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Autore: SanSiro    11/06/2015    1 recensioni
[Jamie Campbell Bower] [Robert Sheehan]
Tutti mi dicevano di dimenticalo. Dimenticare chi? Lui? Lui che rendeva le mie giornate belle? Che con un sorriso mi faceva battere il cuore? Come potrei dimenticarlo? È un termine errato. Non si può pretendere di dimenticare una persona che è stata così importante.
***
Mi sono persa, ho perso la mia identità. Ho dimenticato chi sono.. Ho dimenticato tutto.. Sarò io a scoprire chi sono e vorrei che tu sia quel ragazzo che mi aiuterà a trovare la mia strada.
Questa storia è scritta a quattro mani..
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jamie Campbell Bower, Lily Collins, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love me.'
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La porta della camera d'ospedale di Lesley si aprì facendo uscire la ragazza insieme alla madre. Jamie si alzò dalla sedia dove era seduto e si avvicinò alla donna prendendo il borsone che aveva sulle spalle.
"Posso affidarla a te, Jamie? Tra poco ho una riunione e non posso mancare." Disse la madre di Lesley dispiaciuta.
"Certo, mi occupo io di Les." Sorrise Jamie all'amica che ricambiò titubante.
"Grazie." Disse la donna prima di abbracciare la figlia e andare via.
"Come stai?" Chiese gentilmente Jamie mentre si incamminavano verso l'uscita dell'ospedale.
"Bene.. Sono felice di uscire da qui." Sorrise Lesley.
Rimasero in silenzio, Jamie aveva tante domande da farle ma non voleva infastidirla, voleva darle il suo spazio.
"Mi sei mancata così tanto Les." Disse fermandosi e abbracciando la ragazza che ricambiò il gesto.
"Posso chiederti una cosa Jamie?" Domandò la ragazza una volta che si fermarono alla fermata del bus.
Jamie annuì facendole segno di continuare.
"Perché eri così scontroso con me quando ci siamo conosciuti?"
Jamie spalancò gli occhi e sentì il suo cuore fermarsi per un attimo.
"Come fai a saperlo?" Balbettò stupito.
"Mi sono ricordata più o meno una settimana fa del nostro incontro.." Spiegò la ragazza.
"Ma è fantastico Les.. Perché non l'hai detto subito?" Domandò cercando di sviare il discorso. Non era ancora pronto a raccontarle il suo passato lontano e recente.
"Ecco l'autobus." Disse cambiando discorso e indicando il bus che stava arrivando. Quando si fermò, le porte si aprirono e loro salirono.
"Sbaglio o stai cercando di evitare la mia domanda?" Chiese Lesley quando l'autobus partì. Jamie le indicò un posto libero poco più in là. Fece sedere la ragazza e lui si appoggiò al palo per non cadere.
"No.." Mentì il ragazzo.
"Farò finta di non averti chiesto niente..-scherzò Les, anche se non ricordava quasi niente del suo passato, riusciva ancora a comprendere l'amico.-almeno per ora." Aggiunse sorridendo.
"Testarda eri e testarda rimani eh." La prese in giro il biondo ridacchiando.
 
“Dai Robs, ti farà bene uscire!” Era più o meno la terza volta che Cristian esclamava quella frase. Il riccio sbuffò, alzandosi dal divano sul quale era comodamente sdraiato.
“E va bene, andiamo!” disse poi raggiungendo la porta di casa. Il più grande sorrise e alzò le mani al cielo in segno di vittoria.
“Finalmente!” Entrarono in macchina ed Robert incrociò le braccia al petto.
“Passiamo a prendere Belle e poi andiamo al bar dove lavora Lily, ok?” spiegò Cristian. L’altro si limitò ad annuire.
Isabelle salì sull’auto pochi minuti dopo e salutò entrambi con un sorriso.
“Sei uscito dal guscio, finalmente” disse sistemandosi meglio sul sedile e rivolgendosi a Robert.
“Quanto sei simpatica, davvero” rispose lui.
“Sempre con te, Sheehan”
Quando entrarono nel bar, il campanello sulla porta suonò e gli occhi di Lilian trovarono presto quelli dei suoi amici.
“Ragazzi!” li salutò, quando loro la raggiunsero.
“Come va?” le chiese Cristian.
“Bene, oggi non c’è quasi nessuno” disse, guardandosi attorno.
In effetti, nel locale c’erano poche coppiette e qualche signore impegnato a leggere il giornale o a godersi la tranquillità di quel giorno.
“Lily, mi aiuti?” la richiamò Matthew, poggiando un vassoio con due caffè sul bancone.
“Torno subito” disse lei ai suoi amici. I ragazzi si sedettero ad un tavolo ed il ragazzo biondo gli si avvicinò immediatamente.
“Cosa vi porto?” chiese.
“Ehm no, aspettiamo Lily se non ti dispiace” rispose Cristian, sperando di non sembrare troppo scortese. Il cameriere si illuminò.
“Oh, siete suoi amici?” Isabelle annuì ed in quel momento arrivò anche la diretta interessata.
“Ah, ragazzi, lui è Matt. Loro sono Cristian, Robert e Isabelle” li presentò, indicandoli uno per uno.
Rimasero lì a chiacchierare qualche minuto, Matthew risultò davvero simpatico a tutti e non ci volle molto prima che si inserisse perfettamente nel gruppo.
“Quindi fai economia?” chiese Robert per conferma, mentre Lily si allontanava per prendere un’ordinazione.
“Sì, secondo anno” annuì il biondo.
“Bello! Io devo iniziare l’università di lingue”
“Cosa farai dopo?” Il riccio alzò le spalle.
“Qualcosa nel campo del turismo” disse solo. Matt sorrise.
Il rumore di bicchieri rotti distolse tutti dalla conversazione. I loro sguardi si soffermarono sul corpo immobile di Lilian che fissava la porta.
Si dice che a volte basta un attimo per dimenticare una vita, ma non basta una vita per dimenticare un attimo e, anche se Robert non lo sapeva ancora, fu proprio quello che provò quando i suoi occhi incrociarono quelli della ragazza che era appena entrata.
 
Più i giorni passavano, più cose Lesley ricordava.
Alcune erano molto superficiali, molte erano ancora immagini sfocate di cui non conosceva ogni dettaglio, ma piano piano, poco alla volta stava cominciando a ricostruire la sua vita.
Jamie era felice per la sua amica, ogni giorno faceva dei piccoli passi e facendo riaffiorare qualche ricordo.
"Non puoi proprio restare?" Domandò Lesley una volta giunti al bar dove erano soliti andare. Da quando era uscita dall'ospedale passava ogni secondo con Jamie e quando non stava con lui era con sua madre o suo padre.
"Si Les.. Devo tornare a Southampton, avevo promesso a mia sorella che ci sarei stata per il suo compleanno." Si scusò Jamie mentre apriva la porta del bar.
"Non ti preoccupare." Sorrise rassicurante la ragazza salutando con un cenno della mano Emily seduta al solito tavolo.
"Ok, allora vado. Ci vediamo domani." La salutò Jamie con un abbraccio.
Un rumore di bicchieri rotti richiamò l'attenzione dei due ragazzi.
Jamie si voltò verso il rumore incontrando una ragazza minuta. Questa era piegata sulle ginocchia e gli dava le spalle, ma nonostante tutto aveva qualcosa di famigliare. Non ci diede peso e dopo aver salutato con un cenno della mano Emily si allontanò dal bar.
 
La visita dei nuovi amici di Lily aveva fatto piacere alla ragazza. In poco tempo aveva creato un bel legame sia con Matt, il collega, che con Isabelle e il suo gruppetto.
Lasciò Matthew a fare conoscenza con la sua coinquilina e gli altri due per andare a servire un tavolo. Mise le due tazze di frappé sul vassoio e uscì da dietro il bancone.
Un momento di distrazione e fece cadere tutto per terre attirando l'attenzione su di lei, ma il suo sguardo era fisso sulla porta. Sul ragazzo che era appena entrato. Non poteva essere davvero lui.
"Lily? Tutto bene?" Domandò Matthew richiamando la sua attenzione.
Lily annuì frettolosamente e si piegò dando le spalle alla porta per raccogliere il disastro che aveva fatto.
Quando si alzò e portò lo sguardo sulla porta non lo vide più. Perlustrò tutto il bar con lo sguardo ma di lui non c'era traccia.
"Rose puoi sostituirmi un attimo?" Domandò Lily posando il vassoio sul bancone, quando Rose annuì, uscì fuori dal locale per prendere una boccata d'aria. Una volta fuori si poggiò sul muro sospirando. Lei era andata a Londra per toglierselo dalla testa, per voltare pagina. E allora perché nonostante tutti i suoi sforzi riusciva a vederlo ovunque?
Il cellulare nella tasca del grembiule iniziò a vibrare. Lily lo prese e rispose ancora scossa senza vedere chi fosse il mittente.
"Lily..ciaoooo" il tono felice della sua migliore amica la distrasse.
"Ciao Ali.. Come va?" 
"Qui tutto bene, ieri é venuto Andrea.. Voleva parlarti e convincerti che non stavate sbagliando..." Il tono di Alice cambiò facendo preoccupare Lily.
"Quando gli ho detto che eri partita è andato via, credo abbia capito che non può fare più niente.." Continuò la ragazza dall'altra parte del telefono.
"Li tutto bene? Sono iniziati i corsi?" 
"Tutto ok Ali, dopodomani ho la prima lezione.." Disse in un sussurro Lily.
"Sicuro che sia tutto apposto?" Alice intuì dal tono della sua migliore amica che le stava nascondendo qualcosa.
"Lily?" Matthew uscì dal bar richiamando la ragazza.
"Ali scusa devo andare.. Ci sentiamo più tardi." Disse velocemente prima di chiudere la chiamata, poi rivolse la sua attenzione al biondo.
"Rose deve andare.."
"Oh.. Giusto.." Mormorò rientrando nel bar subito dopo l'amico.
 
“Lesley!” esclamò Emily quando la vide entrare nel bar.
“Ragazzi, ciao” li salutò lei, prendendo posto di fronte a Kyle. Lui le sorrise.
“Come va?”
“Abbastanza bene, se non contiamo il fatto che la mia camera non mi sembra più mia” disse un po’ tristemente, abbassando lo sguardo.
Anche se la sua mente ricordava molto di più ora, parecchie cose, punti fondamentali della sua vita le sfuggivano ancora e Lesley odiava questa situazione.
Odiava camminare per strada e doversi guardare intorno come se fosse una turista, odiava doversi far accompagnare da Jamie ad ogni incontro perché lei non ricordava la strada, odiava chiudere gli occhi e vedere solo nero, odiava sfogliare le foto che aveva fatto come se stesse guardando un giornale, senza che l’immagine le dicesse nulla.
“Vedrai che con il tempo andrà meglio” provò a confortarla Emily.
“In fondo, sei da poco uscita dall’ospedale e già hai ricordato qualcosa, sono sicura che andrà sempre meglio”
“Lo spero davvero” confessò Les.
“Sai..- cominciò Kyle, giocando con il portachiavi che aveva in mano- io ed Emily avevamo pensato ad una cosa.. per aiutarti a ricordare” La sua ragazza si morse un labbro con insistenza, mentre Lesley ascoltava curiosa.
“Davvero?- si illuminò- cosa?”
“Beh.. in realtà non siamo proprio sicuri.. credo che dovremmo parlarne prima con Jamie ma io sono quasi convinto che funzioni” disse Kyle.
“Il fatto è che non sappiamo se è una buona idea” lo aiutò Emily.
“A cosa avete pensato?” chiese di nuovo la mora, mentre dentro di sé sentiva l’entusiasmo salire a mille.
“E’ una specie di tour” spiegò l’amica, mimando le virgolette all’ultima parola. Lesley aggrottò la fronte.
“Io credo che ti piacerà, ma.. lascia che sia una sorpresa, okay?- sorrise Kyle- In fondo, tra poche settimane è il tuo compleanno” Les spalancò gli occhi.
“Cosa? Davvero?”
“Sì, il 31 settembre. Compi venti anni anche tu, finalmente!”
“Oddio” Non aveva mai pensato al suo compleanno.
Ai suoi genitori, così come a Jamie, aveva sempre chiesto cose più riguardanti il suo carattere, cosa faceva nel tempo libero, che posti frequentava, che amici aveva, che rapporti instaurava con le persone.. ma al suo compleanno non ci aveva mai pensato.
E no, pensò in quel momento, non c’è cosa più brutta del non ricordarsi nemmeno il giorno del proprio compleanno.
Sentì di aver toccato il fondo ed ora voleva solo risalire e scoprire tutto.
Ogni minimo dettaglio della sua vita.
E sperò che l’idea di Kyle funzionasse, perché ne aveva disperatamente bisogno.
  
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