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Autore: Alise13    13/06/2015    2 recensioni
"Tutto quello che desiderava Shay, entrando al liceo, era trovare un amore che le facesse venire il batticuore...Eppure erano passati quattro anni dal suo primo giorno di liceo e dell'amore, nemmeno la minima traccia. Un'incontro inaspettato, un gruppo di amici scalmanati e l'ultimo anno del liceo. Che cosa succederà?"
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Kentin, Lysandro, Nathaniel, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera!!!! Ecco qua il secondo capitolo, anche questo postato dal cellulare, ma dopo quando avrò il Po giuro che modificherò il formato! Spero tanto che vi piaccia e che mi possiate dare dei consigli! Grazie in anticipo per aver scelto di leggere la mia ff!



Quando si svegliò Shay, per prima cosa si stropicciò gli occhi, la luce filtrava tenue dalle tende chiuse. Prese il telefono e guardò l'ora. Erano già le 8:00 e dopo un'ora sarebbe dovuta essere alla stazione per partire per il mare, insieme ai suoi amici. Si rotolò due o tre volte nel letto matrimoniale. Non voleva alzarsi, voleva rimanere ancora in quel limbo, coccolata dal suo cuscino. Dopo essersi preparata, scese al piano di sotto. Lì, c'era sua madre intenta a prepararle qualcosa da mangiare, una sorta di merenda al sacco. Shay storse il naso, sua madre era dolce, ma non era una brava cuoca. Era una donna in carriera, molto curata e sofisticata, tutto quello che Shay sognava di essere da grande, ma come le diceva sempre sua mamma era ancora piccola e si sarebbe fatta con il tempo. La madre di Shay aveva un'aria giovanile, capelli lunghi biondi e gli stessi occhi della figlia. Michell non era una mamma presente a causa del lavoro, ma quando poteva, passava più tempo possibile con la figlia, la quale, capiva e apprezzava i momenti che le regalava. Alla fine Michell lavorava tanto per permettere alla figlia di avere una bella vita. Erano rimaste sole quando Shay era appena nata. Suo padre aveva un'altra donna, con un figlio dal precedente matrimonio e con cui fece un'altra bambina, che aveva la stessa età di Shay. Sua madre non volle nemmeno gli alimenti e per questo la figlia l'aveva sempre ammirata perché, nonostante le difficoltà, non si era mai tirata indietro nelle sue responsabilità. Suo padre si faceva sentire solo per i compleanni e per le feste, niente di più. 
"Shay muoviti o farai tardi!" Gli urló la madre. "Shi mahama." Sbiascicò di tutta risposta. "E non parlare con la bocca piena." Le porse lo zaino con la roba dentro e le diede un dolce bacio. "Mi raccomando divertiti e conosci tanti ragazzi." Shay scosse la testa, e poi si stupiva perché sua madre e Ros andassero tanto d'accordo, l'amore comune per i bei ragazzi le univa nel profondo. Uscirono di casa insieme, era una bellissima giornata, il sole splendeva e l'aria era asciutta. Era pronta a cercare il suo principe e non si sarebbe accontentata di niente di meno. Forse cercava un amore così a causa anche del rapporto che aveva sempre avuto con il padre, inesistente, un complesso creato da un uomo superficiale. Arrivata alla stazione Rosalya le corse incontro saltandole in braccio. "Ross! Cadiamo, cadiamo!"
"Sono così felice che sei venuta, avevo paura che avresti cambiato idea all'ultimo." "Tranquilla Ros! Qualcuno ti dovrà pur controllare!" Disse dolcemente all'amica. Dopo essersi liberata dalla presa avvinghiante di Ros, guardò dietro alle sue spalle e vide che erano arrivati tutti. Armin era seduto su una panchina intento a giocare alla psp, Alexy guardava Violet disegnate una bozza della stazione, mentre Lys ascoltava divertito le storie di Kentin sulle persone che frequentavano la palestra del padre. Guardandoli pensó che fosse fortunata ad avere un gruppo di amici così, erano stravaganti e rumorosi, ma gli voleva bene. "Finalmente sei arrivata Shay!" Urló Kentin felice. "Non mi rompere puzzola!" "Brutta scema e io che sono stato anche carino." "Nessuno te l'ha chiesto." Kentin stava partendo verso Shay per rispondergli a tono, ma Lys lo fermò. "Calmatevi voi, stiamo andando al mare, non siamo venuti qua per ascoltare voi che bisticciate come due piccioncini." I due prima si pietrificarono al suono di quelle parole e dopo diventarono rossi come due pomodori. "Ma che stai dicendo Lysssss!!" Tuonarono all'unisono.
Lys conosceva bene i suoi amici e sapeva anche come bloccare i loro battibecchi. Per tutto il viaggio i due non si rivolsero parola. Lys aveva passato il tragitto scrivendo sul suo amato bloc-notes testi di canzoni. Chiedeva sempre aiuto a Shay, che aveva una spiccata propensione per quel genere di cose. La ragazza adorava lavorare a quei progetti con lui. Sapeva che Lys aveva una band e che quelle parole servivano ad incorniciare le note delle loro canzoni. Gliene aveva fatta ascoltare qualcuna e per quanto poco se ne poteva intendere lei, trovava quelle melodie bellissime, erano tutte scritte dal leader del gruppo, un carissimo amico di Lys. Quando arrivarono a destinazione videro il mare, era così bello, l'acqua era celeste chiara, tra le onde si scorgeva il brillare del riflesso del sole, le onde spumose si infrangevano sulla banchina con cadenza regolare. Shay fece un bel respiro e assaporò ogni singolo odore. 
Dopo essersi sistemati in spiaggia con teli e ombrelloni, i maschi ingaggiarono una partita di calcio, Lys però decise di fare l'arbitro, lui era un poeta non uno sportivo. Dei ragazzi si avvicinarono alle tre fanciulle che stavano facendo il bagno. "Ehi bambole vi va di stare un po' con noi?" Un bellimbusto si era parato davanti a Shay, losquadrò per nemmeno due secondi e con il suo solito sguardo gli rispose: "Scordatelo!" I ragazzi delusi si allontanarono per poi riprendersi subito buttandosi su altre ragazze. "Shay ma cosa fai?" Rosalya era sconcertata dal poco tatto dell'amica. "Erano carini!! Siamo venute al mare per essere rimorchiate te lo ricordi?" "Ma erano dei buzzurri!! Quale ragazzo dice ancora 'ehi bambole'" Cercò di rifare la voce profonda del ragazzo. 
"Lo sapevo non dovevo portarti Shay fai scappare tutti i ragazzi!" Shay guardò seria Ros. "Ti sto salvando dall'ennesima testa a pinolo. Ringrazia!" 
Lo disse con aria soddisfatta tanto che Ros non sapeva se darle un colpo in testa o ringraziarla perché sapeva che lo faceva perché a lei ci teneva e non voleva vederla con il primo che capitava. Violet silenziosamente rideva. Quando tornarono a riva altri tre ragazzi si avvicinarono. In tutto ciò Violet era solo concentrata a fissare ogni dettagli del panorama per riportarlo dopo nero su bianco. "Ma come siete carine." Disse il ragazzo moro al centro. Prima che Shay potesse dire una delle sue frasi per allontanarli, Ros gli tappó la bocca. 
 "Anche voi non siete niente male!" Non sapeva come, ma alla fine Shay si ritrovò a passeggiare con uno dei tre ragazzi. "Come ti chiami?" Chiese lui gentile. "Shay." Rispose lei secca. "Che bel nome, particolare, per una ragazza carina, servono nomi carini. Io comunque mi chiamo Jack. "Quella frase mandó ancora più in depressione Shay, i ragazzi ormai avevano nel proprio repertorio solo frasi fatte e insulse. Mentre camminavano Shay venne colpita da un pallone alla testa. Pensò che non era proprio la sua settimana. Si piegò sulle ginocchia tenendosi le mani alla testa, faceva un po' male. Il ragazzo che era con lei le chiese se andava tutto bene, ma un'altra voce irruppe. "Ehi, scusa stai bene?"
Shay era pronta a dirgliene quattro, ma quando si giró vide un bellissimo ragazzo biondo con occhi ambrati e dopo esser diventata tutta rossa pensò a quanto fosse bello. Questo non scappó all'occhio del ragazzo che l'accompagnava. "S-si grazie, tutto bene." "Vuoi dell'acqua? Ho una bottiglietta nuova se vuoi." "No, tranquillo."
Balbettò lei rapita dal suo bellissimo viso. Il ragazzo accanto a lei la prese per un braccio e la trascinó via sotto gli occhi confusi del biondo. "Ehi ma che fai?"
Protestò lei. "Lasciami, mi fai male!" Finalmente la lasciò. "Te lo stavi mangiando con gli occhi, stavi pensando che fosse bello vero?" "Forse." Rispose lei. 
 "Ma come? Sei già con un ragazzo e ti metti a flirtare con un altro?" 
" Ehi, ma io e te non siamo mica fidanzati e questo non è un appuntamento, anzi, diciamo che sono stata obbligata!" "Ma a me piaci." Si lagnò lui. 
Shay era stanca di gente così, ma quello che disse dopo il ragazzo la ferì. "Oltre ad avere uno sguardo cattivo, hai anche un pessimo carattere." 
Lo urlò così forte che si girarono tutti. Sentì gli sguardi delle persone attaccarsi addosso. 
"Hai sentito cosa gli ha detto il ragazzo?" "Che vergogna, così davanti a tutti. " "Stai zitta che ti sente."Shay si sentì sprofondare nella sabbia, mentre l'altro si allontanava a grandi passi da lei. Poi qualcuno la affiancò e con la coda dell'occhio vide che aveva lanciato qualcosa. Era una bottiglietta d'acqua che cadde proprio sulla testa di quel ragazzo che aveva appena fatto una scenata, mettendola in imbarazzo. Il ragazzo dai capelli rossi si mise una mano sopra agli occhi come per avvistare qualcosa. "Preso!" Urló. Shay lo stava fissando stupita. Chi era? E perché la stava aiutando? Non aveva risposte alle sue domande, ma non gli importava, apprezzava il gesto. Poi una voce si avvicinò. "Cass sei sempre il solito." Era il biondo di prima. "Che ci vuoi fare, odio le femminucce che fanno il teatrino davanti a tutti." Cass, ripetè dentro di se Shay. "Piacere, io sono Nathaniel." Gli porse la mano. "Io sono Shay." Disse lei a disagio. "E questo è il mio amico Castiel." Lui a differenza dell'amico, non si fece avanti con la mano per presentarsi anzi girò sui tacchi e si allontanò, maleducato, pensò Shay, anche se aveva fatto un gesto carino, pensò che non l'aveva fatto per lei, ma perché gli dava noia l'atteggiamento dell'altro. "Sei qui tutta sola?" Domandò Nathaniel. "Sono qui con i miei amici, ma li ho persi." 
"Allora andiamo a fare un giro, così li cerchiamo." Shay rimase a bocca aperta un ragazzo così bello, educato e cavaliere che la voleva aiutare, forse, pensò, finalmente aveva trovato il suo principe. "Castiel, Nathaniel!" 
Quella voce era familiare alle orecchie della ragazza. "Ehi Lys. Anche tu al mare oggi eh!" Il rosso gli corse incontro. "Lys.." Cercò di parlare Shay.
"Shay eravamo tutti preoccupati, Ros mi ha mandato a cercarti, ha visto il tipo che era con te prima tornare dai suoi amici, ma di te non c'era traccia. Kentin ti sta cercando per mari e monti." "Cerca ovunque tranne dove sono io." Socchiuse gli occhi in cerca di autocontrollo. Se fosse stato per quel beota lei poteva anche esser morta. "Ma te Lys come fai a conoscerli?"
Con un grande sorriso disse: "Loro sono la mia band, quelli di cui ti parlo sempre." 
   
 
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