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Autore: Baka_Empire    12/06/2015    1 recensioni
Sono passati ormai 5 mesi dal loro ritorno dal futuro.
5 mesi in cui hanno vissuto felicemente come amici e compagni di avventure.
5 mesi in cui le relazioni all’ interno della Famiglia sono cambiate diventando più solide e durature.
5 mesi per riprendersi dalle lotte intraprese contro Byakuran e i Millefiore.
5 mesi in cui erano consapevoli di aver cambiato il futuro proteggendo così tutte le persone a loro care.
Ma se Byakuran non fosse l' unico a voler distruggere la Famiglia Vongola?
Se ci fossero altri disposti a tutto per il potere assoluto?
Riuscirà la Famiglia del Decimo a sconfiggere questa oscura minaccia? Sapranno affrontarla?
(Questa storia si svolge dopo l’anime.
In questa storia Lambo e I-pin non sono bambini ma normali studenti di 1 media, nonostante questo manterranno lo stesso carattere che avevano nell’ anime)
Ho ripreso questa storia che avevo interrotto, adesso sono pronto per riprenderlo :)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Dopo alcuni istanti di silenzio il Decimo Boss Vongola alzò la testa con uno sguardo serio e risoluto, tutti in quello sguardo ne notarono qualcosa di diverso.
Molti sapevano che quando Sawada assumeva quello sguardo poteva diventare una persona diversa, in senso buono, destando ammirazione e rispetto da parte di tutti per il suo comportamento gentile e generoso.
Cambiava così tanto da non sembrare più lui. Diventava più maturo. Più consapevole.
Il silenzio fu improvvisamente spezzato dalla voce del giovane Vongola.
-Io, Sawada Tsunayoshi – incominciò col silenzio che alleggiava intorno a lui – insieme a Gokudera Hayato... - l’interpellato si alzò con la preoccupazione dipinta in volto -... Yamamoto Takeshi… – pure lui si alzò ma non sembrava per niente in ansia, ansi, sorrideva come al solito - ... e a Chrome Dokuro dobbiamo andare in vicepresidenza. - disse con una voce talmente autoritaria e sicura, da non ammettere repliche, tanto che il professore per lo stupore non poté fare che annuire.
Con un sospiro incominciò a incamminarsi verso l’uscita della classe sotto lo sguardo stupita e curiosa della classe.
Prima di riuscire a uscire dalla classe fu fermato dallo scatto di Kyoko che si era alzata bruscamente.
-Tsu-chan, ti prego fammi venire con te! – disse con tono supplichevole e arrossendo lievemente per la sua richiesta.
Per tutta risposta il giovane Boss la guardò per molto tempo negli occhi come se volesse capire i ragionamenti che faceva la ragazza per chiedere una cosa del genere, non accorgendosi però di averla fatta arrossire di più, quest’ ultima fu la prima a distogliere lo sguardo per via dell’imbarazzo della richiesta e soprattutto per l’intensità dello sguardo del suo amico, pensando per la prima di come il suo sguardo fosse così affascinante e magnetico.
Quando sentì la risposta da parte del suo amico, si rattristò, anche se dalle sue parole era palese che fosse preoccupato per la sua incolumità – no, Kyoko tu resterai qua, non voglio coinvolgerti in qualcosa di possibilmente pericoloso, perché se ti succedesse qualcosa, tuo fratello mi ammazza  e io non me lo perdonerai mai – gli rispose facendola arrossire per le sue premure – inoltre non voglio vederti ferita... per qualsiasi motivo.– disse guardandola con un’intensità tale da ipnotizzarla e farla rimanere muta.
Quando vide il ragazzo voltarsi, credendo probabilmente il discorso concluso si riprese e lo richiamò – ti prego se c’è mio fratello, voglio esserci anch’io! Voglio essere d’aiuto! Per favore non mi mandare via! – disse cercando di convincerlo sia con lo sguardo sia con la voce.
-Ma…- provò a dire il giovane Vongola, ma venne subito interrotto dalla dolce voce della sua amica che non voleva un no come risposta –ti prego solo te puoi darmi il permesso!
Nessuno si aspettava quest’ ultima frase e molti si chiesero perché un ragazzo di poche qualità, come Tsunayoshi, potesse avere una tale influenza verso gli altri arrivando addirittura a decidere chi poteva venire o meno!
Il ragazzo si voltò un’altra volta e guardandola come prima sembrava sul punto di cedere per via degli occhi da cucciolo bastonato di Kyoko, al quale non sapeva dire proprio dire di no, con un sospiro di rassegnazione disse – d’accordo, puoi venire con noi - vedendo però la sua espressione di felicità e di soddisfazione non poté che sorridere, dicendo, subito dopo come avvertimento – ci penserà tuo fratello a impedirtelo…-.
La ragazza guardava il giovane ragazzo con riconoscenza e gratitudine non preoccupandosi troppo delle sue parole, infatti, era rimasta come sempre stregata dal sorriso del suo amico e arrossì senza saperne il motivo.
Era da un po’ che aveva questo tipo di reazione e non ne capiva il motivo, sapeva solo che quando era in compagnia di Tsuna si sentiva protetta e al sicuro come non gli era mai successo fino ad ora.
Questo si rifletteva anche verso le persone che interagivano quotidianamente con lui perché intorno a lui c’era sempre un’atmosfera serena e allegra che ti metteva di buon umore e da questo capivi com’erano le sue capacità di leader.
Infatti, mentre erano nel futuro a combattere una guerra per metà loro, fatta di dolore e lacrime, aveva ammirato come tutti del resto, la capacità del giovane Boss di farsi carico delle proprie decisioni e di come fosse stato il collante che aveva unito tutti nei loro momenti più difficili per questo nessuno dubitava delle sue parole o delle sue azioni, anzi, riponevano massimo fiducia nelle sue decisioni.
Aveva inoltre continuato a comportarsi così anche quando erano ritornati dal futuro, facendo da intermediario nelle varie dispute esterne e interne della propria Famiglia riuscendo a risolvere situazioni gravose e non in maniera encomiabile.
Come il Cielo doveva esattamente comportarsi.  
Quando si riscosse dai suoi pensieri, riuscì a seguire le sue ultime parole - ... e personalmente non son sicuro della tua scelta.
Lei per tutta risposta gli rispose – non preoccuparti! Non sarà sola eppoi... – concluse con imbarazzo – ci sarai tu a proteggermi! – concluse con forza e arrossendo come non mai, sia per la sorpresa delle sue parole che non erano riuscite a controllare, sia per l’imbarazzo.
Accorgendosi dello strano silenzio che regnava in classe, dove era lei la diretta interessata di quel silenzio si chiese il motivo di ciò.
Stava per chiedere il motivo di quello strano silenzio quando con un lampo di lucidità si accorse il motivo del perché.
Consapevole di essere totalmente fuori tempo con la conversazione e di essere totalmente rossa, come un pomodoro, disse con una voce colma d’imbarazzo -…. D-d-d-opottutto ci sarà anche mio fratello! - disse con un sorriso imbarazzato- sperando vivamente che Tsuna non avesse fatto caso a quello strano silenzio.
“fortuna che ho detto anche mio fratello sennò... Ma che diavolo mi sta succedendo? È da un po’ che alla presenza di tsu-chan mi sento strana. “ pensò cogliendo con la coda dell’occhio i sogghigni delle ragazze presenti in classe arrossendo ancora di più, non credeva che sarebbe diventata di colore bordeaux nel giro di 10 minuti, consapevole che appena ne avessero avuto possibilità sarebbe stata assalita insieme a Chrome, dalle loro domande.
L’unica differenza era che sarebbe stata lei la più tartassata dalle ragazze in cerca di gossip, per definire il suo rapporto con Tsuna. Al solo pensiero rabbrividì e incamminò con un sospiro dietro al giovane ragazzo che la stava sconvolgendo sempre di più.
Assorta in questi pensieri si ritrovò a formulare uno strano pensiero, facendola ulteriormente arrossire, più
del dovuto, “però devo ammetterlo Tsuna è proprio un bravo ragazzo ed è anche bell... ma che sto dicendo? Tsuna-chan b-b-bello?!?!?!” pensò arrossendo ancora di più per le sue stesse parole e per i suoi pensieri.
A quelle parole Tsuna rispose con un sorriso e sembrò non accorgersi dello stano silenzio che si era diffuso intorno a loro, e si decise a uscire dall’aula consapevole però che quel dialogo era stato ascoltato da tutta la classe e desideroso di non dare ulteriore spettacolo.
Era quasi riuscito a uscire dall’aula quando fu fermato da una voce famigliare e al tempo stesso irritante e odioso che durante tutta quella conversazione era rimasta zitta ad ascoltare, ma oramai era deciso a intervenire.
-Ehi ImbranaTsuna! Aspetta un attimo!
   
 
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