa tutto buio.
Mi guardo in giro.
Sento la pioggia cadere con
insistenza sulla mia pelle. Sta piovendo da parecchi giorni, ormai. Piccoli
cristalli d’acqua cadono sulla superficie del lago increspandolo sempre di più…
sento un brivido che mi accarezza la schiena.
I sensi si annebbiano. Le cose sono
prive di significato… un volto si affaccia nel mio cuore tormentato, e mi
sussurra… che voglia dirmi qualcosa? La malinconia mia assale inaspettata.
Voglio morire. Voglio lasciarmi tutto alle spalle…
Credi che un giorno riuscirò a
rivederla?
Vorrei solo poterle dire quanto le
voglio bene. Vorrei tenerla stretta fra le mie braccia. Vorrei sentire il suo
profumo e il suo corpo schiacciato contro il mio… non chiedo altro.
Vorrei
solo questo… Chiedo solo di poterla rivedere, anche solo per un attimo.
So che non è possibile…
Ma la speranza rimane… e forse un
giorno…
Accadrà davvero.
25
Dicembre. Mattino. Ore 6.05
Interno
bosco
Il sole si è levato presto, questa
mattina.
I suoi
raggi, pallidi e senza forza, hanno accarezzato il mio viso e lo hanno
risvegliato dal torpore del sonno. Il bosco a poco a poco ha iniziato a
muoversi, lento… senza fretta. Piccoli animali, in cerca di cibo, si spostano
da un tronco all’altro, freneticamente…
Una
leggera brezza si è levata da nord e le foglie, cadute stremate dalla forza
dell’inverno, hanno iniziato a vorticare nell’aria, danzando… una di esse,
ingiallita dal tempo e dal freddo, si è posata sulla mia mano.
Oggi è Natale… e la cosa mi riempie
di una silenziosa malinconia.
Quando ho
passato l’ultimo vero Natale? Da quanto tempo è che non festeggio questa
ricorrenza?
Stringo la foglia con maggior forza.
C’era anche lei quel giorno, vero?
C’era
ancora quando festeggiammo l’ultimo Natale alla tana… ti ricordi? Era stata
proprio un bella giornata. Normale, dopotutto… un classico Natale, senza
pretese, di chi si vuol divertire in compagnia.
È mai come
quel giorno mi sono sentito felice, protetto… contento di avere ancora una
famiglia su cui contare, amici con cui parlare… Ti ricordi, amico mio?
C’era un
grande albero all’ingresso, addobbato di mille colori diversi… gli angioletti
oscillavano leggermente al minimo tocco. La stella, anche se vecchia e
malridotta dal tempo, evocava una certa tranquillità dell’animo… nulla sarebbe
cambiato. Anche quel Natale lo avremmo passato insieme…
L’ultimo Natale, passato insieme…
La sala da pranzo, piccola e
ingombra, aveva con sé tutta la pacatezza delle tradizioni… piccole ghirlande
erano attaccate alle pareti. Sul soffitto pendevano piccoli ramoscelli di
vischio. Dal camino, acceso e scoppiettante, penzolavano alcuni piccoli angeli
di pezza…
La foglia è in briciole… il ricordo è
doloroso.
Ti ricordi quella giornata, amico
mio?
Ti ricordi
di come non riuscivate a trovarci, di come vi eravate preoccupati dalla nostra
assenza? Eravamo spariti… e solo verso sera, decidemmo di tornare. Mi ricordo
ancora il tuo sguardo malizioso cadere su di noi. Ricordo l’imbarazzo di
Hermione, le mie dannate orecchie rosse… cosa credi che sia successo?
Non volevo che Hermione andasse in
guerra.
Non volevo
che partisse, e i motivi sono più di quelli che credi… non volevo.
Non volevo che mio figlio morisse
ancor prima di nascere…
Sì, ha capito bene… mio figlio.
Io ed Hermione avevamo un figlio… e
mi scoccia tremendamente che tu lo venga a sapere così, per lettera, amico mio.
Credi che non te lo abbia voluto dire per farti dispetto? Non essere sciocco,
non farlo… non potevamo, semplicemente… non ce la sentivamo ancora di
annunciarlo al mondo. So che scritto così, su questo foglio bianco, senza
gioia, può farti uno strano effetto… ma è la verità. È mi spiace di averla
tenuta nascosta così a lungo….
Cominci a capire? Comici a capire il
gesto di un folle?
Come
potevo permettere che mio figlio andasse alla morte ancor prima di aver
incontrato la vita? Come potevo lasciare Hermione fuggire via, senza provare a
fermarla?
So che quello che ho fatto, non solo
non è servito allo scopo, ma ha anche avuto l’effetto contrario. Il peso che
porto sulla coscienza non è di una persona…. non è solo il peso della morte di
Hermione che mi distrugge.
Ho ucciso mio figlio.
E non c’è rimedio a questo…
27
Dicembre. Giorno inoltrato. Ore 13.12
Riparo fra
gli alberi
Oggi è l’ultima volta che ti scrivo…
Forse
quando leggerai questa lettera, sarò già morto… forse quando leggerai questa
lettera, me ne sarò andato per sempre…ma non importa.
Basta che
tu riesca a leggerla, un giorno. Non chiedo altro che questo…
Oggi ti scrivo solo per dirti addio.
Altre
parole sarebbero solo inutili e insignificanti. E non voglio che ciò accada.
Voglio che tu conservi questa lettera, amico mio… voglio che resti intatta,
pronta per essere portata alla luce…
Esaudisci l’ultimo desiderio di un
folle…
Quello che dovevo dirti, quello che
ti ho tenuto nascosto per tanto tempo, è venuto fuori… magari brutalmente,
senza cerimonie… ma è venuto fuori e questo è importante.
L’ultimo compito che mi ero
prefissato, è compiuto. Non ha più senso che resti ancora qui… non ci riesco.
Mi dispiace lasciarti di nuovo solo, ma so che ce la farai… sei forte, te la
caverai anche senza di me.
E forse un giorno, se qualcuno lo
vorrà, ci rivedremo.
Ma adesso è il momento di mettersi in
cammino… e non posso perdere altro tempo.
Mi aspetta un lungo viaggio…
E ricorda… noi siamo inseparabili, e
un giorno mi raggiungerai. Non so il come e non so il quando… ma so che lo
farai.
E in tal caso… non preoccuparti.
Ti aspetterò all’inferno…
Ronald Bilius Weasley
E
anche questa one-shot è finalmente conclusa… non che a me piaccia molto, ma del
resto la mia indole è sempre stata puramente pessimista, quindi… non mi fascerò
la testa prima del tempo.
Volevo
solo ringraziare tutti per il sostegno ricevuto.
Siete
fantastici… e non mancherò mai di ripeterlo, statene certi… ^_^
E adesso, passiamo senza indugio ai
ringraziamenti personali per i commenti a Behind Blue
Eyes:
-
Hermione Weasley: vediamo un po’… hai tenuto in considerazione l’idea di non
lasciarmi una recensione, hai cantato l’Ave Maria insieme alla tua
compare(sacrilegio!) e hai influenzato la mia mente con termini
Ron/Hermioneggianti… cosa dovrei farti, adesso? Dovrei prendere il primo treno
per Firenze e buttarti giù la casa! ^_^ Ma l’unica vera cosa che ho intenzione
di fare al momento e ringraziarti… sul serio, non prenderla come una frase
fatta e basta. Ti sono eternamente grato, davvero. Per quello che fai, per come
mi consigli… per come mi sei semplicemente amica. È una cosa grande l’amicizia,
lo sai? Per quanto riguarda la ff insieme, io sono pronto! Accetto la tua
proposta e aspetto al più presto i termini di condizioni in cui vorremo
cimentarci, ok? So che hai un periodo di blocco, ma non preoccuparti… e
capitato anche a me! Quando vorrai, inizieremo a scrivere! Un bacione ^_^
-
Alastor: l’essere in grado di non provare emozioni mi ha lasciato una
recensione! Mi inchino a lei, oh sommo! Credi che la storia sia troppo dolce?
Bè… una Ron/Herm non può non essere dolce, non credi? Grazie per la recensione,
socio. Lo apprezzata davvero molto.
-
Piccola Vivy: la pioggia ti piace, eh? Ad esser sincero piace molto anche
a me… è rilassante e a volte da anche la giusta buona dose di ispirazione.
Hermione in alcuni tratti ti somiglia? Credo che sia una bella cosa, no? Un
megasuper grazie per la recensione piccola! Apprezzo molto! ^_^
-
Federiketta: wow, quanto hai scritto! Te ne sono grato, sul serio. Le
recensioni lunghe sono le mie preferite, devo ammetterlo… so che non è sempre
possibile scriverne così, ma quando le ricevi ti senti veramente appagato! La
tua coppia preferita è la Ron/Hermione, questo lo so… ma non abituarti troppo
bene, la mia mente malata ha bisogno anche di altri soggetti! ^_^ I
ringraziamenti li faccio sempre, non sentirti in dovere di ringraziarmi per
questo, è una cosa normale per me! La citazione alla fine invece l’ho fatta
essenzialmente perché volevo farla. MI sembra giusto, in definitiva. Hai
scritto proprio delle belle frasi! Grazie per aver commentato!
-
Elly: credi che non sia banale? Bè… ne sono felice, vuol dire che
non sono così prevedibile come credevo! Stupenda? Lo credi davvero? Ti assicuro
che esistono storie molto più belle di questa, ma se lo pensi davvero, non
posso che esserne lieto! Continua a recensire!
-
Blacky: ^_^ grazie di aver commentato anche stavolta Blacky, ti
ringrazio! Mi fa sempre piacere ricevere un tuo parere. Non smettere mai di
commentare, ti prego! ^_^ Credi che io sia un ragazzo sensibile? Non lo so… io
scrivo solo quello che mi passa per la mente, non so se tu abbia più o meno
ragione. Ti ringrazio, comunque!
-
Meggie: ehm ehm… così hai letto tutti i miei racconti... e hai
commentato solo ora, giusto? Come potrò mai perdonarti? ^_^ sto scherzando
naturalmente! Mi ha fatto veramente piacere ricevere una tua recensione, sul
serio. E mi rendo conto, che non sempre si può commentare… spero, anzi confido,
che ne troverai il tempo anche stavolta, ok? Ma vi piace così tanto la coppia
Ron/Hermione? Siete tantissimi che mi chiedete di scrivere su questa coppia… è
incredibile! Grazie per il commento! ^_^ ^_^ ^_^
-
Sanae Nakazawa: professoressa, qual buon vento? Sono veramente felice del
tuo commento, Sanae… davvero! Anche tu mi chiedi di fare Ron/Hermione… cos’è
una mania? Ok, provvederò ad accontentarvi… anche se non lo farò così presto
come sperate! Un mega super grazie anche te e auguri per il concerto! ^_^ La
pubblicità? Non ringraziarmi, è davvero una bella storia! Merita di essere
letta!
-
Opalix: hai ragione… il divertimento dov’è se non si ricevono
recensioni inaspettate? Condivido in pieno… certo apprezzo molto anche chi
commenta assiduamente, vuoi far parte di tal categoria? ^_^ Il genere
malinconico è il mio, lo so… ci deve essere qualcosa di tragico, o di triste,
altrimenti non c’è gusto, non credi? Sentimentalismo puro, non so se riuscirò
mai a farlo. Hai visto che ho commentato la tua prima ff? Veramente bella! E
poi, Draco è fantastico… scrivi benissimo. Continua così! Grazie per la
recensione!
-
Cho89: immancabile come al solito. Come potrò mai ringraziarvi? Se
non ci foste voi… credi sia stupenda? Grazie, Anima d’angelo… grazie infinite!
La serie a capitoli verrà aggiornata al più presto, promesso! Questa storia
assomiglia un po’ ad una poesia, hai ragione… ma non lo è, ed è questo il
bello! È un qualcosa che rispecchia punti in comune con tutti è due i generi… è
un qualcosa che sta alla metà! Mi è venuto così, spero avrai apprezzato! Un
bacione anche a te… ^_^
-
Alez81: ecco il mio critico preferito! Sono veramente contento che
tu sia riuscita a commentare… un giorno ho guardato le recensioni e ci ho
trovato inaspettatamente anche la tua… non ci speravo quasi più (uomo di poca
fede! ^_^). Sei sotto esami? Non posso che farti gli auguri… andrà benissimo,
vedrai! Grazie… grazie di esserci sempre!
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Trancho: non ti uccide neanche la peste a te, vero? ^_^ Come al
solito mi hai lasciato 3 recensioni, vorrei vedere altrimenti ^_^, ma non hai
commentato l’altra one-shot! Perché mi fai i dispetti? Ok, la smetto… sto
scherzando. Sono lieto di sapere che il tuo computer è riuscito quantomeno a
tornare funzionate (odio quando si inceppa) e sono felice che tu abbia
commentato… Uffa! Domani c’è la verifica di storia! Qui nevica… speriamo di
rimanere bloccati, non ho voglia di studiare! Altrimenti, ci si vede domani!
Ciao! ^_^
Angolo del lettore:
potevo non metterlo? Certo che potevo… non ho letto molte storie in questo
periodo (la saga di Avalon mi attira di più, perdonatemi ^_^) ma mi sembrava
doveroso segnalarvene almeno una; consigliata vivamente ai sostenitori delle
Draco/Ginny, scritta veramente benissimo:
Risalita
dall’inferno - Opalix
Leggetela
perché è bellissima!
Iniziative: è stato aperto da qualche mese un
carinissimo forum di Harry Potter. Abbiamo un gioco di ruolo, lo smistamento, e
ogni settimana chi troverà la soluzione all'indovinello che l'Amministratore
propone vincerà avatars, gift e animazioni riguardanti chiaramente Hp! Abbiamo
bisogno di nuovi iscritti per entrare nel vivo del gioco. Quindi, perché non ci
fate un salto? Ci farebbe davvero molto piacere.
È stato aperto da pochi giorni anche un altro
forum! Non che io condivida i principi morali di questo sito, ma visto che è
stato creato da 3 delle mie più care amiche, mi sembrava giusto segnalarlo!
Solo per chi odia, disprezza, ritiene indegna di
ruolo di attrice… Emma Watson!
Per coloro che volessero contattarmi, per
parlare del forum o di qualsiasi altra cosa, accludo il mio indirizzo e-mail e
il mio indirizzo MSN:
Harry Potter e la Stella di
luce
L’attimo prima del volo…
Behind Blue Eyes
E quindi mi trovo qui, a pubblicizzare i miei lavori! Per coloro che
non avessero ancora letto queste storie, e per coloro che vogliono leggere
qualcos’altro scritto da me, eccovi sopra indicati i titoli delle mie
fanfiction.
Per maggiori comodità andate sul mio account, se volete leggerle!
E ricordate una recensione, è sempre gradita… ^_^
Vedete
quella scritta blu? Quella in basso? Bene, cliccate e recensite!
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