Giochi di Ruolo > Pathfinder GDR
Segui la storia  |       
Autore: Barbara Baumgarten    12/06/2015    1 recensioni
[Pathfinder]
[Pathfinder]Xardax è un giovane elfo che ignora del tutto la sua vera natura. Forze potenti si stanno per scatenare contro di lui e una missione pericolosa lo attende per segnare definitivamente il suo destino. Accompagnato da altri valorosi eroi, Xardax dovrà affrontare Arania, mitico mostro del regno di Anthurium, famiglio del potente mago Zordlon che aveva portato morte e distruzione nella grande battaglia per il potere.
Questa storia è il resoconto romanzato di una campagna inventata puramente da me prendendo spunto dall'universo GDR di Pathfinder, nella quale i miei giocatori hanno interpretato ottimamente i loro personaggi. n grazie particolare va quindi a loro: Xardax, Serval, Alton e Burduck.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
~~Erano trascorsi diversi mesi dall'arrivo di Xardax alla Torre e il suo addestramento alla magia era vicino ad una svolta.
Quando la donna apparve Vanariel era seduto nel suo studio. Di soprassalto l'arcimago si girò in direzione del lieve fumo dal quale emerse la figura.
"Salute Vanariel, che Desna ti benedica" disse la donna inchinandosi. L'arcimago si alzò e rispose al saluto.
"Tessara, quale onore. Che affari ti conducono alla Torre?" chiese Vanariel cercando di fingere ignoranza. La donna lo guardò negli occhi e sorrise.
"So che sei preoccupato, ma sapevi che questo giorno sarebbe arrivato. È tempo che Xardax dimostri il suo animo" disse Tessara mettendo amichevolmente una mano sulla spalla dell'arcimago.
"Lo so, lo so. È solo che mi sembra ancora troppo presto. Non credi che servirebbe ancora un periodo di addestramento?"la voce del mago era preoccupata.
"Non dirmi che ti sei affezionato al ragazzo, Vanariel. Lo sai che questo tuo sentimento potrebbe condizionare la sentenza in caso di fallimento. Xardax dovrà essere addormentato se non vogliamo correre rischi inutili e per te potrebbe essere straziante."
"Ne parli già come di un condannato" disse il mago, lievemente arrabbiato. "Sono convinto che supererà la prova, ma non puoi mandarlo da solo!"
Tessara si avvicinò al camino che scoppiettava. "Certo che non sarà solo, Vanariel. Noi della Legione siamo cauti ma non mandiamo un giovane uomo incontro a morte certa. Sarà accompagnato da tre uomini, tre guerrieri di Anthurium che abbiamo scelto. Potrebbero essere la compagnia ideale per lui" disse la donna accarezzando il camino.
Vanariel si alzò e si avvicinò alla donna. "Tessara, il ragazzo non sa ancora nulla di sua madre e del potere che porta dentro. Credo che almeno dovrebbe conoscere qualcosa. La sua curiosità è dura da tenere a freno e non posso far sparire i libri di storia ancora a lungo dalla biblioteca."
"Vanariel, sai meglio di me che meno il ragazzo sa meglio sarà per dimostrare la sua bontà d'animo durante la prova. Facciamo così: se passerà bene la prova sarò io stessa a raccontargli tutto, se fallirà, beh, non ci sarà bisogno di rievocare antichi demoni" Vanariel la guardò dubbioso, ma alla fine acconsentì. Effettivamente Xardax avrebbe dovuto dimostrare il suo valore durante la prova e sapere tutta la storia avrebbe falsificato il risultato. Nonostante la sua preoccupazione, Vanariel fece chiamare il giovane nel suo studio per dare il via alla prova.
Xardax era nel cortile. Stava ore ad ammirare la statua della Viaggiatrice: sembrava così reale. Era stato in biblioteca diverse volte per cercare libri che parlassero di lei, della sua impresa ma non trovò mai nulla. Anche quando ne parlò a Cora non riuscì a sapere più di quanto già ne conoscesse. "La Viaggiatrice uccise Zordlon liberando tutto il regno di Anthurium dal suo giogo. Questo è ciò che c'è da sapere" così gli aveva risposto l'ultima volta Cora.
Tuttavia era convinto che la sua amica non sapesse tutto. Volumi e volumi sulla vita di questo Zordlon e nemmeno una riga sulla sua morte? Non era possibile.
Mentre ammirava la statua una piccola luce si avvicinò al suo orecchio. Dopo qualche istante, Xardax ringraziò e s'incamminò verso lo studio dell'arcimago dove la fata gli aveva comunicato di essere atteso.
Quando entrò si rese conto che Vanariel non era solo. C'era una donna con lui.
"Xardax, posso presentarti la somma sacerdotessa Tessara, del tempio di Desna ad Anthara."
"E' un onore, somma sacerdotessa. Il mio nome è Xardax,mago apprendista di Red Down" e s'inchinò. La sacerdotessa si avvicino e con un tocco gentile alzò il viso del giovane tenendolo dal mento.
"Che la luce di Desna illumini il tuo cammino, giovane Xardax di Red Down" e lo scrutò intensamente, tanto che al giovane mago sembrò che la sua anima fosse messa a nudo.
Vanariel, capendo l'imbarazzo di Xardax decise di parlare. "Sfortunatamente quella della sacerdotessa non è una visita di cortesia. Ella ha richiesto il nostro aiuto per una missione molto importante ed io ho pensato che fosse giunto il momento per te di dimostrare i tuoi progressi magici" l'arcimago disse tutto senza guardare mai negli occhi Xardax.
Il giovane mago rimase in attesa di informazioni. Fu Tessara a dargliele.
"Molti anni fa, come ormai già saprai, un mago potente ridusse in schiavitù Anthurium. Era Zordlon. La sua malvagità era resa ancora più distruttiva dal suo famiglio"
"Che cos'è un famiglio?" chiese Xardax
"E'il compagno del mago. Un animale che viene affiliato attraverso un rito di riconoscimento ai giovani che superano il periodo di apprendistato. Questo animale dà al mago alcune capacità speciali. I famigli più comuni sono gatti, cani, rospi e gufi ma ve ne sono altri un po' particolari come serpenti, coccodrilli e ragni. Di solito è l'animale a scegliere il mago e il tipo di famiglio identifica la natura del mago. Un gatto, ad esempio, è tipico di un mago solitario e opportunista; un lupo rappresenta, invece, un mago altruista e di compagnia" disse Tessara guardando Vanariel. Ora che Xardax ci faceva caso, l'arcimago aveva spesso un lupo che lo seguiva.
"E un ragno? Cosa racconta del suo mago?" chiese Xardax.
Tessara e Vanariel si guardarono negli occhi scambiandosi un'intesa che al giovane sfuggì.
"E' curioso che mi abbia chiesto del ragno. Come mai? Ti piacciono i ragni?" chiese la sacerdotessa. La sua voce mal celava preoccupazione.
"No, beh, io in verità sono terrorizzato dai ragni e mi chiedevo come potesse qualcuno sceglierne uno come famiglio"ammise un po' in imbarazzo.
"Effettivamente non è usuale, è accaduto solo una volta in tutta la storia. Solo un mago scelse di affidarsi ad un ragno e questo mago fu Zordlon" nella stanza scese il silenzio. Xardax cominciò a sentirsi angosciato da quel nome, non ne capiva il motivo, ma ogni volta che la sacerdotessa lo pronunciava un brivido gli percorreva la schiena.
"Egli si unì con questo ragno e il loro rapporto crebbe di giorno in giorno. Sembrava che non esistessero limiti alla malvagità dei due: dove uno non arrivava ci pensava l'altro. Un giorno, dopo parecchi anni di rapporto, Zordlon ricevette dal suo famiglio una richiesta molto particolare: esso voleva essere trasmutato in uomo. E lui lo accontentò"
Xardax ascoltava la storia cercando di capire dove la sacerdotessa volesse arrivare. Cominciava a non piacergli. "Tutto bene, Xardax?" chiese in tono preoccupato l'arcimago.
"Si, vorrei solo sapere in che modo posso aiutare. Mi sembra che stiamo parlando di magia proibita e comincio a sentirmi a disagio" ammise con tutta franchezza il giovane.
"Adesso ci arriviamo, Xardax" disse Tessara comprendendo i suoi timori. "Quando il ragno venne trasmutato, non si trasformò in un uomo ma in una donna. Una bellissima donna, alla quale Zordlon diede il nome di Arania. I due divennero amanti e il mago le forniva con regolarità prigionieri dei quali lei si cibava. Dopo tutto era una donna solo nelle sembianze, la sua natura era quella del ragno.
La loro relazione mutò quando Zordlon scoprì che Arania, prima di ogni pasto, si accoppiava con la vittima"
"E' un comportamento comune nei ragni e in molti altri insetti" disse Vanariel leggendo il disgusto negli occhi del ragazzo.
"Ad ogni modo" continuò Tessara "Zordlon divenne una furia. La gelosia lo portò a voler uccidere Arania, ma l'amore che provava per lei glielo impedì. Decise allora di bandirla e con un incantesimo limitante la segregò in una foresta a nord del Deserto del Pianto.
Da quel giorno, Arania visse nella foresta e si cibò di giovane avventurieri, facendo nascere la leggenda della Vedova Nera."
"Ne avevo sentito parlare da alcuni mercanti erranti che venivano a Red Down. Mio nonno mi disse che era solo una leggenda per convincere i bambini a non inoltrarsi da soli nelle foreste" disse Xardax, ricordando piacevolmente le chiacchierate con il vecchio, così come lo chiamava lui.
"Ricordati, Xardax, che alla base di ogni leggenda vi è sempre della verità" Tessara fece una pausa per bere un sorso d'acqua. Quando riprese il suo tono si era fatto più grave. "Alla morte del mago, molti dei suoi incantesimi persero efficacia e lo stesso accadde per quello limitante: Arania fu libera di muoversi al di fuori della foresta. Fonti certe riferiscono di una strana attività nei pressi di un antico tempio di Lamashtu, divinità alla quale Zordlon era devoto. Pare che diversi ragni si siano mossi in quella zona e che la stessa Arania si sia nascosta li. Per quanto ne sappiamo, anche l'incantesimo di trasmutazione sta lentamente perdendo il suo effetto e lei sta cercando un modo per rimanere umana."
"Immagino che questo modo esista, dico bene?" disse Xardax.
"Si, figliolo, esiste ed è molto pericoloso. E' necessario che Arania beva il sangue di ninfe elementari e che compia un rituale la prima notte di luna rossa. Solo così rimarrà per sempre umana. Tu devi impedirlo!" L'ultima frase colpì Xardax come un pugno in pieno stomaco. "Io...cosa?" balbettò il ragazzo.
"Tu devi evitare che si compia tale sacrificio. Questa è la tua prova". Nella stanza calò il silenzio. Xardax non riusciva a credere a ciò che aveva sentito. Lui avrebbe dovuto scontrarsi con una delle creature più mostruose di Anthurium?
"Non credo di poterlo fare" si limitò a dire cercando di sembrare il più autoritario possibile.
"Si che lo farai" disse Vanariel che fino a quel momento aveva semplicemente scrutato le reazioni del giovane in silenzio. Xardax rise nervosamente "E come farò? Le farò levitare un corda davanti al naso cercando di convincerla ad impiccarsi? Oppure no, ci sono, creerò dei suoni fantasma di qualcosa di mostruoso più di lei in modo da spaventarla, giusto? Voi siete impazziti" concluse Xardax facendo cadere le braccia lungo i fianchi.
"Non sarai solo, altri tre uomini verranno con te. Loro ti aiuteranno nell'impresa" disse trionfalmente Tessara.
"Ah bene, adesso si che sono più tranquillo" canzonò Xardax. A quel punto Vanariel si alzò dalla sedia come una furia. "Come osi rivolgerti alla sacerdotessa in quel modo! Xardax, tu sei un mago della Torre e come tale farai quello che la Torre ti chiederà di fare, senza metterne in discussione l'autorità."
"Ma, Vanariel, io non sono ancora un mago."disse frustrato e terrorizzato.
"Tu sei un mago, Xardax. La magia è in te e tu ce la puoi fare! Devi farcela!" il tono dell'arcimago sembrava quasi implorare il suo successo. Dopo qualche istante di silenzio, fu Xardax a parlare. "Chi sono gli altri?"
Un sorriso apparve sul volto di Tessara. "Uno è Alton Coglibosco, un ladro pentito. Poi c'è Serval, un ranger di Grey Hake e infine Burduck, figlio di Tornick di Dognar"
"Bene. Quindi un mago non mago, un ladro, un fiuta tracce e un nano. Grandiosa compagnia! Quando si parte?" Lo sguardo di rimprovero di Vanariel fece subito abbassare gli occhi a Xardax.
"Domani mattina ti metterai in cammino per il tempio. Gli altri ti raggiungeranno là" disse freddo l'arcimago.
Uscito dallo studio Xardax non sapeva se mettersi a piangere o meno. Era terrorizzato da ciò che lo avrebbe atteso nei giorni a venire. Mentre rientrava nel suo alloggio venne raggiunto da Cora. "Xardax, aspetta!" gli urlò la giovane. Lui si fermò cercando di nascondere l'apprensione che lo attanagliava.
"Ehi, Cora!" disse e aspetto che le fosse vicina.
"E' da un pezzo che ti sto cercando, poi mi hanno detto che eri nello studio di Vanariel."il suo entusiasmo si placò. "Che ti è successo? Sembra che ti abbiano dato una brutta notizia" disse guardandolo negli occhi.
"Beh, si in effetti è proprio così. Ho saputo che domani mattina devo partire per portare a termine la Prova". Lei gli diede una pacca sul braccio "E non è grandioso?! Stai per diventare un mago a tutti gli effetti!"il suo entusiasmo era palpabile, ma non tranquillizzò Xardax.
"Si, si , grandioso..." a quel punto l'amica capì che qualcosa non andava. "Cosa devi fare Xardax?" chiese preoccupata. Lui fissò il pavimento per qualche istante, poi con gli occhi colmi di lacrime disse "Devo distruggere Arania" e le raccontò tutta la storia. Quando ebbe finito, Cora lo abbracciò forte. "Vedrai che andrà tutto bene, Xardax, me lo sento. Tornerai qui dandoti un sacco di arie e facendo la parte dell'eroe. Vedrai!" disse, ma nemmeno lei sembrava crederci più di tanto.
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Pathfinder GDR / Vai alla pagina dell'autore: Barbara Baumgarten