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Autore: annagiulia_2001    13/06/2015    0 recensioni
Leon ! Fermati dove stai andando ? - violetta dimenticami per sempre ! - mi vuoi dire come faccio ?! Sei troppo importante nella mia vita , come faccio a dimenticarmi di te? Me lo dici? .... ti prego non lasciarmi lo so che mi ami anche tu altrimenti non avresti fatto tutto ciò che hai fatto ... - Violetta , Basta ! Non lo hai ancora capito !? Era una presa in giro, una scommessa è tu ci hai creduto . Non pensavo potessi essere realmente così sciocca ! ... - calarsi minuti di silenzio . Dopodice leon abbassò lo sguardo e se ne andò senza proferire parola .
Io con ormai occhi gonfi e lucidi iniziai a correre verso casa , correndo controvento . Non mi accorgevo nenache che il mio viso era tutto bagnato oramai.
Ciao a tutti questa e lamia storia qui su efp . Accetto consigli e critiche . Ma mi raccomando no n troppo pesanti Dato che è appunto la prima volta .
Allora questa storia parlerà di Violetta , 14 anni , con la passione per lo studio e la musica , e leon , 22 anni appassionato anche lui di musica ma Pratica anche motocross, un'altra sua passione .e Si incontreranno per la prima volta nello studio on beat .
Più o meno vi ho svelato qualcosa. Spero vi piaccia . Un bacio .
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex/Clement, Lara, Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: Movieverse | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Erano passati ormai 2 giorni da quando io e Leon ci vedevamo di nascosto , in un certo senso sono pochi , ma per come li abbiamo vissuti sono stati molto intensi e poi io non ho detto niente alle mie amiche di questa storia , ne tanto meno a Francesca , non saprei come potrebbe prenderla. Ancora immersa nei pensieri non mi accorsi che stavano bussando alla porta e mi ricordai che doveva arrivare Fran a trovarmi e sinceramente sono molto indecisa se dirglielo o no , ma forse no perché se le cose non dovessero andare bene con lui avremmo fatto finta che non sia successo niente … quindi pensandoci meglio di no. - HEY HEY come va – sbucò dalla porta lei - Benissimissimo – risposi io molto sorridente , da far quasi paura . infatti lei fece una faccia strana - Come mai tutta questa allegria ? … dai racconta : chi ti piace – ma come fa sempre a capire tutto … potrei pensare che sie telepatica , ma non lo è altrimenti saprebbe già cosa nascondo insieme a suo fratello. - IO??? Nooo … m-ma cosa dici ? – a quel punto mi ero accorta che stavo balbettando e quando lo faccio mi affondo da sola . - Castillo tu balbetti questo vuol dire… CHE E’ VERO!!! – Sbottò lei tutta entusiasta. - Se ti dico di no è e no Francesca – - Va bene quando sarai pronta allora me ne parlerai , ma non preoccuparti non mi sento offesa perché non vuoi dire niente alla tua migliore amica che ti è sempre accanto in momenti belli e brutti …. No davvero- quando fa così vuol dire che ci è rimasta molto male , anche se esagera a fare la melodrammatica. - Dai Fran non fare così . lo sai che ti voglio un mondo di bene- feci gli occhi dolci per addolcirla e infatti ci riuscì - Ohhhh non ce la faccio a tenerti il broncio – e mi stritolò in uno dei suoi abbracci spezza ossa . - Comunque non sono venuta fin qui per rimanere chiuse in casa . su , preparati e scendiamo . e non accetto un no come risposta – - Ma Fran…- venni interrotta subita dalla sua voce e dal suo indice che mimava un no di disapprovazione . - Ah-ah-ah , che ti ho detto ? corri in bagno a cambiarti . io ti aiuto a scegliere i vesti – - Ahhhhhh e va bene . ma come fai a costringermi a fare sempre quello che non voglio .- dissi facendo la finta offesa. - Susu vai ._ e cosi mi diressi in bagno , ed entrai nella doccia per lavarmi . finito mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e inizia a pettinare i capelli , altrimenti con l’umidita che c’era si gonfiavano tutti . nel frattempo pensai che papà era fuori per una cena a detta sua ‘’ di lavoro ‘’ , ma non credo perché mi aveva dato molti dettagli della serata che doveva trascorrere , cosa che non fa mai quando si tratta di cene lavorative. Roberto aveva la serata libera e con lui anche Olga perché doveva andare ad un matrimonio . Ritornando a me … avevo in mente di uscire senza che lo sapesse nessuno , forse era l’unica perché non sapevo se mio padre mi avesse dato il permesso di uscire di sabato sera . Intanto , finito di pettinare i capelli lasciandoli liberi cadere sulla schiena , bagnandola completamente , uscì dal bagno - Fran arrivo prendo una cosa e arrivo – urlai perché mi sentisse dalla mia camera - OK ! – Mi arrivò la sua risposta e così scesi le scale per dirigermi nell’altro bagno dove avevo lasciato alcune lozioni per il corpo e per capelli , che sicuramente avrebbero fatto piacere a Fran . Nel camminare mi accorgevo che stavo lasciando acqua dappertutto , anche se non mi preoccupava , tanto avrei pulito dopo. Arrivando vicino al bagno una voce mi fece saltare dalla paura e come solito fare mio nel girarmi inciampai in un secchiello che aveva lasciato Olga di fianco alla porta . Fortunatamente due possenti braccia mi afferrarono così da ritrovarmi nuovamente tra le braccia del mio principe . - cosa ci fai tu qui? – dissi dopo essermi ripresa e tenendomi con la mano l’asciugamano ormai in piedi - No te lo ha etto Francesca? Vi accompagno io dove dovete andare . ordine di mio padre . sbuffo alla fine lui . a me venne da sorridere . era così buffo quando faceva quelle facce. - Ma se sei maggiorenne ? non dovresti essere libero? – - Dovrei … ma non lo sono dato che ‘’vivo nella casa di chi mi ha dato la vita’’ - recitò le ultime parole come per farmi capire che ogni volta che lui tenta di svincolarsi da questi impegni i suoi genitori dicono sempre le stesse cose . - Quindi devo capire che non vuoi passare almeno quel poco di tempo con me – ok… lì lo avevo proprio in pugno infatti sbiancò di colpo perché stava cercando il modo per dirmi qualcosa . - Dai parla - lo schernivo ancora di più. Forse ero un po’ cattiva , ma mi piaceva vederlo in difficoltà per queste cose. - Ma n-no , cioè io non volevo dire quello…- okok : Leon Vargas in difficoltà ? mai visto così . - Ah no? E cosa volevi dire ?- sul mio viso nacque involontariamente un sorriso perché lui mi faceva bene e mi divertiva - Ah bene quindi mi stavi prendendo in giro . – e ci mettemmo a ridere tutti e due , poi però sul suo viso comparve un sorrisetto malizioso e infatti ricordai che avevo solo un asciugamano indosso . - Te l’hanno mai detto che non si guarda? – - Ma cosa. io non sto facendo proprio niente – - Certo certo , dillo ai tuoi occhi e alla tua bocca- - Vabbè ma cosa posso farci se ti vedo qui difronte a me con i capelli bagnati e praticamente quasi nuda . - PERVERTITO – ci mettemmo di nuovo a ridere poi mi tirò per le braccia e mi strinse a se. - Almeno un bacio me lo dai ‘’ principessa dai capelli bagnati ‘’? – - No so devo pensarci ‘’principe dagli occhi verdi’’ – neanche finì la frase che mi fiondai sulle sue labbra prima con una bacio dolce e casto , poi un bacio più passionale che ci fece rimanere senza fiato . gli accarezzai la guancia e ci specchiammo negli occhi di entrambi. - Violett…- oh no! Era Fran . mi ero completamente dimenticata di lei a, sempre a causa dell’effetto Leon . - Fran posso spiegarti … - questa volta era lui a parlare per fortuna , io non sapevo cosa dire. - v-voi d-due… c-cioè … cosaaaa? – - Fran io volevo dirtelo però non sapevo come avresti reagito dato che non solo sei sua sorella , ma ci togliamo sette anni di differenza e poi avevo paura che tu non volessi essere più mia amica e …- dissi tutto velocemente arrivando a non avere più fiato quando lei mi interruppe con un gesto della mano. - Quando pensavi di dirmelo se non lo avessi scoperto io ? – mi chiese lei con la tristezza che usciva dai suoi occhi . - Fran io … avevo paura – - Di cosa ???? Io sono la tua migliore amica , tu puoi parlarmi di tutto senza avere paura.- - Io… avevo paura di dirlo perché se Leon un giorno mi avrebbe lasciata , magari ancora ritenendomi una bambina ….… io non lo sopporterei mai. - calò il silenzio nella mia casa poi Francesca venne verso di me e mi abbracciò , mentre Leon rimase immobile a fissare il muro . - Lo potevi dire a me . io non lo avrei detto a nessuno . ma non preoccuparti il tuo segreto è al sicuro . – mi disse con la bocca tra i miei capelli bagnati . intanto vedevo ancora Leon fissare il nulla , forse per quello che avrò detto , ma io non volevo dirlo davanti a lui . questo discorso me lo ero preparato per occasioni più riservate. - Forse è meglio che salga su Vilu, scelgo i vestiti che dovrai mettere…- disse Fran capendo la situazione inventando una bugia, così mi avvicinai a Leon e gli misi una mano sulla spalla . - Perché non me lo hai detto Violetta – mi sibilò - leon io … cosa dovevo dirti : che avevo paura di questa cosa ? – - avresti dovuto dirmi la verità Violetta- questa volta mi guardava intensamente e dispiaciuto. - Ma perché non mi capisci mai ? – sbottai io uscendomene da quella situazione e dirigendomi verso la mia camera al piano di sopra. - VIOLETTA ASPETTA ! – per il momento non volevo sapere . ma perché doveva fare sempre così ? - hey Violetta che succede? – iniziai a piangere , non so il motivo ma dovevo - non fare così . guarda che noi dobbiamo uscire e anche con le altre ragazze le ho sentite poco fa. . non farti rovinare la serata da quel cretino di mio fratello .- riuscì a farmi sorridere ed è per questo che le voglio tanto bene . così mi asciugai le lacrime e l’abbracciai . - ti voglio bene Fran _ - anche io Vilu, ma ora sbrigati che è tardi e dobbiamo ancora prepararci . - va bene capo – feci il gesto che fanno i militari ai sergenti e lei si mise a ridere falsamente. - Io vado giù , tra qualche secondo torno . - Vai vai .- gli dissi , così uscì dalla mia camera e andai nel bagno ad asciugarmi i capelli e a cambiarmi . presi i vestiti che mi aveva preso lei e notandoli bene non erano i miei e nemmeno le mie scarpe , così decisi di andare a dirne 4 alla mia amica , ma la maniglia non apriva . - Hey perché non si apre- - Vilu ti conosco troppo bene e so che non ti saresti mai messa una cosa del genere . quindi se vuoi uscire da questo bagno dovrai prepararti in quel modo . - Ma Fran.. non è giusto – - Guarda che non scherzo … quindi a te la scelta - odio quando fa così e quando non mi rimane nient’altro da fare che assecondarla . infatti finito di asciugarmi i capelli , che finalmente no erano più neri del bagnato di prima , ma castani e biondi verso le punte , mi vestì con i suoi abiti , che in realtà era un abito nero tagliato in vita che arrivava a metà coscia e aveva una scollatura molto profonda dietro la schiena . misi gli accessori che mi aveva coordinato e infine misi .. le sue scarpe che erano col tacco . - Avevo detto che non le avrei messe più Fran ! – - E invece tu le metti anche perché il tacco è basso .- - Basso ? per te questo coso è basso ??- - Sshh zitta e indossale . senti a me .- facendole il verso di nascosto calzai le scarpe al piede e cosi ero diventata di 1. 72 m . - Almeno hanno la zeppa – dissi a me stessa . - Hai finito ? – - Si – aprì la porta e mi fece un segno di approvazione - Beh se adesso sei così sexy figurati quando ti avrò truccato – - COSAAAA- - CALMA . solo un pochino non agitarti . metto un po’ di correttore e ti coloro un po’ le guance nient’altro .- - Sul serio Fran ? - Sisi non preoccuparti- così iniziò a truccarmi . - Hai finito Francesca ?- erano ormai 10 min che mi truccava e io non capivo cosa stesse facendo di così tanto impegnativo. - Ok ora ho finito . puoi vederti. - mi girai verso lo specchio e mi vidi truccata , cioè tutta truccata, non solo correttore e ‘’ ti coloro un po’ le guance ‘’. - Ma Fran avevi detto solo un po’ !! – - Infatti , solo un po’ .- - Ma cosa dici . mi hai messo un sacco di cose.- - Vilu ti ho messo solo correttore , blush , un filo di matita nera e mascara per rendere lo sguardo intenso e un pochino di rossetto color terra , diciamo un trucco mediterraneo.- - E questo ti sembra poco ? – nel frattempo mi osservavo allo specchio e notavo che un pochino il trucco fatto da lei migliorava il mio viso . - Fran dì la verità . mi hai truccata per migliorarmi perché ero orribile prima vero?- - Vilu cosa dici ? l’ho fatto solo perché ho un piano per punire Leon – i suoi occhi divennero pieni di vendetta e strofinava anche le mani come i cattivi . - No . io non voglio fare un bel niente . s-c-o-r-d-a-t-e-l-o . - che devo fare – dissi ormai rassegnata - allora , intanto guardati e ti darai la risposta . vestita e truccata in questo modo sverrà ai tuoi piedi , però tu non lo calcolerai per tutta la serata ok ?- - questo è il tuo piano ? sul serio? – - hey hey la mia testa non può essere troppo affaticata , una cosa alla volta . per adesso abbiamo questo , il resto ci verrà dopo . Ah lo sai che stiamo andando in discoteca giusto? – disse velocemente per non farmi capire , ma io compressi tutto e mi fermai . - che hai detto Francesca ?! – - no niente , solo che dobbiamo andare nel posto in cui si balla – - nel posto in cui si balla ? lo sai che non posso andare – - ma dai Vilu la discoteca è qui in città e poi non lo verrà a sapere nessuno e magari avvisa tuo padre che vieni a dormire da me . vedrai ci divertiremo .- ero un po’ titubante , ma alla fine accettai e arrivammo all’inizio delle scale che portava al piano inferiore dove ci aspettava Leon - Fran , ma tu non ti cambi ? – le dissi prima di scendere . - Quando passiamo a casa di Camilla mi cambio . siamo in ritardo ora. – e scendemmo le scale . Quando vidi Leon i suoi occhi si posarono su di me e rimase con la bocca aperta ed io divenni tutta rossa per l’imbarazzo , così abbassai la testa - Allora andiamo ? – disse Fran scocciata per il ritardo . - Calma . la macchina è fuori . .Violetta ma tu non devi chiudere con le chiavi la porta ? - Ah è vero . le dovrei avere nella borsa …- intenta a frugare tra i miei oggetti vidi una foto e la presi in mano . ero io un po’ più piccola mano nella mano con mia madre . a quella vista mi vennero gli occhi rossi , ma non potevo piangere , sia perché ero truccata e sia perché c’erano i fratelli Vargas che mi osservavano . così rimisi la fotto nella borsa e trovai le chiavi. - Tutto ok Violetta ? – - Non devi preoccuparti Leon – dissi fredda ed entrando in macchina . - Fratellone ricordi dov’è la casa di Cami ? dobbiamo andare lì – - Sì ricordo , ma prima dobbiamo andare a casa Federico.- vidi Francesca sbiancare di colpo e mi chiedevo il perché - Fran cos’hai ? – le sussurrai all’orecchio - Ricordi quando ti avevo parlato di Diego ? - annuì con il capo ma non capivo cosa centrasse. - Ecco beh … quando mio fratello dice che deve andare a casa sua significa che ci sarà anche lui . loro tre sono inseparabili. – sussurrò lei nel mio orecchio - Non preoccuparti ci sono io cono te – le dissi per tranquillizzarla e senza rendercene conto eravamo già arrivati a casa di quel Federico . - scendete sì o no ? – disse Leon scontroso senza saperne il motivo infatti io e Fran ci guardammo interrogativamente e scendemmo dalla macchina . - voi rimanete qui io vado a suonare – - ok – disse solo Fran , io facevo quello che mi aveva detto lei , ovvero non calcolarlo. Era un’impresa difficile dato che era più bello che mai , ma dovevo. - Brava continua così e vedi cosa succederà dopo.- mi sorrise , ma cambiò subito umore quando sentì delle voci maschili provenire dalla porta - Fran tu fai la stessa cosa : non calcolarlo .- la vidi annuire con la testa e intanto i ragazzi si avvicinarono a noi . - Diego , Fede lei è Violetta , una amica di mia sorella – li salutai mentre loro mi guardavano dalla testa ai piedi - Sei molto bella violetta – mi sfiorò Federico con il dito il mento vicino la mia bocca . - Federico lasciala stare – disse Leon irritato - Perché non ho fatto niente di male io- disse facendo un sorrisino - Sisi ok entra in macchina tu . AVANTI – disse Leon . sicuramente non voleva farlo sedere dietro per non doverlo vedere accanto a me . - Ciao Francesca – disse in imbarazzo Diego che ricevette come risposta solo un cenno e ovviamente in macchina al centro mi son dovuta mettere io. - Sbrighiamoci che è tardi le ragazze ci staranno già aspettando .- - Francesca ormai siamo qui e non posso andare più veloce con voi in macchina –quella frase mi aveva irritato e mi girai verso Fran che aveva 2 occhi di fuoco anche lei - Certo che sei sempre uguale – questa volta a parlare fu Diego che avrebbe fatto meglio a non aprire bocca. - Cosa vorresti dire ? - Che sei sempre la ragazza che non può fare ritardo e la solita perfezionista .- stava per replicare , ma per fortuna Leon si fermò e accostò ormai arrivati a casa di Cami - Noi scendiamo e arriviamo subito . – annuirono e noi ci dirigemmo verso l’entrata dove ci accolsero tutte e tre pronte per uscire , ma fermammo la loro euforia dicendole che Fran doveva cambiarsi . Facemmo presto e devo dire che insieme eravamo tutte bellissime . così uscimmo dalla casa e ci dirigemmo verso la macchina di Leon . i ragazzi erano usciti e avevano la schiena poggiata sulla macchina e appena ci videro sgranarono gli occhi e per poco Federico non inciampò e se non sbaglio nel vedere Camilla si imbambolò . - Leon , ma non avevi pensato che non saremmo entrate tutte nella macchina ? – sbottai io - Lo so infatti ne stavamo parlando con i ragazzi e non c’è altro modo da fare – lo incitai con lo sguardo - E quindi dovete sedervi in braccio ad uno di noi – disse rivolto a tutte . - Ma è pericoloso e poi se la polizia ci ferma è la fine – disse Ludmilla - Abbiamo pensato anche che la polizia non sorveglia di solito questo quartiere quindi se abbiamo un po’ di fortuna… - - Io guido !!! - gridò Federico strappando dalle mani di Leon le sue chiavi e infilandosi all’interno senza lasciare a nessuno la possibilità di replicare . - Bene uno è fuori e io mi siedo … davanti!!! – fece allo stesso modo Camilla lasciandomi con la bocca aperta per la sua agilità come quella di Federico. - Quindi a noi . io penso che Fran si debba sedere sopra Diego , tu Violetta in braccio a Leon ed io … a Ludmilla !! – fecero uno scatto anche loro ed entrarono in macchina . in quel momento eravamo tutti in imbarazzo perché Fran doveva sedersi in braccio al suo ex ed io … beh a Leon . - Allora … dobbiamo ….- disse Diego - Si – disse FRan . loro salirono per prima e dopo calci e pugni involontari riuscirono a sedersi . così toccava a noi . - Entra tu per primo poi io . – dissi a Leon che era anche lui imbarazzato . - Dai entra - mi disse ormai sistemato , così entrai io e mi fece sedere tra le sue gambe . era molto strana quella situazione e poi sentivo il suo fiato infrangersi sulla mia schiena del tutto nuda . intanto partimmo e gli altri erano presi a litigare per il posto e per le posizioni , mentre Camilla e Federico si insultavano a vicenda con il bel caratterino che avevano . io invece non volevo girarmi verso di lui , ma qualcosa mi spinse a farlo e i suoi occhi erano vicinissimi ai miei . menomale che nessuno ci stesse calcolando , infatti lui prese ad accarezzarmi la schiena nuda e io sospirai chiudendo gli occhi . non riuscivo a fare a meno di lui figurati a non calcolarlo per una serata . prese anche a darmi dei piccoli baci culla spalla , riuscendo a nascondersi dagli altri. - Come riesci sempre mandarmi in paradiso anche quando sono arrabbiata. Spiegamelo – sussurrai affinchè non mi sentissero. - Beh , modestamente ho della grandi doti- lo guardai perplessa dalla sua risposta - Perché pensi sempre male ? – si mise a ridacchiare e lo seguì anche io . se lui sorride sorrido anche io, se lui è triste lo sono anche io. - Scusami Vilu - - Scusami anche tu , ho un pochino esagerato …- ci guardammo negli occhi e potevamo leggerne il desiderio di un bacio. - Posso chiederti una cosa? – - Dimmi – - Posso baciarti – mi disse nel modo più dolce che potesse fare . - Non ci vedrà nessuno , guarda sono tutti intenti a litigare o ad ascoltare la musica. – senza rispondergli lo baciai , questa volta solo un bacio casto, piccolo ma lungo bacio, forse il più bello . - VIOLETTA ! L-LEON ! …- questa era la voce di Camilla che evidentemente ci aveva visto dallo specchietto retrovisore e per lo spavento Federico frenò di colpo facendoci sobbalzare tutti. Io mi feci molto male alla testa infatti Leon si preoccupò. - AHIA!!!!! - sentivo la mia testa bruciare e girare , non stavo capendo più niente . - Violetta stai bene ? – mi chiese Leon - Mi fa male la testa …- dissi reggendola con le mani . - Vuoi tornare a casa ? - Nono … s-sto meglio , era una cosa momentanea – lo dissi per tranquillizzarli , però mi faceva veramente male. - E tu perché hai urlato in quel modo ?!!! poteva farsi male sul serio , tutti potevamo !!! – la sgridò Federico . - beh forse perché ho visto i due signorini baciarsi qualche secondo fa !!! e se riprovi a parlarmi in quel modo non ritornerai vivo a casa stasera .- per un secondo abbiamo avuto tutti paura di Camilla , quando vuole sa essere davvero spaventosa. - Ritornando a noi…. COSA ? – urlarono tutti in coro Diego , Lud, Naty e Federico . - Ecco … beh è stato solo un bacio . – cercavo di salvarmi , ma eccola lì che mi affondava di nuovo. - Sì è vero però si vedeva che volevate continuare e poi si capiva che se non ci fossimo stati noi Leon ti avrebbe tolto subito quel vestito. - grazie tante Cami, proprio una vera amica … - Volete spiegarci ? - disse Diego in cerca di risposte . - Ecco … è una cosa nuova . E’ da poco …. – disse Leon che non sapeva come continuare . - Lo sappiamo che non potremmo , ma per favore non ditelo a nessuno , lo sapete solo voi - li pregai di non dire niente , in quel momento sentivo che potevo fidarmi di quelle persone - Certo non lo diremo ad anima viva - disse Nata mettendosi una mano sul cuore - Wow non lo avrei mai immaginato - parlò Diego ancora sconvolto - Se non lo avessi scoperto ora , penso che ci avrei provato con te Violetta , più tardi in discoteca , magari sotto l’effetto dell’alcol - disse mettendosi a ridere solo lui . io rimasi un po’ impaurita anche se vedevo che in fondo era buono e poi come si dice “ can che abbaia non morde” - Si infatti menomale , altrimenti potevi incontra questo mio amico – disse Leon stizzito alzando in aria un pugno - Okok , scherzavo …. Calma .- - Meglio così …- quanto mi piaceva vederlo geloso era ancora più bello. - Siete carini insieme a guardarvi bene - disse Lud - Anche se lo sapevate tutti che io avevo una cotta per Leon da quando avevo 5 anni.- - Sul serio? – domandai io - Veramente . e pensa che quando avevo 15 anni e mi si avvicinava una ragazza lei metteva il broncio e non mi parlava per una settimana , però poi non sapeva resistere senza di me .- e ci mettemmo tutti a ridere compresa Lud . - Per la cronaca … io saprei resistere anche più di una settimana senza di te – lo presi in giro e lui fece la faccia da chi non aveva capito bene - Ohoh Leon Vargas ora si scalda – questo era lo scemo di Federico che non perdeva tempo a fare lo stupido - Tu un po’ zitto no? – lo riprese Camilla che per questo le dico grazie . - Scusa ripetilo se hai coraggio – - Posso fare a meno di te più di una settimana – dissi velocemente sorridendo . - Ahaha , benissimo , ora lo sai cosa ti aspetta - - No Leon … non provar….- non potei continuare la frase che aveva già fiondato le sue mani a farmi il solletico . mentre ridevamo sentivo frasi del genere ‘’sono bellissimi insieme ‘’ oppure ‘’sono proprio dolci ’’ e mi veniva da ridere ancora di più . - Va bene Leon ahahaha ti prego.- - Dillo o non la smetto più – - Ah e va bene ahaha non posso fare a meno di te – cosi smise e mi diede un bacio sulla guancia sotto gli occhi di tutti i presenti. - Su ! ripartiamo che è tardi ! – gridò Fran . e in quel momento ricordai che dovevo avvisare mio padre che avrei dormito a casa sua . - FRAN ! MIO PADRE !- al mio grido per fortuna Federico continuò a guidare , ma tutti sussultarono. - SMETTETELA DI GRIDARE , MI DECONCENTRATE !!!- - Guarda che sei tu che stai gridando ora .- disse Cami , ormai quei due avevano iniziato una lunga storia di battibecchi. - Che cosa tuo pad… oh mio dio giusto , se rientra e non ti vede chiamerà prima la polizia e poi l’ambulanza .- - Che succede ? – chiese Leon . - Nessuno sa che sto uscendo e così in caso facciamo tardi dico a mio padre che dormo da Fran ovvero da voi . - Ah beh , allora ci andrete dentro stasera , vero Leon ? – scherzo ancora Federico . quel ragazze era irrecuperabile , infatti alzammo tutti gli occhi al cielo . - Te lo hanno mai detto che sei un cretino? – disse camilla ormai esasperata - Oggi no , tu sei la prima dolcezza .- disse toccandole il mento che lei stizzita lo allontanò. - Non ascoltarlo . fa così , ma invece è una brava persona . – - Lo so . Si vede – dissi io - In che senso scusa ? - Si vede che abbai ma non mordi , quindi parli tanto , ma , per esempio, non avresti fatto mai lo stupido con me perché sapevi che sono più piccola. - lo feci rimanere senza parole e così azionò il motore della macchina e partimmo . - Beh … forse ..- sono state le uniche parole da lui pronunciate . poi presi il mio cellulare dalla borsa e chiamai mio padre - Pronto papà –… - No , non è successo niente . volevo chiederti una cosa -…. - Ecco semplicemente se potevo andare a dormire a casa di Fran stasera - … - Ti prego papà mi prenderebbe suo padre da casa nostra e poi ci tengo tanto - …. - Ahhhh grazie papà ti voglio un mondo di bene . un bacio …. Ah e buona serata con qualunque donna ci sia con te .- e con quello chiusi la telefonata. - Fatto . tutto apposto .- - Bene , ma tuo padre con chi è uscito ? – - Ah non lo so , lui mi ha detto che era una cena di lavoro , ma non ci credo anche perché ho sentito una voce femminile, che tra l’altro era anche familiare …- mi chiedevo veramente a chi appartenesse quella voce , ma sapevo che di papà potevo fidarmi… beh forse lui di me non tanto… - Arrivati finalmente – parcheggiò l’auto vicino ad un locale e ci dirigemmo all’interno . - Mi raccomando non allontanarti troppo , qui è presente sia gente apposto, ma anche quella meno apposto.- mi disse Leon all’orecchio a causa della musica alta ed io annuì . Io andai al bancone per chiedere da bere ma quando stavo per farlo una voce familiare mi salutò. - Violetta ciao ! cosa ci fai qui – - Ciao Alex . sono venuta con dei miei amici e tu ? - Lo stesso anche io . .. ti prendo da bere , mi devo ancora sdebitare del passaggio che mi avevi offerto. - Ma dai , ancora? Ti ho detto che sei un mio amico e io ti volevo aiutare. – - Allora anche io voglio aiutarti prendendoti da bere e non accetto un no come risposta – - Eh va bene . – ordinò da bere , ma leggero perché essendo minorenne non potevo bere alcolici . - Allora come va con … Leon ? – - Tutto bene ora , ma ricorda che non devi dirlo a nessuno . - La mia bocca è sigillata - ridemmo insieme quando arrivarono le ragazze dietro di me . - Ciao Alex , anche tu qui ? – - Visto che coincidenza – rispose Alex con un’altra domanda. Le ragazze erano strane sorridevano ma erano ansiose e si vedeva. - Vilu potremmo parlarti solo un secondo ? – mi chiesero - Ok… scusa Alex io vado – - Si certo . Ciao ! – così le ragazze mi presero per un braccio e mi trascinarono via . - Adesso potete dirmi che succede? – chiesi molto irritata. - Succede che se Leon ti vede parlare con quel ragazzo non so cosa potrebbe fare – mi rispose Ludmilla - Ma a me non interessa . Io posso parlare con chi voglio quando voglio perciò non vedo il motivo di tutta questa agitazione .- - Ma il punto non è questo Vilu , è Alex il punto .- mi disse Francesca - cosa c’è che non va in Alex scusatemi - - noo Alex va benissimo , anzi secondo me è molto carino e … cioè non volevo dire questo , volevo dire – continuò Camilla che poi si bloccò perché non riusciva a spiegare. - Ragazze , sentite quando sarete pronte me lo direte .- e le lasciai lì da sole a parlare a bassa voce. Poi mi raggiunsero e andammo alla ricerca dei ragazzi . - voi li avete visti ? – - no , speriamo che non se ne siano andati , loro hanno la macchina - disse ironicamente Fran . - eccoli , stanno vicino al bar con altri ragazzi . dai andiamo .- notai Leon seduto sulla sedia difronte al bancone che rideva con altri . - hey ragazze ! – parlò , anzi meglio ,urlò Federico ubriaco. - Ma che gli è successo – chiese Cami - Ha bevuto qualche bicchierino di troppo – disse ridendo Diego - E voi glielo avete permesso ovviamente – li riprese Fran ridendo . - E tu chi sei ? – si avvicinò un ragazzo a me , forse un loro amico , anche lui ubriaco . - Violetta , ma non toccarmi .- - non vogllio fare niente , non preoccuparti .- mise intanto il braccio intorno alla mia spalla e io glielo levai . - bene meglio così . – stavo per andarmene , ma lui mi strattonò per il braccio e mi fece voltare verso di lui . - dove vai eh .- in quel momento avevo paura , ma per fortuna venne Leon . - lasciala stare Carlo , sei ubriaco dalla testa ai piedi e lo sai che non ti conviene. – - ma dai . lascialo stare . Violetta vieni con me . – - LASCIAMI ! LASCIAMI , MI FAI MALE - mi voleva portare via e mi stava facendo male al polso - HO DETTO LASCIALA , ! - urlò poi Leon prendendomi dalle sue braccia . - Se ti avvicinai ancora a lei non vedrai più la luce del giorno Carlo .- - ok amico , ma calmati – disse lui andandosene barcollando . - grazie Leon , per un attimo ho avuto paura .- gli dissi abbracciandolo con tutta la forza che avevo - ehi , ora va tutto bene . sono o non sono il tuo eroe – disse lui pavoneggiandosi . - si certo – - dai andiamo un attimo fuori , c’è troppa confusione qui . - annui e avvisati gli altri, andammo a fare una piccola passeggiata . - - lo sai che i tuoi occhi brillano più delle stelle – io diventai rossa per il complimento e lui prese la mia mano . A quel contatto feci un sussulto perché non ero abituata che qualcuno mi prendesse la mano . - sediamoci su questa panchina – la indicò lui . ci trovavamo in un piccolo parco con una fontana che rendeva l’atmosfera ancora più magica. - Sai sto componendo una canzone per l’esercizio di Pablo e il tema deve essere l’amore . ho scritto qualche verso . vuoi sentire ? – - Certo.- dissi entusiasta io . - Però non è ancora finita ..- - Dai cantala per me .- mi guardò negli occhi per un po’ e poi iniziò No soy ave para volar,
Y en un cuadro no se pintar
No soy poeta escultor.
Tan solo soy lo que soy. Las estrellas no se leer, Y la luna no bajare. No soy el cielo, ni el sol… Tan solo soy. Mentre cantava mi guardava negli occhi con sincerità e io non facevo altro che perdermi all’interno dei suoi . ad un certo punto decisi di cantare insieme a lui , non mi interessava se qualcuno poteva sentirci , in quel momento eravamo solo io e lui. Pero hay cosas que si sé, Ven aquí y te mostraré. En tu ojos puedo ver…. Lo puedes lograr, prueba imaginar. Podemos pintar, colores al alma, Podemos gritar iee eê Podemos volar, sin tener alas… Ser la letra en mi canción, Y tallarme en tu voz. Finito di cantare lui si avvicinò a me e mi baciò . - grazie . mi hai aiutato a continuarla .- - mi piace tanto – - a me piaci tu .- disse - quando fai così però mi fai arrossire .- - lo avevo notato . ecco perché lo faccio .- detto quello gli diedi uno scalpellotto sul braccio - scherzo scherzo . – - menomale allora - e ci mettemmo a ridere . in quell’ istante , non so perché , ma mi venne in mente l’immagine di mia madre . pensavo a cosa direbbe lei adesso vedendomi così felice come non lo sono mai stata . subito sul mio volto fece largo un’espressione triste. - Perché sei diventata d’un tratto così - mi chiese lui , ma io volevo evitare la domanda per non rispondere . - Ehi . dimmi – prese il mio volto nella sua mano e non potevo fare a meno di dirgli tutto . - Io… pensavo a mia madre. – - dov’è ? infatti nessuno di noi l’ha mai vista . – inevitabilmente una lacrima rigò il mio viso che tolsi subito con il palmo della mano . - Vilu , non fare così . ho detto qualcosa di sbagliato ? – - N-no è che.. lei non c-c’è piu . lei è m-morta due anni fa in un incidente .- a quel punto non potevo più resistere e iniziai a piangere tra le braccia di Leon. Lui cercava di tranquillizzarmi accarezzandomi la nuca , ma non riuscivo a smettere. - Violetta , non piangere , ci sono io con te . – mi tranquillizzò lui dandomi un bacio sulla fronte . con quel gesto smisi di far uscire le lacrime dai miei occhi. - Mi dispiace .- - Grazie . riesci sempre a risollevarmi .- - Questo è il mio compito . altrimenti che eroe sarei ? – mi misi a ridere quando fece anche il gesto da supereroe. - Il MIO eroe -
   
 
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