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Autore: _Lookingforpenguins___    13/06/2015    2 recensioni
Non si sa per quale forza maggiore, ma il destino volle che lei si innamorasse del professore che piú odiava, e che lui si innamorasse di un'italiana piú brillante del Sole. Una storia d'amore che si svolge ad Harvard. Due caratteri diversi che allo stesso tempo si attraggono. Come andrá a finire? Riuscirá Allen Jones a conquistare Margherita Tasso?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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«Tasso! You alright?» si sentí chiamare. Non si era accorta che la lezione era finita, tutti erano scappati fuori come una mandria di pecore, e che era rimasta sola in classe con l'insegnante, il quale la guardava in modo preoccupato. «I'm fine» rispose semplicemente. «you can go out, you know?» gli disse il professore col suo solito sorriso. Margherita lo sapeva benissimo di poter uscire, solo non voleva. «I don't want. I'm staying here for a little» aveva riposto alla fine. L'insegnante sorrise. «you're very good in English!» La ragazza sospirò e si perse tra le righe di un altro libro. “E questo sentimento della vita per il signor Anselmo era appunto come un lanternino che ciascuno di noi porta in sé acceso; un lanternino che ci fa vedere sperduti su la terra, e ci fa vedere il male e il bene.” Il professore, sconsolato dal fatto che la ragazza non volesse parlare, tornò alla cattedra e mise a posto i compiti in classe. ***** Romano camminava con Alice per i corridoi. Voleva trovare sua sorella e raccontarle della sua prima lezione. Appena arrivò all'aula ricercata, bussò e insieme entrarono. La classe era vuota e regnava il silenzio. C'era sua sorella seduta che leggeva e alla cattedra il professore che lo aveva aiutato a trovare la sua classe. «Hi! You again!» esclamò sorridente. Romano e la sua amica americana salutarono educatamente. Finalmente anche Margherita si decise ad alzare lo sguardo e vide il fratello saltarle addosso. «staccati, Romano» disse dura. Il ragazzo però non si fece intimorire. «oh! So you're siblings!» sorrise l'insegnante. Adesso Margherita aveva due domande: chi era quella ragazza americana insieme a suo fratello? E come faceva suo fratello a conoscere il suo insegnante? Romano chiarí tutti i dubbi. Allora l'italiana annuí. Si presentarono tutti per bene, poi abbandonarono la classe. Margherita e Romano si avviarono verso il loro nuovo appartamento. Era grande e l'affitto non era così spaventoso come si aspettavano. Lavorando entrambi part-time, avrebbero pagato tutto senza problemi. «home sweet home!» sorrise Romano. Era l'unica cosa inglese che sapeva dire per bene. «meno male, sono a casa. Lontano da quel deficiente del mio professore!» sospirò l'italiana. «non ti piace? A me sembra simpatico!» rispose il fratello. «per te sono tutti simpatici! Piuttosto, dobbiamo trovarci un lavoro» aveva detto la maggiore, seria. Cosí si procurarono offerte di lavoro e numeri di telefono. Nessuno dei due pensava di trovare un posto così velocemente. Potevano andarci tranquillamente di pomeriggio o la mattina quando non andavano all'università. Margherita trovò posto come cameriera in un caffè, invece Romano avrebbe lavorato in un negozio di CD. Sfiniti si addormentarono sul divano tra tutti quei fogli. ***** «sbrigati! O faremo tardi!» urló Margherita entrando a volo nella sua Lamborghini nera. Romano quasi si strozzò col toast, quasi cadde dalle scale, ma salí sicuro sull'auto. Poi sfrecciarono a tutta velocità verso l'università. Arrivati nell'immenso cortile frenarono, scesero e tutti li guardarono, a causa della loro auto. E tra quei tutti c'erano anche Alice e Jones. Margherita non se ne interessò e camminò decisa fino all'ingresso, e così fece anche Romano, che al fianco di sua sorella si sentiva una roccia. ***** Margherita si fece il segno della croce - nonostante non fosse religiosa - prima di entrare in classe. Come al solito era la prima. "devo imparare ad arrivare piú tardi" pensó. «good morning, Margherita!» esclamò contento Jones. La ragazza fece un cenno con la testa e andò a sedersi. "non voglio proprio averci a che fare con questo, oggi" «you've got a beautiful car!» disse ancora l'insegnante. Margherita si limitò ad ignorarlo, come faceva sempre con tutti. Prese l'mp3 e si mise le cuffiette. Partí 'Schrei Nach Liebe' dei Die Ärtze, una band tedesca che lei amava. Il professore però non si perse d'animo, così andò a sedersi affianco a lei e le prese una cuffietta. «do you like German music?» L'italiana si sentì ribollire di rabbia. «what the hell are you doing?! Give me the earphone back!» urlò arrabbiata come non mai. Nessuno doveva toccare le sue cuffiette senza il suo permesso. Il professore eseguí subito e si scusò sinceramente. «you don't like me, right?» chiese. Cosa doveva rispondergli? "sì, ti odio! Mi stai sulle palle!" Ma non lo avrebbe mai fatto, lei si teneva tutto dentro. Quindi non rispose, voleva che l'insegnante ci arrivasse da solo. ***** Allen Jones era lì, affianco all'alunna italiana, che non ne voleva proprio sapere di socializzare. Eppure lui era sempre riuscito a farsi amici tutti i suoi alunni. Non voleva che tra lui e i suoi ragazzi - così li chiamava, ci fosse un muro. Dovevano essere amici e parlarsi. Se c'era qualche problema, lui li avrebbe ascoltati; se ci fosse stato bisogno di consigli, lui li avrebbe dati. Invece Margherita Tasso se ne stava lì e non lo degnava neanche di uno sguardo. Aveva subito capito che quella ragazza era particolare, dalla prima volta che i loro sguardi si erano incrociati. Aveva quegli occhi color cioccolato, profondi, pieni di mistero, che dentro c'affogavi. C'era un muro attorno a lei, lui voleva distruggerlo. Voleva avere con lei il rapporto che aveva con tutti, ma sembrava piú difficile del previsto. Allen Jones non si perdeva d'animo, però, ci sarebbe riuscito. «do you miss Italy?» le chiese, per parlare di qualcosa. ***** "che domanda stupida! Certo che mi manca l'Italia!" pensò Margherita, arrabbiata. «yeah» rispose semplicemente. «your brother is the same as you!» Margherita cominció a ridere in modo nervoso. Quell'americano non poteva capire il baratro che c'era tra lei e suo fratello. «what did I say...» «you're so...» "dannatamente stupido" «yeah, you're right. He's the same as me» disse invece. Fortunatamente arrivarono anche gli altri e la lezione cominció. ***** «your sister is so cute~!» aveva esclamato Alice, mentre parlava con Romano che, grazie a lei, si stava abituando un po' di piú alla lingua. «yeah! She's my awesome sister!» sorrise lui.
   
 
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