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Autore: Giorgi17    11/06/2015    1 recensioni
Le strade che ci possono portare verso una meta sono tante.
Ogni decisione che prendiamo può andare ad influenzare il raggiungimento di questo obbiettivo.
La perfezione è quello che tutti vogliono trovare, però è staticamente quasi impossibile ricongiungersi con la propria metà e vivere una vita rosa e fiori.
Tanti incontri e scontri porteranno le protagoniste di questa storia a rimodellare i loro ideali e a cercare in ciò che vedono l'essenza delle cose.
Sta a loro trovare la chiave di violino, dopo la quale iniziare a scrivere le note, e comporre la loro sinfonia.
Sotto la luce lunare si scorgeranno le verità più nascoste e anche quelle più ignorate per un avventura alla ricerca di se stesse e di quello che vogliono .
Sogni e fiducia verranno spazzati via come castelli di sabbia dal mare durante un viaggio in America, saranno capaci di ricostruire tutto dalle basi ?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ian Somerhalder, Nuovo personaggio, Paul Wesley, Phoebe Tonkin
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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Under The Moonlight

 

 

 

 

Capitolo 9

 

 

 

 

 

Ian's Pov

 

 

 

 

 

Quel giorno ero in aereo con tutti gli altri e dovevamo partire per Atlanta .

Mi sentivo incomodo a pensare che tra poche ore sarei tornato in quella città che aveva segnato il mio percorso.
 

Ero cresciuto lì, avevo aperto delle porte che mai avrei pensato di aprire e che dopo mi sono state sbattute in faccia.

Ero stato felice con lei, per poi soffrire come un cane, fino a quando non incrociai la mia strada con quella di Nikki.
Giulia l'ho incontrata dopo e ha eliminato definitivamente ogni sentimento che ancora provavo per Nina.

Nell'aereo ero seduto accanto a un bambino e a suo padre che parlavano di come sarebbe stata la loro vita in quella città.
Gli occhi dell'uomo erano tristi, spenti e mi ricordavano me stesso dopo la rottura con lei.

Volevo parlare con Giuls e il fatto che il suo fidanzato fosse stato sempre con lei mi aveva irritato parecchio.
La trattava come un oggetto di cui doveva sottolineare l'appartenenza.
Non capivo poi che ci facesse con noi lì, cioè doveva fare lo scalo proprio ad Atlanta per tornarsene a Milano ?

La mia Giulia poi non stava bene, era pallida e la testa mi aveva detto che poco prima di salire le scoppiava, ero quasi sicuro avesse la febbre, ma quando stavo per toccarle la fronte arrivò Mattia e salirono sull'aereo.

Nicole e lei avevano preso in affitto una casa e ci sarebbero state fino alla fine dell'estate, tranne i weekend che probabilmente trascorreranno in giro, visitando altre metropoli.

Una cosa mi faceva sorridere come un'ebete ed era il fatto che il mio amico avesse trovato qualcuno per lui, era sempre di buon umore e disponibile.
 

Non smetteva di ridere e sprizzava gioia da tutti pori.

Mi sembrava strano, che io da quando sto con Nikki non sia mai stato come lui è ora ,eppure credo che lei sia la donna della mia vita, nonostante tutto.

Se mi giravo potevo osservarli ridere tra loro, sussurrandosi delle parole dolci e dovevo dire che mi piacevano tanto insieme.

Ero convinto che lei fosse quella giusta per lui e nel caso in cui se la lasciasse scappare dovrà sentirmi, perché una cosa è certa, non è mai stato così nemmeno con Selena.

Mi rimisi composto e mi resi conto che il bambino mi stava chiamando.

'' Ehi, come ti chiami ? '' gli domandai curioso.

'' Chris, ma questo non è importante. Alzati ! '' mi rispose lui incitandomi a farlo.

'' Perché mi dovrei alzare ? '' chiesi piuttosto perplesso, corrugando la fronte.

'' La signorina è da sola, quel tipo se n'è andato, puoi andare da lei e non temere, se succede qualcosa ti copro io '' risi e strizzai l'occhio a quel bambino che sin da subito era entrato nelle mie grazie.

'' Ti ringrazio e mi raccomando conto su di te '' gli dissi dandogli il cinque.

Raggiunsi subito Giulia e poggiai le mie labbra sulla sua fronte per vedere se avesse la febbre o meno.

'' Cosa stai facendo, Ian ? ''

'' Hai la febbre, scotti, Giuls. Quando arriveremo dovrai andare subito a casa, ci siamo capiti ? '' dissi accarezzandole la mano preoccupato.

'' Certo, forse ho qualche medicinale nella valigia. Starò da sola probabilmente '' la interruppi subito.

'' E Nicole ? ''

'' Jus, darà una festa a casa sua e lei starà con lui. Le ho detto che io sarei rimasta a casa, in queste condizioni anche volendo non sarei potuta andare '' mi disse sconsolata, cercando una posizione per dormire.

'' Facciamo così allora, dammi il tempo di sistemarmi nella mia nuova casa, poi ti raggiungo e rimango con te fino a quando non torna Nicki . Che ne pensi ? '' le chiesi spostandole alcune ciocche di capelli che erano davanti agli occhi .

'' Non dovresti preoccuparti tanto per me, Ian. Comunque grazie mille per tutto '' disse lei prendendo la mia mano tra le sue come se fosse un orsacchiotto e chiudendo gli occhi.

'' Invece mi preoccupo .. '' la osservavo adorante, non mi ero mai accorto di quanto fosse rilassante guardarla e accarezzarla.

'' Signore, torni qui . Il mostro sta tornando '' vidi il bambino sbracciarsi .

'' Temporeggia ora ti raggiungo '' gli sussurrai, lo vidi annuire convinto e poi alzarsi dalla sua sedia facendo cadere di proposito dei suoi giochi davanti ai piedi di Mattia.
Risi convinto e poi mi rivolsi a Giuls '' Ora devo andare, il polpo sta tornando ..''

'' Non lo chiamare così '' disse ridendo e lasciando la mia mano .

Con velocità andai verso il bambino e lo presi in braccio, dicendo : '' Mattia, tranquillo, me ne occupo io. Torna al tuo posto ''

Quando ci superò io e il mio collaboratore ci demmo il cinque e tornammo ai nostri posti.
 

Suo padre stava riposando così decisi che me ne sarei preso cura io di lui, però prima avrei dovuto avvisare i ragazzi del problema di Giulia, mi girai per chiamargli, ma dormivano, allora pensai che sarebbe stato meglio non svegliarli e avvisarli dopo.

'' Cosa disegni ? '' domandai interessato a Chris.

'' Guarda, questi siamo io e te che lottiamo contro il mostro cattivo e qui sopra c'è la principessa che dobbiamo salvare '' mi rispose indicando ognuno di noi.
Risi quando vidi come aveva disegnato Mattia, sembrava una scimmia, mentre a me aveva disegnato come un supereroe.
Giulia, invece, era splendida come sempre.

'' Lo posso tenere quando avrai finito ? ''

'' Certo, però promettimi che ci rincontreremo '' mi chiese lui.

'' Te lo prometto, campione. Una domanda, chi è questa donna in alto dietro le nuvole ? '' domandai perplesso.

'' È la mia mamma, anche se ora non più qui con me, tifa per noi '' mi si spezzò il cuore quando vidi negli occhi di Chris delle lacrime.

Gli baciai la fronte e accarezzai la testa, iniziai a giocare con lui e a finire quel disegno che avevo deciso avrei appeso nella mia nuova casa.


Era una nuova vita quella, ogni dettaglio sarebbe stato importante per ricordami chi ero e le esperienze che avevo vissuto.

Quell'immagine mi avrebbe ricordato lei e ogni singolo momento trascorso in quell'estate, perché sapevo che se ne sarebbe andata in Italia e che di lei oltre ai ricordi mi sarebbe rimasto solo quello.

Il tempo passato con quel bambino passò in fretta e poco dopo il padre si svegliò.
 

Prima di scendere dall'aereo gli diedi il mio numero dicendo che per qualsiasi evenienza mi poteva contattare, mi dispiaceva per quell'uomo e per certi versi mi ritrovavo in lui..

Avvisai i ragazzi che sarei rimasto io con Giulia e mi stupii quando vidi il suo fidanzato salire in taxi con lei, Nicki mi disse che sarebbe rimasto qualche ora aiutandola con i bagagli e poi sarebbe tornato in aeroporto.
 

Annuii sconsolato però felice di poter guidare di nuovo la mia macchina.

Intanto però lei mi diede le chiavi della loro casa nel caso Giulia non avesse potuto aprirmi.

Nel momento stesso in cui le ricevetti decisi che avrei aperto automaticamente io, non volevo farla alzare dal letto anche perché avrebbe potuto sentirsi peggio e volevo evitare tutto ciò.



************************


Giulia's Pov



Ero completamente distrutta, Mattia fortunatamente mi aveva accompagnato a casa, a volte mi chiedo come farei senza di lui.

Aprii la valigia con parecchia difficoltà, mi sentivo come se da un momento all'altro dovessi svenire e presi le medicine che mi ero portata dall'Italia per ogni evenienza.

Decisi di prendere la tachipirina più tardi, poiché avrei dovuto aprire ad Ian e volevo essere più o meno lucida, anche se mi sembrava che la febbre si fosse alzata.

Accesi la televisione e iniziai a vedere un film con il mio fidanzato, cosciente che però quello sarebbe stato l'ultimo film che avremmo visto fino alla fine dell'estate più o meno.

Mentre vedevo la protagonista, la vista cominciò ad offuscarsi e qualche secondo dopo sentii un bacio di Mattia sulle mie labbra.

La forza era diminuita di colpo e non riuscivo a tenere gli occhi aperti, la voce si era flebile ma mi lasciai guidare da lui, sperando che si rendesse conto che stavo per svenire.

Continuò a baciarmi senza che avessi nemmeno il tempo di respirare.


Non capivo cosa stessi facendo per via della febbre ma ricambiai sperando fosse solo un suo capriccio.
 

La situazione degenerò subito. In un attimo Mattia si ritrovò sopra di me, toccandomi possessivamente e disperatamente .

Queste emozioni che sentivo erano ormai delle consuetudini.

In tutto questo tempo, non sapevo perché, avevo pensato che le mani che mi stessero toccando fossero quelle di Ian e che le labbra che mi stavano baciando fossero quelle di una persona che amo da sempre.

Ci staccammo dal nostro bacio aggressivo e disperato quando Mattia incominciò ad alzare lentamente la mia maglietta, aprii gli occhi di scatto.
Mi lasciava dei piccoli baci sul mio ventre facendomi chiudere gli occhi per il piacere.

Alla fine mi ritrovai senza di essa finita chissà dove nel salone.

Il film continuava mentre la mia mente era offuscata dalle attenzioni troppo spinte del mio ragazzo.
Ci baciammo ancora con più disperazione.

Che cosa stavo facendo? Sto per svenire e sono in questa situazione ? E poi Ian? Perché immagino lui ? Mentre pensavo a queste domande le mani di Mattia arrivarono dietro la mia schiena propenso a sganciarmi quell'unico indumento che ormai copriva la parte più alta del mio corpo.

Ad un certo punto nella stanza, si udì un rumore di scatto di chiavi, nel mentre gli occhi mi si chiusero e poi il buio .

**************************

Ero riuscito a finire prima del previsto, così mi recai subito a casa di Giulia.

Presi le chiavi dalla mia tasca e aprii la porta, quello che mi si presentò davanti era imbarazzante.
Giuls era senza maglietta, mentre Mattia... forse è meglio non dirlo.

Stavo per uscire con la coda tra le gambe, pronto a chiedere scusa, quando osservai il viso della mia amica.
I suoi occhi erano chiusi, la sua faccia era pallida e anche le sue splendide labbra erano diventate di un viola preoccupante.

La chiamai : '' Giulia '' ma non rispose e quando lui tolse la sua mano il corpo di lei cadde subito sul divano.
Mi avvicinai a lei terrorizzato, non curante di quel ragazzo che mi fissava sconvolto, la chiamai più volte ma non mi rispose.

Decisi di controllare ancora una volta la sua fronte ed era bollentissima, allora la presi in braccio e la portai in camera, mentre Mattia mi chiedeva cosa stessi facendo.
Una volta appoggiata sul suo letto con la massima delicatezza, presi quello stupido per la camicia – che si era rimesso – e lo attaccai al muro.

'' Ti stavi approfittando di lei, non era cosciente ! '' gli urlai contro con furia.

'' Fino a poco prima che entrassi lo era ! '' mi rispose anche lui alzando di tono .

'' Non c'entra niente, aveva la febbre alta ed era svenuta quando sono arrivato. Stava male, te lo avevo detto, ma non te n'è importato e guarda ora in che condizioni è '' continuai sbattendolo vicino alla porta.

'' Lei non mi ha detto niente ..'' proseguì sfidandomi con lo sguardo.

'' Glielo si leggeva in faccia che stava male, ma a te ovviamente importa avere solo il tuo giocattolino, non ti importa di come possa stare '' gridai lasciandolo andare.

'' Lei è la persona che più amo in questo mondo, non è un oggetto per me ..'' disse con gli occhi iniettati di rabbia.

'' Se fosse stato così avresti notato come stava, non l'avresti obbligata a fare un qualcosa che non voleva. Pensi che una persona con la febbre alta quanto la sua, abbia la forza di respingerti ? Non credo. Ora fuori di qui '' gli risposi dandoli la sua valigia e aprendo la porta.

'' Io non vado proprio da nessuna parte, rimango con lei qui e la curerò. Con te non la lascio, perderò il volo ma a questo punto non conta '' chiuse la porta.

Lo stavo per sbattere di forza fuori, non sono così lui però non mi piace e questa è stata un'altra conferma.
Non mi piace usare la violenza, mi sembra stupido ma a volte succede che le persone con cui parli, l'unica cosa che provochino sia essa.

Ad un certo punto sentii qualcosa sbattere per terra e corsi verso la camera, troppo preso da quel ragazzo non ero rimasto con lei.
La lampada che era sopra il suo comodino, era caduta visto che lei stava cercando un appoggio per alzarsi.
Quando mi vide, disse : '' Sei davvero tu Ian o sto avendo un'altra allucinazione ? ''

'' Sono io piccola, stai tranquilla, ora Mattia se ne va – mi girai verso di lui – e ci penso io a te . Sei d'accordo ? '' domandai.

Mi fece segno di mettermi accanto a lei e mi stesi su quel letto, appoggiò con poca forza la testa sul mio petto e mi rispose : '' Fallo andare via, non lo voglio vedere ''

L'accarezzai e la tranquillizzai, mentre guardavo in cagnesco quel tipo.
Lui che ci stava osservando, se ne andò e sbatté la porta in malo modo, ma nessuno dei due badò a quello.

Stammo un po' di tempo in quella posizione con lei che mi circondava il collo con le sue braccia in cerca di conforto, fino a quando io non mi alzai e le chiesi se avesse un termometro, mi rispose di no .
 

Così aspettai che si addormentasse e poi con la macchina mi precipitai nel primo supermercato a comprarne uno .

Durante quel lasso di tempo pensai che mi aveva fatto male vederla in quella situazione con Mattia, mi era venuto un blocco alla gola e allo stomaco e mi ricordo che era anche difficile respirare.
 

Ora invece mi trovavo lì con lei ed ero in una pace assoluta, che meglio non potevo stare.

Era Giulia che mi metteva di buon umore, era tutta colpa sua se quando pensavo a lei sorridevo come uno stupido, senza la sua risata e il suo umorismo non potevo stare, mi faceva stare meglio e peggio contemporaneamente.
In quel momento mi resi conto che forse qualcosa stava cambiando in me e ne ero felice, dovevo solo capire come si sarebbe evoluto questo sentimento.

Prima di rientrare chiamai il mio medico e gli domandai cosa potessi fare, mi disse che avrei dovuto misurarle la febbre e poi a quel punto lo avrei dovuto richiamare.


Eseguii le sue indicazioni e mi precipitai a casa di Giuls, lei stava ancora dormendo ma dovetti svegliarla.

Le misurai la febbre e vidi che aveva 40, preoccupatissimo, chiamai il dottore che mi disse di metterla in una vasca con acqua fredda e farle degli impacchi con del ghiaccio tritato da mettere sulla testa per pochi minuti quando si sentiva male, ovviamente però mi consigliò dei medicinali da darle.
 

Le raccontai tutto quello che mi aveva detto il medico e andai nella farmacia più vicina.

Le comprai tutto quello necessario e le avvisai che sarebbe stato meglio essere con lei in bagno nel caso si sentisse male.


************************

'' Giuls, stavo pensando che forse sarebbe meglio stare con te in bagno, perché potresti sentirti male..'' mi avvisò lui con un sorriso.

Ero terrorizzata, non sarei mai stata nuda davanti a Ian e stare per giunta con lui fino a quando non mi si fosse abbassata la febbre.

'' No, cioè non so '' arrossì sicuramente.

'' Ehi, siamo amici e ti ho promesso che ti avrei curato, se non ti fidi e preferisci che rimanga fuori non ti preoccupare, è normale in un certo senso ci conosciamo da poco '' mi disse lui deluso.
Mentre se ne stava andando in salotto, mi venne un idea .

'' Ian, aspetta, facciamo così io entro prima, poi ti chiamo e tu entri '' lui annuì .
 

Entrai in bagno e aspettai che la vasca si riempisse d'acqua mentre ci mettevo del bagnoschiuma in modo da creare un po' di bollicine che mi potessero coprire.
 

Quando lui entrò ero stesa nella vasca completamente coperta dalla schiuma.

'' Un po' di più no, vero ? '' chiese ridendo lui.
Gli feci una smorfia e non riposi.

'' Lo sai che non sei la prima donna che avrei visto nuda ? '' mi domandò guardandomi fisso.

'' Secondo te ? Certo che lo so, ma questo non implica che io debba far parte di quella lista e poi è imbarazzante '' dissi ridendo.

'' Lunga lista, esagerata ''

'' Vogliamo fare qualche nome Smouldy ? Ashely Greene, Megan Auld, Nina Dobrev e Nikki Reed dal 2009 fino ad oggi. Non è che siano poche ''

'' Dettagli. Di cosa vuoi parlare ? '' mi chiese curioso sedendosi vicino a me.

'' Di niente, vorrei solo che questo mal di testa sparisse '' risposi portandomi una mano sulla fronte.

'' Aspettami qua, torno subito '' mi disse alzandosi.
Quando tornò aveva in mando un fazzoletto di stoffa bagnato, poi prendendolo notai che c'era del ghiaccio tritato al suo interno.

'' Scusa per il ritardo '' e me lo mise sulla fronte.

'' Anzi scusa tu per prima, io non volevo, ho provato a fermarlo ma mi sono sentita male, la voce era
bassissima e non avevo più forza. – come ora praticamente – Io non volevo ..'' gli chiesi scusa mentre un paio di lacrime mi scivolarono sul viso.

'' Ehi, non preoccuparti, la colpa è sua non tua. Tu non potevi fare niente, è lui che non si è chiesto come stavi, perché ti sentivi così. Se se lo fosse chiesto, ora non mi saresti chiedendo nulla perché non sarebbe successo niente '' mi tranquillizzò lui asciugandomi le lacrime.

'' Grazie Ian ''

'' Di cosa, princess ? '' mi chiese continuando ad accarezzarmi la guancia.

'' Di essere il miglior idolo del mondo, il più dolce e tenero, che si preoccupa degli altri e dell'ambiente che ci circonda. Grazie di interpretare Damon meglio di tutti, ti ringrazio per avermi tenuto compagnia e avermi fatto ridere per tutti questi anni '' gli confessai.

'' Wow '' mi rispose sbalordito.
In quel momento mi resi conto di quello che avevo detto.

'' Ian se ti ho detto che ero tua fan da prima di quando ti ho conosciuto vuol dire che la febbre si è alzata. Passami il termometro '' scossi la testa, incredula di averglielo detto.
Me lo passò e mi misurai la febbre.

'' Non ho mai pensato fossi una mia fan e la colpa di questo è tua . Perché non me lo hai mai detto ? '' si infuriò lui, prendendo poi il termometro e notando che la febbre era scesa a 39.

'' Avevo paura che il nostro rapporto cambiasse e poi quando ti ho conosciuto non ho pensato a dirti che ero una tua fan perché volevo vedere come eri nella normalità. Non avrei mai pensato di rincontrarti ..'' gli dissi sincera.

Mi passò un asciugamano, invitandomi ad uscire dal bagno poiché dovevo prendere i medicinali.
 

Quella serata passò così, con io e lui che ci dicevamo cose che non avevamo mai detto a nessuno.


Fu piena di risate anche se crollai presto, riaffrontammo il tema del mio essere sua fan però lo chiudemmo nella maniera più bella possibile.

Decidemmo di dimenticarci entrambi di questo particolare e di continuare come avevamo sempre fatto.
 

Ripensandoci due volte, se in quel momento non avessi avuto la febbre, non glielo avrei mai detto.

 

 

 

 

 

Nota Autore :

 

Dopo tanto tempo siamo quasi puntuali, avevamo intenzione di pubblicarlo martedì ma per vari motivi abbiamo dovuto rimandare.

Comunque eccoci qui, vi chiederei di recensire per farci sapere cosa ne pensate ma ormai da un paio di capitoli a questa parte non lo fate più.

Oltre la nostra amata Iansom.

Volevamo sapere se vi abbiamo deluse in qualche modo e se lo abbiamo fatto vi chiediamo scusa perché non era nostra intenzione.

 

Questo capitolo è dedicato a Ian e Giulia e spero che vi abbia fatto piacere leggere quello che abbiamo scritto.

Ci sono diversi punti molto importanti :

 

  • I dubbi di Ian su quello che succedere nel futuro con Giulia e le considerazioni su Nikki ed Atlanta

  • Il bambino ( che sarà molto importante più avanti )

  • Il litigio fra Ian e Mattia

  • Alcuni sentimenti che Ian sente

  • La confessione di Giulia a Ian

 

Ringraziamo come sempre chi ha recensito gli scorsi capitoli e chi ha messo la storia tra le preferite / seguite / ricordate.

 

Vi faccio una piccola anticipazione, nel prossimo capitolo ci saranno anche Phoebe e Paul.

Passate una magnifica giornata nostre care lettrici, speriamo di risentirci al più presto e magari di essere quasi puntuali come questa volta.

Fortunatamente la scuola è finita e quindi avremo più tempo libero per scrivere.

Vi volevamo ringraziare anche per tutte le visite perché ci hanno veramente sorpreso positivamente :)

Un abbraccio

G. & E.

 

  
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