I fiocchi di neve scendevano leggeri dal cielo. Era una di quelle giornate invernali in cui non si riusciva a guardare in alto a causa della luce accecante che oltrepassava la coltre di nubi. L'atmosfera era quasi macabra, eppure i bambini non la percepivano, loro giocavano spensierati nel giardino di casa Styles. 
Un Harry di otto anni tirava palle di neve umida e fredda a un Louis di undici anni scarsi il quale non smetteva di lamentarsi. 
"Smettila, piccolo mostro!", gli gridava il più grande. "Io sono quello più vecchio qui, devi obbedirmi!", ma forse nemmeno lui credeva a queste parole. Tutto ciò per il semplice fatto che il più piccolo fosse alto quasi quanto lui e quella chioma di ricci sparati in tutte le direzioni gli dessero un'aria possente e nerboruta. 
Ma Harry, di smetterla, non voleva proprio saperne. Così Louis si lanciò contro di lui e entrambi sprofondarono per qualche centimetro nella neve morbida. La scena era abbastanza buffa, soprattutto per Anne e Johanna che li osservavano dalla finestra della sala con due tazze di caffè bollente in mano. I due bimbi sembravano paffuti e goffi nel loro intento di rialzarsi. Questo soprattutto a causa dei loro giubbotti pesantissimi e, nel caso di Louis, della berretta di lana blu che continuava a cadergli sugli occhi. 
Le due donne risero di gusto quando notarono che non ci stessero più provando: avevano deciso di rimanere lì, in attesa di un salvataggio eroico da parte di qualcuno. Ma chi si sarebbe addentrato in quella missione fatidica?
Intanto Harry fissava Louis e "hai degli occhi stupendi", gli uscì. Le guance gli si colorarono di rosa per il complimento appena ricevuto e un "grazie" appena sussurrato gli accarezzò le labbra violacee. 
"A me piacciono molto i tuoi", ricambiò quest'ultimo. "Sono come il laghetto che vedo quando vado in montagna con il mio papà", sorrise. 
"Be', prima che mi abbandonasse", si rattristì. La bocca del piccolo Harry si piegò in una 'o' deformata e "il tuo papà ti ha abbandonato?", chiese. 
"Credo di sì, lui e la mia mamma continuavano a litigare e poi non l'ho più visto", raccontò. 
L'espressione sorpresa dell'altro si trasformò in tristezza. 
"Anche la mia mamma e il mio papà litigano spesso", spiegò. "Vuol dire che lui se ne andrà?".
"Non lo so", concluse il più grande. 
Harry cominciò a piangere e mentre Louis gli accarezzava la guancia lui lo abbracciò. 
"Però non preoccuparti, io ci sarò sempre per te", promise. 
"Me lo giuri?", domandò il riccio tra le lacrime. 
"Te lo giuro", gli sorrise lui. 
Così, nell'innocenza di due bambini, si erano promessi di restare insieme per sempre. E c'è da dire che stanno ancora cercando di rispettare quel patto. 







Be', nulla. Sto cercando di scrivere una OneShot decente, ma tutte le volte che ci provo mi vengono fuori Flashfic e quindi boh. Non so nemmeno che senso abbia questa cosa, però la pubblico giusto perché mi sono presa troppo bene visto che sto ricominciando a passare tempo su Efp e mi sto riavvicinando ai ragazzi. Quindi, fatemi sapere tutto in una recensione, penso sappiate già come funzioni. 
Ah, non so perché ma ultimamente riesco a scrivere solo Larry. Ecco, l'ho detto tanto perché lo sappiate, so che non vi interessa. 
Ciao ciao, recensite pls.