Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: BELIEBER_G    09/06/2015    1 recensioni
Egli chiuse immediatamente la porta, fin che non si udì un urlo femminile che gridava il suo nome. Rimasta intrappolata in casa, c’era Emily. Non era la sorella di nessuno, era un’orfana che avevano adottato qualche tempo prima, avendo pietà di lei. Peter sgranò gli occhi e corse di nuovo dentro, notando che la ragazza era intrappolata nella sua camera. Il ragazzo tentò di sfondare la porta prima con la spalla ed infine con il piede, con successo. Raccolse la sua amica e la portò velocemente dentro il rifugio, sana e salva, anche se un pò tremolante dalla paura. Emily doveva a Peter la sua vita.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Peter Pevensie, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Bondage
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Il problema del cercare di sembrare più stupido di quanto tu realmente sia è che molto spesso ci riesci.
-C.S.Lewis.
 
Il castoro sapeva che Edmund era stato persuaso da Jedis e così corsero tutti verso il castello della regina. Un castello fatto interamente di ghiaccio, dove il ragazzo era appena entrato.
Lucy gridò il suo nome, ma il castoro la zittì subito per paura che alleati della regina la sentissero. “Non possiamo lasciarlo lì, è nostro fratello!” esclamò Susan,tremante. “E’ quello che vuole lei! Avervi tutti e quattro insieme per impedire che la profezia si avveri, per uccidervi!” spiegò il castoro, con voce bassa. I tre sentirono le alte porte chiudersi e non poterono fare niente. “Io non ci sono nella profezia,vado io.” Intervenne Emily, facendo un passo decise avanti,prima che Peter la bloccasse. “Non pensarci nemmeno.” Le disse. “E’ tutta tua la colpa.” Disse poi Susan, guardando male Peter. “Oh,quindi tu sapevi tutto!” ribatté Emily. “Non sapevo cosa sarebbe successo,ma sapevo che dovevamo tornare a casa subito.” Rispose Susan, sorpresa dell’intervento dell’altra ragazza. “Smettetela! Così non aiutiamo Edmund.” Esclamò Lucy,prima che le due iniziassero a litigare. “Ha ragione, adesso solo Aslan può aiutarlo.” Disse il castoro, rimettendosi a quattro zampe e camminando verso la sua diga.
***
Intanto, dentro il castello ghiacciato, Edmund guardava attorno gli animali che Jedis aveva pietrificato con il suo bastone magico. Allora è quello il suo potere. Pensò Ed. Sobbalzò quando dietro di lui apparve uno spaventoso lupo, che lo condusse fino al trono. “Dimmi Ed, le tue sorelle sono forse sorde?” chiese tranquillamente Jedis ed Edmund scosse la testa. “E allora…! Come hai osato venire da solo?! Eppure ti avevo chiesto così poco!” gridò egli, alzandosi dalla sedia. “Io ci ho provato! Sono alla diga del castoro!” esclamò Edmund,spaventato dalla sua voce alta. Jedis si risedette,notando che il ragazzo dopotutto non era così inutile. Il lupo parlante si avvicinò a lei,come se stesse aspettando un suo comando. “Sai cosa fare.” Gli disse. Allora il lupo ululò forte ed attorno ne comparvero altri che uscirono fuori,verso la casa del castoro.
 
I castori sapevano che stavano arrivando, così la famigliola preparò velocemente delle provviste ed egli suggerì di usare una galleria di fuga che aveva costruito con un tasso, il loro migliore amico. Quando sentirono che gli artigli dei lupi iniziavano a grattare sulle pareti, velocizzarono il passo e arrivarono alla fine della galleria, notando che alcuni loro amici, non ce l’avevano fatta. Di fatti, degli animali erano stati già pietrificati dalla regina, tranne una volpe: aveva uno sguardo losco. “State tranquilli,io sono uno di quelli buoni.” Disse. “Eppure sembri tanto uno di quelli cattivi!” esclamò il castoro,rabbioso. Quando sentirono i passi dei lupi, si nascosero sugli alberi e Peter strinse a se Lucy ed Emily,cercando di farle stare in silenzio. I lupi accerchiarono la volpe per interrogarla. “Dove sono diretti gli umani?” chiese il capo. “Umani a Narnia? Ma di cosa state parlando?” rispose la volpa con una ridarella. Il lupo ringhiò e lo morse fino a fargli uscire del sangue,così che potesse parlare e dire la verità. “A Nord, sono andati a Nord.” Sussurrò ferita, ma mentì comunque, visto che la famiglia si trovava sopra le loro teste. Dopo che se ne furono andati, la castora ricucì lentamente la ferita della volpe, mentre Peter la ringraziava per l’aiuto.
***
Quando il sole si fu fatto alto, lasciarono la volpe e continuarono il loro cammino su un lago ormai ghiacciato da anni. “Muovetevi! Non sapevo che gli umani fossero così lenti!” esclamò il castoro. “Se da ordini un’altra volta, giuro che lo trasformo in un cappello.” Commentò Peter sorridendo e poi prese Lucy sulle spalle. Improvvisamente si udirono dei campanelli e il castoro aveva capito che si trattava della slitta della regina.
Corsero tutti al riparo,dentro un fossato e aspettarono fin che il nano al servizio della regina, non se ne andò. Il castoro uscì dal fossato per andare a controllare e poi, con un sorriso felice, disse agli altri di uscire allo scoperto. Davanti a loro videro un vecchio uomo con la barba lunga, il sorriso e con dietro una slitta piena di sacche. “Buon Natale!” esclamò la più piccola ridacchiando. Lucy aveva sempre creduto a Babbo Natale, essendo una bambina, ma non credeva che a Narnia ci fosse il Natale. “Credevamo che fosse la slitta della strega.” Disse Peter. “Si, mi scambiano sempre per lei. Ma io ho una di queste da molto più tempo della strega.” Spiegò l’uomo,prima di prendere una delle sacche e aprirle. Lucy saltellò entusiasta del regalo che le sarebbe spettato. Inizialmente le presentò una boccetta con dentro un liquido rosso. “Una goccia di questo e rianimerai chiunque in pochi secondi.” Poi, un pugnale. “E spero che questo tu non lo debba mai usare.” Le disse. “Grazie ma, io credo di essere abbastanza coraggiosa.” Commentò Lucy. “Sicuramente Lucy, ma le battaglie sono una brutta faccenda.” Continuò lui. Chiamò a se Susan e gli consegnò un arco con le frecce e un corno di pietra scolpito. “Quando hai bisogno di qualcosa, suona in questo corno e avrai un immediato appoggio.” Le disse. Dopo di lei,toccò a Peter, alla quale venne messo in mano una spada e uno scudo con una testa di leone. Emily credeva che a lei non venisse consegnato niente, dopotutto non faceva davvero parte della famiglia. Ma fu sorpresa quando venne chiamata. “Ci sarà anche per te un futuro da felici e contenti Emily, non preoccuparti.” Le disse, dopo averle messo in mano due pugnali ben affilati. “Bene, è giunta la mia ora ormai. L’inverno sta finendo!” esclamò e dopo esser saltato sulla sua slitta, se ne andò con una risata felice. Peter si accorse di quello che aveva detto: “Avete sentito quello che ha detto? L’inverno sta finendo. Sapete cosa vuol dire? Niente più ghiaccio.”
  
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