Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: Sk8erboi    11/06/2015    0 recensioni
«Questo è un racconto ispirato a una storia realmente accaduta: una bambina di sette anni, vittima di abusi, viene ritrovata agonizzante sull'asfalto, gettata dal settimo piano dello stabile in cui viveva con la sua famiglia. Le circostanza della morte non sono ancora state chiarite e il colpevole, sia dell'omicidio che delle violenze, non è ancora stato ritrovato»
Genere: Drammatico, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si avvicinava lentamente, senza fretta. Ogni passo era un tonfo, un crescente avvertimento del male che avanza e cresce... cautamente, con pazienza. Lei lo riconobbe subito: non era successo molte volte, ma aveva impressi nella mente anche i particolari più insignificanti di quel martirio, e dentrò di sè la sofferenza si ripeteva e si moltiplicava e veniva rivissuta più volte, all'infinito, eco straziante di un grido di dolore e innocenza. 
Durante la dolorosa attesa riusciva già a sentire il suo alito sul collo, quella lurida essenza di tabacco e whiskey che le piccole mani non riuscivano a lavarsi di dosso neanche consumandosi la pelle fino a farla sanguinare. Ora riusciva a sentire il suo respiro, quello vero, affannato, malgrado avesse percorso quelle scale ogni giorno, sin dall'inizio della sua misera vita. 
Lei sapeva già che lui la stava cercando, lo conosceva ormai: il male la maggior parte delle volte non si basa su architetture complesse nè lascia spazio a inesplicabili sovrastrutture, è proprio così come lo si fa e come lo si subisce, spaventosamente e inaspettatamente semplice. 

Quando vide la sua ombra gigante emergere lentamente dalla rampa di scale non si scompose, non ebbe paura nè vergogna, perchè sapeva che questa volta avrebbe vinto lei: continuò a danzare sul ballatoio, a piccoli passi, girando su se stessa con gli occhi socchiusi, attenta a non perdere l'equilibrio. Accennava un sorriso: pieno di libertà è di innata consapevolezza di dover difendere la sua innocenza a tutti i costi.
Il passo del mostro si fece più veloce, fomentato dalla consueta libidine degenerata. Il respiro era convulso, le labbra piú umide: tese la mano callosa per afferarla a sè, quella mano che per prima era stata l'arma del delitto usata per strapparle fino all'ultimo pezzo di infanzia. 

Ma le sue mani questa volta afferrarono il vuoto in cui ben presto lei si lasciò avvolgere, roteando al ritmo di un'angelica danza culminata in un tuffo nell'asfalto cocente del mezzogiorno d'estate.

Ma l'impatto con la terra dura fu come una carezza, la stessa che in un attimo le regalò il senso perfettamente compiuto di una vita che non avrebbe potuto più vivere.​
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: Sk8erboi