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Autore: APPLETREE    09/01/2009    3 recensioni
Neville nota molte cose a cui non trova risposte. Harry si impegna a fondo in un nuovo progetto, Snape resta attonito ma non per molto. Pairing Harry/Severus. Per il compleanno di Severus: Auguri professore!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Potter, Neville Paciock, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note alla storia: prima parte di un racconto ispirato dalla canzone dei Mecano ‘una rosa è una rosa’. La dedico a Kaos3003 in quanto è stata lei con il suo racconto ‘Una menzogna ed un credo’ ispirata a questa canzone a farmela conoscere, e anche perché adoro ciò che scrive :D

la seconda parte la pubblico stanotte.

 

Ovviamente la dedico anche a Severus per il suo compleanno, auguri mio adorato professore!

 

 

 

La pianta di rose

 

Prima parte

 

 

Il genere Rosa appartiene alla famiglia delle Rosacae. I fiori sono solitari e riuniti in infiorescenze a corimbo e sono ermafroditi o unisessuali per aborto di un sesso. Il numero dei petali nella rosa varia a seconda della specie ma anche se si tratta di specie coltivate o selvatiche.

 

Harry non aveva mai messo tanta attenzione e cura in nient’altro prima di allora, e la cosa stupì lui prima di tutto e lasciò interdetti i suoi migliori amici.

Tutto era iniziato pochi mesi prima, quando aveva chiesto a Neville di supervisionare il suo lavoro, il giovane Longbottom si era incuriosito parecchio ma era felice del nuovo hobby del compagno di stanza.

Harry aveva acquistato i semi di una specie particolare, la rosa Noisette. Si era recato in biblioteca parecchie volte alla ricerca di testi sulla cura delle piante, e ciò che non aveva trovato tra i libri della scuola se l’era procurato per corrispondenza. La coltivazione cominciò a settembre. Neville lo aiutò soprattutto nella fase iniziale; mettere i semi nei vasi, l’annaffiatura, la concimazione. Gli spiegò come evitare che i gambi appena nati si piegassero, aggiungendo una semplice stecca di legno legata ad essi come sostegno. Harry sembrava estremamente felice e rilassato solo quando si prendeva cura delle tre piantine, e Neville lo trovò confortante visto tutto quello che l’amico stava passando.

 All’inizio tenne le piante in dormitorio ma man mano che i giorni passarono, fu costretto a cercare un altro spazio dove tenerle a una temperatura adatta, corretta con un incantesimo quando necessario, e dove arrivasse la luce del sole.

Il perché di questa nuova passione rimase un mistero per tutti, almeno per qualche tempo.

 

Durante l'annaffiatura, i fiori delle rose non devono essere bagnati così come le foglie perché si favorirebbe l'insorgenza di malattie.

 

Subito dopo natale al rientro dalle vacanze Harry era ancora più taciturno. Aveva sorriso anche lui per le battute che Ron e Seamus gli avevano fatto in quei mesi riguardo all’attenzione estrema che riservava alle sue piantine, aveva riso anche per la poco velata allusione di Dean sul fatto che il suo fosse un comportamento poco maschile, battuta alla quale Neville reagì parecchio male sentendosi colpito anche lui, visto quanto tempo passava nelle serre per la stessa ragione di Harry. Intorno al primo gennaio, Harry decise di dare un aiutino alle sue piante di modo che fiorissero più rapidamente. Sapeva che non era corretto forzare la natura, ma lui aveva fretta, e il tempo che aveva a disposizione stava per scadere.

 

Si adatta a qualunque tipo di terreno purché lavorato in profondità, ben concimato. Le piante vengono collocate a dimora in autunno o alla fine dell'inverno nelle zone con forti geli, la concimazione si effettua all'inizio della ripresa vegetativa, incorporando nel terreno letame maturo.

 

Quando la mattina del nove gennaio Neville entrò tra i primi nell’aula di pozioni, rimase sconvolto e realmente confuso.

 Harry entrò nell’aula poco dopo, il volto inespressivo. Neville si riscosse e prese posto in attesa che arrivasse il professore. Nessun altro pareva essersi accorto del vaso di terra cotta con la piccola pianta di rose posta ai piedi della cattedra, e anche se l’avessero notata, non era la prima volta che venivano usate delle piante per le pozioni. Harry aveva preso posto vicino a Ron come al solito e nascondeva bene il suo nervosismo.

Quando il professor Snape entrò, osservò rapidamente i suoi studenti e cominciò subito a parlare della lezione del giorno. Chiese a tutti di portargli le pergamene con i compiti che aveva assegnato l’ultima volta e si accomodò al suo posto. Mentre i ragazzi sfilavano davanti a lui per ciò che aveva richiesto, finalmente vide la pianta. Neville osservò attentamente il suo volto e poi quello di Harry, che adesso pareva veramente teso. Snape alzò un sopracciglio senza distogliere lo sguardo dal vaso circondato da un nastro rosso, e dal piccolo biglietto chiuso in una bustina che vi era attaccato.

Dopo qualche secondo in cui pareva essersi isolato dal mondo, si schiarì la voce e cominciò a dare le istruzioni per la pozione di quel giorno, senza badare più alla pianta.

Neville notò che le spalle di Harry parevano essersi rilassate, e si concentrò infine su ciò che dovevano fare.

Tutti si misero al lavoro, e sicuro di non essere più osservato dai suoi studenti prese il biglietto e lo aprì.

Neville che era seduto in seconda fila non aveva perso il movimento del professore e di sicuro nemmeno Harry. Snape lesse rapidamente, gli occhi neri coperti dalle ciglia non lasciavano trapelare nulla. Una volta letto, ripose il biglietto nella tasca e puntò il suo sguardo su Harry.  Neville vide che il compagno era arrossito furiosamente, forse non si aspettava che l’altro capisse che era stato lui a mandargli quel regalo, o forse aveva scritto chiaramente la sua identità e ora si vergognava. Neville non riusciva davvero a comprendere per quale ragione Harry avesse deciso di dare al professore una delle piante che aveva coltivato con un amore quasi febbrile, forse un giorno glielo avrebbe chiesto.

Al termine della lezione tutti uscirono rapidamente, Neville fu più lento degli altri e anche Harry a quanto pareva ci stava davvero mettendo una vita a riporre il libro, le piume e le pergamene all’interno del suo zaino. Harry si accorse di essere osservato e vide Neville che gli sorrideva timidamente. A quel punto si rese conto che lui aveva capito tutto, e si imbarazzò di nuovo. Neville uscì insieme agli ultimi studenti rimasti, lanciando un’ ultima occhiata alla cattedra, dove il professore stava apparentemente correggendo i loro scritti.

  
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