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Autore: Brittanaever    12/06/2015    1 recensioni
Santana era innamorata di Brittany. Ormai l'aveva capito. Aveva cercato in tutti i modi di togliersi quell'idea, apparentemente stupida, dalla testa, ma alla fine aveva ceduto. L'amava.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Aggiornamenti a tempo di record!! Scusate se l'altro capitolo era parecchio corto. Per farmi perdonare lo faccio luungo. Spero davvero che vi piaccia. Recensiteee. Saluti belliii.
-Brittanaever
 
 
 
 
BRITTANY POV'S
Me ne stavo nella mia stanza, distesa sul letto con le braccia dietro la testa a fissare il soffitto. Non che il soffitto avesse qualcosa di interessante, ma pensavo, pensavo a tutto. Mille pensieri si affollavano nella mia testa creandomi confusione. Nel bianco soffitto vedevo riflesse tante immagini, tante cose, tante persone, ma una persona in particolare si faceva spazio e spiccava tra loro. Santana. 
L'avevo rivista, avevo rivisto i suoi occhi, i due interminabili pozzi neri che mi facevano incantare da sempre. L'avevo rivista e vederla, beh vederla ha provocato in me, o meglio ritirato fuori da me, sensazioni e emozioni che credevo fossero perse per sempre.
 L'amore, il vero amore era tornato. Solo con uno sguardo. Il Suo sguardo. Lo sentivo dentro di me. Sentivo quella fiamma bruciare e ardere nel mio cuore, per lei. L'unica capace di farmi vivere davvero. Di farmi essere felice davvero.
Non potevo fare a meno di sorridere. Mi facevano male le guance da quanto sorridevo.
Dopo quella giornata così maledettamente assurda, ma bellissima, non riuscivo a dormire.
Ripensavo a tutti i momenti passati con lei. a quando ci siamo conosciute alle medie, lei una bambinata arrogante con capelli corvini, due grandi occhi neri e un sorriso da mozzare il fiato, io una piccola bambina ingenua e stupida con l passione per la danza. 
Le nostre strade si erano unite e da due persone così diverse e imperfette era nato il rapporto più vero e perfetto che ci potesse essere. Ci completavamo.
Mi rigirai nel letto per così tante volte che persi il sonno. Alla fine decisi di dormire, così, sempre sorridendo, spensi la luce e mi addormentai con Santana sempre stampata nella mia mente, sicura di sognarla quella notte.
                                                             
                                                                ***********
 
Anche Santana erra stata tutta la notte a pensare all'incontro avuto con Brittany, la sua Brittany, ai suoi occhi, al suo sorriso, a tutto di lei, quel tutto che le era tanto mancato. L'unica cosa che l'aveva fatta addormentare era il pensiero che l'avrebbe rivista il giorno seguente, e tutti quelli dopo ancora.
Infatti quella mattina appena sveglia, carica di energie come non lo era mai stata, uscì dal suo lussuoso appartamento e si diresse di corsa agli studi di registrazione, solo per rivedere Brittany.
Appena entrò infatti la vide subito. Indossava dei leggings attillati che mettevano in risalto il suo corpo perfetto, e una maglietta larga che le lasciava scoperta una spalla. Aveva una cosa alta, e in quel modo stava divinamente, pensò Santana.
Continuò a osservarla di spalle fino a quando sentì la voce del suo capo che diceva << Ah Santana sei arrivata. Bene andiamo subito a registrare. >>.
Solo allora Brittany si voltò, guardò per un attimo Santana negli occhi e poi si diresse verso gli studi. 
Provarono ininterrottamente tutto il giorno, facendo piccole pause solo per mangiare o per andare in bagno, e alla fine della giornata erano sfinite.
Smith si congedò dicendo che sarebbe tornato a casa. Le due ragazze però dissero che sarebbero restate ancora un po' a provare, ognuna nella propria aula, per ritoccare al meglio le ultime canzoni e coreografie. 
Così Smith, colpito dalla grande volontà delle ragazze le salutò chiedendo loro di chiudere gli studi una volta finito.
le ragazze annuirono. salutarono l'uomo e, senza dirsi nulla, andarono ognuna nell'apposita aula per provare. 
Dopo circa un paio d'ore Santana, ormai distrutta, decise che era l'ora di tornare a casa e riposarsi un po, così prese la sua roba e uscì dalla stanza. Appena uscita e chiusa la porta però, sentì un forte rumore e un infamia, e riconobbe la voce di Brittany.
Così le si avvicino chiedendo: << Hey Brittany cosa succede? >>. Brittany si voltò con un aria scocciata, ma anche quasi spaventata e rispose << Ci hanno chiuse dentro. Deve essere andato via qualche tecnico dopo Smith e deve aver pensato che non ci fosse più nessuno e ha chiuso. Cosa facciamo adesso? >>.
Appena Brittany finì di parlare, Santana vide che la biondina aveva un accenno di lacrime negli occhini azzurri, così presa da pena e compassione ebbe la tentazione di avvicinarsi e abbracciarla, come faceva sempre tanti anni prima quando Brittany aveva paura, però si trattenne, e invece disse che avrebbe provato a chinare il direttore o comunque qualcuno che avrebbe putto aiutarle. Così sparì con il suo telefono in mano, ma tornò poco dopo con un'espressione afflitta sul volto. 
<< Non risponde nessuno >> disse << devono essere andati tutti a dormire. D'altronde è molto tardi. Credo proprio che dovremmo passare la notte qua. L'aula di danza ha il pavimento in parquet vero? >>. Dopo il cenno di assenso della bionda Santana continuò. << Allora potremmo andare a dormire li. Ci sono dei Tappetini e so che in magazzino tengono delle coperte. Ci arrangeremo. Mentre io vado a prendere il necessario per la notte potresti prendere qualcosa alle macchinette per mangiare un boccone? >>.
Brittany annuì e le due si separarono ognuna a prendere ciò che doveva trovare.
Dopo poco si rincontrarono nella stanza da ballo e si sistemarono per terra, vicine ma mantenevi sempre una certa distanza.
Mangiarono molto silenziosamente, fino a quando non iniziarono a raccontarsi quello che avevano fatto in quegli anni in cui non si erano viste, senza però mai accennare al loro passato e alla loro storia d'amore.
Dopo un po' si sedettero più vicine e Santana parlò: << Brittany… mi dispiace . Mi dispiace davvero per querelo che ti ho fatto. Non me lo sono mai perdonato. Tu non meritavi di soffrire. Non meriti di soffrire. Sei una persona troppo stupenda. in tutti quesiti anni non ti ho mai dimentica. Nn ho mai dimenticato il "noi" che eravamo un tempo. Non potrei mai dimenticarlo. >>
Dopo le parole della latina, Brittany, incatenata al suo sguardo e sorpresa dalle parole dell'amica, riuscì a balbettare un leggero e fievole << Nemmeno io ti ho dimenticata >>. 
Quelle parole bastarono a Santana per avvicinarsi di più alla ragazza, metterle una mano dietro la testa, accarezzarle i capelli lisci come la seta e appoggiare lievemente le labbra su quelle dell'altra.
Brittany rimase stupita, ma po si fece trascinare dalla scia di quel bacio, che aveva desiderato dal momento esatto in cui aveva rivisto Santana. Però dopo poco qualcosa in lei scatto, come una scintilla che la fece ritornare alla realtà. velocemente staccò le sue labbra da quelle della latina, la allontanò e mormorò lievemente: << Io non posso… >>.
Detto questo si sistemò nella sua cuccetta, voltò le spalle a Santana e non le rivolse più la parola.
Santana non parlò più. Anche lei si coricò e cercò di addormentarsi, anche se quella notte non riuscì a chiudere occhio. Penava a Brittany, al bacio, ma soprattuto a quando l'aveva respinta. Doveva capire il perché. Ci stava troppo male e voleva delle risposte. Mentre pensava a tutte queste cose cadde nel mondo dei sogni, mentre accanto a lei c'era una Brittany sempre più sconcertata per quello che aveva fatto. "Non posso di nuovo. Non posso innamorarmi di lei di nuovo. Non posso permetterlo." E anche lei, pensando questo, si addormentò, avendo già le idee chiare su quello che avrebbe fatto.
 
   
 
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