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Autore: Pageo900178    11/06/2015    0 recensioni
Lily Evans è un'intelligente e bella studente della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, nel suo tempo libero, ma in particolar modo nei momenti di difficoltà scrive sul suo diario tutto ciò che prova e pensa. In questo caso è il quinto anno, la fine della scuola si avvicina, Lily si trova in un momento assai pesante, difficoltoso e triste a causa della perdita di un amico, ma questo periodo è solo all'apparenza difficile e triste, Lily stessa lo vive molto diversamente, più tranquillamente.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Severus Piton, Sirius Black
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                                     5 aprile 1975

Caro diario,
non manca più molto alla fine di questo straziante anno scolastico, ancora un paio di mesi e poco più. La percezione che io ho è di poter tranquillamente passare al sesto anno perchè quest'autunno e inverno ci ho messo il massimo impegno per incassare buone valutazioni, queste in effetti sono arrivate e tutt'ora mi sforzo tanto, perchè non pensare, mio caro diario, che sia così semplice. In questa scuola ho, o meglio, avevo un amico, di nome Severus Piton, che ho conosciuto anni fa, nel parco giochi della piccola città in cui sono nata. Devo però raccontare tutto dal principio, comincerò spiegando la ragione per cui mi trovai in quel parco giochi con mia sorella maggiore, Petunia. Quel giorno faceva molto caldo, mia sorella ed io decidemmo di uscire di casa e, dato che l'unico posto da intrattenimento della mia città natale è il parco, fu là che 
ci dirigemmo. Appena arrivate cademmo su un brutto argomento tra un discorso e 
l'altro, Petunia non credeva che io potessi fare magie, partì una furiosa lite, lei 
cominciò a darmi del mostro perchè le dimostrai che aveva torto su quella sua falsa 
idea, mia sorella l'avrebbe certamente raccontato a nostra madre, ne ero certa.
In quello stesso attimo vidi sbucare fuori da dietro un albero un 
ragazzo che aveva grosso modo la mia età, questo lo riconobbi subito, aveva la pelle 
molto chiara, gli occhi scuri, i capelli lunghi e neri ed un volto che esprimeva 
timidezza e quasi paura, decisi quindi di andare io verso di lui per fare conoscenza, 
chissà che non saremmo poi diventati grandi amici. Ci fu subito un grande feeling, ci comprendevamo, anche lui era nato in quella misera città, eravamo talmente sicuri 
di noi che descrivemmo anche le nostre famiglie, ad un certo punto arrivammo a 
parlare della scuola che di lì a poco avremmo dovuto frequentare, entrambi 
avevamo ricevuto una lettera dalla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, 
sarebbe stata quella la scuola da frequentare.
Ora, mio caro diario, possiamo ricollegarci a quattro anni fa, quando mettemmo 
piede per la prima volta ad Hogwarts, quando fummo smistati nelle Case. Io ero 
pressochè sicura di finire tra i Grifondoro e così fu, ma Severus venne messo nella 
Casa di Serpeverde, sembrava proprio che meritasse di finire lì dato che la sua 
famiglia era...insomma...così come mi aveva descritto. Questo fatto fu già sufficente 
a limitare la nostra amicizia, andando al tavolo dove sedevano tutti gli altri miei 
nuovi compagni di Casa vidi il volto amareggiato di Severus, ora che ero stata così 
collocata potevamo vederci molto meno, la sua intenzionalità era di farmi un favore 
appena ne aveva occasione, ma si presentò un problema immediato (che dura fino ad ora), era un ragazzo della mia stessa Casa, James Potter, che se ne stava sempre 
in compagnia dei suoi fedeli amici Sirius Black e Remus Lupin, qualche volta era 
presente anche Peter Minus, nemmeno il tempo di sedermi a tavola che James, 
certamente il capogruppo del quartetto, mi strinse la mano per presentarsi, sotto gli 
occhi sconsolati di Severus che si trovava dall'altra parte della Sala Grande, al tavolo 
dei Serpeverde, da come la vidi io James Potter era un bullo, o tutto aveva per esserlo.
Ogni volta che Severus, da bravo ragazzo quale (a quei tempi) era, mi faceva un 
favore di qualunque genere James, da bravo bullo, lo umiliava davanti a tutti, penso 
di interessare tutt'ora a quest'ultimo come ragazza, ogni volta che ne aveva possibilità si comportava come se avesse concrete speranze di avermi facendo il gradasso, invece perdeva la poca stima che aveva da parte mia e non ne conquistava più.
Molte volte James insultò, prese in giro, umiliò Severus anche quando io non mi trovavo sul posto, quasi come una fatalità capitavo sempre lì verso la fine della 
sceneggiata ma ero io a farla concludere definitivamente grazie a qualche parola 
detta bene, perchè una parola detta nel modo giusto al momento giusto può far più 
male di uno schiaffo, tutte le volte, dopo aver risolto, prendevo per mano Severus e lo portavo via, invece il quartetto composto da James, Sirius, Remus e Peter se ne 
andava in cerca della prossima vittima da umiliare o a cui giocare un brutto scherzo.
A me importava solo di Severus e di nessun altro studente, quindi facevo il massimo 
per aiutarlo, anche perchè odiavo e odio il comportamento da spaccone di James, 
non è altro che uno di noi, ma si crede chissà chi, il motivo è tutt'ora sconosciuto.
Qualche giorno fa riflettevo su come finalmente le cose filassero tutte nel modo 
giusto, ma in quello stesso giorno Severus mi fece un torto imperdonabile che non 
ho mai dimenticato, fu vittima di un nuovo attacco di James, che prima, da gran 
codardo, gli lanciò un Expelliarmus, in modo da disarmarlo, poi lo sollevò da terra 
servendosi dell'incantesimo Impedimenta, buono per rendere quasi impossibili 
reazioni da parte dell'avversario, ma non finisce qui, a parole lo umiliò numerose 
volte davanti a molti studenti, che avevano formato un cerchio intorno a James e 
Severus, tra questi c'erano i componenti del gruppo dei Malandrini (il quartetto 
composto da James, Remus, Sirius e Peter che rispettivamente si erano affidati 
questi soprannomi: Ramoso, Lunastorta, Felpato e Codaliscia) e qualche altra 
persona che conosco. Come già mi successe altre volte, non per coincidenza forse, 
mi trovai nelle vicinanze, stavo solo passeggiando ma appena vidi questa sceneggiata da opera teatrale accorsi subito, passai oltre quella fitta massa di gente 
e ordinai immediatamente a James di lasciare in pace Severus e di sospendere 
quello che stava facendo, così fu, Severus cadde al suolo e, rialzandosi (non so a chi 
si rivolse) pronunciò queste inequivocabili, testuali parole:"Non mi serve l'aiuto di 
una schifosa Mezzosangue".
In quello stesso attimo gli giurai che non mi sarei più prodigata per aiutarlo e fu 
così, è venuto già tre volte a chiedermi scusa sempre nel solito luogo, all'entrata del 
dormitorio, ma non le ho mai accettate, ha detto ciò che non avrebbe mai dovuto 
dire, non si rende conto della gravità di quell'insulto. 
Penso di aver definitivamente troncato con Severus, ci sei solo tu, mio caro diario, a 
tenermi compagnia adesso, sei probabilmente il più sincero in questo ambiente, mi 
rimane soltanto una curiosità: vedere se anche domani sera Severus viene da me 
per scusarsi o se ha finalmente capito che per me non esiste più.
Severus Piton, non ti perdonerò mai, anche se non ti odio brutalmente per me non esisti più.

   
 
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