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Autore: Uzumaki_Devil_Dario    09/01/2009    14 recensioni
"Anche se i miei occhi non potevano vederti, il mio cuore aveva ben chiara la tua immagine..." Raiting [NaruxHina]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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TI VEDO E TI AMO




Perchè tutti a Konoha dovevano trattarlo in quel modo? In fondo Naruto Uzumaki era solo un bambino, non aveva che tre anni e per di più orfano, non aveva mai torto un capello a nessuno. Eppure tutti gli abitanti lo guardavano con un'espressione che indicava solo odio, non si degnavano nemmeno di chiamarlo per nome, l'appellattivo che gli avevano dato era uno solo... mostro. Ovunque passasse sentiva pronunciare quella parola rivolta unicamente a lui
"Ehi mostro, vedi di rimanere alla larga da qui!"
"Sì, vattene via mostro!"
"Tu non sei degno di vivere, mostro"
"La tua esistenza è il peccato più grave che possa esserci"
Il povero bambino biondo non riuscì più a trattenere le lacrime e cominciò a correre. Nemmeno lui sapeva dove stesse andando, sapeva solo che voleva stare lontano da tutto e da tutti, dove nessuno lo potesse odiare. Raggiunse il tronco di un albero e lì si sedette sfogandosi nel più doloroso dei pianti. Non si accorse che qualcuno lo osservava e non poteva fare a meno di instristirsi per la sorte che era dovuta capitare a quell'infelice fanciullo di tre anni, un ragazzo di diciassette anni, con la divisa da Anbu, i capelli brizzolati e color dell'argento e una maschera blu sul volto... Hatake Kakashi
"(Minato-sensei... perchè avete voluto lasciare un fardello simile sulle spalle di vostro figlio?)"
Poi questi notò un gruppo di ragazzini che si avvicinò a Naruto però mantenendo le distanze. Presero delle pietre e iniziarono a lanciargliele addosso
"Mostro, vai via. Tu non puoi stare qui"
"Questo è il nostro territorio, tu non ci puoi stare"
Tra quei ragazzetti sbucò una bambina con i capelli corti e corvini, con gli occhi chiari, portava un kimono viola
"Ragazzi... lasciatelo stare"
"Mostro, mostro"
"I-io... non è vero che sono un mostro" provò a difendersi Naruto
"E invece sei un mostro! Abominio! Abominio!"
Non smisero di tirargli pietre ignorano le suppliche di quella bambina con i capelli corvini, poco a poco Naruto indietreggiò finchè non inciampò all'indietro. Cadde sbattendo violentemente la testa contro una roccia
"Il mostro è morto! Il mostro è morto!"
Tutti i ragazzetti se ne andarono correndo ma la bambina rimase
"Naruto! Dio santo..." Kakashi uscì fuori dal suo nascondiglio e si avvicinò al bambino biondo svenuto, dalla sua testa usciva del sangue. Lo prese in braccio, la bambina iniziò a piangere
"Naruto-kun... Naruto-kun è morto?"
"No piccola, si è solo addormentato" cercò di rassicurarla Kakashi "E' meglio se torni a casa" e sparì.
Portò Naruto all'ospedale di Konoha
"Qualcuno mi aiuti, vi prego! Ho un bambino con me" prese da parte un'infermiera "Mi aiuti per favore"
L'infermiera diede uno sguardo al bambino "Ma lui è..."
"Lo so ma... la prego" la supplicò lui. Alla fine lei acconsentì a portare Naruto in un letto d'ospedale, l'emorragia fu fermata e gli venne fatta una fasciatura attorno alla testa. Kakashi si potè sentire sollevato ma dei dottori vennero a portargli delle brutte notizie "Ragazzo, sei tu che l'hai portato qui, vero?"
"Sì. Sta bene?"
"Fisicamente sì ma... temo ci siano problemi"
"Cosa... cosa vuol dire?" Kakashi iniziò a preoccuparsi
"Naruto ha preso una brutta botta. Il colpo ha danneggiato il cervello nella zona nervosa collegata ai bulbi oculari e ha distrutto alcuni vasi sanguigni. Ora la zona oculare non riesce più a focalizzare la luce assorbita dagli occhi"
Kakashi cominciò a capire ma tentò di illudersi
"Cosa vuol dire questo dottore?"
Il medico sospirò profondamente e gli rispose in maniera semplice e chiara.
Kakashi si sentì sprofondare. Voltò lo sguardo osservando il figlio del suo sensei ridotto in quello stato pietoso, con degli occhi che non erano più capaci di vedere.

Nei dodici anni che seguirono Naruto allenò il suo corpo e i suoi sensi come nessun ninja aveva mai fatto prima. Non potendo più confidare nella vista riuscì comunque ad andare avanti, imparando a controllare e a potenziare gli altri quattro sensi. A dodici anni iniziò a farsi notare per come, nonostante la sua cecità, fosse riuscito a diventare un genin provetto e dopo due anni e mezzo diventò chunin. Sebbene fosse cieco aveva dimostrato di essere un ottimo ninja. Non utilizzava mai un bastone per camminare come facevano in ciechi normali, camminava come se nulla fosse riuscendo a scorgere da solo gli ostacoli che gli si paravano davanti. Non sembrava nemmeno veramente cieco. L'ultima cosa che ricordava di aver visto era la scena in cui lui veniva preso a sassate dai bambini della sua età... e tra questi c'era una bambina col viso d'angelo, i capelli corvini, vestita con un kimono violetto chiaro come i suoi occhi. Avrebbe tanto voluto conoscere quella bambina ma purtroppo non ricordò più di averla incontrata e non scoprì mai chi fosse. Un giorno stava camminando per le strade del villaggio si fermò e sorrise "Ciao, Hinata"
Hinata Hyuga, la ragazza dagli occhi chiari e dai lunghi capelli mori non potè fare a meno di stupirsi "Ciao Naruto-kun... ma è incredibile, come facevi a sapere che ero io?"
"Eh eh... riconoscerei questo tuo profumo tra tutti... perchè è davvero un bel profumo e ti si addice perfettamente"
Hinata arrossì di botto e riprese, come era suo solito, a giocare nervosamente con le dita "G-grazie Naruto-kun..."
"Ho fame. Ti va di pranzare con me? Stavo per fare un salto da Teuchi"
La mora fu davvero lusingata dall'invito "Io... va bene, grazie"
Camminarono insieme, Naruto le prese delicatamente la mano, gesto che fece sentire ancora di più in imbarazzo la ragazza
"Ehi, ma stai arrossendo?" Naruto ridacchiò, neanche stavolta Hinata nascose lo stupore
"Ma... ma come fai a...?"
"Quando una persona arrossisce aumenta di appena un grado la temperatura del suo corpo, lo sapevi? Con la mia mano riesco a sentire il tuo calore corporeo aumentare"
"Sei... sei davvero incredibile Naruto-kun"
I due ragazzi raggiunsero il locale di Teuchi e lì ci trovarono anche alcuni loro amici
"Ehilà Naruto" lo salutò una ragazza con i capelli rosa e gli occhi verde acqua
"Ciao, Sakura-chan"
"Sempre a sbafarti di ramen tu, vero baka?" fu un ragazzo con i capelli e gli occhi color della notte a prenderlo in giro
"Affari tuoi no, eh teme?" ribattè il biondo
"Sasuke e Naruto, non vorrete cominciare spero!" li ammonì Kakashi, il loro maestro
"No no..."
Quando finalmente fu servito loro il ramen cominciarono a gustarselo, Naruto più di tutti.

Sakura rimase attenta ad ascoltare le parole della sua sensei, il Quinto Hokage, Tsunade
"Non sarà troppo rischioso Tsunade-sensei? E se non dovesse funzionare che accadrebbe?"
"Le probabilità non sono che del 51% Sakura... ma se mi ci metto credo di riuscire a farle salire fino al 59%"
"Beh... comunque è una buona possibilità. Dite che potrebbe andare tutto bene?"
"E' possibile..."
"Grazie! Lo vado a dire subito a Naruto" la kunoichi rosa si fiondò fuori dall'ufficio dell'Hokage. E corse. Corse per le strade Konoha ansiosa di dare la buona notizia a Naruto.
In quel momento il ninja biondo era occupato con gli allenamenti, se ne stava seduto sull'erba. Poi una miriade di pugnali kunai si fiondò su di lui... e in quel momento Naruto scattò. In meno di un secondo tutti i pugnali erano mezzi distrutti ai suoi piedi. Decise di prendersi una pausa e si sdraiò sul prato, proprio sulla riva del fiume. Dormì per un pò
Dietro a un albero Hinata Hyuga non poteva fare a meno di osservarlo "(E' così bello... oh Naruto-kun, quanto vorrei che tu potessi vedere come tutti noi... quanto vorrei che tu potessi... vedere me...)"
"Puoi anche uscire da lì, so che ci sei" disse d'un tratto il biondo, Hinata sobbalzò. Quel ragazzo non smetteva mai di sorprenderla.
Timidamente uscì dal suo nascondiglio
"C-ciao, Naruto-kun..."
"Mi spiavi?" domandò lui divertito
"I-io... no ecco... stavo... stavo..." ma si bloccò non sapendo cosa rispondergli per il troppo imbarazzo. Naruto non potè fare a meno di sorridere deliziato di fronte a quel suo modo di fare così tenero e allo stesso tempo buffo
"Vuoi sederti qui con me?"
Emozionata, Hinata accettò l'invito e si sedette sull'erba accanto a lui
"Ti allenavi?"
"Sì, poi mi ero messo a fare un pisolino" rispose lui
"Ho visto..."
Poi fu come se Naruto si fosse accorto di qualcosa, si alzò e si sporse sul fiume, Hinata assunse un'aria interrogativa
"Co-cosa c'è Naruto-kun?"
"Credo che ci sia qualcosa nell'acqua"
Hinata si alzò per controllare ma non notò nulla di strano
"Io non vedo nu..." non finì la frase perchè Naruto la spinse e la fece cadere nel fiume. Riemerse
"Ahnf... N-Naruto-kun!!"
Naruto non si trattenne dal ridere vedendo come era fradicia. Dopodichè, senza pensarci, si tuffò anche lui. Riemerse accanto ad Hinata "Naruto-kun! Mi hai fatto spaventare!"
"Ah ah ah... scusa, non ho resistito davvero alla tentazione"
"Ah si? Ecco"
E Hinata lo schizzò con l'acqua e Naruto rispose, i due ragazzi si divertirono a continuare a schizzarsi. Fino a che i loro volti non si ritrovarono a pochi centimetri di distanza, e il bello era che Naruto stava lentamente facendo diminuire la distanza. I battiti del cuore di Hinata accelerarono in maniera pazzesca e Naruto li sentì distintamente.
Tale momento venne rovinosamente disturbato dalla voce di Sakura "Naruto! Naruto, sei qui?" Sakura lo trovò in acqua "Ah, eccoti. Ma che ci fate nel fiume?"
"Ah... eh... nulla" rispose vagamente lui. I due ragazzi uscirono, erano bagnati fradici "Che cosa c'è Sakura-chan?"
"Ah giusto!" si ricordò la rosa "Naruto, ho una notizia grandiosa: Tsunade-sensei può proporti un intervento ai tuoi occhi!"
Naruto ne fu parecchio sorpreso "Co-cosa?"
"Un intervento agli occhi! Naruto hai la possibilità di tornare a vedere"
Hinata fu davvero contenta, sarebbe stata davvero felice se Naruto avesse recuperato la vista. Questi teneva il capo abbassato, stava pensando "Io... io non lo so, ormai mi sono abituato così..."
"Naruto-kun, ma che dici?" intervenne Hinata con determinazione "E' una grande opportunità, non puoi buttarla al vento così! Cosa ti costa provare, dai!"
Naruto sentì l'enfasi con cui Hinata disse quelle parole "Se mi sottopongo all'intervento è sicuro che tornerò a vedere?"
"Le probabilità di successo sono comprese tra il 51 e il 59%" rispose Sakura
Il ninja biondo ci riflettè meglio che potè e alla fine sorrise "Ok... va bene lo farò"
Hinata sorrise gioiosamente e anche Sakura "Perfetto! Vado subito a riferirlo a Tsunade-sensei".
La rosa se ne andò via di corsa e la Hyuga non potè fare a meno di sorridere felice, ma abbandonò il sorriso osservando Naruto. Sul suo volto notava benissimo un velo di preoccupazione "Naruto-kun... che cos'hai? Dovresti essere contento"
"E' vero, dovrei. Ma in realtà ho molta paura"
"Paura? Paura di cosa?"
Lui non rispose, non subito. Aveva l'aria frustrata "Il fatto è... che quando ero piccolo, molte persone hanno approfittato della mia cecità per provare su di me degli strani farmaci o sottopormi a chissà quali esperimenti. Nulla ha funzionato, mi hanno fatto patire dolori che non voglio ricordare. Ho addirittura rischiato di morire... e ho avuto una paura che non riuscivo a sopportare". Così Hinata capì la preoccupazione di Naruto, aveva paura di quel 41% di fallimento. Volle rassicurarlo, non ce la faceva a vederlo così "Naruto-kun, non ti devi preoccupare. Oggi la scienza medica ha fatto un sacco di notevoli progressi e ha inventato nuove attrezzature efficaci. Vedrai che non ci sarà nulla da temere" prese la mano del biondo e la strinse per rassicurarlo. Naruto abbracciò Hinata e la strinse a sè ( il volto di lei prese letteralmente ad avvampare ) "Stammi vicina Hinata... stai vicina a me...". Lasciandosi trasportare, anche Hinata lo abbracciò forte.
L'intervento venne fissato per il pomeriggio del giorno dopo. Tutti gli amici del ninja biondo erano andati all'ospedale con lui per augurargli buona fortuna
"Sei sicuro di volerlo fare, Naruto?"
"Sì Kakashi-sensei... a dire il vero ho molta paura, ma lo farò ugualmente"
"Se posso saperlo" intervenne Sasuke "perchè vuoi sottoporti all'intervento se sei così spaventato?"
Naruto rimase zitto. Il vero motivo era un suo desiderio personale "(Perchè voglio vedere Hinata... vederla e sapere che lei è bellissima e sincera tanto quanto il suo animo gentile) No, non puoi saperlo"
"Spero che nulla vada storto..." disse Hinata a Kiba e Shino
"Non preoccuparti" sopraggiunse Shizune "Io e Tsunade-sama stessa saremo a capo dell'operazione"
"Sentito? Non potrà che andare bene" la convinse Kiba. In quel momento venne Tsunade
"Shizune infilati il camice. Naruto Uzumaki... siamo pronti per cominciare"
"Bene..." seguì Tsunade ed entrò nella stanza dell'intervento
"(Pregherò per te... Naruto-kun...)" e dall'esatto momento in cui si chiuse la porta tutti gli altri non poterono far altro che aspettare. Furono ore di tensione e di snervante attesa. C'era chi non faceva altro che camminare avanti e indietro come Hinata, oppure chi riusciva a essere apparentemente tranquillo come Sasuke e Shino, Kakashi leggeva il suo libro e Kiba beveva una lattina di Coca-cola, Sakura era seduta a guardare il pavimento
"Hinata, forse dovresti calmarti un pò" disse
"Ha-hai ragione Sakura-san... ma io non ci riesco"
"Rilassati, con Shizune-san e Tsunade-sama al lavoro l'operazione andrà più che bene" la rassicurò Kurenai
"Che noia" sbottò Shikamaru
"Nessuno ti obbliga a stare qua, se non t'importa nulla del tuo amico te ne puoi anche andare!" imprecò Ino.
Tuttavia, anche se c'era chi non lo dava a vedere, erano tutti preoccupati per l'esito dell'intervento. E a rassicurare i loro animi furono le figure di Tsunade e Shizune uscire fuori dalla stanza, tutti balzarono in piedi
"Allora?" domandò ansiosa Hinata
"Finito! E' andato tutto bene" rispose Tsunade. E un sorriso gioioso apparve sul volto di tutti quanti
"Possiamo vederlo subito?" chiese Kakashi
"Prego" Shizune li accompagnò all'interno della stanza. Il ninja biondo era disteso su un lettino, aveva una fasciatura sugli occhi che gli venne tolta da Tsunade. La pelle attorno agli occhi era arrossata, sicuramente per via dell'intervento
"Naruto, ora puoi aprire gli occhi"
Il ninja biondo provò a sollevare le palpebre e immediatamente le sue pupille vennero investite da una luce accecante poichè non erano abituate. Si sollevò rimanendo seduto, si portò una mano sul volto. Guardò i volti delle tante persone che lo circondavano... fu una sensazione magnifica poter finalmente vedere le persone e il mondo in cui viveva
"Ti senti bene Naruto?" gli chiese Sakura
"Io... io credo di sì. Questa voce... tu devi essere Sakura-chan"
La ragazza sorrise in segno di affermazione
"Sei davvero un tipo tosto, baka"
"Tu sei sicuramente Sasuke..."
Poco per volta imparò a riconoscere i volti di tutti i suoi amici, ma solo all'ultimo si accorse di una cosa
"Ma... ma dov'è Hinata? Perchè non la vedo?"
Aveva ragione. Tutti si guardarono e capirono che Hinata non era più con loro.

Hinata Hyuga camminava da sola per le vie di Konoha. Ma cosa le era preso? Perchè se n'era andata via? Finalmente l'operazione era terminate, finalmente avrebbe potuto rivedere Naruto e lui avrebbe potuto vedere lei. Ma all'improvviso ebbe una strana sensazione di paura, non se la sentì proprio di farsi vedere dal ragazzo biondo. Non aveva ben chiaro cosa le prendeva, fatto stava che non voleva più rimanere lì e se ne andò riuscendo a non farsi notare dagli altri. Pianse silenziosamente e si sentì un'immensa rincretinita... si pentì molto amaramente di ciò che aveva fatto ma non aveva assolutamente il coraggio di mostrarsi a lui. Ma mentre camminava una voce le risuonò da dietro le spalle
"Hinata voltati, per favore" era Naruto, ce l'aveva esattamente dietro di lei. Asciugò in fretta le lacrime e tentò di cammuffare la voce
"Io... devi avermi scambiata per qualcun'altra"
"Hinata, non cercare di prendermi in giro. Saprei riconoscerti tra mille ragazze"
La mora non ebbe altra scelta a quel punto. Lentamente si voltò e la sua immagine fu finalmente chiara agli occhi di Naruto. E questi non credette a ciò che vide: fra tutti i volti che aveva visto, quello era sicuramente il più bello, il più meraviglioso, il più splendente che i suoi occhi avevano mai visto. Fu come incantato da una tale visione, poggiò una mano sulla guancia della ragazza, suscitando in lei un'emozione indescrivibile
"Naruto-kun..."
E poi per lui fu come avere un flash, nella sua memoria qualcosa scattò. Quegli occhi così chiari... quei capelli corvini e quell'espressione così graziosa... per un attimo si ritrovò davanti quella ragazzina di tanti anni fa. E tutto nella sua testa fu improvvisamente più chiaro. Mise la seconda mano sull'altra guancia di lei "Ma tu... tu sei..." Hinata abbassò il capo a terra, incapace di sostenere lo sguardo con lui "Tu sei... sei quella bambina che... oh Hinata...". La ragazza a quel punto non trovò più la forza di trattenersi, dai suoi occhi sgorgarono altre lacrime che le scivolarono per il volto e terminare la loro corsa cadendo sul selciato. Lei stessa si buttò sulle braccia di Naruto e si sfogò con un pianto liberatorio, il biondo l'abbracciò
"Hinata... perchè piangi?"
"Perchè... perchè mi sento, anzi sono una maledetta stupida, ecco perchè!"
"Non devi piangere... non mi arrabbio solo perchè te ne sei andata via..."
"No! No, non è per questo! Io... io sono scappata pechè... avevo paura che non ti sarei mai piaciuta quando mi avresti vista! Avevo questo timore! Avevo questo timore e non riuscivo a sopportarlo!"
Naruto rimase ad ascoltare il suo sfogo, sciolse l'abbraccio e fece delicatamente scivolare le sue dita sulla gote di lei
"Come hai potuto pensare una cosa simile, Hinata?" la ragazza lo guardò con gli occhi piangenti "Anche se i miei occhi non potevano vederti, il mio cuore aveva ben chiara la tua immagine..." e qui il biondo si avvicinò al suo orecchio sussurrandole qualcosa "... e mi diceva che sono innamorato di te".
Sebbene fosse solo un sussurro bastò a far sobbalzare Hinata e a far battere frettolosamente il suo cuore. Si scambiarono uno sguardo. Gli occhi chiari di lei, dolci, splendenti e quando volevano anche duri, e quelli azzurri di lui, affascinanti, enigmatici, terribilmente fieri e orgogliosi. Naruto quindi scostò una ciocca di capelli dalla fronte della ragazza. Hinata chiuse gli occhi e avvicinò il suo viso a quello di Naruto , gustando quel bacio tanto atteso, quel bacio che sapeva d'amore. E in quell’istante non pensò ad altro se non a quel momento stupendo, tanto sognato, tanto bramato, tanto desiderato. Lo stesso fece Naruto, così contento di aver finalmente preso possesso delle sue labbra così morbide. Poi delicatamente si staccarono
"Ti amo Hinata..."
"Ti amo anch'io... Naruto" Hinata sorrise e si buttò fra le braccia del ragazzo, baciandolo, in quel momento che senza dubbio per loro sarebbe stato per sempre immortale, e indelebile nei loro ricordi.






fine

   
 
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