Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |      
Autore: laura89    09/01/2009    0 recensioni
Qui vedremo cosa può succedere a tre ragazzi, apparentemente non interessati ad avere rapporti troppo stretti con gli altri, se finiscono per "avvicinarsi" un pò troppo
Genere: Romantico, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sabaku no Gaara , Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questa vicenda si svolge in un contesto alternativo. Naruto è un ragazzo di 16 anni e,come lo conosciamo già, è il classico “ragazzo ribelle” , a cui non interessano le ragazze  e con la media dei voti più bassa della classe.  Nella sua stessa classe, è presente un ragazzo  di nome Sasuke, il cui unico scopo, o almeno così dice, è di avere i voti più alti per poter entrare nell’Università migliore del Giappone, per poi trovare un buon lavoro in una grande società. Era quindi un ragazzo di non molte prospettive, ma quando gli insegnanti chiedevano lui il perché di questa sua visione “passiva della vita” lui non rispondeva.  Secondo lui, difatti, la vita era più facile, se non si chiedeva nulla di impossibile.

E a Naruto, che la pensava esattamente il contrario, cioè che per vivere veramente bisogna rischiare, questo atteggiamento innervosiva soltanto.

I ragazzi si trovavano spesso quindi a discutere e a volte si passava anche ai pugni. Ovviamente tutto partiva sempre e comunque da Naruto, ma siccome Sasuke era in qualche modo orgoglioso non poteva non rispondere alle sue provocazioni, e quindi finivano spesso nell’ufficio del preside assieme.

Un giorno, mentre si trovavano nell’ufficio del preside, notariono che c’era anche un altro ragazzo. Aveva uno sguardo perso nel vuoto, ma non di chi sta riflettendo bensì uno sguardo che sembrava come se avesse la mente completamente vuota. Guardava il pavimento e non muoveva un muscolo.  Il preside uscì dalla porta e disse:

“Il signore Gaara può entrare”

Naruto si alzò e si mise ad origliare alla porta, mentre Sasuke lo guardava con il suo solito sguardo che sembrava dire “Smettila di comportarti da moccioso”.

Naruto sentì che questo ragazzo aveva rotto una finestra, ma non per colpa sua, bensì perché era stato spinto da un compagno. Ma per qualche motivo i professori diedero la colpa a lui. Naruto si sentì, in qualche modo, simile a quel ragazzo.

Appena uscì, Gaara diede uno sguardo veloce diritto negli occhi di Naruto, poi passò a Sasuke.  Pensò che quel ragazzo sembrava simile a lui. Poi uscì.

Naruto allora, tutto trepidante disse:

“Non vedo l’ora di fare a pugni con quel Gaara! Sembra proprio forte!”

Sasuke allora gli rispose che se non voleva fare una brutta fine gli conveniva lasciar perdere tutte queste cavolate: combattimenti, sfide ecc.  Naruto allora, si infuriò, e rispose:

“Almeno io so cosa vuol dire vivere”

Questa frase fece riflettere molto Sasuke, che fu attraversato da mille pensieri. Nessuno gli aveva mai parlato così direttamente, ma pensò che era meglio cancellare tutti questi pensieri: la sua vita doveva essere come prestabilito e non doveva certo essere uno “stupido ragazzo” a cambiare tutto.

Tornando a casa, Naruto per caso incrociò Gaara e chiese lui se voleva combattere, ma il ragazzo tirò diritto.

Naruto questi atteggiamenti non li sopportava proprio, allora si mise davanti a Gaara e gli ripetè la sfida. Gaara allora diede a Naruto un pugno, che cadde così a terra. Gli gridò che non era interessato agli altri esseri umani, perché al mondo contava solo lui.

Naruto allora si alzò e gli disse che non si può pensare a se stessi come il centro dell’universo. Infatti, aveva perso entrambi i genitori in guerra, quindi sapeva bene cosa voleva dire sacrificarsi per gli altri. Naruto raccontò allora a Gaara della guerra che dovettero combattere i suoi genitori, del fatto che loro erano medici,  e furono uccisi proprio dallo stato che li aveva mandati a combattere perché loro curavano indifferentemente alleati e nemici.

Gaara si ricordò di suo padre , del fatto che anche lui si sacrificò per il proprio paese. Ma Gaara la vedeva diversamente: se fu proprio lo stato a far si che suo padre morì, come può fidarsi di una singola persona?

Naruto allora gli diede un pugno, gridando che non tutte le persone sono uguali, ma Gaara non stette a sentire. In quel momento, i due non videro una bicicletta che stava arrivando. Sopra vi era seduto Kakashi sensei, il loro maestro di Fisica. Kakashi non vide i ragazzi, così si scontrò con Naruto, che andò adosso a Gaara finendo con le labbra attaccate a quelle del ragazzo tanto odiato. Kakashi si scusò, arrossì e corse via.

Gaara non poteva credere a quello che era accaduto: nessuno lo aveva mai toccato in faccia, e tanto meno baciato. Per la prima volta in vita sua arrossì e corse via.

Naruto rimase immobile. In quel momento, per qualche motivo, gli venne in mente il volto di Sasuke.

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: laura89