Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: Pendragon    12/06/2015    15 recensioni
[ Storia Interattiva | Iscrizioni chiuse | 10 posti liberi ]
Il destino è deciso da tre donne che, rintanate in un luogo inaccessibile agli uomini, tessono il filo della vita e lo recidono quando stabiliscono che ormai è troppo lungo. Il loro controllo garantisce equilibrio e giustizia, poiché le Parche sono donne imparziali e ponderate.
Ma se un giorno il filo dovesse sparire?
♦♢♦
«Hermes!» esclamò Chirone. «Aspettavo il tuo arrivo. Che notizie mi porti?»
Rosalee sentì il dio sospirare. «Non buone, Chirone. Non buone.»
«Ovvero?»
«Avrai senz’altro notato, Chirone, che gli ultimi avvenimenti nel mondo sono stati un po’ strani: gli dèi del vento sono come impazziti e gli altri dèi si rifiutano di comunicare con voi.» rispose Hermes. Rosalee guardò Robin e annuì, mordendosi il labbro.
«Senza dubbio. Vorrei sapere a cosa è dovuto.» disse Chirone.
«Il filo, mio vecchio amico.» rispose il messaggero. «Il filo è perduto.»
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Dei Minori, Gli Dèi, Semidei Fanfiction Interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il filo perduto
 
Rosalee Burkhardt era intenta a far crescere delle bellissime rose bianche in un vaso posto sulla finestra della cabina 21, la cabina dedicata ai figli di Persefone.
Sfiorava i candidi e morbidi petali del fiore appena sbocciato con una mano color latte, mentre l’altra era disposta in modo che la sua guancia potesse poggiarcisi. Guardava fuori dalla finestra e sbuffava, annoiata. I figli di Demetra avevano stabilito il giovedì come giorno di completa pausa perfino dall’agricoltura, così non poteva nemmeno andare a curarsi degli orti con quelli che erano i suoi zii. Rosalee, quando ci pensava, rideva. Non sapeva esattamente perché, ma trovava il suo legame di parentela con i figli di Demetra divertente.
Rassegnata alla noia, raccolse uno dei fiori bianchi appena sbocciati e lo aggiunse, con maestria, alla sua coroncina di fiori, che era un alternanza di rose e margherite. Dopo essersi rimessa la coroncina in testa lanciò un altro sguardo fuori dalla finestra. I suoi occhi azzurri intercettarono una figura muoversi verso di la sua finestra. Dapprima pensò che fosse una ragazza, e si chiese infatti chi fosse, poi si avvicinò di più e con gioia Rosalee notò che si trattava di Robin Hoshizora, un figlio di Zeus con cui andava davvero molto d’accordo. Sorrise e aprì la finestra, portandosi una mano sul petto e recitando: «Oh, Romeo Romeo, perché sei tu, Romeo?»
Robin rise e recitò la sua parte. «Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l’Oriente, e Giulietta è il Sole
Rosalee scoppiò a ridere, seguita a ruota da Robin. «Ciao Rob.» disse poi, poggiandosi con i gomiti sul davanzale.
«Buongiorno, Lee.» rispose il figlio di Zeus. «Che fai?»
«A parte recitare Shakespeare? » chiese con un sorriso che incurvava le sue labbra coralline. «Nulla di che.»
Robin cacciò la pistola dal suo involucro e la mostrò alla figlia di Persefone, la quale storse il naso. Non le piacevano le armi, non le erano mai piaciute. «Io sto andando a fare due tiri,» disse Robin allegro. «ti unisci a me?»
«Non mi piacciono le armi da fuoco.» rispose Rosalee.
«Tu puoi usare il tuo arco.» puntualizzò il figlio di Zeus. Rosalee ci pensò un po’ su, indecisa sul da farsi, e poi, rendendosi conto che non aveva altro di meglio da fare, si strinse nelle spalle e accettò, per poi afferrare il suo arco ed uscire, raggiungendo il fianco di Robin. Sorrise al figlio di Zeus, alzando leggermente la testa per guardarlo, poiché era più alto di lei. Certo, Robin non era il semidio più alto del Campo ma lei era così minuta che tutti la superavano con facilità.
Mentre camminavano, parlando di assurde stupidaggini – e, soprattutto, facendo battute una più squallida dell’altra – Chirone, il coodirettore del Campo Mezzosangue, sfrecciò davanti ai ragazzi, galoppando verso la Casa Grande con aria d’urgenza.
La figlia di Persefone guardò verso il luogo dove il centauro si era rinchiuso. «Robin…» disse con un filo di voce. Il figlio di Zeus la guardò incerto. Evidentemente aveva colto i pensieri della giovane e non li condivideva affatto. O almeno, dal lampo di curiosità che splendeva negli occhi blu elettrico del ragazzo, non li condivideva in pieno.
«Lee non possiamo-» disse il figlio di Zeus, ma Rosalee aveva già preso la sua strada e Robin fu costretto a seguirla. Mentre camminavano non faceva altro che richiamarla ma la figlia di Persefone, come si suol dire, faceva orecchio di mercante.
Quando furono sotto la finestra della Casa Grande, accucciati per bene e pronti ad origliare, Robin parlò di nuovo. «Rosalee non possiamo stare qui!» bisbigliò.
«Be’, ma dobbiamo! Potremmo trovare delle rispose a tutte le nostre ultime domande.» rispose la figlia di Persefone, sollevandosi un poco per spiare dalla finestra. Le ultime domande che i semidei si ponevano erano riguardanti agli dèi. Infatti, i grandi colossi che dominavano i cieli, si erano rintanati nell’Olimpo, senza più farsi sentire.
I semidei pregavano e facevano offerte… ma questi non rispondevano. Ultimamente tutto era diventato più strano, soprattutto gli dèi del vento che erano tipo impazziti. L’ovest soffiava a nord, il sud soffiava ad ovest… il clima iniziava anche un po’ a risentirne.
Rosalee si abbassò in fretta, con gli occhi sgranati. «Hermes.» mormorò. Robin si accigliò e sbirciò, vedendo anche lui il messaggero degli dèi.
«Ok, dobbiamo.» disse. La finestra era un po’ aperta, perciò si poteva sentire tranquillamente la conversazione.
«Hermes!» esclamò Chirone. «Aspettavo il tuo arrivo. Che notizie mi porti?»
Rosalee sentì il dio sospirare. «Non buone, Chirone. Non buone.»
«Ovvero?»
«Avrai senz’altro notato, Chirone, che gli ultimi avvenimenti nel mondo sono stati un po’ strani: gli dèi del vento sono come impazziti e gli altri dèi si rifiutano di comunicare con voi.» rispose Hermes. Rosalee guardò Robin e annuì, mordendosi il labbro.
«Senza dubbio. Vorrei sapere a cosa è dovuto.» disse Chirone.
«Il filo, mio vecchio amico.» rispose il messaggero. «Il filo è perduto.»
 

 


Pendragon's Notes

Hey there, folks! 
È la terza volta che pubblico questa storia e, EFP permettendo, l’ultima. Ebbene sì perché, dopo la seconda ripubblicazione di questa interattiva, i testi di tutte le mie storie sono andati a farsi benedire e se alcuni sono riuscita a rimetterli, altri si sono ribellati al creatore, compreso il prologo di ‘sta storia, gn.
Vabbè ma… bando alle ciance!
Dunque, qui abbiamo conosciuto Rosalee Burkhardt, la mia bimba figlia di Persefone, e Robin Hoshizora, che non è un mio OC, ma è il figlio di Zeus di myosothia, a cui avevo promesso di mantenere il posto. Sono una persona di parola, io u.u
Comunque sia, v’illustro le “regole” per questa fan fiction u.u
• Prima cosa di tutto, mi servono 10 personaggi, 5 maschi e 5 femmine ma, se volete, potete crearmi anche dei villains, che sarebbe cosa buona e giusta *^*;
• Accetto un solo OC a persona;
• Accetto un solo OC per dio (minore o maggiore che sia. Diamo spazio a tutti gli dèi e non focalizziamoci solo su quelli che stanno sull’Olimpo, che ce ne sono alcuni molto più fighi *^* tra poco verrò fulminata ma vvb), perciò Zeus e Persefone sono occupati, sorreh;
• Niente Gary Stu/Mary Sue, ve prego;
• Accetto slash/femslash;
• Avete 4 giorni per mandarmi le schede, dopo di che siete fuori e darò il posto a qualcun altro.
• Non pretendo che ci siate nelle recensioni di ogni capitolo ma, vi prego, non sparite. Con questa storia è già successo, e gradirei che non succedesse più. Altrimenti i vostri pargoli se la vedranno brutta, aehm.
Ok, detto ciò vi lascio alla scheda. Affidatemi i vostri OC a vostro rischio e pericolo ewe
 
 
Nome:
Secondo Nome*:
Cognome:
Età:
Carattere:
Aspetto Fisico:
Genitore divino e rapporti con esso:
Famiglia non divina e rapporti con essa:
Orientamento sessuale:*
Relazioni (amicizia e/o amore) con altri OC:*
Arma:
Abilità:
Poteri (non esagerate):
Ama:
Odia:
Andrebbe d’accordo con*
Non andrebbe d’accordo con:*
Storia:
Altro/Curiosità:*
Prestavolto:
 
  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: Pendragon