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Autore: VvaleE    09/06/2015    0 recensioni
Ella Horan è la figlia di Niall ed Amy, la gemella di Luke e circondata da fratelli protettivi e strampalati.
Harry invece è un vecchio amico di famiglia, che ormai da anni non vedono più, dopo che il gruppo si è sciolto è diventato un famoso regista, cantante e si è trasferito nella bella Los Angeles.
Un giorno decide di andar a trovare Niall in Irlanda per convincerlo a collaborare nuovamente con lui in una raccolta di canzoni. Li incontrerà la bella Ella ormai cresciuta e matura, la bimba che quand'era piccola diceva di essere la sua fidanzata, era diventata una donna a tutti gli effetti, cosa succederà ai due se lui dovesse innamorarsi di lei e cosa succederebbe se lei dovesse innamorarsi di lui? E cosa succederebbe se Niall lo verrebbe a sapere? E gli altri, che fine hanno fatto?
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Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Una Famiglia //One Direction.'
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4) Piccola.

"Le piaceva che fosse così grande, sentirsi piccola accanto a lui era molto confortante."-Audrey Niffenegger


"Aiah!"  guardo la figura davanti a me riccioluta, cosa cavolo ho combinato! Il dizionario mi scivola dalle mani e cade a terra, emettendo un suono sordo sul tappeto del corridoio. Mi avvicino ad Harry non curante del dizionario a terra con la copertina rovinata e le pagine piegate. "Scusa, non pensavo fossi tu." dico poggiando una mano sulla sua spalla, lui continua a tenere una mano sul naso mentre mi guarda con gli occhi sgranati.


Forse gli ho colpito quello, sono una stupida, imbranata! Gli sposto cautamente la mano dal naso e vedo del sangue nel sue mani "scusa, scusa." dico imbarazzata ed intimidita, comincio ad agitarmi, corro al lavandino della cucina, prendo dei tovaglioli e li bagno con l'acqua fredda. "Non ti preoccupare è solo un po' di sangue..." Dice avvicinandosi a me, mi posiziono davanti il lavandino e faccio scorrere l'acqua fredda " Che ti ho fatto uscire io! Cavolo mi dispiace, non è una cosa da poco." mi giro e me lo ritrovo difronte, faccio un sorriso teso ed imbarazzato alla vista del suo viso illuminato dalla luce della luna. Mi mordo il labbro inferiore, abbasso lo sguardo e vedo le sue mani insanguinate gliele prendo senza pensare e mi rigiro per poi portarle sotto il getto dell'acqua fredda, gli insapono le lunghe dita e il palmo liscio e delicato, gli bagno i polsi.


Mi ricordo che quando ero piccola e mi usciva il sangue dal naso, mia madre mi metteva sempre i polsi sotto il getto freddo dell'acqua.
Tiro ancora di più sotto il getto le sue mani, il suo petto che si alza e si abbassa aderisce alla mia schiena, il suo respiro caldo si sente sul mio collo, facendomi rabbrividire. Mi scanso subito imbarazzata, predo dei fazzoletti umidi e mi giro verso di lui, tampono i fazzoletti intorno al suo naso perfetto, " l'acqua fredda ferma l'emorragia." dico imbarazzata, sto combinando un casino dopo l'altro e tutto quel che riesco a dire è che l'acqua fredda ferma l'emorragia! Voglio una pala per sotterrarmi per l'imbarazzo, qui, in questo preciso istante.


Lui mi sorride e sposta le mie mani dal suo naso, per poi lasciarmele cadere di lato ai miei fianchi, porta le sue mani sulle mie guance e mi guarda negli occhi, il mio cuore tamburella, il mio respiro resta sospeso. Lui mi sorride rassicurante e dischiude le sue magnifiche labbra piene, "Ella stai tranquilla, vedi già è passato tutto." passo i denti sul mio labbro inferiore e dischiudo la bocca, lui guarda le mie labbra e si morde il labbro, scosta le sue mani dalle mie guance e le fa scorrere sulle mie braccia, migliaia brividi si impossessano di me, le nostre dita si toccano per un secondo, poi lui sposta il suo sguardo da me.


"Siediti qui sul bancone e tranquillizzati un attimo, respira." mi indica il bancone accanto a noi, sospiro e mi appoggio al bancone, perfetto, adesso mi ha presa per una pazza, manesca ed ansiosa.
Mi passo le mani nei capelli esasperata "Scusa è che... con tutta questa pressione mi sono agitata." sospiro, lui mi sorride e si siede al bancone difronte al mio "Non fa niente."


"Ma cosa ci fai qui, di notte al buio?" domando indicando l'ambiente illuminato solo dalla poca luce della luna. "Volevo bere un goccio d'acqua, con questo caldo insopportabile non riesco ad addormentarmi, però beh..." si gratta la nuca imbarazzato "Non so dove si accede la luce, ci sono troppi pulsanti, ho paura di combinare qualche disastro." dice imbarazzato, scoppio a ridere, i miei capelli ricadono in avanti e porto una mano davanti la mia bocca, è così tenero con quei ricci scompigliati, gli occhi grandi ed assonnati, le guance rosse con una canotta bianca,aderente ed un pantalone,celeste e largo.


Lui sorride al suono della mia risata "Cosa fai, ridi di me?" dice scherzosamente, porto i miei lunghi capelli biondi indietro, riprendo il respiro e gli sorrido "Sei buffo." lui sorride ed indica i miei fantasmini rosa con i cuoricini rossi "tu sei tenera e piccola." le mie guance diventano bordeaux, non mi ricordavo di aver messo quei calzini, doppia figuraccia.
Incrocio i piedi ed alzo il viso dai miei calzini "Hey! Io non sono piccola, ho vent'anni." dico sicura di me, lui ride "Mi hai detto molto, sei ancora piccolina." si alza dal bancone e si avvicina a me, mi scompiglia i capelli "piccolina." dice ridendo e prendendosi gioco di me.
"Hey non è giusto!" dico mettendo il broncio "Tu invece sei un vecchietto!" rido, spostando la sua mano dai miei capelli ed alzandomi, dal bancone, mi sistemo i pantaloncini ed appoggio una mano sulla sua spalla per poi mettermi sulla sua stessa altezza "vecchietto!" dico facendogli la linguaccia, lui continua a ridere "io sono ancora un giovanotto." e mi fa l'occhietto, le mie gambe tremano "E poi  non so quanto può essere matura una ragazza che mi fa la linguaccia." ride, apro la bocca per controbattere, ma la richiudo senza saper cosa dire. Porto una mano alla vita e un dito davanti alla mia bocca "Sssh." dico facendogli l'occhietto, lui sorride.


Mi dirigo verso il frigo e prendo due boccette d'acqua, una gliela porgo e l'altra la tengo con me "meglio portarsele in camera, così evitiamo un altro incidente." dico alzando la bottiglietta in segno, lui annuisce.
"Harry io vado a nanna, domani mi devo alzare presto per andare a lavoro." dico e mi oriento verso la porta. "ti porto io domani a lavoro, tanto devo fare delle commissioni." Annuisco "allora domani qui alle sette e mezza." mi avvicino all'interruttore, ed indico quello per accendere la luce "comunque, questo è l'interruttore per accendere la luce grande, buonanotte Harry." dico imitando un bacio volante, esco dalla cucina e lo lascio solo.


"Ed io, troppo piccola fra tutta questa gente che c'è al mondo." -Elisa Priano

  
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