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Autore: Sakurina    08/01/2009    3 recensioni
“Ti amerò sempre. Come non si può amare Ino Yamanaka per tutta la vita?” le domandò Kiba.
“Lo dai come se fosse una cosa scontata, Kiba, quando sai perfettamente che non è così.” sbuffò Ino.
“Ehi Ino-hime… io non avrò quoziente intellettivo 200, ma quel poco di cervello che ho lo sfrutto sicuramente meglio di Shikamaru Nara.”
Spin-off della raccolta "The Bride Collection" di Wishful Thinking. [KibaInoShika]
“Temari…della sabbia” sospirò un alticcio Kiba alzando un calice nella direzione della donna.
“Lo sposo” sorrise cinica quella, abbozzando un inchino ironico. “Oh, non ce n’è bisogno” sorrise lui con un cenno soddisfatto della mano “Piaciuta la commedia?” domandò poi.
“Di classe” sospirò lei sorseggiando “Sembravi proprio innamorato”.
[InoKibaTema] by Wishful Thinking
Kiba, suo marito. Temari, la moglie di Shikamaru. Shikamaru, l’uomo che amava. Era sbagliato. Era ingiusto. Era terribilmente crudele. Come superarlo? Come? Divorziando da Kiba dopo un giorno di matrimonio? Uccidendo Temari? Fuggendo per sempre lontano da tutti? Davvero sarebbe servito a qualcosa? No.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Kiba Inuzuka, Shikamaru Nara, Temari | Coppie: Kiba/Ino, Shikamaru/Ino, Shikamaru/Temari
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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“Tu ti stai per sposare e io non lo farò mai, Shikamaru, mai…

Bride Spin-off

*Catherine*

Cime Tempestose

 

 

“Tu ti stai per sposare e io non lo farò mai, Shikamaru, mai…

perché amo te e ti vorrei vedere sparire dalla mia vita,

dalle mie notti, vorrei vederti sparire o sparire io,

perché così non ce la faccio…”.

 

“The Bride Collection: Bride n°3, Isolde

Di Wishful Thinking

 

 

 

“Sei una sposa magnifica, tesoro” sorrise lui, avvicinandosi a lei col suo solito ghigno beffardo stampato in volto.

Ino sforzò un sorrisino, poco convinto ma sincero, mentre si passava una mano sul candido abito aderente che, inaspettatamente, si era ritrovata ad indossare ancora una volta… la sua volta.

“Non sarà un po’ troppo provocante?” domandò la biondina, notando la generosa scollatura di quell’abito senza spalline, con un nastro che dai lati del seno risaliva lungo il petto e le spalle per allacciarsi sulla nuca.

I lunghi capelli erano legati in un’alta ed intricata acconciatura, che il giorno del matrimonio sarebbe stata adornata di perline e fiori, come desiderio delle loro madri, entusiaste di quelle nozze.

Da quando Shikamaru si era sposato con Temari, Ino si era chiusa in se stessa, diventando lo spettro di ciò che era prima, rifiutandosi di parlare e persino di pensare a qualcosa che potesse avvicinarsi all’amore. Sua madre aveva sofferto terribilmente nel vedere la figlia in quello stato pietoso: del resto, non le era possibile pensare alla sua bellissima principessa ridotta zitella a vita per via di un ragazzo, tantomeno di un Nara.

L’aveva persino convinta ad uscire con Sai, ma non era servito a nulla. E poi… poi la vide ridere, dopo quattro lunghi mesi di ombre e agonia, l’aveva vista ridere di nuovo, sinceramente.

La signora Yamanaka l’aveva convinta chissà come a partecipare al matrimonio di Neji e Tenten, a cui Ino si era presentata con l’aria da funerale quando eccola lì, durante il buffet: sua figlia, la sua solita bellissima Ino, che rideva e scherzava allegra e spensierata con… Kiba Inuzuka?

Il resto era venuto da sé. O quasi. Il complottare fra la signora Yamanaka e la signora Inuzuka era stato di grande aiuto, con la loro pulce nell’orecchio da “mia figlia/mio figlio continua a parlare di te”.

Ino alzò lo sguardo dal suo vestito al volto di Kiba che, ancora sogghignante, si era appoggiato alla sua spalla nuda, stampandole un dolce bacio sulla pelle serica.

“Kiba… tutto questo è assurdo.” commentò lei, guardandolo attraverso il loro abbraccio riflesso nello specchio.

“Ah ah ah… perché?” le domandò lui, ridacchiando.

“Insomma, ci siamo conosciuti proprio mentre sfottevamo Neji e Tenten perché si erano sposati… durante il loro matrimonio!” strabuzzò gli occhi lei, levandosi con delicatezza i lunghi guanti di seta bianca. “E ora guardaci… domani tocca a noi. Non ti sembra… strano?”

“Hai paura?” le domandò Kiba col solito sorriso sghembo, svaccandosi sulla poltroncina e appoggiando i piedi sul bracciolo.

“Kiba… è per tutta la vita!” lo richiamò la ragazza, visibilmente pallida, mentre indicava la fedina d’argento intorno all’anulare sinistro.

“Ovviamente. Ti amerò sempre. Come non si può amare Ino Yamanaka per tutta la vita?” le domandò Kiba, un ghigno malizioso sul volto, mentre i suoi occhi erano diretti ad indagare l’espressione smarrita e ferita della fidanzata.

“Lo dai come se fosse una cosa scontata, Kiba, quando sai perfettamente che non è così.” sbuffò Ino, sedendosi graziosamente sulla poltrona al fianco dell’Inuzuka.

“Ehi Ino-hime… io non avrò quoziente intellettivo 200, ma quel poco di cervello che ho lo sfrutto sicuramente meglio di Shikamaru Nara.” asserì il ragazzo, portandole una mano sui capelli e slegandoglieli dolcemente.

I fili d’oro le caddero leggeri sulle spalle, come una cascata di luce, e Kiba si guadagnò un bel broncio da parte della fidanzata.

“Se fai così pure domani ti strozzo” lo rimproverò lei, sciogliendosi in un sorriso mentre percepiva le labbra dell’Inuzuka poggiarsi dolcemente sulla sua testolina.

Presto però il ragazzo le scompigliò i capelli, facendola grugnire di disappunto. Poi prese una distanza di sicurezza ridacchiando, compiaciuto e divertito.

“Kiba, i miei capelli!” ringhiò Ino, portandosi allo specchio nella vana speranza di rimetterli in ordine.

“Dai Ino-hime, lo sai che mi piace di più quando li porti sciolti…” sogghignò l’Inuzuka, avvicinandosi coraggiosamente a lei “…come quando facciamo l’amore sul prato.” le sussurrò poi, malizioso.

“Kiba Inuzuka!” trasalì la Yamanaka, rispondendo al sogghigno del fidanzato con uno altrettanto malizioso. “Quando saremo sposati allora pretendo un giardino immenso!”

“Ovviamente, è la prima cosa che guarderemo della nostra nuova cas-… bastardo!” ringhiò improvvisamente il ragazzo, voltandosi di scatto verso la porta.

“Kiba?! Che succede?” sussultò Ino, sorpresa dal repentino cambiamento d’umore.

“Nulla, Ino-hime… un bastardo si è avvicinato ad Akamaru…” spiegò Kiba, dirigendosi verso la porta.

“Mi pare che Akamaru sappia difendersi da solo dagli altri cani!” commentò lei, confusa.

“Sì, ma meglio controllare…” ringhiò l’Inuzuka, precipitandosi fuori di fretta e sbattendo la porta con foga.

Pochi rapidi passi e fu all’ingresso della villa, dove una signora Yamanaka preda del panico cercava gentilmente di bloccare l’acceso ad una persona fin troppo conosciuta.

“Ti prego, non è il caso… non posso fartela vedere, vai via…” lo pregò la donna, sconvolta.

“L’avevo sentita puzza di bastardo…” commentò Kiba, avvicinandosi alla porta e frapponendosi fra la futura suocera e il ragazzo che sostava alla porta.

“Kiba…”

“Shika...” ghignò l’Inuzuka, spintonandolo fuori. “Non si preoccupi, futura suocera-san, ci penso io.”

“Oh Kami-sama!” sussultò la donna, chiudendo la porta allarmata.

“Kiba… mendokuse! Voglio solo vederla!” sbottò il Nara, grattandosi la nuca, con viso basso e visibilmente sciupato.

“Vedere chi?” lo provocò Kiba, il solito ghigno beffardo venato da un velo di nervosismo.

“Ino…” sibilò Shikamaru, scoccandogli un’occhiataccia: non era di certo in vena delle sue beffe.

“Ino… Ino…” ripeté l’Inuzuka, fingendo di non capire. “Ino chi? Puoi specificare?”

“Kiba… non mi va di giocare.”

“Non sto giocando. Ino chi?” continuò l’altro, istigatore.

“Yamanaka?”

“Già. Ino la mia fidanzata, vuoi dire. Ino Yamanaka… non credi che Ino Inuzuka suoni molto meglio?” lo fulminò Kiba, sogghignando provocatore e soddisfatto.

“Fottiti Kiba…” sbuffò Shikamaru, volgendo lo sguardo altrove, come a nascondere un’espressione addolorata da quelle parole. Si passò una mano sul volto, premendo sulle tempie, dimostrandosi stranamente debole e vulnerabile. Fragile. “Non è come pensi tu, Kiba…”

“Ah no? E come dovrebbe essere? La tua occasione per scappare con lei l’hai già avuta, anzi, l’hai già sprecata… ora lei è mia. Sono stato chiaro? Gira alla larga, Nara. Questo non è più il tuo territorio.” ringhiò Kiba, visibilmente a corto della sua poca pazienza.

Shikamaru fece un passo in avanti d’istinto, afferrando Kiba per la maglietta nell’intenzione di trattenerlo, ma riuscì solo a farlo imbestialire di più.

Il pugno dell’Inuzuka si stava già sollevando, quando le suppliche della signora Yamanaka li richiamarono verso la porta d’entrata, nuovamente aperta.

Ino-chan, ti prego, resta dentro! Rovinerai il vestito!” la pregò la donna, inutilmente, visto che la figlia era già in cortile, con tanto di abito bianco indosso.

Kiba-baka, dove cavolo sei?” domandò Ino, ma la domanda le morì in bocca alla vista del Nara nel suo cortile.

Fu terribile rivederlo dopo circa un anno dalla loro separazione. Fu come essere trafitta da mille lame tutte in una volta, lame che le mozzarono il respiro, congelarono il sangue, appannarono la vista.

“Vattene.” sibilò Ino fredda, senza nemmeno il bisogno di pensarci.

“Ino…” scosse la testa Shikamaru, fissandola dispiaciuto, nell’atto di seguirla.

“Vattene ti ho detto. Hai scelto il momento sbagliato per ripresentarti, Shikamaru.” trasalì la ragazza, con un urlo isterico.

Mpf… d’accordo, come vuoi.” assentì il Nara, con sorrisino rassegnato, ricolmo d’amarezza “…avevi detto che non ti saresti mai sposata.” concluse, lanciandole un’occhiata delusa e rancorosa.

“Avevi detto che mi avresti amata per sempre.” ribatté lei, sul volto lo stesso sorrisino arrogante di Kiba.

“Chi ti dice che non sia così?” scosse la testa Shikamaru, il solito sorriso amaro mentre si portava una sigaretta alla bocca.

Mh, interessante da far notare a Temari.” assentì Kiba, ridendo schifato. “Ti pare il caso di venire a fare dichiarazioni d’amore a quella che sarà mia moglie in meno di ventiquattro ore, Nara?!” ringhiò infine.

“Non era per questo che ero venuto.” sbuffò Shikamaru, scoccando un’ultima occhiata alla sposa, il cui ghignò beffardo era stato rimpiazzato da un’espressione sperduta e amareggiata a causa delle ultime frasi. “Sei una sposa magnifica, Ino.” sforzò un sorriso il Nara, sparendo oltre il muro di cinta e lasciandosi dietro solo una scia di fumo.

Mpf, coglione. Torniamocene dentro, Ino-hime.” sbuffò Kiba, portando un braccio intorno alle spalle della fidanzata e conducendola in casa.

Il suo volto smarrito e sconvolto però non sfuggì alla sua attenzione.

Ino-hime… mi ami, vero?” le domandò lui, guardandola con profonda serietà.

“Sì.”

“Ricordati… è per tutta la vita.”

“Sì… per tutta la vita.”

 

 

 

 

 

*Angolo di Luly*

 

Muahahaha. Sil, te la sei voluta tu.

Così impari a far finire le tue ShikaIno in ShikaTema, accidenti. è__é

Come avrete capito, questa KibaInoShika è uno spin-off di “Bride n°3 – Isolde” della raccolta “The Bride Collection” di Wishful Thinking. Noi ci divertiamo così. ù_ù

Insomma, anche Ino ha bisogno di essere felice… anche se ‘sta shot sprizza spin-off da tutte le parti. O.o

Un ringraziamento speciale alla mia Necchan Rory, che lesse il tutto in anteprima. Ti vi bi, mio bonbon alla crema! <3

Sil, la guerra iniziò. Mwahahaha!

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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