Dedicato
a tutti quelli che avrebbero voluto una fine diversa.
«Still time for you to change your mind.»*
E
se Ziva avesse cambiato idea?
Stay
(with me)
Salendo
la piccola scaletta che lo porterà dentro l’aereo, Tony capisce immediatamente
come il corso degli eventi sia profondamente sbagliato e quello sia un
grandissimo errore. Si sforza di sorridere mentre la guarda per quella che
capisce essere l’ultima volta, cercando di imprimere ogni dettaglio nella sua
mente – come se realmente ci fosse bisogno, come se Ziva non fosse presente in
lui in ogni singolo particolare -.
Dalla
rigida e seducente israeliana che era quando l’ha conosciuta alla dolce e fiera
agente dell’NCIS, alla fragile e quasi spezzata donna che sta lasciando qui
all’aeroporto: ha conosciuto ognuna di queste personalità, amandola ogni volta,
sempre di più.
Aveva
tentato di tutto, le aveva chiesto di tornare con lui a D.C., le aveva proposto
di rimanere con lei per quanto tempo avrebbe voluto se non si sentiva pronta a
tornare subito, le aveva assicurato che l’avrebbe seguita ovunque, anche
lasciando l’NCIS in maniera definitiva.
Per
lei, sarebbe cambiato e avrebbe cambiato tutta la sua vita. Quel passo che
Jeanne, in una lettera che aveva fatto ardere nel caminetto, gli aveva chiesto
di fare e che lui aveva capito non essere la decisione giusta, per Ziva
l’avrebbe fatto a occhi chiusi.
Ma
lei si era opposta, perché il cammino di redenzione che si era imposta doveva
farlo sola, altrimenti non avrebbe portato a niente. E, per quanto Tony continui
a ripetersi questa risposta nella testa, la trova ogni volta più priva di senso
e più ingiusta.
Sedendosi
nel posto dell’aereo, tira fuori un foglio di carta e una penna, vergando di
getto il titolo della sua lista: un elenco di cose che si impegnerà a fare,
esattamente come Ziva.
Ci
prova, per qualche secondo ci prova davvero, ma le prime cose che gli vengono
in mente riguardano tutte lei: la
riporterò all’NCIS, scenderò da quest’aereo, non la lascerò.
Sospirando,
posa la penna senza aver scritto nulla, consapevole che non possa far niente e
si perde nei suoi pensieri, cercando un modo per rasserenarsi. È così immerso
che non si accorge subito del fatto che l’aereo avesse iniziato la corsa per
decollare per poi interromperla bruscamente, seguito da alcune voci concitate
da parte delle hostess.
Non
se ne rende conto finché non gli sembra di sentire la sua voce che lo chiama, dall’entrata dell’aereo; si alza di scatto,
incredulo, ma poiché non segue nessun altro grido e nessuno compare dalle tendine,
si risiede, iniziando a temere per la sua salute mentale.
Tuttavia,
passano pochi secondi e stavolta il suo nome si propaga forte e chiaro
nell’abitacolo e la figura di Ziva che sta correndo nel corridoio e vaga con
gli occhi per cercarlo gli si presenta chiara e forte davanti agli occhi.
«Ziva!»
urla, alzandosi e spostandosi verso il corridoio centrale.
«Tony!»
grida lei di rimando, sentendo il sollievo sbocciare dentro di lei. Corre verso
di lui, gettandosi tra le sue braccia, sicura che l’avvolgeranno all’istante e
rimane così, per qualche secondo, stretta a lui più forte che mai.
Gli
sguardi dei passeggeri sono increduli, quelli delle hostess seccati e
arrabbiati, ma a Tony non potrebbe interessare di meno in quel momento.
«Non
andartene.»
E
due semplici parole mettono fine all’agonia di mesi, salvandolo da una ancora
più lunga.
Le
prende la mano, conscio che sarebbe meglio se scendessero dall’aereo il prima
possibile prima che inizino a buttarli fuori a calci, e le sorride conducendola
fuori, sotto gli sguardi adoranti ed invidiosi di molte donne.
Si
allontanano dalla pista, vedendo l’aereo lasciare Tel Aviv e Tony stringe la
sua mano più che mai.
«Ci
vorrà del tempo,» inizia Ziva, volgendo i proprio occhi ai suoi. «ma non voglio
perdere la mia famiglia. Voglio ricominciare e avrò bisogno di qualche mese, ma
non abbandonarvi. E, soprattutto,» Tony può quasi
giurare di vederla arrossire, lei l’ex ninja del Mossad,
rossa dall’imbarazzo. «chiedo a te se vuoi restare con me. Appena sei salito
sull’aereo, ho capito che non potevo farcela da sola o, almeno, non senza
averti detto queste cose. Io…»
Tony
non la fa neanche finire, prima di congiungere la sua bocca con la propria,
baciandola con un’urgenza che va oltre ogni bisogno.
«Non
me ne vado,» le risponde, poggiando la fronte sulla sua, come hanno fatto quel
pomeriggio. «resterò con te.»
Non
c’era bisogno di specificare che sarebbe rimasto, che non l’avrebbe lasciata
sicuramente andare, perché era chiaro per entrambi, come chiaro era quello che
provavano l’uno per l’altra.
«La
prossima volta però, magari, pensaci prima che salga sull’aereo.» le dice Tony,
facendola ridere e sentendosi bene come non gli succedeva da tempo, come non
gli era mai successo.
Le
telefonate a Gibbs e gli altri sarebbero arrivate, loro avrebbero capito e li
avrebbero aspettati; il futuro che li attendeva era ancora incerto e senza
punti fissi, ma non importava.
Ciò
che davvero contava era che non li avrebbero affrontati soli, che quelle liste
di buoni propositi non sarebbero iniziate separate, ma avrebbero avuto la
stessa parola come inizio: insieme.
Fine.
Uno
dei primissimi what-if che mi sono venuti in mente
vedendo la puntata 11x02 (ne ho in mente altri che, forse, scriverò,
raccogliendoli magari in una serie :3).
Ho
sempre pensato che la ‘scusa’ trovata per l’uscita di Ziva (il suo percorso di
redenzione che deve fare da sola) sia stato banale e, per certi tratti,
insensato, ma forse era la migliore soluzione che potessero trovare dato che, e
il cielo sia lodato, non l’hanno uccisa per farla uscire di scena.
Parlando
da un punto di vista del personaggio, trovo l’uscita insensata perché, okay
vuoi ricominciare, lasci il lavoro, non la tua famiglia e l’uomo che ami,
buttandoti in una vita nuova e senza nessuno °_°’
Da
qui nasce questa fic, Ziva capisce queste cose quando
vede salire Tony e lo rincorre <3
L* è una frase che gli dice Tony,
poco prima che si separino (magari avesse cambiato idea! ç_ç)
Spero
vi piaccia, che mi lasciate magari un commentino e un bacione a tutti!
EclipseOfHeart
P.S.
nella dedica scrivo ‘fine’, ma intendo dell’episodio, in quanto continuo
fermamente a sperare che il Tiva tornerà e si
concluderà in modo assolutamente più bello. ♥